Categoria: Sport Italia

  • Euro ’16: la Francia ferma il sogno dell’Islanda, 5-2 allo Stade de France

    Euro 2016

    GENOVA 4 LUG.  La parola fine alla più clamorosa favola di Euro 2016 è stata scritta ieri sera, nel modo più categorico. Lo Stade de France era elettrico già prima del calcio d’inizio e la prima ripresa del quarto di finale tra Francia e Islanda è stata da ko per i paladini del Geyser Sound, che hanno incassato ben quattro montanti al volto da parte dei “Galletti” capaci così di chiudere il discorso semifinale già all’intervallo. Il tracollo sembrava inevitabile, la più larga vittoria della storia degli Europei ad un passo visto che mai nessuna squadra è stata capace di infliggere un passivo superiore alle 5 reti nella storia della manifestazione ma l’orgoglio alla fine ha prevalso. In apertura di ripresa Sightorsson sigla la rete dell’onore, mai come in questo caso meritatissimo. Poi ancora un lampo francese con la doppietta di Giroud che ieri sera ha aperto e chiuso le danze transalpine prima della seconda rete islandese messa a referto dal corteggiatissimo, anche in senso amoroso, Bjarnasson. L’Islanda torna a casa dopo essere andata avanti fino all’impensabile, dopo aver registrato il 99,9% di share in patria ed aver insegnato a tutti il loro rito collettivo post-partita che ha immerso in un sogno un’intera nazione; la Francia vola in semifinale dove per la prima volta affronterà una big (e che big…) come la Germania in un vero scontro tra titani, con un Pogba finalmente in gol, un Griezmman esiziale e Petit Diable non a caso e con la spinta di un intero popolo a gonfiare la propria vela.

    La cronaca di Francia-Islanda 5-2

    Ecco quindi il quadro delle semifinali, si parte mercoledì con la semifinale a sorpresa tra Portogallo e Galles; il giorno dopo verrà decisa la seconda finalista nell’attesissimo Germania-Francia.

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  • Germania-Italia, giocatori azzurri “Che delusione andare a casa così”

    Euro 2016

    GENOVA 3 LUG. Giocatori dell’Italia delusi per una sconfitta ai rigori che lascia l’amaro in bocca dopo una prestazione superba nei confronti della Germania.

    Da nove in pagella la prestazione di Gigi Buffon, decisivo su Gomez e protagonista anche ai calci di rigore. Le parate del portierone azzurro non sono però bastate per raggiungere la semifinale: “E’ stato tracciato un solco importante – dice poco dopo aver lasciato il campo in lacrime – e adesso c’è da proseguire su questa strada perché abbiamo fatto il massimo di quello che potevamo fare. Questo vuol dire che quando si è una squadra, si hanno valori e organizzazione di gioco, nulla diventa impossibile”.

    In lacrime anche Andrea Barzagli: “C’è un’immensa delusione, perché abbiamo veramente dato tutto”. “Abbiamo corso l’uno per l’ altro – sottolinea Marco Parolo – abbiamo dato l’anima ma purtroppo non è bastato. Ora siamo delusi, ma la delusione lascerà campo all’orgoglio. Oggi abbiamo reso la vita dura ai campioni del mondo”.

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  • Germania-Italia, Conte “Orgoglioso dei miei ragazzi”

    Antonio Conte

    GENOVA 3 LUG.  Non è un addio ma un arrivederci quello di Antonio Conte alla Nazionale. Dopo aver battuto i campioni d’Europa della Spagna, l’Italia ha giocato alla pari anche contro i campioni del Mondo della Germania, mettendo in campo anche stasera tutto quello che aveva. E solo i rigori e la sfortuna hanno arrestato nei quarti la corsa degli Azzurri.

    “E’ stata un’ esperienza incredibile – dichiara il Commissario Tecnico subito dopo il fischio finale – la panchina dell’Italia regala grandi emozioni. Adesso c’è delusione per questa eliminazione e mi spiace soprattutto per i ragazzi. Il mio non è un addio, ma un arrivederci”.
    L’amarezza per l’eliminazione è pari all’orgoglio per la prova della sua squadra, capace di reagire dopo il gol del vantaggio di Ozil e arrivata davvero ad un passo dalla semifinale: “Dispiace perché i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano contro una squadra fortissima. Potevamo andare avanti noi, loro sono molti forti ma io sono orgoglioso di cosa hanno fatto i ragazzi, per l’impegno, l’orgoglio e l’amore per la maglia dimostrato. Hanno dato tutto quello che avevano e saranno sempre nel mio cuore. La strada è tracciata, lascio un eredità importante e sono sicuro che le cose andranno per il meglio”,

    Dopo aver trasformato il penalty dell’1-1 nei tempi regolamentari, Leonardo Bonucci non è riuscito a ripetersi, ma il suo errore ai rigori non toglie niente all’Europeo straordinario del difensore  bianconero: “L’avevamo detto all’inizio di questa avventura: se proprio dovevamo perdere dovevamo uscire a testa alta. Così è stato. Tutti quelli che hanno fatto parte di questa avventura, a cominciare dal Ct e dal presidente, sono stati uomini veri e hanno messo il cuore in campo. Diciamo grazie agli italiani che ci hanno trasmesso tanto entusiasmo. Noi lo abbiamo buttato in campo questo entusiasmo e spero che i tifosi azzurri siano orgogliosi di noi”.

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  • Euro ’16: Germania-Italia 1-1 (6-5 dcr), azzurri epici fermati dai rigori

    Germania-Italia, Gigi Buffon

    GENOVA 2 LUG. L’Italia compie una mezza impresa ma i rigori regalano la semifinale alla Germania che per la prima volta elimina gli azzurri in una competizione ufficiale.

    Un’Italia che gioca contratta il primo tempo e la Germania che, dopo vari tentativi, nel secondo tempo crede di più alla vittoria  e va in vantaggio al 25′ con un’azione propiziata da Mario Gomez, che parte leggermente in fuorigioco e serve un pallone ficcante ad Hector che mette in area per  Ozil che sblocca il match. L’Italia piano piano macina gioco e trova il pari: su il corner di Florenzi, Boateng smanaccia in area di rigore, penalty trasformato da Bonucci. Nella seconda parte della ripresa esce il vero cuore azzurro, che pressa e morde le caviglie degli avversari sfiorando il vantaggio con Insigne. Finiscono i tempi regolamentari, occorrono i supplementari ma il match non si sblocca. Occorrono la lotteria dei rigori:
    1)Insigne: Gol 2) Zaza: sbagliato: 3) Barzagli gol 4) Pellè sbagliato 5) Bonucci sbagliato 6) Giaccherini gol Parolo gol De sciglio gol Darmian sbagliato.
    Resta da dire una buona prestazione azzurra con cuore e determinazione rimane un po’ di amarezza.
    La lotteria della Germania: Kroos: gol, Muller sbagliato , Ozil sbagliato , Draxler gol, Schweinsteiger sbagliato, Hummels gol, Kimmich gol , Boateng gol , Hector gol.

    Simone Mora

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  • Italia-Germania, la storia di una sfida infinita

    Antonio Conte

    GENOVA 2 LUG. Italia-Germania 4 a 3 è quasi una filastrocca impressa nella memoria collettiva di tutti gli italiani, appassionati e non dello sport più popolare al Mondo. Quel 17 Giugno del 1970 allo Stadio Azteca di Città del Messico fu giocato “el Partido del Siglo” e la reputazione di tale evento è unanime. La partita della staffetta tra Rivera e Mazzola, dei 5 gol nei tempi supplementari, dello stoicismo di Beckenbauer, il match che vide oltre 100.000 spettatori restare col fiato sospeso per 120 minuti e spiccioli scolpiti indelebilmente nella storia del Calcio. Per la portata emotiva di quell’epica semifinale quasi ci si è dimenticati che poi i nostri sogni si infransero contro il Brasile del “pentagono magico”.

    Passato a pieni voti l’esame di spagnolo, estromettendo dalla competizione i bi-Campioni in carica, gli Azzurri avranno infatti un altro scoglio da superare, un ostacolo forse ancor più probante rappresentato dagli iridati in carica della Germania. Una squadra che non ha ancora subito reti in questo Europeo, che vanta soluzioni in ogni reparto ma, come sempre, si parte 0-0 e la storia in questo senso ci regala un retaggio confortante.

    Le due superpotenze europee del football si sono incrociate svariate volte nei loro rispettivi percorsi. La prima vittoria azzurra risale al Capodanno del 1923, raccontata da uno dei padri fondatori della cronaca sportiva, Vittorio Pozzo, lo stesso condottiero che condusse come CT la nostra Nazionale al “repeat” Mondiale degli anni ’30.

    Un salto temporale, che comprende la più infausta delle sconfitte contro i teutonici (datata 1939 e giocata a Berlino, dove una formazione azzurra rimaneggiata venne abbattuta dai padroni di casa per 5-2), ci porta ad una delle pagine più fulgide del libro Azzurro. Italia-Germania fu infatti anche una finale Mondiale, quella del 1982, quando l’urlo di Tardelli ed il giubilo di Pertini nella tribuna autorità del Bernabeu, fecero da emblema per la nostra terza volta da iridati.

    Nel 1996 la Terra d’Albione fu invece avara di soddisfazioni per l’Italia di Sacchi, che arrivava all’Europeo da vice Campione del Mondo ma in un periodo di forte rinnovamento. Lo 0-0 contro la Germania, poi vincitrice del torneo (per la terza volta, prima ex aequo con la Spagna), decretò la nostra prematura eliminazione al girone.

    Esattamente 10 anni dopo però si è concretizzata una delle imprese più significative di questa sentitissima rivalità, sportivamente parlando. Gli Azzurri, ancora una volta ai supplementari ed ancora una volta in una semifinale mondiale, eliminano una Germania che stava gettando le basi tecniche della corazzata che siede sul trono mondiale da Brasile 2014 e per la quarta volta, la stessa inoltre capace di infliggere ai verdeoro la sconfitta più sonante della loro splendente storia calcistica, quella del “Mineiraço”.

    Nel 2006 sulla panchina tedesca c’era già Joachim Löw, al tempo per molti nulla più che l’eminenza grigia di Klinsmann. L’attuale Commissario Tecnico si è invece rivelato l’autore di questa autentica rivoluzione culturale del calcio tedesco, ora piacevole, estroso e veloce, forse come nessun altro al Mondo. Sospinta dal tifo di una Nazione intera che organizzava il Mondiale e sostenuta dal “muro” del Westfalenstadion di Dortmund, la Germania fu eliminata dall’Italia di Lippi. Grosso e Del Piero ci portarono a Berlino e sappiamo tutti poi come è andata a finire.

    Dal punto di vista statistico sono 33 i precedenti tra le due rappresentative, col bilancio a favore degli Azzurri: 15 vittorie, l’ultima delle quali ad Euro 2012, guarda un po’ ancora in semifinale. L’ultimo successo degli 8 inanellati dai Panzer è un ricordo decisamente recente, datato 29 marzo 2016, nella partita amichevole dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera dove i tedeschi sono stati capaci di imporsi per 4-1. Dieci i pareggi.

    Un dato deve essere però la cartina tornasole dell’attitudine competitiva della Nazionale italiana, storicamente capace di rendere al massimo quanto conta davvero: in 8 confronti tra Mondiali ed Europei la Germania non è mai stata in grado di sconfiggere gli Azzurri (4 vittorie e 4 pareggi).

    Stasera si scriverà un altro capitolo della più affascinante rivalità sportiva della storia del football e siamo certi che Conte e i suoi 23 saranno pronti a tutto pur di dargli un lieto fine.

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  • Euro ’16: Belgio-Galles 1-3, i Dragoni volano in semifinale

    Euro 2016

    GENOVA 2 LUG.  A Lille succede quello che non ti aspetti: il Galles sbatte fuori il favorito Belgio e raggiunge una storica semifinale al campionato europeo in corso di svolgimento in Francia.
    A sbloccare, come previsto da copione, è proprio la squadra di Marc Wilmots che segna con un gran gol di Naingolan che insacca con un potente tiro all’incrocio dei pali.
    Ma già alla mezz’ora il Galles mostra la sua scorza dura e trova il pari grazie ad capitano William che insacca e riporta la partita sull’1-1. La ripresa si apre con un Belgio arrembante, ma è soltanto un fuoco di paglia.
    Dopo dieci minuti però i gallesi salgono in cattedra: è Robson Kanu che, con una magia, si libera di tre uomini in mezzo all’area e batte Courtois. Il Belgio si riversa in attacco ma la serata magica dei rossi britannici non è finita: Vokes appena entrato insacca su assist di Gunter e manda in paradiso i propri tifosi

    Oggi in programma

    ore 21 Italia-Germania

    fc

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  • Italia-Germania, De Sciglio “Che orgoglio giocare questa partita”

    De Sciglio

    GENOVA 2 LUG.  Primo minuto di Italia-Spagna: Mattia De Sciglio ruba un pallone e si invola sulla fascia sinistra. E’ il segnale che gli Azzurri non si limiteranno a difendere e a lanciare il simbolico guanto della sfida alla nazionale di Del Bosque è un ragazzo classe ’92, con la faccia pulita e i modi sempre pacati. Unico milanista presente in Francia, cresciuto nel mito di Paolo Maldini, De Sciglio è la dimostrazione vivente che la personalità non è figlia dell’arroganza e che a volte possono bastare novanta minuti per far ricredere chi ti ha già già bollato come una promessa non mantenuta.

    L’ottima prestazione con la Spagna gli è valsa l’inserimento nella squadra ideale dell’Equipe in compagnia di Gigi Buffon e Graziano Pellé, un giusto riconoscimento per uno dei giovani più interessanti nel panorama calcistico italiano: “Ho fatto una buona prestazione – conferma in conferenza stampa a ‘Casa Azzurri’  – come del resto tutta la squadra, è stata una delle nostre partite migliori. La Spagna sulla carta era più forte di noi, ma abbiamo dimostrato che è il campo a parlare. Io sto bene, mi sto godendo un bel momento, ma vivo tutto con equilibrio”.

    Per preparare la sfida con i tedeschi bisogna allenare le gambe, ma anche la testa: “Stiamo facendo molte sedute video per vedere come andarli a pressare o come aspettarli a seconda delle situazioni di gioco e per studiare cosa fare in fase di possesso. Loro attaccano con molti giocatori, dovremo tenere altissima la concentrazione quando fraseggiano e dopo aver recuperato palla dovremo essere bravi ad aprirci subito e ripartire”.

    Quella con la Germania sarà anche una sfida tra due reparti difensivi di assoluto valore: nessun gol incassato dalla squadra di Löw, mentre gli Azzurri ne hanno subito uno solo contro l’Irlanda, in una partita peraltro ininfluente ai fini della classifica del girone: “Hanno giocatori di grande esperienza a livello internazionale – sottolinea De Sciglio – ma noi abbiamo i tre della Juve che dimostrano in ogni gara il loro affiatamento. Ci danno indicazioni durante la partita per muoverci al meglio e il fatto di aver sempre vinto in Italia negli ultimi cinque anni ha dato loro grande forza”.

    Nel 2006 Mattia aveva 14 anni e come ogni quattordicenne seguiva il Mondiale con gli amici davanti alla televisione: “Ricordo una finale molto tirata e dura, sbloccata dal gol di Grosso. Abbiamo quasi distrutto casa dall’esultanza. Sarà una grandissima emozione e motivo d’orgoglio giocare con la Germania, ci aspetta una gara difficile, anche fisicamente stanno meglio della Spagna, ma siamo consapevoli del nostro valore e con la forza del gruppo possiamo metterli in difficoltà, lavorando bene sui loro punti deboli. Abbiamo assenze importanti a centrocampo, ma abbiamo altrettanti giocatori bravi che andranno a rimpiazzare chi non riuscirà a recuperare”.

    La cicatrice sulla guancia sinistra è il segno indelebile di una fase delicata della sua carriera: “E’ come un tatuaggio, mi ricorderà sempre un periodo difficile che ho superato. Anche Conte mi ha aiutato tanto – confessa il difensore rossonero – mi ha fatto sentire la sua fiducia convocandomi anche in mesi in cui non riuscivo a rendere al meglio, facendomi sentire importante per questa squadra e per lui”.

    Se dovesse stimolare i compagni negli spogliatoi dello ‘Stade de Bordeaux’ queste sarebbero le sue parole: “Crediamo in noi stessi e mettiamo in campo tutto quello che abbiamo perché giocando con sacrificio e determinazione possiamo dar fastidio alla Germania”.

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  • Tennis, il ligure Fognini perde la testa e match a Wimbledon

    Fognini

    GENOVA 2 LUG.  Il matrimonio con Flavia Pennetta non ha calmato i suoi bollenti spiriti: Fabio Fognini perde ancora la testa su un campo di tennis e stavolta è accaduto a Wimbledon.
    Il ligure Fabio stava affrontanfo Lopez ed era avanti di due set ma subisce la rimonta dello spagnolo che lo sbatte fuori dalla gara londinese e qui Fognini perde la brocca.
    La partita infatti finisce ad insulti con l’atleta ligure che si è rifiutato di stringere la mano all’avversario, con male parole che hanno coinvolto anche l’allenatore di Fognini.
    Un’ennesima pagina da dimenticare nella carriera dell’atleta azzurro.

    fc

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  • Euro ’16: Portogallo batte Polonia ai rigori e vola in semifinale

    Euro 2016

    GENOVA 1 LUG.  Ieri sera al Velodrome di Marsiglia si è disputato il primo quarto di finale di Euro ’16 tra il Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Polonia di Lewandowsky.
    Ci sono voluti addirittura i calci di rigore per decretare la vincente dopo una partita tirata con alcune occasioni da parte di entrambe le parti e con un Portogallo che alla distanza aveva più presenza fisica in campo.
    Pronti e via ed è subito Polonia che sblocca proprio con Lewandowsky che dopo appena tre minuti si avventa come un falco sul cross di Grocisky ed insacca. Ma i lusitani non stanno a guardare e trovano il pareggio al ’33 con Renato sanches su assist di Nani.
    Il secondo tempo e i supplementari vanno via senza che il risultato si sblocchi: dagli undici metri l’unico errore dal dischetto è del polacco Blaszczykowski ipnotizzato da Rui Patricio. Ora il Portogallo sogna Saint Denis.

    In programma oggi

    Galles-Belgio

    fc

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  • Euro ’16: l’Inghilterra sconfitta dall’Islanda, i vikinghi volano ai quarti

    Euro 2016

    GENOVA 28 GIU.  Il quadro degli ottavi si è completato in serata a Nizza con un risultato ancor più clamoroso. L’Islanda, la Cenerentola delle Cenerentole, il paese di 300.000 anime ha fatto fuori l’Inghilterra più talentuosa degli ultimi 20 anni. Come? Reagendo all’iniziale vantaggio di Rooney con determinazione, fisicità e corsa tanto da pareggiare immediatamente il match sugli sviluppi di un calcio da fermo e poi portandosi in vantaggio con una bellissima combinazione offensiva messa in rete da Sightorsson. Poi tanto ordine e alcune occasioni anche per allungare fino alla stoica ma mai scomposta difesa finale contro l’assalto all’arma bianca di Hodgson (dimessosi in diretta a fine partita) che mette dentro tutti, da Vardy a Rashford, per il disperato tentativo di evitare il baratro. Passa l’Islanda contro il più scontato dei pronostici ed il rito collettivo dell’esultanza del popolo islandese sugli spalti guidata dal capitano Gunnarsson consegna agli archivi una delle immagini più belle dell’Europeo

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