Categoria: Sport

  • Federnuoto, Barelli è stato rieletto presidente

    ROMA 11 SET.  La XLI Assemblea Ordinaria Elettiva della Federnuoto ha ribadito la fiducia a Paolo Barelli con 13811 voti, pari all’83,4% dei consensi. L’altro candidato Alessandro Valentini, non eletto, ha ricevuto 2158 voti (13.03%). Sono 591 le schede bianche pari al 3,57%. In totale 16560 voti validamente espressi. Paolo Barelli, al suo quinto mandato, rimarrà in carica fino al 2020.
    Rinnovato del 20% il consiglio federale con l’ingresso di Andrea Malchiodi, presidente dell’AN Brescia, e Teresa Frassinetti, medaglia d’argento con il Setterosa all’Olimpiade di Rio de Janeiro.

    Il primo atto di Paolo Barelli da Presidente confermatissimo è stato quello di proporre alla nomina per acclamazione il Vicepresidente Lorenzo Ravina a Presidente Onorario della Federazione Italiana Nuoto per il prossimo quadriennio. Atto previsto dallo Statuto della FIN e accolto all’unanimità con grande entusiasmo ed emozione. Poi sono stati ricordate le figure delle persone scomparse che hanno dato lustro alla Federazione tra tutti Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer, e Gianni Gross in rappresentanza di tutti tecnci.

    LE VOTAZIONI. Società rappresentate 672 su 957 con diritto di voto (70,22%) per voti 16629 su 26090 (63,74%); tecnici rappresentati 218 per voti 994; atleti rappresentati 143 per voti 1460.

  • A Paolo Sena il mondiale X-35 di Follonica

    A Paolo Sena il mondiale X-35 di Follonica

    I campioni del mondo di Spirit of Nerina

    GROSSETO- Tripletta azzurra in Toscana nel mondiale degli X-35, organizzato dal Club Nautico Scarlino: “Spirit of Nerina” di Paolo Sena ha preceduto “Xsita” di Trino Barnabò e “ReadyXsea”, capitanato da Beatrice Milani.

    A Follonica, dopo quattro giornate di termica di Maestrale, è calato il sipario, dopo le dieci prove in programma, tutte quante disputate con le condizioni tipiche del Golfo, con aria dai quadranti nord-occidentali tra i dieci e i diciotto nodi.

    Sena ha conquistato il titolo iridato grazie alla bella serie di vittorie nelle ultime cinque prove disputate dalla flotta in gara, precedendo il portacolori dello Yacht Club Sanremo Trino Barnabò, al debutto iridato e delle regate in monotipia, che ha saputo regolare avversari ben più esperti.

    L’equipaggio rivelazione dell’X-35 World Championship, quasi tutto al femminile, con lo schieramento del trio Milani-Gagnatelli-Bologna, allenato dal coach Duccio Colombi, è stato quello di Readyxsea, con a bordo le Velerosa, che ha raggiunto il terzo gradino del podio.
    Al quarto posto ha chiuso l’olandese Martin Jan Ringers su “Yellow Rose”. Al quinto si è piazzata “Dolcenera” del team locale di Bisti, Giuseppini e Lallai, campioni italiani in carica.

    Grande la soddisfazione per tutto lo staff di Spirit of Nerina, reduce da un secondo posto alla Copa del Rey: “ Sono state – ci ha raccontato Paolo Sena- regate molto tecniche per le condizioni meteo e decise solo l’ultimo giorno. Siamo felici e ci siamo divertiti molto anche grazie all’entusiasmo degli spagnoli che su questo campionato hanno fatto scorrere litri di sangria. Complimenti alle nostre velette, fiore all’occhiello della classe italiana e alla perfetta organizzazione messa in campo dal Club Nautico Scarlino”.

    Sulla barca campione del mondo, dell’ Alessandria Sailing Team, erano impegnati Paolo Sena, Paolo Ricaldone, Rudy Schaier, Gianluca Viganò, Fabio Ascoli, Riccardo Quarante, Giovanni Dagnino, Alberto Corneli e Pietro Canepa. Il comitato di regata era presieduto da Ettore Armaleo, e il comitato delle proteste dallo spagnolo Ion Echave.

    L’evento è stato organizzato in maniera impeccabile dal Club Nautico Scarlino, con la collaborazione logistica di Marina di Scarlino e di Scarlino Yacht Service.
    PAOLO ALMANZI

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  • Israele-Italia 1-3, Ventura “Abbiamo giocato e sofferto da squadra vera”

    Ventura ct della Nazionale

    HAIFA 6 SET.  “Stasera abbiamo giocato da squadra, sofferto da squadra e vinto da squadra”:  sono le prime parole di un soddisfatto Gian Piero Ventura subito dopo il fischio finale.  “Il primo tempo – continua il ct – sarebbe stato perfetto se non ci fosse stato l’episodio del gol di Israele, simile a quanto successo con la Francia. Un gran gol, ma regalato. Chiaro che poi, in dieci contro undici, è sempre difficile in un match di qualificazione ai Mondiali. Abbiamo avuto cinque minuti di sbandamento, poi non abbiamo rischiato più niente e avremmo potuto chiuderla più volte. Verratti? In molti dicevano che non poteva giocare in quel ruolo e invece ha dimostrato che è un giocatore di grande spessore”.

    Tra un mese c’è la super sfida contro la Spagna a Torino. “Staremo meglio fisicamente – ha concluso Ventura – perchè i giocatori avranno quattro partite in più nelle gambe:  penso che potremo fare meglio di stasera”.

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  • Qual. Mondiali 2018: Israele-Italia 1-3, buona la prima per gli azzuri

    Antonio Candreva

    HAIFA 6 SET.  Primi tre punti dell’Italia targata Ventura. Arrivano all’inizio del cammino verso Russia 2018, nella gara di esordio ad Haifa, in casa di Israele. Una vittoria (3-1) sofferta, ma meritata, conquistata con il carattere e la determinazione che gli Azzurri tirano fuori nel momento di difficoltà, dopo l’espulsione di Giorgio Chiellini che lascia la squadra in diedi uomini dal 9’ della ripresa, rischiando di compromettere la partita. Buona la prima dell’Italia che passa in vantaggio al 15’ con Pellè, raddoppia al 32’ con un rigore trasformato da Candreva e poi si fa raggiungere da un pallonetto di Ben Haim al 35’, realizzando quindi il 3-1 al 38’ della ripresa con Immobile. Ma buona anche la prima di Ventura che non rinuncia ai due attaccanti in campo nonostante l’inferiorità numerica, rivelandosi mossa vincente.

    Per l’esordio nelle qualificazioni mondiali, il ct conferma il 3-5-2 di Bari cambiando alcuni giocatori: con Buffon in porta, al centro della difesa rientra Bonucci con Barzagli e Chiellini esterni, a centrocampo l’infortunio di De Rossi lancia Verratti in cabina di regia affiancato da Parolo e Bonaventura, mentre a Candreva ed Antonelli vengono affidate le fasce, in attacco conferma per la coppia Pellè-Eder.

    Prima volta dell’Italia al “Sammy Ofer” di Haifa, per l’occasione tutto esaurito, ma non contro Israele, 76° nel Ranking FIFA, che ha già incontrato tre volte raccogliendo due vittorie ed un pareggio. Obiettivo azzurro sono i primi tre punti di un lungo cammino. Dopo il minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto che ha colpito il centro del nostro Paese, la squadra di Ventura parte imponendo un buon ritmo con gli inserimenti laterali di Antonelli e Bonaventura, mentre Parolo resta in fase di copertura. Proprio da una di queste incursioni nasce il vantaggio dell’Italia: al 15’ Verratti mette in movimento Antonelli, percussione sulla sinistra per Pellè che realizza in anticipo a porta vuota, mettendo la firma sul suo gol numero nove con la maglia della Nazionale.

    Buona squadra nella prima mezz’ora, caparbia e attenta. Tanto da sfruttare al meglio la seconda occasione da rete, al 32’, dopo un fallo di Ben Bitton su Bonaventura punito dall’arbitro russo Karasev con il calcio di rigore trasformato da Candreva, che spiazza Goresh.

    Tre minuti dopo, però, l’Italia si fa sorprendere. Una palla persa da Chiellini lancia Ben Haim che scavalca Buffon con un morbido e perfetto pallonetto. L’Italia risponde subito con una ripartenza che porta Eder alla conclusione, parata a terra da Goresh. Si chiude, il primo tempo, con una grande parata dell’estremo difensore israeliano che salva la porta su un colpo di testa di Pellè. Un grande lavoro, da parte degli Azzurri, sulle fasce con Antonelli e Bonaventura, ma anche a centrocampo con Verratti.

    La ripresa si apre con un tiro di Eder che sfiora il palo con un pallonetto. Ma la situazione si complica al 7’ quando Israele tira fuori le unghie e costringe Buffon a superarsi su Nir Bitton e, soprattutto, al 10’ quando Chiellini rimedia il secondo cartellino giallo e viene espulso lasciando i compagni in dieci. Costretto a correre ai ripari, Ventura sostituisce al 18’ Bonaventura con Ogbonna e subito dopo spedisce in campo Florenzi al posto di Candreva. Nel frattempo, mentre l’Italia si difende, Israele si affaccia per due volte davanti a Buffon, sfiorando il palo con Zahavi. Terzo cambio al 26’ con Immobile al posto di Eder. Gli Azzurri soffrono. Ma al 38’ , servito da un colpo di testa di Pellè, Immobile con una gran botta in diagonale realizza il 3-1 e dopo tre minuti manca di un soffio la doppietta.

    Vittoria importante, a pochi giorni dalla sconfitta di Bari contro la Francia, e ad un mese dal secondo impegno con le qualificazioni mondiali in programma il 6 ottobre a Torino contro la Spagna.

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  • Qual. Mondiale 2018: Israele-Italia, Ventura “Conta solo il risultato”

    Ventura nuovo ct della Nazionale

    GENOVA 5 SET. La Nazionale dell’Italia è arrivata ad Haifa, dove questa sera (ore 20.45, diretta Rai 1 – arbitro il russo Sergej Karasev) affronterà Israele nel primo incontro valido per le qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA di Russia 2018. Quella di domani sarà la seconda gara degli Azzurri in Israele, la prima ad Haifa, con l’unico precedente che risale all’ottobre del 1961 a Tel Aviv nelle qualificazioni al Mondiale del 1962 (successo dell’Italia per 4-2).

    Al 76° posto del Ranking Mondiale, Israele ha la sua stella nell’ex palermitano Eran Zahavi, ma la vera arma in più domani sera per la squadra guidata dal Ct Levy potrebbero essere i circa 30mila tifosi che gremiranno gli spalti dello Stadio ‘Sammy Ofer’. E se nella conferenza stampa della vigilia Levy e Zahavi hanno dichiarato che un pareggio con l’Italia sarebbe un ottimo risultato, Ventura conosce bene le insidie che il match con gli israeliani nasconde e non vuole concedere nessun vantaggio agli avversari: “Ho le idee chiare – spiega rispondendo alla richiesta di un’indicazione sulla formazione che manderà in campo – bisogna solo capire la soluzione migliore anche in base alle scelte che faranno loro. Facendo un ulteriore passo avanti rispetto alla partita con la Francia sono convinto che arriverebbe anche il risultato”.

    Dopo aver ricordato Nené, il campione brasiliano scomparso ieri (“un amico con cui ho vissuto tanti bei momenti”) e aver reso omaggio ad altre due leggende del calcio italiano come Scirea e Facchetti nei giorni della ricorrenza della loro morte, Ventura spiega come sia arrivato il momento di mettersi alle spalle l’Europeo (“oggi inizia una nuova strada, basta fare paragoni con il passato”) per poi tornare sulla sconfitta in amichevole con la Francia: “Il risultato è stato nettamente negativo, ma quanto successo è molto meno negativo di quanto dica il risultato. Ho fatto i complimenti pubblici e privati ai giocatori. Contro la Francia era un’amichevole di lusso, quella di domani è una partita dove non conta la prestazione, conta il risultato”.

    Oltre a Daniele De Rossi, tornato a casa dopo l’infortunio rimediato nell’amichevole con la Francia, Ventura dovrà fare a meno anche di Andrea Belotti, che non è partito per Haifa a causa di un lieve risentimento muscolare. E poi c’è da fare i conti con una condizione fisica che storicamente a inizio settembre è tutt’altro che ottimale: “Lo dicono i numeri e lo conferma il fatto che negli ultimi dieci anni le squadre italiane sono riuscite a superare i preliminari di Champions League solo una volta”. Di certo sapere che l’Italia è imbattuta da 50 partite tra qualificazioni mondiali ed europee poco aiuta: “Se la statistica fosse una garanzia sarebbe tutto troppo semplice e bello. Non credo tanto alle statistiche, quanto alle capacità dei giocatori e alla loro voglia di migliorarsi. Domani mi aspetto che miglioriamo e che ci velocizziamo, che aumentino le convinzioni”.

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  • Italia-Germania, amichevole a Novembre allo Stadio Meazza

    Italia vs Germania

    GENOVA 4 SET.  Sarà lo Stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano ad ospitare martedì 15 novembre l’amichevole tra Italia e Germania, che si affronteranno di nuovo a quattro mesi di distanza dal match valido per i quarti di finale di EURO 2016 vinto dai tedeschi ai calci di rigore.

    Sarà il 35° confronto tra le due nazionali, con un bilancio favorevole all’Italia con 15 vittorie, 11 pareggi e 8 sconfitte. Tante le partite che hanno fatto la storia del nostro calcio: si va dalla prima sfida vinta 3-1 dagli Azzurri il 1° gennaio del 1923, all’indimenticabile 4-3 di Città del Messico nel ’70, dal 3-1 nella finale del Mundial ‘82, al 2-0 nella semifinale del Mondiale 2006. Il resto è storia recente, con la doppietta di Balotelli a regalare alla Nazionale di Cesare Prandelli la qualificazione alla finalissima di EURO 2012 e il successo ai rigori di Neuer e compagni a Bordeaux nei quarti di finale dell’Europeo francese.

    Sono invece 55 gli incontri disputati dall’Italia a Milano, dove il 15 maggio 1910, all’Arena Civica, la Nazionale giocò la prima gara della sua storia (successo per 6-2 sulla Francia). Lo Stadio ‘Meazza’ è un vero e proprio amuleto per la Nazionale, considerando che le uniche due partite perse dagli Azzurri a Milano (nel 1911 e nel 1925) sono state disputate all’Arena Civica e sul terreno di gioco di ‘Campo Milan’.

    L’ultimo precedente a Milano è del 16 novembre 2014, 1-1 con la Croazia in un match valido per le qualificazioni a EURO 2016. Risale invece al 15 novembre 2013 l’ultima gara disputata con la Germania a Milano, un’amichevole terminata 1-1 in virtù delle reti messe a segno da Hummels e Abate.

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  • Mondiali 2018, Israele-Italia: Verratti “Sono in forma per scendere in campo”

    Verratti

    BARI 4 SET.  Esordio lunedì per l’Italia nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA di Russia 2018 (ore 20.45, diretta Rai 1 – arbitro il russo Sergej Karasev). Anche Leonardo Bonucci si è aggregato al gruppo e nel pomeriggio sosterrà il primo allenamento con i compagni.

    Dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare l’Europeo francese, la Nazionale ha riabbracciato Marco Verratti. Ventura lo ha mandato in campo negli ultimi 25 minuti dell’amichevole con la Francia e lunedì potrebbe affidarsi a lui per una partita che metterà in palio i primi punti sulla strada di Russia 2018: “Sono contento di essere tornato in Nazionale – dichiara il numero dieci azzurro in conferenza stampa – sono al cento per cento, anche se devo ritrovare il ritmo partita. Voglio far parte di questo ciclo, sperando che sia un ciclo vincente. Abbiamo grandissimi obiettivi e questo significa che siamo una grande Nazionale perché puntiamo al massimo”.

    Intanto c’è una qualificazione Mondiale da raggiungere e lunedì bisogna superare il primo ostacolo di un percorso ricco di insidie: “Siamo capitati in un girone difficile, ma se facciamo quello che sappiamo abbiamo buone possibilità di passare. Giovedì abbiamo messo in difficoltà la Francia, che è una squadra di qualità e ci è stata superiore negli episodi”.

    Il centrocampista del Paris Saint Germain non esclude in futuro un ritorno in Italia (“la Serie A resta uno dei campionati più belli al mondo, se un giorno dovessi andare via sarebbe un’opzione”) e intanto spiega quale ruolo sarà chiamato a ricoprire in Nazionale: “Parlo spesso con Ventura circa la mia posizione in campo, spesso il metodista viene marcato ad uomo e quindi il mister vuole mettermi a mio agio come mezzala. Rispetto a prima – sottolinea rispondendo a chi gli chiede un paragone con l’Italia di Conte – forse adesso cerchiamo di tenere più palla per creare gli spazi per poter fare male”.
    I numeri di maglia degli Azzurri per le gare con Francia e Israele

    Portieri: 1 Gianluigi Buffon (Juventus), 12 Gianluigi Donnarumma (Milan), 13 Federico Marchetti (Lazio);
    Difensori: 14 Luca Antonelli (Milan), 4 Davide Astori (Fiorentina), 15 Andrea Barzagli (Juventus), 19 Leonardo Bonucci (Juventus), 3 Giorgio Chiellini (Juventus), 2 Mattia De Sciglio (Milan), 5 Angelo Obinze Ogbonna (West Ham), 25 Daniele Rugani (Juventus);
    Centrocampisti: 21 Federico Bernardeschi (Fiorentina), 7 Giacomo Bonaventura (Milan), 6 Antonio Candreva (Inter), 24 Alessandro Florenzi (Roma), 18 Riccardo Montolivo (Milan), 8 Marco Parolo (Lazio), 10 Marco Verratti (Paris Saint Germain);
    Attaccanti: 20 Andrea Belotti (Torino), 17 Eder Citadin Martins (Inter), 22 Manolo Gabbiadini (Napoli), 11 Ciro Immobile (Lazio), 23 Leonardo Pavoletti (Genoa), 9 Graziano Pellè (Shandong Luneng).

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  • Amichevole: Italia-Francia 1-3, Azzurri fuori forma sconfitti dai Bleus

    Buffon

    BARI 2 SET.  Non basta la spinta dello Stadio ‘San Nicola’ alla Nazionale dell’Italia, battuta 3-1 dalla Francia in un’amichevole giocata a viso aperto, con l’Italia capace di rimontare con Pellé il gol del vantaggio di Martial, ma poi costretta ad arrendersi al cospetto dei vice campioni d’Europa,  cinici sotto porta e trascinati da un Paul Pogba in grande spolvero. Per la prima volta gli Azzurri perdono a Bari e non riescono a sfatare un tabù che li vede da 54 anni incapaci di superare in casa la nazionale francese. E così Gian Piero Ventura non può festeggiare il suo debutto da Ct, una festa rimandata anche per Donnarumma, Rugani e Belotti, i tre esordienti mandati in campo nella ripresa dal Commissario tecnico che conferma di voler puntare molto sui giovani anche per questa nuova avventura.

    Sotto gli occhi del Presidente federale Carlo Tavecchio e del numero uno della FIFA Gianni Infantino, in tribuna per assistere alla prima storica sperimentazione del sistema VAR (Video Assistant Referees), Italia e Francia danno vita ad una partita ricca di emozioni, con continui capovolgimenti di fronte e qualche sbavatura in fase difensiva. C’è anche materiale per i video assistenti chiamati ad aiutare nella direzione l’arbitro olandese Kuipers, con un sospetto fallo di mano nell’area di rigore francese al 33’ del primo tempo: il direttore di gara aspetta per qualche secondo indicazioni dalla ‘regia’, poi avuta conferma che il mani non c’è fa cenno di riprendere il gioco.

    Come preannunciato per la sua prima uscita Ventura si affida al 3-5-2, lo stesso modulo adottato da Antonio Conte all’Europeo. Davanti a Buffon ci sono Barzagli, Chiellini e Astori, a Parolo, De Rossi e Bonaventura sono affidate le chiavi del centrocampo, con Candreva e De Sciglio chiamati a spingere sulle fasce. Il tandem offensivo è formato da Eder e Pellé. In campo ci sono otto undicesimi (nove con De Sciglio, subentrato con il Belgio) della formazione titolare all’esordio nell’Europeo francese, prima che gli infortuni mettessero fuori gioco Candreva e De Rossi. E’ la conferma delle parole del neo Ct, che alla vigilia aveva annunciato di voler ricominciare da dove la Nazionale si era fermata.
    Dopo il minuto di silenzio e il messaggio letto da Buffon a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, l’Italia dimostra subito di voler imporre il proprio gioco.  La prima occasione capita al 2’ sui piedi di Pellé: girata al volo su angolo di Candreva e pallone che termina di poco al lato. Gli Azzurri mostrano personalità, con De Rossi a impostare l’azione nel consueto ruolo di playmaker davanti alla difesa e con la ricerca di frequenti cambi di gioco per innescare De Sciglio e Candreva. A passare in vantaggio è però la Francia grazie a Martial, che al 17’ lanciato da Pogba sfrutta un buco di Chiellini e supera Buffon realizzando il suo primo gol in Nazionale. Bastano quattro minuti però all’Italia per trovare il pareggio e l’1-1 è opera di Graziano Pellé, bravo a sfruttare il bel lavoro di Eder sulla destra e a fulminare con un sinistro rasoterra Mandanda. E l’ottavo centro in maglia azzurra per l’attaccante passato in estate ai cinesi dello Shandong Luneng, protagonista di un ottimo Europeo chiuso però con l’errore dal dischetto nei quarti di finale con la Germania. Anche stavolta il risultato è destinato a cambiare nel giro di pochi minuti e al 28’ la Francia si riporta avanti con Giroud, che sfrutta un’altra disattenzione della difesa e con un sinistro al volo firma il 2-1. I ritmi si abbassano un po’ e l’Italia fatica a trovare spazi: la Francia, disposta con due linee ordinate nella propria metà campo, aspetta gli Azzurri per poi ripartire con le sgroppate di Pogba e sfruttando la velocità di Griezmann e Martial. Nel finale di tempo prima Candreva e poi Eder sfiorano il pareggio, ma l’Italia va negli spogliatoi sotto di un gol.

    A inizio ripresa entra Montolivo al posto di De Rossi e fanno il loro esordio in maglia azzurra Rugani e Donnarumma, con quest’ultimo che diventa il più giovane portiere della storia della Nazionale. Al 14’ Florenzi prende il posto di De Sciglio e un minuto più tardi Montolivo dalla distanza impegna Mandanda. L’Italia guadagna campo e mantiene il possesso palla alla ricerca della giocata vincente, Ventura manda in campo anche Verratti e concede gli ultimi quindici minuti ad Andrea Belotti, terzo esordiente della serata. Dopo un colpo di testa alto sulla traversa di Pellé su cross dalla destra di Candreva, Donnarumma si esibisce in un’uscita tempestiva, ma al 36’ non riesce ad opporsi alla conclusione di Kurzawa che, su assist del solito Pogba, lo sorprende sul primo palo. Lunedì ad Haifa l’Italia tornerà in campo con Israele nell’esordio delle qualificazioni al Mondiale, stavolta in palio ci saranno i tre punti e gli Azzurri andranno alla ricerca di un pronto riscatto per iniziare nel migliore dei modi il cammino verso Russia 2018.

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  • Italia-Francia, Ventura “Ripartiamo da un fantastico Europeo”

    Ventura nuovo ct della Nazionale

    BARI 1 SET.  La Nazionale è arrivata a Bari, dove questa sera allo Stadio ‘San Nicola’ affronterà in amichevole i vice campioni d’Europa della Francia. Una gara dal sapore particolare per Gian Piero Ventura, che farà il suo esordio da Commissario tecnico in una città che conosce bene e che ha imparato ad amarlo quando era subentrato proprio ad Antonio Conte alla guida del club pugliese: “C’è un filo conduttore fra me e Conte – ammette il Ct nella conferenza stampa della vigilia allo Stadio ‘San Nicola’ – ho preso il suo posto a Bari, ora ho preso il suo posto in Nazionale e come lui giocherò la mia prima partita a Bari. Mi auguro di proseguire quello che ha fatto Conte e possibilmente migliorarlo. Parto da un presupposto positivo, perché il grosso lavoro fatto da Antonio me lo ritrovo e mi aiuta avendo pochissimo tempo a disposizione”.

    La prima uscita della Nazionale di Ventura è una grande classica del calcio internazionale, una sfida che dieci anni fa ha regalato all’Italia il suo quarto titolo Mondiale: “E’ una partita stimolante per entrambe le squadre – dichiara il Commissario Tecnico azzurro – una gara importante così come è molto importante la partita che giocheremo in Israele. Sarebbe un successo vedere quella fame e quella voglia viste all’Europeo. Vorrei che nei prossimi mesi si vedesse una squadra dal punto di vista dell’organizzazione, della compattezza e della voglia di vincere. Il mio obiettivo primario è riprendere da dove si è fermata l’Italia agli Europei, ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa d’importante”.

    Domani a Bari Ventura confida nella spinta di un pubblico da sempre molto caldo e vicino alla Nazionale: “Spero che lo stadio si riempia per darci una mano e per poter rivivere le emozioni che ho vissuto qui. Sono felice di fare il mio esordio a Bari, ho provato un’emozione forte salendo le scale dello stadio. Qui ho lasciato un pezzo della mia vita”.

    Il Ct torna anche sul discorso legato agli esterni, ribadendo come la sua intenzione sia inserire progressivamente tutti quei giovani talenti difficili da impiegare nel 3-5-2: “Vorrei che diventassero lo zoccolo duro della nazionale del futuro, è evidente che ci sarà un ricambio generazionale e questo non può avvenire per caso, dobbiamo mettere questi giovani in condizione di potersi inserire.  Berardi? E’ un capitale, spero il prima possibile dell’Italia”.

    Il Ct ha parole d’elogio anche per Marco Verratti, tornato a vestire la maglia azzurra dopo aver saltato l’Europeo a causa di un infortunio: “E’ un giocatore dalle grandissime potenzialità ed è stato frenato da un problema fisico. La giovane età gli dà la possibilità di prendersi quanto si è perso, è un capitale importante per questa Nazionale”.

    In Sala Stampa seduto accanto a Ventura c’è Gigi Buffon, il portierone azzurro che domani sera collezionerà la sua 162ª presenza con la maglia della Nazionale: “Fisicamente mi sento bene e la cosa più importante è avere l’energia giusta per affrontare gare come quella di domani. Questa è una nazionale consapevole di quello che deve fare per ritagliarsi un ruolo da protagonista e la scelta del nuovo Ct credo ci abbia permesso di dare una certa continuità al lavoro fatto in precedenza e di migliorarlo. Da parte di tutti c’è disponibilità totale perché sentiamo dentro il desiderio di piangere di nuovo, ma stavolta di gioia”.

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  • Olimpiadi Rio 2016: Il Settebello è di bronzo, battuto il Montenegro

    Pallanuoto

    ROMA 21 AGO. Il Settebello torna sul podio olimpico a quattro anni dall’argento di Londra e a vent’anni dall’ultimo bronzo di Atlanta 1996. Sei gol dei fratelli Presciutti, quattro dei mancini e le bombe di Figlioli e Aicardi condannano i mai domi montenegrini che, dopo esser stati sotto 11-8, erano rientrati sul -1 fallendo anche un rigore con il fuoriclasse Ivovic.
    Il supergol di Aicardi da quasi metà vasca a trenta secondi dalla fine mette il sigillo ad una partita vinta col cuore, con l’anima, con la classe di un gruppo rinnovato per sette/tredicesimi. E’ l’ottava medaglia del Settebello nella storia olimpica (3 ori, 2 argenti e 3 bronzi). Per Campagna, alla nona olimpiade, è la dodicesima medaglia internazionale e la sesta della gestione da cittì dopo l’oro mondiale di Shanghai 2011, l’argento olimpico a Londra 2012, gli argenti europei di Budapest 2001 e Zagabria 2010 e il bronzo di Budapest 2014.
    L’argento del Setterosa e il bronzo del Settebello sono le medaglie della continuità, frutto del lavoro sinergico di tutto il movimento che dimostra vitalità e ricambi già pronti e preparati per la convocazione in prima squadra nelle selezioni giovanili.
    Per la Federazione Italia Nuoto è l’ottava medaglia della spedizione olimpica, la migliore di sempre con nuoto, fondo, tuffi e pallanuoto sul podio.

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