Categoria: Sport

  • Muhammad Alì morto nella notte a 74 anni

    Muhammad Alì

    ROMA 4 GIU. Il mondo dello sport e della boxe si sveglia con lo shock della morte di Muhammad Alì, campione del mondo dei pesi massimi e icona del mondo sportivo internazionale.
    Negli ultimi giorni era stato ricoverato in ospedale per precauzione visto anche il suo stato di salute debilitato dal morbo di Parkinson, con cui il boxeur lottava da perecchio tempo.
    Classius Clay dunque si spegne a 74 anni dopo una vita fatta di successi, vedi la medaglia alle Olimpiadi di Roma 1960, ma anche di numerosi ricoveri per problemi di salute. Questa volta non ha vinto la sua ennemisa battaglia per la vita.

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  • Inga e G-Spot in testa a Talamone

    Inga e G-Spot in testa a Talamone

    G-Spot in azione

    GROSSETO. 4 GIUG. Hanno chiuso a pari punti in testa alla classifica della prima giornata di regate: si tratta di “Inga from Sweden” e di “G-Spot” che, pur non aggiudicandosi nessuna delle tre prove disputate, grazie alla regolarità, guidano la flotta dei Melges 32 impegnata nella terza tappa delle Sailing Series®. Grazie ad un consistente Scirocco si sono potute portare a termine le tre prove previste dal Comitato di Regata. Ad organizzare l’evento è il locale Circolo della Vela, insieme a B.Plan Sport&Events e Melges Europe.

    Alla vigilia delle regate di oggi Inga From Sweden (Goransson-Vascotto, 3-5-2) condivide la testa della classifica provvisoria con G-Spot (Serena di Lapigio-Brcin, 4-2-4), tornato ad esprimersi sui livelli che gli sono consoni grazie alla sostituzione dell’albero, danneggiatosi a Porto Ercole.

    In terza posizione Matteo Balestrero e Paolo Cian con “Giogi”(7-1-3), vincitrice della frazione disputata all’Argentario un mese or sono. Seguono in classifica due team che si confermano competitivi: il poco più che debuttante “Pippa” (Petterson-Ivaldi, 5-7-1), capitanato da un ispirato Matteo Ivaldi, e “Wilma” (Homann-Celon, 1-11-7). Solo sesti Achille e Vincenzo Onorato (“Mascalzone Latino” con Appleton, 2-8-10), spentisi con il progredire della giornata. Oggi in programma altre tre prove.

    Questa la classifica: 1) Inga From Sweden (Goransson-Vascotto, Svezia) e G-Spot (Serena di Lapigio-Brcin, Monaco), 10; 3) Giogi (Balestrero – Cian, Italia), 11; 4) “Pippa” (Petterson-Ivaldi, Norvegia), 13; 5) “Wilma” (Homann-Celon, Germania),19; 6) Mascalzone Latino ( (Onorato-Appleton, Italia), 20; 7) Tavatuy (Kutznetsov, Russia),20; 8)La Pericolosa (Schwoerer, Germania), 20; 9) Synergy GT (Zavadnikov, Russia),20; 10) Vitamina ( Lacorte, Italia), 20.
    PAOLO ALMANZI

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  • Italia, i convocati di Conte per Euro ’16: fuori Bonaventura, dentro Bernardeschi

    Antonio Conte

    ROMA 1 GIU.  Antonio Conte ha reso noto l’elenco dei 23 convocati per la Fase Finale del Campionato Europeo in programma dal prossimo 10 giugno in Francia: l’annuncio del Ct è arrivato in serata nel corso di ‘Sogno Azzurro’, la trasmissione di Rai 1 che ha presentato in diretta televisiva al pubblico italiano i giocatori inseriti nella lista ufficiale inviata alla UEFA. Saranno aggregati alla squadra anche Meret, Rugani, Benassi e Zappacosta.
    Arrivati negli studi dell’Auditorium Rai del Foro Italico a bordo delle nuove vetture Pandazzurri, i 23 convocati saranno ripresi dalle telecamere Rai anche al momento di salire sul Frecciarossa 1000, il treno ad alta velocità di Trenitalia che li porterà al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove continueranno ad allenarsi in vista dell’amichevole con la Finlandia in programma il 6 giugno a Verona e della partenza fissata nella serata dell’8 giugno per Montpellier, quartier generale della Nazionale in Francia.

    Gli Azzurri, inseriti nel Gruppo E, faranno il loro esordio nel Campionato Europeo il 13 giugno (ore 21) a Lione contro il Belgio, il 17 (ore 15) affronteranno la Svezia a Tolosa e il 22 giugno (ore 21) se la vedranno con la Repubblica d’Irlanda a Lille nell’ultima gara del girone.

    I numeri di maglia dei 23 Azzurri convocati per l’Europeo

    Portieri: 1 Gianluigi Buffon (Juventus), 13 Federico Marchetti (Lazio), 12 Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain);
    Difensori: 15 Andrea Barzagli (Juventus), 19 Leonardo Bonucci (Juventus), 3 Giorgio Chiellini (Juventus), 5 Angelo Obinze Ogbonna (West Ham);
    Esterni: 21 Federico Bernardeschi (Fiorentina), 6 Antonio Candreva (Lazio), 4 Matteo Darmian (Manchester United), 2 Mattia De Sciglio (Milan), 22 Stephan El Shaarawy (Roma);
    Centrocampisti: 16 Daniele De Rossi (Roma), 8 Alessandro Florenzi (Roma), 23 Emanuele Giaccherini (Bologna),10 Thiago Motta (Paris Saint Germain), 18 Marco Parolo (Lazio), 14 Stefano Sturaro (Juventus);
    Attaccanti: 17 Citadin Martins Eder (Inter), 11 Ciro Immobile (Torino), 20 Lorenzo Insigne (Napoli), 9 Graziano Pellè (Southampton), 7 Simone Zaza (Juventus).

    *Aggregati alla squadra Marco Benassi (Torino), Alex Meret (Udinese), Daniele Rugani (Juventus) e Davide Zappacosta (Torino)

    Staff – Commissario tecnico: Antonio Conte; Team Manager: Gabriele Oriali; Segretario: Mauro Vladovich; Assistenti Tecnici: Angelo Alessio, Massimo Carrera, Gianluca Spinelli, Gianluca Conte e Mauro Sandreani; Preparatori Atletici: Costantino Coratti e Paolo Bertelli; Medici Federali: Enrico Castellacci e Luca Gatteschi; Massofisioterapisti: Aldo Esposito, Alessandro Donato, Takahiro Yamamoto, Pasquale Raia, Emanuele Randelli.

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  • Italia-Scozia, Conte “I ragazzi si sono impegnati”

    Antonio Conte

    GENOVA 30 MAG. “Ci abbiamo messo molto impegno, ma il campo non ci ha aiutato, era in pessime condizioni. Stiamo lavorando, bisogna continuare così: mi sono piaciute applicazione, voglia e determinazione dei ragazzi, sappiamo che c’è da lavorare e che ci aspetta un percorso difficile. L’importante è che lo sappiamo”: è categorico, Antonio Conte, al termine della partita. Una vittoria di misura contro la Scozia quarantesima nel ranking FIFA, ma comunque reduce da un doppio successo contro la Repubblica Ceca e la Danimarca.
    Tante domande per il cittì. “Se sapremo trovare la brillantezza per l’esordio contro il Belgio? Non sono mago. Pensiamo piuttosto alle cose positive: non abbiamo preso gol, loro non hanno mai tirato in porta e siamo tornati alla vittoria. Se dormirò? Dopo una partita è sempre difficile che io dorma, c’è l’adrenalina alta. De Rossi ha dato buone risposte? Vediamo se la ha date anche per me…”.

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  • Formula 1, Nico Rosberg vince il Gran Premio di Russia

    Nuovo trionfo, il quarto di fila per Nico Rosberg e doppietta Mercedes al Gran Premio di Russia di formula 1

    SOCHI. 1 MAG. Nuovo trionfo, il quarto di fila per Nico Rosberg e doppietta Mercedes al Gran Premio di Russia di formula 1.

    Il leader del mondiale si è imposto anche sulla pista di Sochi, precedendo il compagno di squadra Lewis Hamilton.

    Terzo posto la Ferrari di Kimi Raikkonen. Sebastian Vettel è stato  urtato da Kvyat, al primo giro e costretto al ritiro.

    Rosberg è il numero uno, in testa alla classifica a punteggio pieno, a quota 100 seguono Hamilton a 57 e Raikkonen a 43.
    Internet: https://www.formula1.com

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  • Olimpiadi Rio 2016, Federica Pellegrini portabandiera italiana

    Federica Pellegrini

    ROMA 28 APR. Federica Pellegrini sarà la portabandiera della delegazione italiana alla 31esima edizione dei Giochi Olimpici estivi, a Rio de Janeiro. L’investitura della campionessa di nuoto è stata annunciata formalmente dal presidente del CONI, Giovanni Malagò, ai membri di Giunta riuniti stamane al Foro Italico per la 1045ª seduta della storia, a Roma. Poi è stata resa pubblica con una conferenza stampa al salone d’onore del CONI. La cerimonia di apertura si svolgerà il 5 agosto presso l’Estádio Jornalista Mário Filho, il Maracanã, proprio il giorno del suo 28esimo compleanno.

    Innumerevoli le pagine di storia firmate dalla “divina del nuoto”, che a 16 anni e dodici giorni diventa la più giovane atleta italiana di sempre a salire su un podio olimpico individuale con l’argento nei 200 stile libero ad Atene 2004, riportando una nuotatrice italiana sul podio olimpico dopo 32 anni da Novella Calligaris (argento nei 400 sl; bronzo negli 800 sl e 400 misti a Monaco 1972). Nata a Mirano il 5 agosto 1988 da papà Roberto (che oggi compie 58 anni, auguri) e mamma Cinzia, che vivono a Spinea insieme al fratello minore, Alessandro; Federica Pellegrini conquisterà l’oro olimpico quattro anni dopo, a Pechino 2008, nelle insolite finali nuotate al mattino, col record mondiale di 1’54″82.
    Nella sua carriera – in auge dal primo titolo italiano vinto a Ravenna nell’aprile 2003 ai campionati assoluti primaverili nei 100 stile libero in 55″95 – conquista 44 medaglie internazionali tra cui 2 olimpiche (un oro e un argento), 9 mondiali (4 ori, 4 argenti e un bronzo), 11 europee (6 ori, 4 argenti, un bronzo) in vasca lunga e 4 mondiali (un argento e 3 bronzi) e 14 europee (7 ori, 2 argenti e 5 bronzi) in vasca corta, stabilendo 11 primati mondiali; diventa la prima e unica atleta a firmare due doppiette nei 200 e 400 stile libero in due edizioni consecutive dei campionati mondiali, peraltro tornando dai tessuti “gommati” (Roma 2009) a quelli in tessuto (Shanghai 2011), e nel giorno del ventisettesimo compleanno, il 5 agosto scorso, conquista l’argento nei 200 stile libero a Kazan diventando la prima e unica atleta a salire sul podio mondiale della stessa specialità per sei edizioni consecutive.
    In carriera le manca solo l’oro ai campionati mondiali in vasca corta dove ha detenuto il record del mondo dei 200 stile libero per 6 anni (2008-2014); mentre continua a detenere il primato mondiale in vasca lunga col tempo con cui conquistò l’oro ai mondiali di Roma 2009, ovvero 1’52″98.
    Il 18 dicembre scorso aggiunge un’altra perla alla sua infinita collana di successi: vince con la staffetta del Circolo Canottieri Aniene la 4×100 mista ai campionati assoluti invernali di Riccione e conquista il 100esimo titolo italiano della carriera; adesso è a quota 106 (56 ai primaverili, 28 agli invernali e 22 agli estivi; 59 individuali e 47 in staffetta).
    “Ringrazio la Giunta Coni per avermi affidato un ruolo così importante e prestigioso – racconta Federica Pellegrini al salone d’onore del CONI – Il mio nome era comparso tante volte sui media, ma per scaramanzia ho preferito non crederci sino all’annuncio. Sono molto contenta. Orgogliosa. E’ un’emozione forte. Lo sport rappresenta la mia vita; la mia grande passione. La mia carriera è stata piena di alti e bassi. Ho perso e ritrovato la strada, così come persone a me care. Vorrei portare a Rio la voglia di combattere, di non arrendersi mai. Spero che gli italiani guardandoci si sentano un po’ più italiani qualsiasi sia il risultato di ogni singolo atleta. Ciò significherebbe che lo sport avrebbe davvero vinto. Alle Olimpiadi sono passata dalla dimensione di bimba incredula nel 2004 a quella di portabandiera – continua – Il nuoto è uno sport per lo più individuale, ma ci sono anche le staffette che rappresentano la squadra e per cui ho sempre provato a dare qualcosa in più. Vincere insieme è bellissimo. Ho tante persone da ringraziare per lo sviluppo della mia carriera sportiva. Ai campionati europei di Budapest, nel 2006, ho dovuto rinunciare alle semifinali dei 200 stile libero; avevo una spalla da buttare. Ho rischiato l’operazione che per un atleta può significare anche la fine della carriera. Il presidente Giovanni Malagò mi è stato vicino fin da allora, il cittì della nazionale Alberto Castagnetti mi ha detto di cancellare tutto e mi ha chiesto di andare al centro federale di Verona ad allenarmi con lui. Dopo due anni ho conquistato l’oro olimpico a Pechino, peraltro dopo una grandissima sconfitta nei 400. Entrambi hanno creduto in me e li ringrazierò per sempre”. Poi Federica racconta le sue tre edizioni olimpiche. “Sono arrivata ad Atene 2004 con la spensieratezza di una ragazzina che non sapeva cosa fare; ero pronta per i 100 stile libero, poi è arrivato il primo tempo nelle semifinali dei 200 stile libero e la medaglia d’argento da portare a casa dove mi aspettavano i miei genitori increduli e già contenti per la convocazione in nazionale. A Pechino 2008 ho coronato un grande sogno dopo aver ricominciato tutto da capo nel 2006 e dopo una grandissima sconfitta nei 400 stile libero. Londra 2012 invece è la più grande delusione della carriera perché non mi sono sentita pronta a competere. Già prima della finale sapevo che non sarei riuscita a sostenere il passo delle altre. Così ho deciso di vivere un anno meno intenso e di intraprendere un nuovo percorso. Delle aspettative per Rio de Janeiro preferisco non parlare per scaramanzia, ma ho più volte detto che, a prescindere dal risultato, l’importante sarà arrivare al massimo delle mie potenzialità”. Il futuro resta un punto interrogativo. “Dopo le Olimpiadi rifletterò. Da un lato c’è la voglia di fare una vita diversa; da un altro il desiderio di continuare in quell’ambiente che vivo da quando sono bambina. Di certo se continuassi non sarebbe per una stagione, per disputare un campionato mondiale in più, ma per arrivare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per dare un contributo importante alle staffette”. Federica Pellegrini si è presentata con la tuta ufficiale della nazionale olimpica EA7 griffata Armani. Sul petto la coccarda di Roma 2024. “Arrivare da atleta alle Olimpiadi del 2024 sarebbe impossibile – chiarisce subito – ma mi farebbe piacere dare una mano in caso di organizzazione”. La delegazione italiana sfilerà per 103esima su 206 nazioni accreditate alle 21.20 del 5 agosto; in Italia saranno le 2.20 del 6 agosto. “Sarà la prima cerimonia inaugurale a cui parteciperò – conclude – Ne sarei stata particolarmente contenta anche se non avessi avuto l’onore di essere la portabandiera. Purtroppo nelle tre edizioni precedenti non era stato possibile perché il nuoto comincia sempre il giorno dopo. In questo caso non nuotando i 400 e avendo le batterie ad ora di pranzo, piuttosto che al mattino, sarebbe stato comunque tutto diverso. Quattro anni fa ho vissuto da vicino la preparazione della portabandiera Valentina Vezzali. L’ho vista mentre si preparava. Era contenta. Sono già emozionata solo a pensarci”.

    Estremamente contento anche il presidente della Federnuoto Paolo Barelli, membro di Giunta: “Ritengo sia la scelta più giusta; un riconoscimento meritato ed attribuito ad un’atleta straordinaria, con una carriera ricca di successi, costruita grazie a talento, tanto lavoro e passione per il nuoto. Insieme ad altri campioni eccezionali del recente passato, come Massimiliano Rosolino, Domenico Fioravanti e Filippo Magnini, Federica ha portato il nuoto in una dimensione d’élite, più vicina alla quotidianità, agli interessi delle famiglie italiane. Questo conferimento premia anche il lavoro delle società che consentono al nuoto di continuare a crescere in termini di praticanti e a mantenere una ciclicità di risultati di prestigio, svolgendo peraltro un ruolo determinante nella formazione sociale delle persone e nella promozione delle discipline acquatiche sul territorio e per la salvaguardia della vita negli specchi d’acqua

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  • Aci e Drivincentive, Elisabetta: Venite a scoprire come si frena

    Drivincentive ad opera di Aci e del Circuito Tazio Nuvolari

    PAVIA. 19 APR. Sembra strano a dirsi ma è proprio così non siamo capaci a frenare in auto ed usiamo poco e male i freni, parola di Elisabetta, pilota donna genovese.

    Altro errore comune è quello di guidare con una sola mano, poi c’è spesso un uso poco corretto della frizione. A spiegarlo, oltre ad Elisabetta, Massimo, Matteo, Fabio i piloti dell’iniziativa Drivincentive ad opera dell’Automobile Club di Genova e del Circuito Tazio Nuvolari di Cervesina in provincia di Pavia.

    Drivincentive è il Centro di Guida Sicura dell’Automobile Club di Genova che nasce nel 2004 e si avvale di una ventina di Istruttori Professionisti. Proprio, quest’anno nel 2016 inizia la collaborazione con l’Autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina dove Drivincentive trasferisce la propria sede operativa.

    Presso la nuova sede, attrezzata con spazi e moduli con resine e muri d’acqua specifici per i corsi di guida sicura, sarà possibile effettuare corsi di Guida Sicura Auto, Moto, Fuoristrada e Veicoli Industriali, oltre che corsi di Guida Sportiva e di Pilotaggio anche con vetture monoposto.

    L’obiettivo di ACI Genova del presidente Giovanni Battista Canevello, di Giorgio Traversa e Matteo Campanini, rispettivamente Proprietario e Direttore dell’Autodromo, è quello di aumentare la diffusione della cultura sulla Sicurezza Stradale, oltre, naturalmente, quello di offrire agli appassionati, l’opportunità di avvicinarsi allo sport motoristico in tutta sicurezza, che solo un impianto all’avanguardia può offrire.

    La Drivincentive in occasione dell’inaugurazione della nuova sede, ha presentato la novità di quest’anno, ovvero la disponibilità delle nuove vetture Ibride Plug In di BMW, compresa la super car sportiva “i8″ e le elettriche “i3”.

    Il Circuito Tazio Nuvolari è omologato per la 2° Cat. VELOCITA’, Grado A ed è progettato per soddisfare le esigenze delle vetture più performanti, fino alla Formula GP2.

    Il tracciato misura complessivamente 2.804 metri e può vantare, sul rettilineo principale, un allungo di 720 mt, in grado di far raggiungere velocità fino a 272 Km/h alle auto e 286 Km/h alle moto. Il circuito presenta 5 curve a sinistra e 6 curve a destra (6), ed una larghezza costante di almeno 12 mt. La larghezza diventa di 13 mt in corrispondenza del rettilineo principale; ottime le cosiddette vie di fuga in caso di fuoripista.

    Internet: http://www.drivincentive.com

    Il circuito: http://www.circuitotazionuvolari.it

  • Cesare Maldini non c’è più, lutto nel mondo del calcio

    Cesare Maldini

    MILANO 3 APR. Lutto nel mondo del calcio. All’ età di 84 anni è morto Cesare Maldini, ex giocatore del Milan ed ex allenatore della Nazionale italiana di calcio e padre di Paolo, ex terzino rossonero.

    Ne ha dato notizia la stessa famiglia Maldini, che con una nota ‘annuncia con immenso dolore la scomparsa di Cesare nella notte tra sabato e domenica’.

    Cesare Maldini storica bandiera del Milan, era nato a Trieste nel 1932, dopo aver esordito a 21 anni con la maglia della Triestina era, poi, passato al Milan e con i rossoneri da difensore ha giocato fino al 1966 innalzando, nel 1963, la Coppa dei Campioni. Con i rossoneri ha vinto anche quattro scudetti.

    Da allenatore Maldini è stato vice di Bearzot ai Mondiali di Spagna vinti dall’Italia nel 1982.
    Dal 1986 al 1996 ha allenato la nazionale italiana Under 21, con cui ha vinto tre campionati europei, passando nel ’96 sulla panchina della nazionale maggiore portando gli azzurri ai Mondiali di Francia del 1998.

    Nel 2001 ha allenato il Paraguay portandolo ai Mondiali di Corea del 2002. Negli ultimi anni era stato anche commentatore sportivo per Al Jazeera.

     Tweet riguardo maldini

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  • Irpef non pagata, c’è la smentita del Genoa: notizia infondata

    L’a.d. del Genoa Alessandro Zarbano e la società Genoa su caso Irpef: tutto pagato e certificato, documentazione già in mano agli organi preposti

    GENOVA. 2 APR. Caso Irpef. Tutto pagato e certificato. La documentazione è già in mano agli organi preposti. Stasera il Genoa di Enrico Preziosi ha diffuso il seguente comunicato ufficiale: “In relazione alla notizia, destituita di ogni fondamento, inerente il presunto mancato versamento di ritenute Irpef sugli stipendi, il Genoa Cfc comunica di aver provveduto nell’anno indicato (2014) al pagamento di oltre 18 milioni e mezzo di euro corrispondenti a quanto dovuto. La società ricorda che l’adempimento di tale pagamento è stato propedeutico alla regolare iscrizione al campionato ed è certificato dagli organismi sportivi preposti”.

    Il Grifone ha replicato così ai rumours di un’inchiesta in corso da parte della procura genovese, sulla base di una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, che avrebbe coinvolto l’a.d. del Genoa Alessandro Zarbano.

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  • Finale L. impone il tiki taka ai ragazzini, palloni solo rasoterra

    Il Comune di Finale Ligure impone ai ragazzini di giocare solo il tiki taka in piazza, multe salate per i trasgressori

    SAVONA. 29 MAR. Solo tiki taka. Vietato disturbare. Multe salate per i ragazzini che si cimentano in cross e tiri alti. Il calcio in piazza va giocato solo rasoterra. La polizia municipale di Finale Ligure, segue gli esempi di Guardiola e Montella. Da oggi in poi chi vuole giocare a pallone nelle strade della cittadina del savonese, potrà farlo solo con il tiki taka.

    Il provvedimento del Comune è stata pubblicato, molto chiaro, su un cartello affisso nelle principali piazze di Finale Ligure. Per chi sgarra sono previste le solite ramanzine, ma anche sanzioni che vanno da un minimo di 75 a un massimo di 500 euro.

    La foto del cartello e il provvedimento del tiki taka in piazza del Comune, hanno fatto il giro del web e sono diventati virali sui social network.

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