Categoria: Spettacolo

  • Brazzo e Volpintesta a Londra con la nuova compagnia

    Sabrina Brazzo

    LONDRA. 20 GEN. Chi non conosce l’affiatatissima coppia Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta applauditissimi sul palcoscenico del Teatro alla Scala dove hanno danzato per anni? Una coppia sulla scena ed anche nella vita, che dopo la lunga carriera scaligera è stata capace di rinnovarsi dando vita a un imponente progetto artistico che vede nella compagnia “Jas Art Ballet” la realizzazione di un sogno.

    Una compagnia nata con l’intento di avvicinare i giovani al mondo della danza e del teatro, ma atta anche ad interessare un pubblico più profano verso idee e proposte artistiche nuove attraverso una danza narrativa, fresca e attuale. Insieme a loro, un ensamble affiatato di giovani danzatori di talento, tutti usciti da prestigiose scuole tra cui naturalmente anche l’Accademia della Scala, affiancati da altri due solisti scaligeri, i bravissimi Antonella Albano e Maurizio Licitra, anche loro come Brazzo e Volpintesta, coppia nel lavoro e nella vita.

    La “Jas Art Ballet” che ha già calcato importanti palcoscenici italiani ed esteri, andrà in scena il prossimo 25 Gennaio  al  Palladium Theater di Londra con “Il Mantello di Pelle di Drago”, una produzione che nasce  dalla collaborazione con l’azienda Lineapelle, sensibile all’arte e con un occhio sempre rivolto alla danza e al balletto.

    Le coreografie sono quelle di Massimiliano Volpini, mentre i ricercati costumi sono di Erika Carretta. A rendere ancor più coinvolgente lo spettacolo è l’uso di videoproiezioni, un  collage  musicale su partiture di Shostakovich, Kachaturian e Bizet. Insomma  Il Mantello di Pelle di Drago è spettacolo di grande effetto e di facile lettura, pieno di magia ed emozioni  che, indubbiamente trova il favore sia di pubblico di esperti, che di giovanissimi.

    La trama parte da antiche fiabe popolari e racconta una storia che ha luogo in una magica conceria, situata in una grotta sotto una montagna, in cui viene realizzato il mantello di pelle di drago. I lavori vengono seguiti e diretti da una regina buona – o è forse una fata…?  terminato il lavoro, questo personaggio misterioso porta il mantello con sé in giro per il mondo, alla ricerca delle anime pure, le uniche in grado di indossarlo senza esserne sopraffatte.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Perde l’abitino rosso a Mezzanotte la Cinderella di Bigonzetti

    Cinderella alla Scala di Milano

    MILANO. 15 GEN. Certo era difficile che Cinderella perdesse una delle scarpette da punta che tutti sappiamo essere legate ai piedi con lunghi lacci intorno alle caviglie,ma perdere il vestito è davvero cosa ardua se qualcuno non te lo strappa via! Ed infatti è andata proprio così nella scena clou della Cinderella di Mauro Bigonzetti che ha inaugurato la Stagione di Balletto del Teatro alla Scala.

    Il Principe alias Roberto Bolle strappa letteralmente di dosso l’abitino rosso alla povera Cenerentola che scappa via seminuda. Questo oltre a non essere affato cosa di buon gusto, appare fuori luogo se si pensa che tutto ciò accade dopo un romantico passo a due che per nulla lascia ad intendere tanto fuoco da parte del garbato Principe.

    Ed invece il direttore dell’Aterballetto se l’è pensata così per questa sua nuova versione coreografica della splendida partitura di Prokofiev , l’ultima di una lunga serie in cui si sono cimentati i più grandi coreografi, da Ivanov (il primo) fino a Christopher Wheeldon .Ed allora cosa dire a riguardo? …che ancora una volta è dimostrata la difficoltà di fondo nel raccontare in danza questa storia antichissima.

    Lo spettacolo parte in sordina nel primo atto, mettendo esclusivamente in risalto, più in forma di pantomima che di danza vera e propria, la matrigna e le due sorellastre (per altro tutte e tre bravissime) lasciando in disparte anche il ruolo di Cenerentola. Polina Semionova infatti fa ben poco se non un debole duetto con il padre( Christian Fagetti), che invece di sembrare suo complice appare piuttosto contrariato di quelli che sembrano i capricci della ragazza che denuncia il maltrattamento di matrigna e sorelle.

    Per fortuna nel secondo atto le coreografie corali sono più studiate e di impatto fino all’entrata plateare di Roberto Bolle che irrompe in scena con un grand jete che strappa gli applausi e che dimostra da subito la perfetta forma in cui si trova attualmente il grande ballerino. E quindi sorge spontaneo affermare: meno male che c’è Bolle a ravvivare un balletto spento in cui le idee coreografiche sono ben poche. Del resto, questo non lo si può negare, Bigonzetti aveva messo le mani avanti da subito: nessuna innovazione il suo lavoro avrebbe ripercorso un linguaggio neoclassico, improntato sulle caratteristiche dei ballerini scaligeri, ed i ballerini scaligeri in questo spettacolo sono bravi davvero.

    Nel terzo atto il Principe, dopo una difficoltosa ricerca di chi poteva avere la stessa taglia di Cenerentola, finalmente trova la beneamata, ed ecco che  arriva il passo a due finale. Assolutamente classico nell’impianto generale, intervallato solo da lievi fremiti e inclinazioni di braccia e gambe, bello perchè belli sono i due protagonisti , che celebra l’emozione di un amore che finalmente può essere senza ostacoli .

    Ma se la Semionova e Bolle sono stati lungamente acclamati, come era giusto fosse, ieri sera nella platea del Teatro alla Scala erano presenti due personaggi che, in un certo senso, sono quasi riusciti ad offuscare la loro luce: Carla Fracci ed il marico Beppe Menegatti, anche loro in un’innnegabile splendida forma. Durante i vari intervalli la Signora Fracci non ha fatto che firmare autografi a ragazzine che studiano danza, ma anche ad adulti che non hanno smesso di ammirarla. E questo significa indubbiamente che ancora oggi  nel “suo teatro” e nella “sua città” nessuno può dimenticare la stella che è stata ed è tuttora Carla Fracci. (nella prima foto di Bresciae Amisano: Cinderella, ovvero Polina Semionova balla con Roberto Bolle al Teatroalla Scala, nelle altre una scena del balletto di Cinderella e Carla Fracci con il marito presenti in sala).

    FRANCESCA CAMPONERO

    Internet: www.teatroallascala.org

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  • Morta a 90 anni Silvana Pampanini, diva di Totò

    Morta a 90 anni a Roma l’attrice Silvana Pampanini: era la diva di Totò

    ROMA. 6 GEN. Silvana Pampanini è morta stamane alle 9,30 al Policlinico Gemelli di Roma dopo un’urgente operazione di chirurgia addominale. L’attrice, icona del cinema italiano, aveva 90 anni, compiuti lo scorso settembre. Successivamente all’intervento si era svegliata ed era cosciente, ma non è riuscita a superare le complicanze dovute anche all’età.

    Era stata la diva di Totò e del cinema italiano prima di Gina Lollobrigida e Sophia Loren, con tanti flirt annunciati e smentiti, compreso quello romantico di Totò, che per la bellissima attrice provò un sentimento profondo e mai davvero ricambiato. Nata a Roma il 25 settembre del 1925, romana ma di famiglia veneta, Silvana Pampanini si era diplomata all’istituto magistrale e al Conservatorio di Santa Cecilia. La sua carriera iniziale era quella di soprano, come la zia, ma la giovane Silvana divenne una bravissima attrice, da quando la sua maestra di canto la iscrisse a sua insaputa al primo concorso di Miss Italia, a Stresa nel 1946. Sconfitta dalla giuria, fu premiata a furor di popolo dal pubblico, tanto da convincere gli organizzatori ad attribuirle un “ex aequo” che ne fece subito una ragazza copertina sui rotocalchi. Nel 1946 Silvana ottenne così il primo ruolo a Cinecittà con “L’apocalisse” di Giuseppe Maria Scotese. Decine i film di successo: da Bellezze in bicicletta a Quo vadis, Processo alla città, La tratta delle bianche, La presidentessa, Un marito per Anna Zaccheo, Una strada lunga un anno, Un giorno in pretura, la bella di Roma, Racconti romani.

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  • Zalone, nel week 22,2 milioni con Quo vado?

    Checco Zalone in Quo Vado?

    GENOVA. 4 GEN. Week end dsenza precedenti per Quo Vado?, il nuovo film di Checco Zalone che in soli tre giorni ha incassato 22.2 milioni di euro al botteghino, promettendo si eguagliare, se non di raggiungere Sole a catinelle che, nel 2013, incassò quasi 52 milioni di euro.

    Sono ben tre milioni gli spettatori ch hanno preso d’assalto i cinema con una media per sala di 18 mila euro.

    Il primo giorno di uscita, a Capodanno in 1300 sale con quasi 7 milioni di euro anche con proiezioni a mezzanotte per i fan di che volevano cominciare il nuovo anno con il loro idolo.

    Il secondo giorno circa 7 milioni, mentre il terzo, domenica, ben 8,2 milioni di euro.

    Il film racconta le vicissitudini di un impiegato statale che pur di mantenere il suo posto fisso in un ufficio che rilascia licenza di pesca e caccia è disposto ad andare persino al Polo Nord e non solo…

    La critica su My Movie del film Quo Vado?: www.mymovies.it › film › 2016

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  • Quo vado? Il 31 dicembre nelle Sale Uci

    Quo Vadis? interpretato da Checco Zalone

    MILANO. 28 DIC. Nella notte fra il 31 dicembre e il 1° gennaio, 21 multisale del Circuito UCI proietteranno QUO VADO?. l’ultimo esilarante film con Checco Zalone distribuito da Medusa in uscita nelle sale il 1° gennaio. Gli spettacoli partiranno alle 0.30, subito dopo il brindisi di inizio anno.

    QUO VADO? sarà poi regolarmente in programmazione in tutti gli UCI Cinemas a partire dalle 14.00 del 1° gennaio.

    Le proiezioni si svolgeranno nelle seguenti multisale UCI e con i seguenti orari:

    Proiezione alle 0.30: UCI Certosa, UCI Piacenza, UCI Montano Lucino, UCI Reggio Emilia, Multisala Gloria by UCI Cinemas, UCI Arezzo, UCI Campi Bisenzio, UCI Perugia, UCI Venezia Marcon, UCI Fiume Veneto, UCI Romagna Savignano sul Rubicone.

    Uci Cinemahttp://www.ucicinemas.com.br

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  • Star Wars è nelle sale in Italia

    GENOVA. 16 DIC. Ecco arrivare sul grande schermo, finalmente in Italia, l’attesissimo ” Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza“, della Lucasfilm diretto da J. J. Abrams.

    Ieri sera c’è stata la prima proiezione a Roma, oggi, in tutta Italia, sono arrivate 850 copie prenotatissime con le scene che si aprono con la stessa scritta del 1977: ‘Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…’

    Luke Skywalker è scomparso. A lui danno la caccia i cattivi del Primo Ordine, guidati dall’incappucciato e mascherato Kylo Ren, i membri della Resistenza guidati dalla principessa Leia Organa per il bene della Repubblica, una ragazza coraggiosa, un disertore, il vecchio Ian Solo.

    La mappa per ritrovarlo è consegnata da Max Von Sydow al miglior pilota della galassia, Poe Dameron, interpretato da Oscar Isaacs.

    Ma il villaggio del pianeta Okku è assaltato dalle forze del Primo Ordine guidate da Kylo Ren e il pilota mette in salvo le informazioni nel suo droide BB-8 che finirà per incontrare Rey.

    Interpretata da Daisy Riley, una ladruncola di pezzi meccanici e abile pilota che diventa nel corso della storia un personaggio fondamentale, con una storia misteriosa alle spalle con tutto il carisma necessario per far credere al pubblico che ‘la Forza scorre potente in questa donna’.

    Ad aiutarla interviene FN2187, uno degli Assaltatori che di fronte alla prospettiva di trucidare gli abitanti del villaggio esita e alla prima occasione si toglie la maschera e per fuggire dall’astronave si allea con il pilota prigioniero Poe Dameron, che lo ribattezza Finn (John Boyega) e gli affida una missione.

    Il primo sussulto in sala avviene con l’entrata in scena di Harrison Ford, Han Solo.

    Il resto è tutto da scoprire ed è ben farcito da tutti gli effetti spettacolari del caso con le battaglie stellari, bizzarri alieni, l’irresistibile R2D2 e C3PO, ma soprattutto il filo conduttore della Forza, questa volta al… femminile: “La forza ti sta chiamando… lasciala entrare”

    Positiva la critica americana che promuove Star Wars (Guerre Stellari) a pieni voti con Rotten Tomatoes che gli concede il 100% dei giudizi positivi, stessa critica da Variety, Hollywood Reporter, e New York Times. (nelle foto: alcune scene di Star Wars episodio VII – il risveglio della Forza, nel video il trailer ufficiale del film).

    Star Wars: http://www.starwars.com

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  • Sanremo 2016, i titoli dei Big

    Carlo Conti annuncia le canzoni big di Sanremo 2016

    ROMA. 13 dic. Sono state scelte le 20 canzoni della categoria ‘big’ del Festival di Sanremo 2016, rese note dallo stesso Carlo Conti, direttore artistico della manifestazione, durante “L’Arena” su Rai Uno.

    Lo stesso conti ha comunicato la presenza anche del regista Leonardo Pieraccioni

    Ecco i titoli dei brani nell’ordine enunciato da Conti:

    – Via da qui, Deborah Iurato e Giovanni Caccamo

    – La borsa di una donna, Noemi

    – Noi siamo infinito, Alessio Bernabei

    – Il primo amore non si scorda mai, Enrico Ruggeri

    – Guardando il cielo, Arisa

    – Wake up, Rocco Hunt

    – Mezzo respiro, Dear Jack

    – Un giorno mi dirai, Stadio

    – Infinite volte, Lorenzo Fragola

    – Il diluvio universale, Annalisa

    – Blu, Irene Fornaciari

    – Sogni e nostalgia, Neffa

    – Di me e di te, Zero Assoluto

    – Ora o mai più, Dolcenera

    – Quando sono lontano, Clementino

    – Cieli immensi, Patty Pravo

    – Finalmente piove, Valerio Scanu

    – Semplicemente, Morgan e Bluvertigo

    – Nessun grado di separazione, Francesca Michielin

    – Vincere l’odio, Elio e Le Storie Tese

    Il Festival di Sanremo 2016www.sanremo.rai.it/

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  • Nave Costa nel prossimo film Vacanze ai Caraibi

    Vacanze ai Caraibi il nuovo film con tre episodi su una nave Costa Crociere

    GENOVA. 10 DIC. Sarà una nave di Costa Crociere ad ospitare uno dei tre episodi di “ Vacanze ai Caraibi ”, il nuovo film di Natale prodotto da Medusa e diretto da Neri Parenti, con la partecipazione di Christian De Sica, Massimo Ghini, Luca Argentero, Isabella Spada e Angela Finocchiaro. Il film uscirà nelle sale italiane il 16 dicembre distribuito da Medusa.

    Costa Fortuna, nave da 103.000 tonnellate di stazza della flotta della compagnia italiana, si è trasformata in un autentico set cinematografico in navigazione, svolgendo un ruolo di primo piano nello sviluppo della storia di uno dei tre episodi. I due protagonisti, Luca Argentero e Ilaria Spada, si incontrano per la prima volta proprio sul ponte della nave, e la loro storia d’amore incomincia durante la crociera.

    Girate nello scorso mese di ottobre a bordo della nave, le riprese hanno coinvolto 45 persone dello staff cinematografico, compresi i due attori protagonisti, che sono stati ospiti della compagnia per una settimana. Per ricostruire l’atmosfera natalizia, la nave è stata addobbata a festa: dal grande albero nella hall centrale, a tanti piccoli dettagli in ogni ambiente esterno e interno, fino alla ricostruzione, nel ristorante principale, della cena di Capodanno con il coinvolgimento anche del personale di bordo e dei dipendenti della compagnia.

    Internet: www.costacrociere.it

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  • Per il suo spot di Natale Baileys rivisita lo Schiaccianoci

    Lo spot di Baileys per Natale

    GENOVA. 9 DIC. Ha scelto Benjamin Millepied come coreografo e Ringan Ledwidge come regista la Baileys  per il suo spot di Natale che diventa un magico spettacolo di danza rivisitando in chiave contemporanea il balletto Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky. Tutto si svolge all’interno di un locale – discoteca in cui scenografia e vestiti degli attori  danzatori sono un mix di fantasia e stile contemporaneo.

    La protagonista è la splendida Iana Salenko, nata a Kiev il 19 luglio 1983, prima ballerina del Balletto Statale di Berlino e ballerina ospite del Royal Ballet di Londra. La Salenko impersonifica Clara la protagonista di Schiaccianoci che in compagnia di due amiche cammina in un bosco innevato dall’atmosfera fiabesca. Trovato rifugio in un locale, dove si sta tenendo una festa, la sua bellezza fa innamorare il Principe Schiaccianoci che si batterà  con il Re Topo  per conquistarla. Il duello si conclude con l’intervento di Clara che sconfigge il Re Topo  a sorpresa.

    Raggiunte le altre ragazze, Clara brinda con Baileys. Il claim appare nel finale dello spot e recita “Spend time with the girls this Christmas”. Un concetto che si collega alla celebrazione delle donne di oggi e del loro spirito intraprendente, espresso già nella campagna Baileys 2012 .

    Assieme alla bravissima ed incantevole Iana Salenko si ammirano altri nomi importanti della danza : i primi ballerini del Royal Ballet StevenMcRae (il Principe Schiaccianoci) e Thiago Soares (il Re Topo) .

    Il video è realizzato da BBH London, che ha coinvolto la costumista Rosa Dias e Sarah Greenwood, scenografa di Orgoglio e Pregiudizio. La colonna sonora che ha adattato in parte la musica di Tchaikovsky è stata creata dal compositore, pianista e produttore Nicholas Britell.

    Indubbiamente riuscitissimo, bellissimo tecnicamente perfetto ed intenso questo spot che invita senz’altro ad assaggiare la nota crema Baileys a Natale e non solo.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Win Vandekeybus, energia pura alla Tosse

    Vandekeybus alla Tosse

    Vandekeybus alla Tosse

    GENOVA. 7 DIC. Due ore di energia pura quelle a cui ci ha fatto assistere il coreografo belga Wim Vandekeybus in questa suo ultimo lavoro presentato in prima nazionale al teatro alla Tosse in questo fine settimana.

    La rassegna Resistere e Creare con la direzione artistica di Michela Lucenti ha fatto un grande regalo a Genova portando la nota compagnia Ultima Vez diretta da Vandekeybus che, sabato 5 alle 20,30 con replica domenica 6 alle 18,30 sul palcoscenico della sala Trionfo, ha presentato  Speak Love if you Speak Love di Wim Vandekeybus in unica tappa italiana.

    In una scena scarna i cui drappi sul fondale nascondo una band musicale irrompono gli 8 straordinari danzatori che in maniera primordiale raccontano l’amore. A condurre i fili è una donna nera, superbo soprano, come fosse la madre terra, matronale disponibile, ma al contempo autoritaria, proprio come una mamma quando vuol tenere a bada i suoi figli o cuccioli se si parla di animali. Infatti gli uomini (e donne ) che vediamo in scena hanno molto degli animali per quanto riguarda istintività. E qui sta il bello, il forte e il travolgente. Quello che prova ognuno di loro, dall’stinto alla passione, dall’arte di seduzione alla violenza, esce fuori attraverso i movimenti della danza con prorompenza, aiutato anche dalla musica di Mauro Pawlowski che certo non è cornice dello spettacolo bensì parte integrante, come il cuore che pulsa forte i suoi battiti.

    I danzatori sono bravissimi, tecnicamente preparati al meglio, e qui fa la differenza, perchè tutto è studiato e lavorato ad hoc, senza sbavature, gesti superflui o inadeguati. Una combinazione perfetta tra tradizione classica e sperimentazione contemporanea che ci racconta la vita vissuta spinta a volte fino all’estremo.

    All’interno dello spettacolo se vogliamo troviamo anche  un po’ di Sagra della primavera, un po’ di Macbeth, riferimenti che non sminuiscono l’effetto voluto da Vandekeybus che ci parla con franchezza di tutti gli stati interiori dell’uomo , a volte tanto sublime quanto bestiale.

    E se anche la scena di un sacerdote che spaccando con un pugno la grata del confessionale accarezza in maniera impudica colei che le confessa i suoi peccati, ha fatto scandallizzare una spettatrice tanto da farla alzare e correre verso l’uscita, il pubblico ha gradito, apprezzato ed amato uno spettacolo che senza mezzi termini , com maestria e classe ha raccontato la verità.

    FRANCESCA CAMPONERO

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