Categoria: Politica

  • E’ morto a 86 anni Marco Pannella: il grande guerriero dei diritti

    E’ morto Marco Pannella, il radicale grande difensore dei diritti: era nato il 2 maggio 1930 a Teramo

    ROMA. 19 MAG. “Il diritto alla vita e la vita del diritto”. Anticlericale, antimilitarista, antiproibizionista e non violento come Gandhi e Luther King. Dalla lotta contro la pena di morte a quella a favore del divorzio: numerose le sue memorabili battaglie civili e politiche.

    E’ scomparso poco fa a 86 anni Marco Pannella, leader storico dei radicali italiani e grande difensore dei diritti di tutti. Era ricoverato e sedato con antidolorifici in un ospedale di Roma. Papa Francesco si era informato per le sue condizioni e l’altro giorno gli aveva inviato un saluto di solidarietà e vicinanza.

    Pannella era nato a Teramo il 2 maggio 1930. Indimenticabili i suoi lunghi interventi in Parlamento e su Radio Radicale. Per denunciare la malagiustizia italiana era stato fra i pochi a difendere a spada tratta il giornalista genovese Enzo Tortora, ingiustamente massacrato da taluna magistratura.

    Leggi l’articolo originale: E’ morto a 86 anni Marco Pannella: il grande guerriero dei diritti

  • Referendum trivelle, affluenza al 32%: sprecati 300 milioni

    Il flash mob di Greenpeace per il referendum sulle trivellazioni: sprecati 300 milioni di euro

    GENOVA. 17 APR. Il quorum oggi non è stato raggiunto e quindi il voto del referendum sulle trivellazioni non vale. L’affluenza registrata poco dopo le 23 è stata infatti del 32,1 per cento. Per essere valida, la percentuale dell’affluenza alle urne avrebbe dovuto raggiungere almeno il 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto.

    I SI all’abrogazione della legge sono stati la maggioranza con 84,2 per cento, i NO la minoranza con 15,8 per cento. Ma il risultato non è servito a nulla di concreto, se non ad aizzare le polemiche politiche.

    Anche a Genova e in Liguria il quorum è stato ben al di sotto del 50% e a livello regionale ha rispecchiato la media nazionale, attestandosi al 31,2%.

    Il premier Matteo Renzi stasera ha detto: “La demagogia non paga. Risultato netto e chiaro, sprecati 300 milioni di euro di soldi pubblici”.

    Beppe Grillo alla sezione elettorale dell’Istituto Agrario Marsano di S. Ilario ha commentato: “Il voto è ancora segreto, vero?”.

     

    Leggi l’articolo originale: Referendum trivelle, affluenza al 32%: sprecati 300 milioni

  • Alfano: chi scappa da guerre è profugo, gli altri irregolari e vanno espulsi

    Il ministro degli Interni precisa: chi scappa da guerre è profugo, gli altri irregolari e vanno espulsi

    GENOVA. 17 APR. Mentre infuriano le polemiche sui raid teppistici di No Borders, centri sociali e anarchici, che ieri sera a Genova hanno tenuto in ostaggio la città e compiuto atti vandalici per sostenere l’immigrazione selvaggia, il ministro degli Interni Angelino Alfano oggi a Sky TG24 ha precisato la posizione del governo Renzi, anche in riferimento agli sbarchi dalla Libia.

    “Chi scappa dalle guerre è un profugo, gli altri sono degli irregolari. Chi fugge dalla fame e dalla miseria non può essere definito un richiedente asilo o un rifugiato. Il nostro compito è aiutare i profughi ed evitare che partano quelli che invece cercano un futuro migliore, nella consapevolezza che qui in Italia non lo troveranno. Noi al loro arrivo salviamo tutti e prestiamo assistenza, ma chi è irregolare va espulso”.

    Leggi l’articolo originale: Alfano: chi scappa da guerre è profugo, gli altri irregolari e vanno espulsi

  • Referendum sulle trivellazioni, seggi aperti

    Fino alle 23 aperti i seggi per il referendum sulle trivellazioni

    GENOVA. 17 APR. Aperti questa mattina alle 7 i seggi elettorali per la consultazione sul referendum abrogativo sulla durata delle trivellazioni in mare su cui si esprimeranno oggi circa 47 milioni di italiani.

    Il diritto di voto potrà essere esercitato fino a questa sera alle 23.

    Perché sia valido alle urne dovrà recarsi il 50 per cento, più uno, degli elettori.

    Il corpo elettorale, ripartito negli 8.000 Comuni e nelle 61.562 sezioni elettorali del territorio nazionale, è pari a 46.732.590 elettori, di cui 22.465.001 maschi e 24.267.589 femmine.

    A questi elettori vanno aggiunti i 3.898.778 elettori residenti all’estero, di cui 2.029.303 maschi e 1.869.475 femmine, per i quali la modalità ordinaria di espressione del voto è quella per corrispondenza.

    Gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto, presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di identità, la tessera elettorale personale a carattere permanente.

    Qualora non si rinvenga la propria tessera elettorale o si rilevi che gli spazi per l’apposizione del timbro sono esauriti, si potrà chiedere una nuova tessera agli uffici comunali che, a tal fine, assicureranno l’apertura al pubblico anche oggi, giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle ore 7.00 alle ore 23.00).

    Lo scrutinio dei voti inizierà nella stessa giornata di domenica, subito dopo la chiusura delle votazioni.

    Si vota sulla proroga delle concessioni per le piattaforme che estraggono metano e petrolio entro 12 miglia marine (22,2 km) dalle coste italiane.

    Perché il voto sia valido basta tracciare un segno sul SI o sul NO nell’apposita scheda gialla.

    Si tratta di un referendum abrogativo: ci viene chiesto se vogliamo cancellare una legge che c’è già. Si tratta di quel passaggio della legge di stabilità 2015 che permette alle società petrolifere di sfruttare i pozzi di estrazione in mare oltre la naturale scadenza della concessione, fino all’esaurimento del giacimento.

    Se il quorum non venisse raggiunto, cioè se non vanno a votare abbastanza elettori, il referendum diventa nullo ed è come se vincesse il ‘no’. Le schede bianche e nulle partecipano al quorum.

    Se vince il ‘no’, le compagnie potranno estrarre petrolio o gas finché ne troveranno.

    Il sito ufficiale del referendum con gli aggiornamenti: http://elezioni.interno.it

    Leggi l’articolo originale: Referendum sulle trivellazioni, seggi aperti

  • Giovanni Gentile ricordato da Blocco Studentesco

    I manifesti di Blocco Studentesco per Giovanni Gentile

    GENOVA. 15 APR. Un blitz a Milano, gigantografie a Verona, manifesti negli istituti scolastici di Genova e di tutte le città del nord, così il Blocco studentesco ha ricordato l’assassinio di Giovanni Gentile.

    “È un dovere per noi – dichiara il Blocco Studentesco – ricordare quest’uomo dal multiforme ingegno: scrittore, politico, filosofo, Giovanni Gentile è l’uomo che ha generato la miglior riforma della scuola mai esistita. Coniugando pensiero e azione e dando una struttura rigorosa al pensiero, lo studente della riforma gentiliana diveniva uomo pensante”.

    “Non è un caso – prosegue il movimento – che oggi da un lato si omette l’opera gentiliana dai programmi scolastici, né si ricorda il suo vile assassino, dall’altro si stanno scardinando progressivamente i capisaldi della sua riforma e si mira a trasformare gli studenti in automi allineati al pensiero unico, schiavi di un incantesimo che li vuole ribelli su internet e nella vita reale perfettamente allineati ai messaggi del potere. Per questo vogliamo trarre gli auspici dalla figura di Giovanni Gentile e spronare gli studenti alla conoscenza di questo grande lume della cultura italiana”.

    Leggi l’articolo originale: Giovanni Gentile ricordato da Blocco Studentesco

  • Il 17 aprile si vota per abrogare la legge sulle trivellazioni marine

    Domenica 17 aprile il referendum sull’abrozione della legge riguardante le trivellazioni in mare

    GENOVA. 12 APR. Domenica 17 aprile gli elettori sono chiamati a votare per il referendum popolare sull’abrogazione della norma relativa alla durata delle concessioni già rilasciate per trivellazioni marine entro 12 miglia dalla costa, fino all’esaurimento del giacimento.

    Le elezioni si svolgeranno nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23.

    Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali, che abbiano compiuto il 18° anno di età alla data del 17 aprile 2016. La scheda elettorale sarà di colore giallo; si vota apponendo una croce sul “SI” o sul “NO”.

    L’elettore dovrà presentarsi al proprio seggio munito della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Qualora nella tessera elettorale fossero esauriti gli spazi, o in caso di smarrimento o furto,  l’elettore potrà, fin da  oggi, procurarsi una nuova tessera recandosi presso l’Ufficio Elettorale locale.

    Leggi l’articolo originale: Il 17 aprile si vota per abrogare la legge sulle trivellazioni marine

  • Si è spento a 61 anni Casaleggio, l’amico di Beppe e guru del M5S

    E’ morto stamane a Milano Gianroberto Casaleggio, confodatore con Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle

    MILANO. 12 APR. “Ciao Gianroberto, hai lottato fino all’ultimo”. Gianroberto Casaleggio, 61 anni, fondatore con Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle, si è spento stamane a Milano.

    Il guru del M5S è morto alle 7 in una stanza dell’Istituto Scientifico Auxologico in via Mosé Bianchi, dove era ricoverato da un paio di settimane con un nome diverso dal suo per una questione di privacy. La salma è stata composta nella camera ardente della struttura. Nell’aprile del 2014 era stato operato per un edema al cervello al Policlinico di Milano.

    “Questa mattina – si legge sul blog di Beppe Grillo – è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del MoVimento 5 Stelle. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia. Gianroberto ha lottato fino all’ultimo”.

    Beppe Grillo ha ricordato anche un passaggio della lettera inviata al Corriere della Sera dall’amico: “Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive”.

    Il comico  genovese ha annullato il suo show a Napoli.

    Leggi l’articolo originale: Si è spento a 61 anni Casaleggio, l’amico di Beppe e guru del M5S

  • Fidel: Fratello Obama non abbiamo bisogno di regali dall’impero

    Fidel, le sue ‘riflessioni’ sulla visita di Obama a Cuba diventano virali

    L’AVANA. 29 MAR. Fidel Castro commenta la storica visita di Barack Obama a Cuba, in una delle sue abituali ‘riflessioni’ pubblicate sul periodico Granma, riflessioni che diventano virali e di tendenza su Twitter.

    La ‘riflessione’ dal titolo “Fratello Obama” è critica nei confronti del discorso che il presidente Usa ha rivolto al popolo cubano al Gran Teatro de La Habana Alicia Alonso.

    Fidel definisce il contenuto del discorso ‘mieloso’ ed esordisce con “Non abbiamo bisogno dei regali dall’impero. I nostri sforzi saranno legali e pacifici, perchè è il nostro impegno con la pace e la fraternità di tutti gli esseri umani che vivono in questo pianeta”.

    Elenca poi una serie di cubani eroi della rivoluzione da Martí, ad Antonio Maceo ed ancora Bonifacio Byrne e Camilo Cienfuegos e denunce contro la politica di Washington, non solo riguardo nei confronti di Cuba ma anche ricordando la guerra civile in Angola, alla quale hanno partecipato militari castristi, in quella che definisce “una pagina onorabile nella lotta per la liberazione dell’essere umano”.

    E se Obana nel suo discorso ha detto “Sono venuto qui per lasciare indietro le ultime vestigia della guerra fredda nelle Americhe. Sono venuto qui stendendo le mani dell’amicizia al popolo cubano il presidente nordamericano ed ancora: “Cuba, come gli Stati Uniti, è stata costituta da schiavi portati dell’ Africa, come gli Stati Uniti il popolo cubano ha eredità di schiavi e di schiavisti”, Fidel spiega come il mondo sia cambiato grazie anche agli europei e come “Le popolazioni native non esistano per niente nella mente di Obama” che “non dice nemmeno che la discriminazione razziale è stata spazzata via dalla Rivoluzione; che la pensione e il salario di tutti i cubani sono stati decretati da questa, prima che il Signor Barack Obama compisse dieci anni”…

    “Obama – prosegue Fidel Castro – ha pronunciato un discorso nel quale utilizza parole sdolcinate”: ‘È già ora di dimenticate il passato; lasciamo il passato; guardiamo al futuro, guardiamolo insieme, un futuro che dà speranza, e non sarà facile, ci sono differenze e a queste dobbiamo dare tempo, ma la mia presenza qui mi dà più speranze in questo di quello che possiamo fare insieme come amici, come famiglia, come vicini, insieme’.

    “Ci immaginiamo – ironizza Fidel Castro – che ognuno di noi abbia corso il rischio di un infarto ascoltando queste parole del presidente degli Stati Uniti. Dopo un blocco spietato che dura da quasi 60 anni e quelli che sono morti negli attacchi mercenari alle navi e nei porti cubani, un aereo di linea pieno di passeggeri, fatto esplodere in volo, le invasioni mercenarie, i molteplici attacchi di violenza e di forza (cosa si aspetta?)”.

    Poi la conclusione del lider maximo: “Nessuno può illudersi che il popolo di questo nobile e abnegato paese rinuncerà alla gloria, ai diritti, e alla ricchezza spirituale che ha guadagnato con lo sviluppo dell’ educazione, la scienza e la cultura… Siamo capaci di produrre alimenti e le ricchezze materiali di cui abbiamo bisogno con lo sforzo dell’intelligenza del nostro popolo.

    Non abbiamo bisogno di regali dall’impero. I nostri sforzi saranno legali e pacifici, perché è il nostro impegno con la pace e la fraternità di tutti gli esseri umani che vivono su questo pianeta”.

    La riflessione di Fidel Castro su Granma: http://www.granma.cu/mundo/2016-03-28/articulo-de-fidel-recorre-el-mundo-28-03-2016-22-03-00

    Tweet riguardo fidel

    Leggi l’articolo originale: Fidel: Fratello Obama non abbiamo bisogno di regali dall’impero

  • Appalti irregolari: arrestato Rizzi, braccio destro di Maroni

    Settembre 2015: Toti e Maroni hanno appena firmato il protocollo d’intesa sulla sanità. Oggi è stato arrestato il braccio destro di Bobo, Fabio Rizzi presidente della commissione regionale alla Sanità lombarda

    MILANO. 16 FEB. Dopo le parole di critica di Matteo Salvini e gli accertamenti della procura di Torino, la magistratura ora passa ai fatti. Stamane il braccio destro del governatore lombardo Bobo Maroni, è stato arrestato su ordine del Tribunale di Milano.

    Agli arresti è finito il consigliere regionale della Lega Nord Fabio Rizzi per l’indagine su presunte tangenti o irregolarità negli appalti per aziende odontoiatriche, che forniscono gli ospedali della Lombardia.

    Rizzi è presidente della commissione regionale alla Sanità ed estensore della recente riforma del sistema sociosanitario lombardo. Il consigliere è stato messo ai domiciliari.

    E’ anche accusato di associazione per delinquere. Sono in corso ulteriori perquisizioni negli uffici del consiglio regionale.

    Toti e Maroni lo scorso settembre avevano firmato un protocollo d’intesa sulla sanità fra Liguria e Lombardia.

    Leggi l’articolo originale: Appalti irregolari: arrestato Rizzi, braccio destro di Maroni

  • Ilva, Partito Comunista schierato con operai e contro Renzi

    Il torinese Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, si schiera con i compagni in lotta all’Ilva di Cornigliano

    TORINO. 25 GEN. “Il Partito Comunista è al fianco degli operai Ilva di Cornigliano, che questa mattina a Genova hanno occupato lo stabilimento e sono scesi in piazza per protestare contro il governo Renzi, il quale, senza dichiararlo apertamente, sta facendo a pezzi l’accordo di programma”.

    Lo ha dichiarato oggi Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista.

    “La vicenda dell’Ilva di Genova – ha aggiunto Rizzo – descrive esattamente l’atteggiamento dei politici borghesi, qualunque parte ricoprano nelle istituzioni cosiddette democratiche, rispetto al questione lavoro. Mentre gli enti locali, di fatto, stanno a guardare, il governo Renzi, subordinato ai voleri dell’Unione europea, lavora per favorire la svendita di questo pezzo pregiato della siderurgia italiana al privato di turno e il bando non fa alcun riferimento ai livelli occupazionali. Come ormai ampiamente dimostrato, la Ue impone a governi subordinati il proprio volere di attacco ai lavoratori e ai settori di produzioni centrali dei Paesi. Solidarietà agli operai:  l’unica soluzione è rompere la gabbia delle compatibilità europee e costruire la democrazia dei lavoratori, cioè il socialismo”.

     

    Leggi l’articolo originale: Ilva, Partito Comunista schierato con operai e contro Renzi