Categoria: Hi-Tech

  • Doodle per i 90 anni della dimostrazione della prima televisione

    Il 90° della dimostrazione della prima televisione

    ROMA. 26 GEN. Ecco un nuovo doodle odierno, questa volta per il 90° anniversario della prima dimostrazione della televisione.

    A novant’anni di distanza avveniva la prima dimostrazione di un apparecchio. Era il 26 gennaio 1926 quando a Londra l’ingegnere scozzese John Logie Baird mostrò ai giornalisti e ai membri della Royal Institution il funzionamento della ‘sua’ televisione.

    La prima immagine televisiva della storia era una “maschera neutra”: un’immagine passata alla storia con il nome di “The Face”.

    Baird aveva cominciato a lavorare allo sviluppo di tale apparecchio diversi anni prima ed il 2 ottobre 1925, aveva inviato un’immagine televisiva formata da 28 linee in una ‘visione senza fili’.

    La televisione elettromeccanica di Baird, si sviluppò rapidamente, ma venne presto soppiantata da altri sistemi più evoluti e divento ben presto l’apparecchio televisivo elettronico, ad opera dell’inventore di San Francisco Philo Farnsworth, che partì dall’esperienza di Baird per costruire quella che è – a conti fatti – la televisione come la conosciamo oggi: era il 1927.

    I doodle: https://g.co/doodle/msq7td

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  • Piccante? No, un Doodle per Wilbur Scoville

    Il doodle per Wilbur Scoville per il piccante

    ROMA. 22 GEN. Anche Google festeggia il 151° anniversario della nascita di Wilbur Scoville. Lo fa con un animato e piccante, anzi piccantissimo (è proprio il caso di sirlo) doodle ad opera di Olivia Huynh che riprende il chimico durante le prove per ‘tarare’ la propria scala di piccantezza.

    Ma chi era costui? Wilbur Scoville fu un chimico statunitense che creò la scala di misura che serve ancora oggi a classificare i peperoncini in base al loro grado di piccantezza (piccante), con il sistema omonimo la “scala di Scoville”.

    Scoville era nato il 22 gennaio del 1865 nel Connecticut e nel 1912, mentre lavorava in una società farmaceutica per produrre un nuovo tipo di balsamo, ideò un test che, in origine, prevedeva che l’estratto di peperoncino da esaminare venisse diluito in acqua e zucchero fino a quando il bruciore non fosse più percepito da un gruppo di assaggiatori.

    Il grado di diluizione rapportato a quello della capsicina, la sostanza chimica che determina il livello di piccant dei peperoncini, dà il valore di piccantezza nella scala.

    Quindi si partirà da un valore “0” per un peperone dolce, che non contiene capsaicina, per arrivare al caso più alto nella classifica che è stato raggiunto nel 2013 dal Carolina Reaper che detiene il record di contenuto in capsaicina. Si tratta di un peperoncino originario del Sud Carolina che è stato ottenuto da un incrocio di altri due peperoncini.

    Il Carolina Reaper è arrivato in prima posizione scalzando lo Scorpione di Trinidad, originario del distretto di Moruga in Australia, che a sua volta era arrivato primo al posto del Naga Viper, creato in una serra del Regno Unito.

    Nel 1922, Scoville vinse il premio Ebert della American Pharmaceutical Association come autore del miglior rapporto di inchiesta su una sostanza medicinale e nel 1929 ricevette la Remington Honor Medal.

    Per lui anche una laurea ad honorem in Scienza dalla Columbia University.

    Scoville scrisse anche The Art of Compounding, pubblicato per la prima volta nel 1895, ed utilizzato come riferimento farmacologico fino al 1960.

    In onore di Wilbur Scoville si svolge ogni anno negli States ad Albuquerque, nel Nuovo Messico una gara hot a colpi, naturalmente, di peperoncino. Il premio è lo Scovie Awards che viene consegnato a chi riesce a battere gli altri contendenti creando il cibo più piccante. Il giudizio verrà dato da un team di esperti. (nelle immagini alcune frame del gif di google per il 151° della nascita di Wilbur Scoville he creò la scala per il piccante).

    Internet: http://www.google.com/doodles/wilbur-scovilles-151st-birthday

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  • Sistema Solare, scoperto il nono pianeta?

    Trovato un nuovo pianeta nel Sistema Solare

    PASADENA 21 GEN. Ci sarebbero nuovi indizi sull’esistenza di un nono pianeta, ai confini del Sistema Solare, il Planet X.

    Il pianeta dovrebbe esistere secondo alcuni calcoli matematici applicati all’astronomia, ma non ne sarebbe stata dimostrata l’esistenza visiva in quanto avvolto nell’oscurità e troppo lontano per riflettere la luce del sole.

    Il Pianeta Nove o Planet X sarebbe stato ‘trovato’ secondo uno studio pubblicato dall’Astronomical Journal da due ‘cacciatori di pianeti’, Michael Brown e Konstantin Batygin, entrambi dell’Istituto Californiano di Tecnologia (Caltech).

    Questo pianeta, secondo i calcoli, sarebbe delle dimensioni di Nettuno. I due ricercatori, spiega lo studio, avevano iniziato le loro ricerche con l’idea demolire le ipotesi sull’esistenza di un nono pianeta del Sistema Solare, avanzata in studi precedenti. Però tali calcoli, li avrebbero portati a ricredersi, al punto da formulare l’ipotesi della presenza del ‘Pianeta Nove’. Lo studio, in particolare, ha esaminato e studiato le orbite, che sembrano “influenzate dalla forza di gravità di un massiccio pianeta nascosto”, situato ben oltre Plutone.

    Se confermata, la scoperta farebbe riscrivere i libri di astronomia e soprattutto costringerebbe a rivedere i modelli del Sistema Solare.

    Secondo i calcoli di Brown e Batigyn il Planet X avrebbe un diametro da due a quattro volte superiore a quello della Terra: cosa che lo renderebbe il quinto pianeta per dimensioni dopo Giove, Saturno, Urano e Nettuno.

    Il Caltech: http://www.caltech.edu/news/caltech-researchers-find-evidence-real-ninth-planet-49523

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  • Surface Pro, richiamo Microsoft per alimentatori

    Problemi di surriscaldamento per l’alimentatore del Surface Pro

    REDMOND. 20 GEN. Microsoft, sta provvedendo a richiamare gli alimentatori di alcuni modelli di Surface Pro a causa di problematiche che possono portare al surriscaldamento del dispositivo ed all’improvvisa fusione o carbonizzazione dei componenti.

    Secondo quanto pubblicato dalla rivista Channelnomics, l’azienda di Redmond annuncerà il richiamo volontario nel corso dei prossimi giorni.

    La procedura riguarderà i Surface Pro, Surface Pro 2 e Surface Pro 3 venduti prima di luglio 2015.

    In una nota inviata alla testata ZDNet, Microsoft ha confermato la necessità di sostituire alcuni alimentatori a causa di problematiche di surriscaldamento che possono insorgere durante l’utilizzo.

    “Come risultato di danni riportati dai cavi di alimentazione – si legge nella nota divulgata da Microsoft – per essere stati avvolti, attorcigliati o schiacciati per un lungo periodo di tempo, una piccola parte di utenti ha riportato problemi con l’alimentatore del Surface Pro. Rilasceremo presto ulteriori dettagli sulle modalità che consentiranno agli acquirenti di ottenere la sostituzione gratuita del cavo”.

    Si trattaerà secondo quanto comunica Microsoft di un richiamo volontario a livello internazionale.

    Non è stato, però, chiarito quante siano le unità effettivamente coinvolte dal problema, anche perché Microsoft non ha mai rilasciato numeri precisi sulle vendite dei tablet della linea Surface.

    L’unico modello a non essere coinvolto dal richiamo volontario è il Surface Pro 4, l’ultima versione che, a quanto pare, non soffre dei problemi di surriscaldamento che invece affliggono l’alimentatore degli altri Surface Pro.

    Internethttp://www.microsoftstore.com/store/msusa/en_US/cat/All-Surface/categoryID.69403400

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  • WhatsApp presto gratis su tutte le piattaforme

    Whatsapp nelle prossime settimane diventerà gratis

    MOUNTAIN VIEW. 19 GEN. Nelle prossime settimane WhatsApp diventerà gratis su tutte le piattaforme, togliendo gli 89 centesimi di euro che venivano richiesti all’anno per usufruire del servizio dopo i primi 12 mesi gratuiti.

    Sarà forse la paura dell’avanzare preponderante del sistema di messaggistica alternativo Telegram completamente gratuito, questo non si sa.

    E proprio sul blog di WhatsApp, si legge quanto preannunciato dal ceo Jan Koum nel corso della Digital Life Design conference di Monaco: “Nel corso della nostra crescita abbiamo capito che questo modello non ha funzionato bene. Molti utenti non hanno la carta di credito e sono preoccupati di perdere il contatto con i loro familiari dopo il primo anno gratuito”.

    Il post prosegue che anche se Whatsapp tornerà gratuito non arriveranno spam e pubblicità, invece verranno sperimentati “da quest’anno nuovi tool per permettere alle persone di comunicare con organizzazioni e aziende. Questo significa, ad esempio, ricevere dalla tua banca la comunicazione di una recente operazione fraudolenta o da una compagnia aerea l’informazione di un volo cancellato”.

    Sembra che i nuovi guadagni, per Zuckerberg e soci arriveranno da servizi a valore aggiunto.

    Il servizio è diventato a pagamento da inizio 2014. Chi lo aveva scaricato prima del 2014, ha sull’applicazione la scritta gratis ‘a vita’ continuando ad usarla gratuitamente.

    L’applicazione fu creata nel 2009 da Jan Koum e da Brian Acton, due ex-impiegati della società informatica Yahoo!.

    Il nome deriva dall’unione dell’espressione inglese What’s up, che significa Come va?, e App, ovvero applicazione. 

    Inizialmente l’applicazione fu sviluppata per iOS, per poi essere diffusa su tutti i principali sistemi operativi per smartphone.

    Il 19 febbraio 2014 Mark Zuckerberg CEO, Chief Executive Officer, di Facebook, annuncia l’acquisizione di WhatsApp per 19 miliardi di dollari, assicurando però l’assenza di pubblicità nel software[4]

    Nel gennaio del 2015 un nuovo aggiornamento permette di usare l’app al PC tramite un client su Google Chrome (iOS e iPhone sono esclusi)

    Dal 2015 è presente anche WhatsApp Web, che permette l’utilizzo dell’applicazione anche su desktop. Permette di collegarsi al proprio smartphone (inquadrando un QR Code) e di utilizzare le normali funzionalità di messaggistica utilizzando i più diffusi browser su computer tradizionali, sfruttando la connessione di rete Wi-Fi dove sono collegati entrambi i dispositivi.

    Internet: www.whatsapp.com

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  • Telecom Italia, nuovo marchio e nuova sede

    Il nuovo logo di Telecom Italia

    ROMA. 14 GEN. Nuovo marchio e nuova sede per Telecom Italia. Restayling grafico per il marchio di Telecom Italia con il nuovo logo con un’icona rossa che rappresenta una ’T’, ma non solo ecco Telecom Italia spostarsi in una nuova sede nelle Torri dell’Eur.

    Ad annunciare i cambiamenti l’ad Marco Patuano. Per primo il logo rappresentato da un’icona rossa che rappresenta una T e il nome in bianco su fondo blu.

    Si tratta della ’T’ di Tim, che da oggi caratterizzerà tutte le offerte del gruppo: il nome Telecom Italia resta infatti solo da un punto di vista societario.

    L’Amministratore delegato Patuano ha parlato di “un’operazione di sintesi che riflette un fenomeno concreto: la convergenza fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device, dalla tecnologia e dalle piattaforme digitali. Saremo il meglio di Tim e di Telecom Italia”.

    Per l’occasione Patuano ha annunciato che nel nuovo piano strategico di Telecom Italia tra gli obiettivi già fissati figura la banda ultralarga con la società che “punterà a qualcosa di più ambizioso”.

    Gli obiettivi attualmente previsti per il 2017 sono una copertura del 75% con la fibra e del 95% con l’Lte.

    La nuova sede di Telecom Italia a Roma occuperà le Torri dell’Eur, e sarà pronta tra fine 2016 e inizio 2017 e sarà, secondo Telecom Italia,  “uno degli edifici a minor impatto ambientale in Europa”. (nella foto: il nuovo marchio di Telecom Italia; nel video: il morfing dei due marchi che si fondono nel nuovo).

    Internet: www.telecomitalia.com

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  • I doodle per il 338° di Charles Perrault

    Il doodle per il 338° di Charles Parrault

    Il doodle per il 338° di Charles Parrault

    ROMA. 12 GEN. Google sempre ‘scatenato’ con i suoi doodle che questa volta dedica al 338° Anniversario della nascita di Charles Perrault.

    Charles Perrault nacque il 12 gennaio del 1628, 388 anni fa. È stato uno dei più grandi scrittori del suo tempo, famoso sopratutto per le sue raccolte di fiabe e per la scrittura di testi religiosi.

    Membro della Academie Française e fu uno dei protagonisti della polemica “Moderni-Antichi” all’interno della stessa Academie.

    Charles Perrault proveniva da una famiglia dell’alta borghesia francese. Nato a Tours, nella Francia occidentale, studiò al College de Beauvais con ottimi risultati, lo abbandonò però in anticipo a causa di una discussione avuta con uno dei suoi professori sulla filosofia: in seugito alla discussione Perrault e un altro suo compagno decisero di mettersi a studiare filosfia per conto proprio. Si laureò in Giurisprudenza e diventò avvocato ma non esercitò la professione.

    Fu molto vicino a Jean-Baptiste Colbert, ministro di Luigi XIV, e si occupò delle politiche artistiche e letterarie. Entrò a far parte dell’Academie Française nel 1971 e fu il capo dei “Moderni” nella polemica con gli “Antichi” in pratica con i primi che sostenevano come scrittori e poeti antichi greci e romani, non fossero affatto insuperabili e che ci fosse la necessità di ricercare nuove forme artistiche.

    Charles Perrault è decisamente noto per le sue fiabe della tradizione popolare: nel 1697 uscì I racconti di Mamma Oca, con alcune delle fiabe più famose come La bella addormentata, Pollicino e Il gatto con gli stivali.

    Alcune di queste fiabe erano già state raccolte da Giambattista Basile e Perrault non si limitò però a raccogliere le fiabe così com’erano ma le arricchì con riferimenti alla vita francese del suo tempo e spesso sottolineandone l’aspetto morale.

    Charles Perrault  su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Perrault

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  • Felice Anno Nuovo da Google! Il nuovo doodle

    Felice Anno Nuovo da Google! Il nuovo doodle

    Doodle Anno Nuovo 2016ROMA. 1 GEN. Il 2016 è nato! Lo interpreta in questo modo un simpatico doodle di Google con il claim: “Felice Anno Nuovo da Google!”.

    E se il 31 dicembre Google proponeva un’animazione nella quale su un ramo un uovo, in un nido con la scritta 2016, stava per aprirsi, circondato anche da alcuni uccellini in trepidante attesa, oggi la situazione è ben diversa con il nuovo nato, raffigurato da un germano con la scritta 2016, e gli uccellini vicini festanti.

    Il doodle di Googlehttps://g.co/doodle/7dj8rd

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  • Google e l’arrivo del 2016

    Il doodle di Google per il 2016

    ROMA. 31 DIC. Felice Anno Nuovo da Google! E’ quanto si legge passando il mouse sul nuovo doodle di Google di oggi, per l’ultimo dell’anno e per l’arrivo del 2016.

    Si tratta di un doodle animato dove degli uccellini posti su un ramo formano la parola Google e si guardano mentre un uovo con la scritta 2016 si muove come per rompersi e nascere, mentre l’ultimo dei volatili guarda un orologio per guardare il muoversi dell’ora e l’avvicendarsi della mezzanotte.

    Internet: https://g.co/doodle/4jk8a8

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  • Il doodle per il 25 dicembre

    Doodle 25 dicembre

    ROMA. 25 DIC. Ancora un doodle di google per il 25 dicembre, per celebrare il Natale. Dopo le edizioni dei tre giorni precedenti ecco comparire l’ennesimo doodle da ritagliare di color viola.

    Nell’home page del noto motore di ricerca è presente anche il link “Scopri il meglio di Google per Android e iOS”, nella cui pagina sono presenti le migliori applicazioni riferite ai servizi di Google per le piattaforme Android e Ios.

     

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