Categoria: Hi-Tech Italia

  • Virus La danza del Papa su Whatsapp è una bufala

    Virus La danza del Papa su Whatsapp è una bufala

    ROMA. 11 OTT. Il presunto filmato del Papa che balla non è mai esistito. E con lui neanche il malware che formatta lo smartphone se lo apri.

    “URGENTE: Dillo a tutti i contatti dal proprio elenco di non accettare un video chiamato la danza del Papa. È un virus che formatta il tuo cellulare. Attenzione è molto pericoloso. Hanno annunciato oggi alla radio. Passa la maggior numero di contatti”.

    Se anche voi iavete ricevuto ed inoltrato questo messaggio, sappiate che siete stati oggetto di una bufala.

    Da un paio di giorni, su Whatsapp, gira una catena di Sant’Antonio che ‘avvisa’ gli utenti della chat della presenza di un video contenente un malware denominato ‘La danza del Papa’ che cancella i dati degli smartphone.

    Sia il video che il virus sono, però, una vera e propria bufala.

    Una bufala che è un’evoluzione o meglio una traduzione de “Baile del Papa”, un’analoga catena di Sant’Antonio spagnola che, al pari dell’Italia, ha creato il panico per un paio di giorni tra gli utenti.

  • La festa dei nonni 2016 con la favola di Google

    ROMA. 2 OTT. Per l’italianissima festa dei nonni che si celebra oggi in tutta Italia, Google dedica il suo doodle odierno.

    Google con un doodle statico disegna quattro gatti al centro due cuccioli e ai lati nonno e nonna gatta che leggono ai piccoli una favola: Google.

    Si tratta di una ricorrenza civile istituita nel 2005 per celebrare il “ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale” che coincide con la festa cattolica degli Angeli custodi.

    L’evento che è festeggiato in varie parti del mondo ha date diverse. Ad esempio negli Stati Uniti, dove è stata creata nel 1978, viene celebrata la prima domenica di settembre ed ancora in Francia, come in Gran Bretagna vine festeggiata la prima domenica di ottobre, ma solo quella dei nonni in quanto le nonne vengono festeggiate la prima domenica di marzo.

    Internet: https://g.co/doodle/atfvpa

  • Un doodle per l’equinozio d’autunno di oggi pomeriggio alle 16.21

    ROMA. 22 SET. Termina oggi alle 16.21 l’estate per lasciare spazio all’equinozio d’autunno per il movimento della Terra intorno al Sole.

    Come accade ogni anno, Google ha deciso di festeggiare l’arrivo dell’autunno con un doodle, un disegno animato che sostituisce la famosa scritta colorata del noto motore di ricerca.

    Il doodle dedicato all’equinozio d’autunno contiene, come spesso accade, una breve animazione. Cinque sassi sembrano svegliarsi per il passaggio di qualche foglia secca caduta dagli e portata dal vento e che si stupiscono quando uno di loro prova ad assaggiarne una, masticandola per qualche secondo.

    L’equinozio d’autunno, ovvero l’istante preciso che segna la fine dell’estate e l’arrivo della nuova stagione, avverrà oggi pomeriggio in Italiaalle 16:21 nel momento in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un osservatore che si trovi sulla linea dell’equatore.

    Nel giorno dell’equinozio d’autunno il giorno ha la stessa durata della notte, inoltre quest’anno l’equinozio d’autunno, avviene oggi, 22 settembre.

  • Dropbox | hackerati 68 milioni di account: cosa fare

    Dropbox | hackerati 68 milioni di account: cosa fare

    MILANO. 2 SET. Da quanto riporta il sito Motherboard, riguardo Dropbox sarebbe stato individuato un problema di furto di dati, quali nome, password ed e-mail, avvenuto nella prima metà del 2012 che riguarderebbe ben 68 milioni di account.

    Proprio in una recente mail inviata da Dropbox ed arrivata a milioni di iscritti al servizio si legge: “Considerando il modo in cui monitoriamo le eventuali minacce e proteggiamo le password, riteniamo che non si siano verificati accessi indesiderati ad alcun account. Tuttavia, tra le altre numerose precauzioni, richiediamo a tutti coloro che non hanno cambiato la password dalla metà del 2012 di aggiornarla la volta successiva che effettuano l’accesso”.

    Sempre secondo Motherboard il furto avvenuto quattro anni fa non sembra abbia ancora generato vendite di dati nel mercato illegale nel dark web, anche se stanno circolando file di 5 GB che contengono i dati sottratti nel 2012.

    Ora, un paio di consigli se vi siete iscritti a Dropbox prima del 2012. E’ importante cambiare periodicamente la propria password con una più robusta, ottenuta magari ottenuta da un generatore di password e inserita in un gestore come LastPass o OnePassword. Dall’altro impostare l’autenticazione a due fattori via SMS, in modo da rafforzare la sicurezza del proprio account dovendo solo fare un passaggio in più del solito.

    HaveIBeenPwned, (https://haveibeenpwned.com) è un sito utile per capire se il proprio indirizzo e-mail è stato incluso nei file utenti trafugati nel corso degli anni, segnala in effetti di aver confermato l’autenticità della collezione di circa 68 milioni di indirizzi di mail e corrispondenti hash di password di Dropbox che sta circolando nei bassifondi di Internet.

    Per fortuna non si tratta di password in chiaro, bensì della loro versione hash e ciò richiede un certo impegno di calcolo per risalire alla password vera e propria, cosa che, però, un bravo hacker è in grado di fare.

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  • Il doodle per il 37° anniversario della pubblicazione de La storia infinita

    Il doodle per il 37° anniversario della pubblicazione de La storia infinita

    ROMA. 1 SET. Google dedica il doodle odierno al 37° anniversario della pubblicazione de La storia infinita, il romanzo fantastico di Michael Ende. Si tratta di una serie di disegni che rappresentano alcuni momenti del romanzo dello scrittore tedesco, pubblicato nel 1979 a Stoccarda dalla Thienemann Verlag.

    La storia infinita, il cui titolo originale tedesco è Die unendliche Geschichte, è stato tradotto in più di quaranta lingue ed ha venduto oltre 10 milioni di copie nel mondo diventando un classico della letteratura per ragazzi.

    La maggior parte della storia si svolge a Fantàsia, un mondo fantastico minacciato dall’espansione di una forza misteriosa chiamata Nulla, che causa la sparizione di regioni sempre più estese del regno.

    Il coprotagonista Atreiu, un giovane guerriero viene incaricato dall’Infanta Imperatrice, di trovare una soluzione al problema di Fantàsia.

    Il protagonista è invece un bambino del mondo reale, Bastiano Baldassarre Bucci, che, leggendo un libro sul Regno di Fantàsia, si ritrova progressivamente coinvolto negli eventi del racconto.

    Bastiano diventa anche lui parte di Fantàsia ed aiuta Atreiu nel tentativo di salvare il regno e dovrà infine trovare un modo per ritornare nel mondo reale.

    Internet: https://g.co/doodle/e792xb

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  • Melanoma, scoperta molecola soppressore crescita tumorale

    Melanoma, scoperta molecola soppressore crescita tumorale

    NAPOLI. 23 AGO. Una molecola, appartenente alla classe dei microRNA e chiamata miR-579-3p, svolgerebbe un ruolo importante nel melanoma maligno.

    A scoprirlo un gruppo di ricercatori dell’Istituto Pascale di Napoli, guidato dal direttore scientifico, Gennaro Ciliberto, e dal direttore della struttura complessa di Oncologia medica Melanoma, Paolo Ascierto in uno studio finanziato da Airc ed in collaborazione con il laboratorio di Carlo Croce all’Università di Columbus negli Stati Uniti.

    In particolare i ricercatori hanno dimostrato come questa molecola funzioni da soppressore della crescita tumorale: presente in abbondanza nei normali nei, ma in quantità sempre minore progressivamente all’aggressività del melanoma.

    Fatto ancora più importante è la sua ulteriore riduzione nei melanomi che diventano resistenti col tempo ai farmaci inibitori di Braf e di Mek.

    Il miR-579-3p controlla la produzione di due importanti proteine chiamate oncogeni che promuovono la crescita tumorale.

    Dagli studi parrebbe che se la molecola viene data alle cellule tumorali dall’esterno, i livelli degli oncogeni scendono e le cellule iniziano a morire.

    A livello terapeutico, se queste molecole vengono somministrate insieme agli inibitori di Braf e Mek impedisce la formazione di cellule resistenti ai due farmaci.

    La scoperta è oggetto di una recente pubblicazione sulla rivista PNAS. (nella foto: uno dei più classici melanoma).

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  • ABB installa 4 colonnine ricarica veicoli elettrici tra Genova e Mentone

    GENOVA 15 AGO. Il gruppo ABB, leader nelle tecnologie per l’energia e automazione, ha reso noto che nei prossimi mesi fornirà 4 stazioni di ricarica veloce multistandard posizionate tra Genova e Beausoleil (Mentone).

    Le colonnine non saranno collocate lungo l’Autostrada dei Fiori, ma nelle immediate vicinanze di alcune sue uscite non ancora selezionate. Ciò consentirà loro di poter essere utilizzate in entrambi i sensi di marcia e servire i comuni vicini. Le installazioni rappresentano il contributo di ABB al progetto Unit-E, parte del più ampio programma della Commissione Europea Connecting Europe Facility (CEF), cui il Gruppo partecipa in consorzio con EDF Group (EDF SA, EDF Luminus e Sodetrel), BMW, Nissan, Renault, École des Ponts, Porto Antico di Genova e Istituto Internazionale delle Comunicazioni.

    Scopo del progetto, cofinanziato con fondi europei, è l’installazione di un totale di 38 stazioni di ricarica completamente interoperabili distribuite tra Regno Unito, Belgio, Francia e Italia. Grazie alle prese multi-standard e a una piattaforma di scambio dati comune tra gli operatori dei diversi Paesi, le infrastrutture Unit-E consentiranno a tutti i veicoli elettrici d’di essere ricaricati liberamente, senza vincoli imposti dall’operatore nazionale di provenienza. Si tratta di un progetto ambizioso che, entro fine 2017, collegherà tutta l’Europa da Dublino a Genova con colonnine di ricarica veloce ogni 50 km circa.

    Serviranno meno di 30 minuti alle auto che transiteranno lungo i 180 km della tratta Genova-Mentone per ricaricarsi completamente: le 4 colonnine ABB a ricarica veloce, prodotte nel sito italiano di Terranuova Bracciolini (AR), abbatteranno infatti i tempi di attesa permettendo a coloro che intendono muoversi utilizzando vetture elettriche sulle lunghe distanze di farlo senza ansia da ricarica. Le 4 stazioni di ricarica potranno servire oltre 20.000 veicoli elettrici all’anno i quali, percorrendo il tratto Genova–Mentone, comporteranno una riduzione delle spese sanitarie per danni alla salute dovuti all’inquinamento e di quelle relative alle spese per import di energia con evidenti benefici per la collettività.

    Marcello Di Meglio

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  • IIT, tecnologie per non vedenti poco accessibili a chi ne ha bisogno

    IIT, tecnologie per non vedenti poco accessibili a chi ne ha bisogno

    GENOVA. 11 AGO. Il team di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia guidato da Monica Gori ha recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Neuroscience and Behavioural Reviews un lavoro che evidenzia la mancanza di integrazione tra la ricerca e i veri bisogni delle persone affette da disabilità visive, tralasciando completamente i bambini.

    Il progetto europeo ABBI (Audio Bracelet for Blind Interaction) coordinato dalla Gori e che vede coinvolti 5 centri in tutta Europa tra cui l’istituto per bambini non vedenti David Chiossone di Genova, si basa proprio sul dialogo tra ingegneri e neuroscienziati. Scopo del progetto è la messa a punto di un braccialetto (chiamato ABBI) progettato per la riabilitazione motoria dei bambini non vedenti o ipovedenti.

    Nell’articolo dal titolo “Devices for visually impaired people: high-technological devices with low user acceptance and no adaptability for children”, il gruppo guidato dalla Gori ha analizzato i 21 più evoluti dispositivi di aiuto alla visione, sviluppati dagli anni ’70 a oggi. Quasi tutti traducono immagini in stimoli tattili o uditivi, senza fornire alcun feedback delle azioni e dei movimenti compiuti da chi li indossa. Questo è uno dei limiti maggiori. I problemi di visione compromettono infatti un’altra serie di capacità cognitive, soprattutto quando si manifestano fin dalla nascita. L’utilizzo dei dispositivi presi in esame nel lavoro dei ricercatori IIT, pone ulteriori difficoltà ai bambini come la necessità di combinare stimoli provenienti da sensi diversi, la richiesta di periodi di attenzione prolungati, non adeguati al livello di sviluppo del bambino non vedente e tempi di training all’uso troppo lunghi.

    Dei 21 sistemi presi in considerazione, solo 3 strumenti sono stati commercializzati, di cui uno negli anni ’70, mentre 4 sono applicazioni per smartphone. Sui bambini sono stati testati solo due sistemi di lettura, installabili su smartphone, nonostante sia ben noto che l’assenza di visione nei primi anni di vita compromette lo sviluppo delle capacità motorie e di efficaci interazioni sociali. Inoltre nessuno di questi dispositivi è stato sottoposto a studi clinici che ne misurino l’efficacia su gruppi sufficientemente numerosi di pazienti.

    Intanto ABBI ha già iniziato la prima fase di studi clinici per diventare un dispositivo medico ed essere commercializzato. “Per arrivare a dispositivi efficaci e disponibili a tutti è necessario stabilire un dialogo produttivo tra ingegneri e neuroscienziati, in modo da progettare strumenti che rispondano alle effettive necessità delle persone con problemi di visione, con ABBI stiamo seguendo questa strada, imparando dagli errori commessi in passato” spiega Monica Gori, e aggiunge “il punto di partenza sono stati i bambini e i loro terapisti dell’Istituto David Chiossone”.

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  • R1, l’umanoide di IIT entrerà presto nelle case

    R1, l’umanoide creato dall’ IIT che verrà presto costruito in larga scala

    GENOVA. 20 LUG. E’ stato chiamato R1 il nuovo umanoide nell’ecosistema robotico dell’IIT- Istituto Italiano di Tecnologia.

    Progettato dal gruppo di Giorgio Metta con un team la cui età media è di 37 anni, ha un design italiano, altezza variabile di 20 cm a partire da 1 metro e 25 cm, peso di 50 kg è al 50% in plastica e 50% fibra di carbonio e metallo ed è concepito per operare in ambienti domestici e professionali.

    IIT, con il coinvolgimento di investitori privati, realizzerà nei prossimi 12-18 mesi il modello di produzione e commercializzazione su larga scala.

    Your Personal Humanoid è stato realizzato, partendo dall’esperienza maturata da IIT su iCub, il robot umanoide per la ricerca più diffuso al mondo.

    R1 ha le mani a forma di pinza e rivestite di pelle artificiale; non ha gambe ma ruote, ha un corpo bianco e slanciato e la sua faccia è un display scuro che può assumere espressioni stilizzate, come un emoticon.

    La sua Intelligenza Artificiale (IA) è studiata e sviluppata direttamente sull’umanoide.

    R1 è stato realizzato in soli 16 mesi grazie alla collaborazione di una squadra di 22 scienziati e tecnici di IIT guidati da Giorgio Metta, alcuni progettisti industriali dell’area genovese, e un gruppo di industrial & graphic designer, esperti di entertainment e illustratori proveniente da due diverse realtà creative: una di Milano che ha coordinato lo sviluppo del concept creativo, l’individuazione degli scenari di interazione e mercato coordinata da Andrea Pagnin e Luigi Focanti per 6.14 Creative Licensing, e l’altra di Barcellona coordinata da Pierpaolo Congiu di Drop Innovation, che ha collaborato con la realtà milanese per la realizzazione del design delle superfici dell’umanoide.

    R1 riesce a muoversi negli ambienti grazie a ruote con cui raggiunge una velocità di 2 km/h, valore che i progettisti hanno determinato come limite di sicurezza.

    Il volto è costituito da uno schermo LED a colori, le cui facce stilizzate danno al robot le espressioni utili alla comunicazione non verbale con l’uomo. Brevettato da IIT, lo schermo è pensato per avere un costo basso, e ospita i sensori per la visione: 2 telecamere stereo e 1 scanner 3D; quelli per l’equilibrio: 1 accelerometro e 1 giroscopio; e quelli per la generazione e percezione del suono: altoparlanti e 1 microfono. Nella pancia alloggiano, inoltre, i 3 computer che governano le capacità del robot, dal calcolo al movimento della testa e al controllo dei sensori. Una scheda wireless permette al robot di collegarsi alla rete internet, ricavando informazioni utili alla sua interazione con l’uomo o aggiornamenti del suo software. Il software, infatti, ha parti Open Source in modo da beneficiare della collaborazione della community che già opera intorno alla robotica umanoide di IIT.

    Le mani e gli avambracci del robot sono ricoperti di una pelle artificiale, ovvero di un sensore che conferisce al robot il senso del tatto, permettendogli di “sentire” l’interazione con gli oggetti che manipola. Il disegno delle mani del robot è stato semplificato rispetto a quello del robot iCub, per garantire robustezza e costi contenuti pur consentendo l’esecuzione di semplici operazioni domestiche. Hanno la forma di due guanti a monopola (muffola), con un polso sferico, grazie a cui il robot può sollevare pesi fino a 1,5kg e chiudere completamente la presa attorno ad oggetti cilindrici come bottigliette e bicchieri.

    Per rispondere agli standard di sicurezza, tutti i motori e giunti di R1 sono dotati di una sorta di “frizione” che controlla il movimento del robot, attenuandolo, durante gli urti. I motori totali sono 28: 2 per la testa e collo, 4 per il torso, 8 per ciascun braccio, 2 per ciascuna mano, 1 per ciascuna delle 2 ruote.

    Facebook: https://www.facebook.com/IITalk

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  • IIS, corso sulla saldatura robotizzata e diploma IIW-EWF

    IIS, corso sulla saldatura robotizzata e diploma IIW-EWF

    GENOVA. 7 GIU. Il Gruppo IIS, Istituto Italiano della Saldatura, organizza il primo corso incentrato sulle applicazioni industriali della saldatura robotizzata e ad alto livello di automatizzazione.

    Il corso, organizzato in collaborazione con SIRI (Associazione Italiana Robotica Automazione) vuole rispondere a queste e a molte altre esigenze, sentite fra le aziende manifatturiere e fra i produttori di impianti, per il ruolo determinante che le applicazioni dei processi di saldatura automatizzati e robotizzati rivestono, se correttamente validati ed integrati nel processo produttivo, nel migliorare il controllo del processo di fabbricazione.

    Ci domandiamo spesso: il giunto che sarà realizzato da un robot è stato concepito e progettato correttamente? E’ idoneo per un processo robotizzato? Le figure operative per la gestione del robot possiedono le conoscenze per ottimizzare il processo saldatura?
    Chi in azienda possiede l’esperienza per individuare i corretti parametri di saldatura o per effettuare modifiche ed ottimizzazioni a volte non possiede le competenze di programmazione o di manutenzione alla base della gestione di processi automatizzati.

    Il corso ha una durata totale di 134 ore di lezione, sviluppate in quattro settimane non consecutive, fra Settembre e Novembre 2016 e si terrà a Genova presso la sede dell’Istituto Italiano della Saldatura.

    E’ fondamentalmente dedicato a coloro che vogliono acquisire una conoscenza approfondita degli aspetti tecnologici, impiantistici, di programmazione e di manutenzione degli impianti robotizzati, meccanizzati ed orbitali per saldatura; inoltre, fornisce le conoscenze tecniche per una corretta concezione e tipizzazione dei dettagli di saldatura destinati ad essere realizzati con sistemi robotizzati o ad elevato grado di automatizzazione, e per  l’impostazione dei parametri ottimali di saldatura in funzione del tipo di materiale, della tipologia di giunzione, della produttività richiesta.

    Il Corso ha una finalità: formare figure di coordinamento ad alto livello di specializzazione che uniscano le competenze necessarie per la gestione e la manutenzione degli impianti a diverso livello di automatizzazione con le idonee conoscenze per l’ottimizzazione del processo “saldatura”.

    Chi supererà il Corso otterrà il “Diploma internazionale IIW-EWF di International Diploma in Mechanized, Orbital and Robot Welding – Comprehensive level”.

    Si ricorda che chi è in possesso di qualifiche IWS-IWT-IWE potrà accedere al corso a partire dalla seconda settimana di lezione. L’iscrizione entro il 29 Luglio 2016 darà diritto ad uno sconto del 20% sulla quota di iscrizione.

    Per avere tutti i dettagli del corso, i requisiti di accesso, i prezzi, le date esatte, come iscriversi, basta contattare il sito http://www.iis.it/news/international-diploma-mechanized-orbital-and-robot-welding-comprehensive-level.

    Ulteriori informazioni si possono avere dall’Ing. Simone Rusca (IIS PROGRESS, 010.8341.430, [email protected]).

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