Categoria: Economia

  • UE 2017: più fondi per occupazione onorare gli impegni presi

    UE 2017: più fondi per occupazione onorare gli impegni presi

    STRASBURGO. 26 OTT. I Parlamentari EU hanno chiesto più fondi, per aiutare i giovani alla ricerca di un impiego. Sono stati annullati tutti i tagli proposti dal Consiglio nel progetto di bilancio dell’Unione europea per il 2017 e richiesto più fondi per stimolare la crescita economica e per aiutare i Paesi terzi a superare la crisi migratoria. Gli stanziamenti globali per il 2017 sono 160,7 miliardi di euro (+4,1 miliardi di euro rispetto al progetto di bilancio) per gli impegni e 136,7 miliardi di euro (+2,5 miliardi di euro) per i pagamenti.

    « L’UE si trova ad affrontare un numero senza precedenti di sfide diverse. Se vogliamo davvero affrontarle seriamente, abbiamo bisogno di un bilancio dell’UE ben finanziato.» Ha dichiarato Jens Geier, relatore principale della Commissione (S&D, DE). «Quando abbiamo negoziato, nel 2013, il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, c’erano molti meno rifugiati in arrivo ogni anno in Europa. Ora il numero è ben sopra il milione. Dobbiamo riconoscere che le circostanze sono cambiate. Abbiamo bisogno di una revisione completa del quadro finanziario pluriennale e di un bilancio più ambizioso dell’UE. Il QFP è superato.» La disoccupazione giovanile, purtroppo, è ancora troppo elevata in Europa.

    «Questo è ciò su cui noi insisteremo nei prossimi negoziati con il Consiglio relativi al bilancio per il 2017. – Chiediamo ha aggiunto Indrek Tarand, relatore per le altre sezioni (Verdi/ALE, EE) – un supplemento di 1,5 miliardi di euro da mettere a disposizione per il finanziamento dell’iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI), che dovrebbe essere reso possibile attraverso la revisione del QFP.» La risoluzione sulla posizione del Parlamento sul bilancio UE per il 2017 è stata approvata con 446 voti in favore, 184 voti contrari e 60 astensioni.

    Sono stati stanziamenti 1,5 miliardi di euro d’impegno a favore dell’occupazione giovanile e per aiutare i giovani nella ricerca di un lavoro. Nel settore agricolo sono stati stanziati 600 milioni di euro, rispetto al progetto di bilancio, questo per affrontare gli effetti della crisi del settore lattiero-caseario e gli effetti dell’embargo russo sullo stesso settore. Il Parlamento EU ha aumentato la spesa per la cultura e la comunicazione, aumentando i finanziamenti per esempio per il sotto-programma MEDIA di 10.882.000 euro e le azioni multimediali di 13 milioni di euro. ABov.

  • Call center: Regole anti – crisi nella legge di Bilancio

    Call center: Regole anti – crisi nella legge di Bilancio

    ROMA. 25 OTT. Nella legge di bilancio il governo vuole introdurre nuove norme sui call center. Ci sarà un rafforzamento delle sanzioni, la responsabilità dei committenti e si creeranno ammortizzatori sociali. Lo ha annunciato il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, durante il convegno dell’Astrid.

    « Mi piacerebbe inserire le nuove norme nel primo decreto utile ma probabilmente – ha spiegato Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico – verranno inserite nella legge di bilancio. Stiamo cercando di capire quale possa essere il metodo più veloce. Abbiamo iniziato un lavoro di controlli a norme vigenti, metteremo  norme per il rafforzamento delle sanzioni, per la responsabilità dei committenti e per gli ammortizzatori sociali. In pendenza – ha precisato Calenda – abbiamo già detto alle società che se dovessimo verificare anomalie, oltre alle sanzioni renderemo pubblici i nomi delle società.»

    I sindacati avvertono a gran voce che 80mila posti di lavoro sono rischio. Due sono i nodi da sciogliere. Il primo: molti hanno i call center all’estero perché il lavoro costa meno. Il secondo: le gare sono al massimo ribasso, in cui vincono le società che non applicano il contratto collettivo che prevede un salario orario di 17 euro lordi. Il ministro Calenda e la viceministra Teresa Bellanova vogliono fare un elenco delle aziende, sia private sia a controllo pubblico, che assegnano appalti a un costo inferiore dei minimi contrattuali, che porta alla successiva delocalizzazione. «Non è un atteggiamento corretto per le aziende – evidenzia Calenda – che devono essere sempre attente alla loro responsabilità sociale.» ABov.

  • Usa, dieselgate: Volkswagen dovrà pagare 14,7 mld di dollari

    Usa, dieselgate: Volkswagen dovrà pagare 14,7 mld di dollari

    NEW YORK. 25 OTT. Doccia fredda, anzi gelida per Volkswagen che dovrà pagare ben 14,7 miliardi di dollari di Volkswagen per lo scandalo delle emissioni diesel. Il patteggiamento, fatto con la giustizia americana, prevede anche il riacquisto da parte della casa tedesca di 475.000 auto a partire da novembre, pari a 10,03 miliardi di dollari per il riacquisto di auto e per compensare i clienti.

    Si tratta del maggiore patteggiamento nella storia dell’industria automobilistica americana ed uno dei maggiori mai raggiunti in assoluto, dopo i 246 miliardi di dollari pagati dall’industria del tabacco e i 38 miliardi di dollari di Bp per la mare nera.

  • Caprotti lascia 75 milioni alla segretaria, l’altra metà a 5 nipoti

    Caprotti lascia 75 milioni alla segretaria, l’altra metà a 5 nipoti

    MILANO. 25 OTT. Non smette mai di stupire Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, autore di Falce & Carrello, fondatore dei supermarket in Italia. Secondo quanto risulta ai media, la segretaria Germana Chiodi, entrata a lavorare per il colosso dei supermercati appena maggiorenne nel 1968, avrebbe ricevuto in eredità circa 75 milioni di euro.

    Alla storica dipendente sarebbe quindi andato il 50% del patrimonio liquido personale di Caprotti, scomparso lo scorso 30 settembre all’età di 90 anni. Mentre i cinque avrebbero ricevuto la restante metà, ossia 15 milioni di euro a testa.

    Germana Chiodi, nell’ultima fase della vita in cui l’anziano fondatore di Esselunga non era più presente in azienda, aveva la responsabilità della segreteria di direzione di Esselunga e assisteva anche Giuliana (moglie in seconde nozze di Bernardo Caprotti) e la loro figlia Marina.

    Secondo quanto emerso dal testamento, inoltre, ai figli di primo letto è andato circa il 30% della Supermarkets Italia, la holding che controlla Esselunga, alla moglie di seconde nozze e alla figlia Marina è andato il controllo della holding con il 70% delle quote.

     

     

  • Mps: piano da 2600 esuberi e chiusura 500 filiali

    Mps: piano da 2600 esuberi e chiusura 500 filiali

    SIENA. 25 OTT. Aggressivo il nuovo piano industriale di Mps che secondo quanto riporta la banca “si focalizzerà su una maggiore efficienza” con la chiusura di 500 filiali e la riduzione di circa 2.600 dipendenti e lo spostamento dei restanti dipendenti alle attività commerciali.

    “Il costo del personale – spiega Mps – scenderà di circa il 9% a 1,5 miliardi di euro nel 2019 da circa 1,6 miliardi di euro del 2016”, mentre la riduzione avverrà mediante un turnover naturale e l’attivazione del fondo di solidarietà.

    Il piano industriale 2016-2019 Mps prevede un “utile netto a fine piano superiore a 1,1 miliardi di euro, con un rote target superiore all’11% nonostante la crescita prudenziale dei ricavi”. L’operazione, precisa Mps in una nota, è “senza precedenti nel mercato italiano” e “dovrebbe permettere alla Banca di potersi nuovamente posizionare, tra gli istituti leader del sistema bancario italiano, con una situazione patrimoniale solida, un ridotto profilo di rischio, una qualità del credito significativamente migliorata ed un rinnovato potenziale di crescita della redditività a beneficio di tutti gli stakeholders”.

    Il prossimo 24 novembre è stato convocato il CdA in un’assemblea straordinaria per approvare l’aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro.

    Le banche che assistono Mps nell’aumento di capitale, saranno prevalentemente Jp Morgan e Mediobanca.

  • Decreto fiscale: stop ad Equitalia, arriva l’Agenzia della riscossione

    Decreto fiscale: stop ad Equitalia, arriva l’Agenzia della riscossione

    ROMA. 23 OTT. Il decreto fiscale è arrivato al Quirinale ed ecco le novità, secondo quanto risulta dalla lettura del testo datato 21 ottobre.

    Equitalia sarà sciolta e a partire dal primo luglio 2017 al suo posto sarà istituito un ente pubblico economico, denominato “Agenzia delle Entrate-Riscossione”. L’ente sarà sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Mef. Presidente dell’ente sarà il direttore dell’Agenzia delle Entrate.

    Le multe sono escluse dalla rottamazione delle cartelle prevista dal decreto fiscale.

    Nel testo si specifica che tra i carichi esclusi dall’operazione compaiono anche “le sanzioni amministrative per violazione del Codice della strada”.

    Si riaprono fino al 31 luglio 2017, con possibilità di integrare l’istanza e presentare i documenti fino al 30 settembre i termini per la voluntary disclosure.

    Sul decreto fiscale, precisa che alla nuova operazione non potranno partecipare i contribuenti che hanno già presentato istanza in precedenza.
    Le violazioni sanabili sono quelle commesse fino al 30 settembre 2016.

  • Unione Inquilini oggi è la Giornata Nazionale Sfratti Zero

    Unione Inquilini oggi è la Giornata Nazionale Sfratti Zero

    ROMA. 10 OTT. Oggi lunedì 10 ottobre 2016 per il quinto anno consecutivo lè a Giornata Nazionale Sfratti Zero promossa dall’Unione Inquilini dal 2012 coinvolgerà decine di città e migliaia di persone.

    Il 10 ottobre “sfratti zero” è una giornata che vede iniziative in decine di città tra le quali:  Messina, Milano, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Viareggio, Livorno, Civitavecchia, Reggio Calabria etc. Una giornata di  lotta e di iniziative per denunciare le fallimentari politiche abitative attuate dal Governo, da Regioni e Comuni che non affrontano la precarietà abitativa.

    “E’ necessario abbandonare – spiegano all’ Unione Inquilini  – le politiche abitative attuate fino ad oggi basate sulla liberalizzazioni degli affitti e privatizzazioni del patrimonio pubblico. Che hanno semmai incancrenito la situazione. Il risultato di tali politiche abitative sono 140 sfratti eseguiti con la forza pubblica ogni giorno e il 90% delle sentenze di sfratto motivate da morosità.

    Le 80.000 sentenze di sfratto emesse ogni anno in Italia, le 30.000 famiglie sfrattate con la forza pubblica, le 700.000 famiglie collocate nelle graduatorie comunali, rappresentano la cifra del fallimento delle politiche abitative in Italia e sono la fotografia della irresponsabilità sociale, etica e politica di Governo, Regioni e Comuni, incapaci di politiche abitative strutturali e programmatiche”.

    “La giornata nazionale Sfratti Zero – precisa l’ Unione Inquilini – intende chiedere una inversione netta nelle politiche abitative, per questo chiediamo:

    1)  La sospensione delle esecuzioni di sfratti per finita locazione e morosità incolpevole;

    2)  Un piano strutturale, programmatico e pluriennale di politiche abitative, adeguatamente finanziato,  che si basi  sul recupero e all’autorecupero dell’enorme patrimonio pubblico del demanio civile e militare ma anche delle Regioni, dei Comuni, delle Ipab etc;

    3) La sospensione dei Piani regolatori cementificatori sulle aree per procedere ad un Piano regolatore sull’esistente per riportare al riutilizzo ciò che oggi è lasciato nel degrado, utilizzandolo per fini abitativi a canone sociale. Si tratta di  beni comuni da valorizzare dal punto di vista sociale e non speculativo;

    4) l’Abolizione del il canale del libero mercato della legge 431/98 e della cedolare secca per coloro che affittano a libero mercato;

    5) Di abbandonare la politica dei contributi a pioggia che hanno prodotto dal 1999 ad oggi lo sperpero di oltre 4 miliardi di euro senza produrre alcune effetto.

    L’Unione Inquilini afferma il proprio No al quesito referendario del 4 dicembre 2016. La democrazia e i diritti non si sfrattano”.

  • La fuga degli italiani all’estero per lavoro e studio

    ROMA. 6 OTT. Il rapporto “Italiani nel mondo 2016” presentato oggi a Roma dalla Fondazione Migrantes evidenzia come gli italiani stiano espatriando sempre in numero maggiore all’estero.

    Sono 107.529 i connazionali espatriati nel 2015 all’estero. Nel 2015 le iscrizioni all’Aire sono state in tutto 189.699, 6.232 persone in più, per un incremento del 6,2%. A partire soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (39.410, il 36,7%).

    La meta preferita è stata la Germania (16.568), il Regno Unito (16.503), la Svizzera (11.441) e la Francia (10.728).

    Più della metà, 107.529, per espatrio. Il 69,2% di coloro che hanno lasciato l’Italia, quasi 75 mila persone, si è trasferito in Europa.

    In calo le partenze per l’America meridionale (-14,9% in un anno), mentre rimangono stabili quelle per l’America centro-settentrionale; 352 connazionali hanno scelto le altre aree continentali.

    I maschi espatriati sono oltre 60 mila (56,1%), i celibi e le nubili il 60,2%. La fascia 18-34 anni, quella dei Millennianls, è la più rappresentativa (36,7%).

    I giovani hanno più mobilità che si basa su continue e sempre nuove opportunità incontrate.

    Seguono i 35-49enni (25,8%). I minori sono il 20,7% (di cui 13.807 mila hanno meno di 10 anni) mentre il 6,2% ha più di 65 anni (di questi 637 hanno più di 85 anni e 1.999 sono tra i 75 e gli 84 anni).

    Trend al contrario per gli over 65 anni, da 7.205 a 6.572.

    La Lombardia, con 20.088 partenze, è la prima regione in valore assoluto per partenze, seguita dal Veneto (10.374) che fa scendere la Sicilia (9.823) alla terza posizione (era seconda nel 2014). Al quarto posto il Lazio (8.436) e ancora Piemonte (8.199) ed Emilia Romagna (7.644).

  • Mps: in Borsa in apertura -4,03%, a nuovi minimi storici

    MILANO. 6 OTT. Caduta per il titolo Mps a Piazza Affari, in vista dell’operazione di rafforzamento patrimoniale da 5 miliardi che la banca dovrà affrontare.

    Le azioni, intorno alle 9.30, cedevano il 4,03% a 0,1669 euro, aggiornando nuovamente i minimi storici.

    Attualmente, a mezzogiorno sono a quota 0,1687.

    La capitalizzazione dell’istituto senese scivola sotto il mezzo miliardo di euro.

  • Nautica Italiana, incontro al ministero dello Sviluppo economico

    ROMA. 30 SET. Si è svolto a Roma, l’incontro al ministero dello Sviluppo e Economico con il Sotto Segretario Ivan Scalfarotto.

    “Da parte di Nautica Italiana, la sensazione è di una riunione costruttiva.

    Nel corso dell’incontro, in modo sereno e aperto – ha dichiarato Lamberto Tacoli, Presidente di Nautica Italiana, l’associazione che esprime attraverso i propri soci l’80% del fatturato della costruzione di imbarcazioni – siamo partiti nell’analisi delle posizioni contrapposte. Ci auguriamo che il confronto possa continuare nel rispetto reciproco, in particolare Nautica Italiana lavorerà sugli aspetti più delicati quali location e governance, con la consapevolezza che l’obiettivo è quello di definire insieme una strategia di più Saloni Nautici nell’arco dell’anno, che sia vincente e competitiva a livello internazionale, volano di sviluppo per la nautica italiana e utile per il settore”.

    Le due associazioni lavoreranno nelle prossime settimane per incontrarsi nuovamente a breve con il Ministero.

    All’incontro che si è concluso dopo 1 ora e mezza, erano presenti per Nautica Italiana: Lamberto Tacoli, Presidente e Giovanna Vitelli, Vice Presidente;