Categoria: Economia Italia

  • Entrate e il canale telematico Civis per l’ F24

    Il Canale Civis per l’ F24

    ROMA. 26 OTT. Correggere in modo semplice, comodo e rapido un modello F24 è ora possibile.

    Da oggi, infatti, se un contribuente si accorge di aver commesso un errore pagando le imposte con il modello di versamento F24, può modificarlo direttamente online, inviando una richiesta tramite il canale Civis. Per vedere come funziona, si può andare sul canale YouTube delle Entrate, www.youtube.com/Entrateinvideo, dove è presente il filmato che spiega il servizio in modo semplice e veloce e chiarisce i casi e le modalità di utilizzo. Una volta entrato nel canale Civis F24, il cittadino può ricercare il versamento da variare, inserire le modifiche e inviare la richiesta. Gli utenti Civis, se lo desiderano, possono ricevere gratuitamente l’avviso della conclusione della pratica tramite sms o e-mail e consultare online l’esito della richiesta di modifica.

    Per accedere al servizio Civis F24 è sufficiente essere abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Fisconline o Entratel, per i professionisti che operano per conto dei loro assistiti) e selezionare l’apposito link “Richiesta modifica F24”. La lavorazione della modifica del modello è molto rapida ed è possibile consultare online lo stato delle richieste presentate. Attivando l’apposito servizio, è inoltre possibile essere avvisati della conclusione della lavorazione direttamente con un sms o con una mail. Infine, sul sito internet delle Entrate è disponibile una guida al servizio in cui vengono descritti tutti i passaggi da seguire per compiere l’operazione.

    Civis è il canale telematico di assistenza dell’Agenzia delle Entrate. Il canale fornisce assistenza sulle comunicazioni di irregolarità, sugli avvisi telematici e sulle cartelle di pagamento e, inoltre, consente la presentazione dei documenti per il controllo formale. I servizi offerti consentono di ottenere una assistenza qualificata e puntuale, con il vantaggio sia per il cittadino che per il professionista di non doversi recare in ufficio.

    Nei prossimi giorni, sempre sul canale presente su Youtube, verrà pubblicato anche un vero e proprio tutorial, che illustrerà i passi da compiere e le operazioni che è possibile effettuare con Civis F24. Anche questo video è stato realizzato dall’Agenzia a costo zero e risulta accessibile gratuitamente a tutti i contribuenti grazie all’utilizzo di sottotitoli in italiano e nelle principali lingue straniere.

    Clicca qui per vedere il video incorporato.

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  • Poste Italiane, richiesta azioni 3 volte superiore offerta

    Francesco Caio Ad di Poste Italiane 

    Poste Italiane, richiesta azioni 3 volte superiore all’offerta

    ROMA. 23 OTT. Il Ministero dell’Economia e delle finanze e Poste Italiane S.p.A. Hanno comunicato che si è conclusa l’Offerta Globale di Vendita di azioni ordinarie di Poste Italiane finalizzata alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario.

    L’Offerta Globale ha avuto ad oggetto un quantitativo massimo di n. 453,0 milioni di azioni ordinarie, corrispondente al 34,7% del capitale sociale della Società e si è realizzata attraverso un’Offerta Pubblica in Italia rivolta al pubblico e ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane e avente ad oggetto un minimo di 135,9 milioni di azioni, pari al 30% dell’Offerta Globale di Vendita, e un contestuale Collocamento Istituzionale.

    L’intervallo di valorizzazione della Società era stato definito, antecedentemente all’avvio dell’Offerta, tra un minimo di Euro 6 ed un massimo di Euro 7,50 per Azione.

    A conclusione del periodo di Offerta, il Prezzo d’Offerta, uguale al Prezzo Istituzionale, è stato fissato in Euro 6,75 per Azione, per un controvalore complessivo di Euro 3.058 milioni, esclusa l’Opzione Greenshoe e al lordo di commissioni e spese relative all’operazione.

    Sulla base del Prezzo di Euro 6,75 per Azione la capitalizzazione della Società corrisponde a circa Euro 8.816 milioni.

    Nell’ambito dell’Offerta Globale di Vendita, al Prezzo di Offerta sono pervenute richieste per complessive n. 1.521 milioni di Azioni, di cui il 25% dal pubblico indistinto e dai dipendenti del Gruppo Poste Italiane e il 75% da parte degli Investitori Istituzionali.

    In particolare, con riguardo all’Offerta Pubblica sono pervenute richieste di sottoscrizione da parte di n. 303.536 richiedenti, di cui n. 26.234 dipendenti del Gruppo Poste Italiane.

    La domanda complessiva di n. 387 milioni di Azioni pervenuta dal pubblico indistinto e dai dipendenti è stata pari a circa 2,85 volte il quantitativo minimo ad essi destinato (30% dell’Offerta Globale di Vendita).

    Con riferimento alla domanda da parte degli Investitori Istituzionali, la domanda complessiva di n. 1.134 milioni di Azioni è stata pari a circa 3,6 volte il quantitativo massimo riservato al Collocamento Istituzionale (70% dell’Offerta Globale di Vendita) e circa 3,1 volte includendo anche le Azioni oggetto dell’Opzione Greenshoe.

    Infine, la domanda complessiva di n. 1.521 milioni di Azioni è risultata pari a circa 3,35 volte il quantitativo massimo oggetto dell’Offerta Globale di Vendita e a circa 3,1 volte includendo anche le Azioni oggetto dell’Opzione Greenshoe.

    In considerazione della suddetta domanda, il Ministero ha deciso di allocare i 453,0 milioni di Azioni oggetto dell’Offerta Globale come segue: n. 317,1 milioni di Azioni agli Investitori Istituzionali (70% dell’Offerta Globale) e n. 135,9 milioni di Azioni al pubblico indistinto e ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane (30% dell’Offerta Globale). E’ stato altresì deciso di allocare agli Investitori Istituzionali ulteriori n. 45,3 milioni di Azioni al servizio dell’Opzione Greenshoe. Considerando tali ulteriori azioni, l’Offerta risulta complessivamente allocata per il 72,7% agli Investitori Istituzionali e il 27,3% all’Offerta Pubblica.

    La data di inizio delle negoziazioni delle azioni ordinarie della Società è prevista per il 27 ottobre 2015, subordinatamente al relativo provvedimento da parte di Borsa Italiana. Per lo stesso giorno è fissato il pagamento delle Azioni.

    Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, giudica molto positivo l’esito dell’operazione: “La privatizzazione di Poste Italiane si è conclusa con successo. È un successo in termini quantitativi, perché la domanda è stata pari a più di 3 volte l’offerta, e in termini qualitativi, perché hanno aderito tanti piccoli risparmiatori ma anche grandi investitori, dall’Italia e dall’estero. È una dimostrazione di fiducia nel piano industriale dell’azienda ma anche nel nuovo corso dell’Italia.”

    Il Ministro ricorda quindi la destinazione dei proventi dell’operazione, determinate per legge: “Le risorse ottenute dalla valorizzazione vanno ad abbattimento del debito pubblico e contribuiscono al processo virtuoso di diminuzione del rapporto debito / PIL.”

    Pier Carlo Padoan nel corso di una conferenza stampa ha poi aggiunto: “Questa operazione non esito a definirla una riforma strutturale strategica per il Paese, è un grande successo confermato dall’interesse dei mercati che hanno valutato molto positivamente non solo la possibilità di accedere a questa opportunità ma perché hanno premiato l’operazione strategica del management. Conferma la fiducia dei mercati nell’impresa e nel Paese in cui opera”

    “Aggiungo che finora è la più importante quotazione dell’anno in Europa – ha concluso Padoan – ed è dimostrazione che il paese è alla frontiera della capacità manageriale”.

    Internet: www.poste.it

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  • Canone Rai, multa da 500 euro a chi non paga

    Canone Rai

    ROMA. 17 OTT. Multa salata da 500 euro a chi non pagherà il canone Rai. E’ quanto si legge in una delle ultime bozze alla Legge di Stabilità.

    L’articolo 12 prevede che “la sanzione amministrativa è pari a cinque volte” l’importo del canone di abbonamento che per il 2016 è fissato in 100 euro.

    Il canone Rai si pagherà in bolletta e subirà una sforbiciata,passando nel 2016 da 113,50 a 100 euro e nel 2017 a 95 euro.

    Una misura destinata in primis a combattere l’evasione, che nel 2015 dovrebbe sfiorare il 30%, toccando quota 600 milioni.

    Il testo prevedrebbe il rinvio dei dettagli ad un decreto del Ministero dello Sviluppo da presentare entro 45 giorni: il canone – si apprende – si pagherà a rate e soltanto sulla prima casa, come il Tesoro ha già precisato nei giorni scorsi. Attualizzando la norma, la tassa non dovrebbe essere più legata al possesso del televisore, ma a quello dei vari device come smartphone, tablet e pc, con cui si può vedere la Rai.

    Toccherà eventualmente al singolo utente chiedere l’esenzione dichiarando all’Agenzia delle Entrate il mancato possesso di tali mezzi.

    Su 22 milioni di utenze familiari, il nuovo meccanismo frutterebbe l’anno prossimo 2,2 miliardi, circa 500 milioni in più rispetto agli 1,7 miliardi raccolti nel 2015.

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  • Il Ferretti 870 Tai He Ban a Shanghai

    Ferretti Yacts 870 Tai He Ban

    SHANGHAI. 15 OTT. Ferretti Yachts festeggia l’inizio della stagione autunnale in Cina con un importante riconoscimento, che premia non solo uno dei suoi modelli più recenti di maggior successo internazionale ma, soprattutto, gli sforzi progettuali di questi ultimi anni per essere sempre più all’avanguardia nello strategico mercato cinese e, più in generale, in tutta l’area Asia-Pacific.

    Ferretti Yachts 870, nella speciale edizione “Tai He Ban”, ha trionfato al recente “Best of Best Award” Gala, l’annuale appuntamento organizzato a Shanghai a fine settembre dalla celebre rivista “Robb Report China” e considerato come uno degli Oscar cinesi per l’industria del lusso internazionale.

    La giuria di “Robb Report China” ha conferito al nuovo flybridge Ferretti Yachts il premio come “Best Semi-Customized Yacht” (miglior yacht semi-personalizzato).

    La selezionata platea di lettori del magazine si è riunita assieme a stelle del cinema, celebrities, artisti e al top management cinese dei principali marchi del lusso mondiale nel lussuoso Jing An Shangri-La Hotel di Shanghai.

    Qui, insieme al team di “Robb Report China”, ha assistito alla consegna dei “Best of Best Awards 2015”, come sempre suddivisi in varie categorie tematiche: moda, motori, arte e, appunto, nautica.

    A cinque mesi dal debutto ufficiale in Asia, avvenuto lo scorso maggio all’edizione 2015 del Gold Coast Boat Show di Hong Kong, Ferretti Yachts 870 “Tai He Ban” Special Edition è stato riconosciuto come uno dei progetti che ha saputo meglio sorprendere e conquistare la platea, sempre più crescente, di appassionati di nautica “Made in Italy” in Cina.

    Si tratta di pubblico di armatori che, ormai da anni, trova in Ferretti Yachts il suo principale punto di riferimento.

    Il “Best of Best Award” ha celebrato in particolare lo studio progettuale realizzato a bordo di questo magnifico 87 piedi, imperniato su una filosofia costruttiva che riesce a soddisfare i desideri e le richieste in particolare degli armatori dell’area Asia-Pacific.

    La “Tai He Ban” Special Edition trae infatti ispirazione dalla famosa “Hall of Supreme Harmony”, uno dei luoghi più prestigiosi e lussuosi della Città Proibita di Pechino, dove si svolgevano le importanti cerimonie ufficiali alla presenza dell’Imperatore e dei suoi massimi dignitari.

    L’omaggio alla millenaria tradizione culturale cinese si traduce, a bordo dei modelli Ferretti Yachts, in ambienti pensati per una fruizione più istituzionale dell’imbarcazione, che diventa luogo privilegiato perbusiness meeting e ricevimenti ufficiali, oltre ad appuntamenti informali e occasioni d’entertainment.

    È un layout ad hoc, abbinato a ricercate e inedite soluzioni di decoro studiate per questo specifico allestimento.

    Questa speciale edizione – ora disponibile su tutta la flotta Ferretti Yachts, dai 55 ai 96 piedi – è stata introdotta sul mercato a fine 2013. Dopo il reveal del primo yacht “Tai He Ban” nel marzo 2014, ampia parte della gamma Ferretti Yachts è già sbarcata in Asia-Pacific con questo specifico layout in poco più di un anno.

    Ferretti Yachtshttp://www.ferretti-yachts.com/

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  • Poste. Al via la quotazione in borsa

    Al via oggi la privatizzazione di Poste Italiane

    ROMA. 12 OTT. Al via da oggi la grande privatizzazione di Poste Italiane, dopo quelle di Fincantieri, Cdp Reti, Tag e dopo la cessione del 5,74% di Enel.

    Si tratta di un’operazione che, senza chiusure anticipate o proroghe del collocamento stesso, dovrebbe portare le azioni di Poste agli scambi in Piazza Affari il prossimo 27 ottobre e che dovrebbe valere dai 2,7 ai 3,7 miliardi.

    Della quota di azioni, circa il 40% di Poste che andrà sul mercato, il 70% è riservato agli investitori istituzionali. Il restante 30% è per il mercato retail.

    Per i lotti sono previste tre diverse opzioni: il lotto minimo da 500 azioni, un intermedio da 2mila azioni, un maggiorato da 5mila azioni. Esiste anche una tranche di 14,9 milioni di azioni che saranno riservate ai dipendenti: ad ognuno saranno garantiti due lotti da 50 azioni l’uno, e per l’acquisto potranno richiedere l’utilizzo del Tfr.

    Poste premierà la “fedeltà” di chi acquisterà azioni al collocamento e le terrà in portafoglio per almeno un anno, concedendo una bonus share del 5% con l’assegnazione di una azione gratuita ogni venti che salirà al 10% per le azioni dei lotti riservati ai dipendenti.

    Ad incentivare gli investitori anche una nuova politica sui dividendi decisa dal Cda del gruppo guidato dall’ Ad Francesco Caio che vedrà alla chiusura degli esercizi 2015 e 2016, ‘la distribuzione di una percentuale non inferiore all’80% dell’utile netto consolidato di periodo di pertinenza del gruppo’.

    Il collocamento si chiuderà il 22 ottobre (il giorno prima per la tranche riservata ai dipendenti).

    Si tratta di una grande privatizzazione ad opera del Governo che nel suo programma di privatizzazioni effettuerà successivamente quella di Enav e di Stmicroelectronics Holding.

    Sono state inoltre avviate le attività preliminari per la cessione a Cdp del 12,5% detenuto dall’Economia del Fondo Italiano di Investimento; mentre da mesi sono allo studio Ferrovie dello Stato ed in fase di definizione le operazioni relative alle partecipate Fs Grandi Stazioni e Cento Stazioni.

    Il tutto per portare nelle casse dello Stato circa lo 0,4% del Pil quest’anno e lo 0,5% nei prossimi 3 anni.

    Poste Italiane: www.poste.it

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  • Volkswagen. Stop alle vendite delle Euro 5 diesel

    Volkswagen ha inviato una lettera ai concessionari italiani del gruppo, quindi anche Audi, Seat, Skoda e Veicoli commerciali di uno ‘Stop alle vendite’

    WOLFSBURG. 27 SET. Volkswagen ha inviato una lettera ai concessionari italiani del gruppo, quindi anche Audi, Seat, Skoda e Veicoli commerciali, da quanto scrive il Corriere della Sera, di uno ‘Stop alle vendite’, per il blocco immediato delle vendite di auto Euro 5, come misura precauzionale in ‘attesa di ricevere ulteriori chiarimenti e dettagli’.

    “Come sapete – si legge in una lettera a firma di Massimo Nordio, amministratore delegato della filiale italiana del gruppo – Volkswagen sta lavorando a pieno ritmo per fare chiarezza su alcune problematiche che riguardano un particolare software utilizzato sui nostri motori Diesel. Come misura precauzionale, vi preghiamo di sospendere, con effetto immediato, la vendita, l’immatricolazione e la consegna dei soli veicoli equipaggiati con motori diesel Euro 5 tipo EA 189”.

    E proprio a tale proposito i consumatori vanno all’attacco e preannunciando una class action; mentre la Ue sta correndo ai ripari con il cambio, dal primo gennaio 2016, dei test di omologazione.

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  • Poste. Firmato accordo di riorganizzazione

    In vista della prossima quotazione in borsa, Poste Italiane e le Organizzazioni sindacali hanno firmato un’ipotesi di accordo di riorganizzazione

    ROMA. 26 SET. In vista della prossima quotazione in borsa, Poste Italiane e le Organizzazioni sindacali hanno firmato un’ipotesi di accordo sulla riorganizzazione della funzione Posta, Comunicazione e Logistica, prevista dal Piano Strategico “Poste 2020”.

    L’intesa è stata firmata da tutte le sigle sindacali tranne UILposte, che si è riservata di sottoporre l’intesa ad un ulteriore approfondimento.

    L’accordo fa seguito ad una serie di incontri di valutazione sulle innovazioni operative previste dal Piano e costituisce un efficace strumento per procedere alla riorganizzazione del settore in un quadro di condivisione con le Parti sociali ed , allo stesso tempo, innalzerà lo standard di qualità.

    Il Piano si muove in uno scenario segnato da un significativo recupero dei ricavi di Poste Italiane nel primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma pur sempre caratterizzato dal calo dei ricavi di posta tradizionale anche se rallentato negli ultimi mesi.

    Le linee-guida del piano si basano sulla razionalizzazione della Rete Logistica primaria, sulla separazione delle fasi di “smistamento e classificazione” da quelle di distribuzione della corrispondenza e sull’integrazione dei flussi logistici tra Poste Italiane e SDA.

    Stabilisce, infine, la diversificazione dei modelli di recapito in funzione delle specifiche esigenze di business, delle caratteristiche intrinseche del territorio e della densità dei flussi logistici.

    Il nuovo modello di recapito introduce un assetto organizzativo che individua tre aree differenziate per intensità di volumi postali e con una specifica modalità di servizio.

    Per le Aree metropolitane con elevata “densità postale” e forte pressione competitiva, è prevista la creazione di una rete dedicata al recapito al destinatario, che sarà denominata “Linea Plus Metropolitana”.

    Nei Capoluoghi di provincia e nelle aree extraurbane non regolate il servizio di recapito sarà svolto a giorni alterni con la creazione di una articolazione addizionale che assicurerà prevalentemente il recapito quotidiano dei prodotti con livello di servizio j+1.

    Le Aree extraurbane regolate includono infine circa 5300 comuni in cui il recapito sarà eseguito a giorni alterni, come previsto dalla delibera AGCOM n. 395/15/cons.

    L’intesa affronta anche il tema delle ricadute occupazionali legate all’evoluzione dei processi operativi e all’aumento di efficienza, qualità e innovazione del servizio.

    Poste Italiane si è impegnata a non ricorrere alle procedure di licenziamento collettivo ex art. 4 e 24 della legge n. 223/91. L’accordo prevede infine un serrato percorso di confronto con le Organizzazioni sindacali, a livello nazionale e territoriale, che si svilupperà in sincronia con il progressivo sviluppo temporale e operativo del Piano.

    Internet: www.poste.it

     

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  • Squinzi: “cominciamo a ridare lavoro agli italiani”

    Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha ricordato come in Italia ci sia una disoccupazione del 13% e quella giovanile del 40%

    MILANO. 16 SET. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, a margine della presentazione della fondazione E4Impact, fondazione che vuole contribuire a creare le condizioni per il benessere in Africa, ha ricordato come in Italia ci sia una disoccupazione del 13% e quella giovanile del 40%.

    Poi ha dichiarato: “In questo momento non è l’immigrazione che può risolvere i nostri problemi. Abbiamo bisogno innanzi tutto di ridare lavoro agli italiani” e sarà “una visione un po’ egoista ma cominciamo a ridare un futuro ai nostri giovani”.

    Secondo Squinzi gli immigrati non rappresentano una risorsa in quanto “la maggior parte di loro ha come come destinazione finale altri paesi”.

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  • Nasce Nautica Italiana, associazione di settore

    Nasce l’Associazione di settore Nautica Italiana il cui presidente è Lamberto Tacoli

    MILANO. 2 SET. Nasce un’associazione che riunisce l’eccellenza del comparto nautico italiano con l’obiettivo di sostenere il made in Italy.

    Si tratta di Nautica Italiana, associazione a cui fanno capo 25 brand del settore molti dei quali usciti da Ucina, affiliata a Fondazione Altagamma e che conta di aderire a Confindustria.

    Il programma è stato presentato dal presidente, Lamberto Tacoli, numero uno di Crn (gruppo Ferretti) al fianco del numero uno di Altagamma, Andrea Illy.

    Tacoli, presentando le linee guida dell’associazione, ha spiegato come “il legame tra Altagamma e Confindustria sia altissimo” e per questo Nautica Italiana intende “associarsi a Confindustria il prima possibile”. “Per questo – dice Tacoli – ho scritto proprio ieri al presidente Giorgio Squinzi e il prossimo passo sarà trovare la strada più rapida per aderire” in quanto “tutte le nostre aziende sono legate al sistema confindustriale”.

    Tacoli poi, parlando di Ucina, l’associazione dell’industria della nautica da diporto, di cui è stato fino a pochi mesi fa il presidente vicario, si è limitato a dire che all’interno della nuova associazione “c’è tanta Ucina, verso cui c’è grande riconoscenza”, ed ha aggiunto: “Speriamo ci sia la possibilità di collaborare insieme e nel massimo rispetto”.

    In riferimento al prossimo Salone Nautico di Genova Tacoli ha puntualizzato come “da sempre vi partecipino le aziende e non le associazioni” e come “la linea guida sarà la stessa. Siamo tutti affezionati a Genova, non c’è alcun tipo di ostracismo semmai la massima apertura”.

    In merito al sodalizio con Altagamma, il presidente Illy ha fatto presente come undici dei brand di Nautica Italiana “abbiano scelto di diventare soci di Fondazione Altagamma e di questo siamo onorati poiché la nautica italiana è un’eccellenza unica al mondo. La scelta di affiliare Nautica Italiana ad Altagamma è inoltre un passo innovativo che rafforza le potenzialità di collaborazione fra i nostri singoli settori a sostegno di quella cultura del fare sistema di cui il nostro Paese ha estremo bisogno”.

    Nautica italiana ha come punti cardine il sostegno all’export, la realizzazione di un progetto teso a favorire la presenza a tutti gli eventi internazionali e lo sviluppo di un sistema di monitoraggio sull’andamento del comparto.

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  • Cgia Mestre. Tasse nazionali 3 volte quelle locali

    Cgia Mestre: le tasse nazionali sono tre volte superiori a quelle locali

    VENEZIA. 22 AGO. Le tasse nazionali sono tre volte superiori a quelle locali. A rilevarlo è l’Ufficio studi della Cgia Mestre, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre.

    “Nel 2014 all’erario – spiega la Cgia Mestre – sono “confluiti” ben 379,7 miliardi; nelle casse dei Governatori e dei Sindaci, invece, sono stati versati solo 106,1 miliardi di euro. Sul totale delle entrate tributarie incassate dalle Amministrazioni centrali, il 60% circa è riconducibile all’ Irpef (161,4 miliardi), all’Iva (97,1 miliardi) e all’Ires (31 miliardi)”

    “A livello locale, invece – precisa la Cgia Mestre – le imposte più “pesanti” sono l’Irap (30,4 miliardi di gettito), l’Imu/Tasi (21,1 miliardi), l’addizionale regionale Irpef (10,9 miliardi) e l’addizionale comunale Irpef (4,4 miliardi)”.

    “Su un totale di 485,8 miliardi di entrate tributarie percepite l’anno scorso dal fisco – conclude la Cgia Mestre – il 78% circa è finito nelle casse dello Stato centrale e solo il 22% circa agli enti locali.

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