Categoria: Cultura

  • Il Teatro Comunale di Ferrara presenta la sua sua stagione danza

    I più interessanti fermenti del mondo coreografico e performativo attuale quest’anno a Ferrara al Teatro Comunale per la danza

    FERRARA. 7 SET. I più interessanti fermenti del mondo coreografico e performativo attuale quest’anno a Ferrara, una scelta nel segno della contemporaneità, che si accosta a una significativa selezione di compagnie e artisti che con successo oggi si stanno dedicando alla riproposizione del repertorio classico o alla rielaborazione delle danze di tradizione popolare.

    La Stagione di Danza 2015/2016, si articolata in 14 appuntamenti da ottobre ad aprile.

    La prima parte della Stagione, in forma di Festival, è interamente dedicata alla danza contemporanea. Due i cardini del progetto 2015: la riflessione sulle identità coreografiche nazionali – in scena vedremo compagnie provenienti dal Brasile, dal Sudafrica e dal Québec – e la valorizzazione delle nuove leve della danza in Italia.

    Si inizia il 7 ottobre con la danza di altissima qualità del Grupo Corpo. Per il suo debutto a Ferrara la compagnia brasiliana ha scelto Triz e Parabelo. La conclusione del Festival sarà poi affidata a Dada Masilo, impegnata con la sua compagnia in Carmen.

    Dopo il successo ottenuto dal progetto dedicato al Giappone lo scorso anno, l’edizione 2015 del Festival ripropone la stessa formula con Focus Québec: un excursus nella ricca produzione coreografica di questo territorio di grande vitalità artistica attraverso tre compagnie di punta.

    Di assoluto richiamo sarà la presenza della Compagnia fondata dalla danzatrice e coreografa Marie Chouinard nel 1990. Definita dalla stampa internazionale “femme sauvage della danza canadese” per la forza dissacratoria delle sue creazioni, Chouinard presenterà a Ferrara (13 ottobre) Prélude à l’après-midi d’un faune e Le sacre du printemps, due tra i suoi lavori più significativi, creati in omaggio al grande Vaslav Nijinsky, cui si richiama in modo esplicito.

    Arriva da Montréal l’ensemble Cas Public di Hélène Blackburn, che il 9 ottobre presenterà al Teatro Abbado in prima italiana Symphonie Dramatique, pièce ispirata al capolavoro shakespeariano Romeo e Giulietta, in una rielaborazione poetica e appassionata sulle musiche create da Martin Tétreault.

    La carrellata sulla danza del Québec si completerà il 28 novembre con la compagnia Daniel Léveillé Danse, impegnata nella prima italiana di Solitudes duo, una serie di passi a due di altissima tecnica che raccontano le infinite sfaccettature dei rapporti di coppia.

    Il programma del Festival di danza contemporanea si completerà poi con le proposte di giovani compagnie italiane e riprenderà il 27 gennaio con uno degli appuntamenti di maggior richiamo della Stagione. Dopo 12 anni tornerà a Ferrara il Ballet du Grand Théâtre de Genève, con la prima nazionale della nuova creazione di Joëlle Bouvier Tristano & Isotta “Salutami il mondo!”, ispirata all’opera di Richard Wagner.

    Il 24 febbraio Aterballetto si confronterà con due coreografi italiani già affermati in ambito internazionale: di Cristina Rizzo sarà proposta la coreografia Tempesta, mentre di Michele Di Stefano (Leone d’argento alla Biennale Danza 2014), saranno presentati e-ink, prima creazione della compagnia mk, che Di Stefano fondò nel 1990, riproposta ora all’interno del progetto RIC.CI., e il recentissimo Upper-East-Side.

    Il 18 marzo andrà in scena in prima assoluta I am beautiful, nuova produzione della Compagnia Zappalà Danza, una delle più interessanti realtà della danza contemporanea italiana, caratterizzata da un linguaggio originale e versatile.

    La Stagione di danza 2015/2016 si concluderà il 14 aprile con la presenza – per la prima volta a Ferrara – di Israel Galván, creatore e interprete di un flamenco innovatore, artista fra i più acclamati della scena contemporanea. Il grande “bailaor” di Siviglia, proporrà un personalissimo omaggio ai grandi maestri del periodo d’oro del flamenco con La edad de oro, emozionante spettacolo che lo vede solo in scena, accompagnato unicamente da David e Alfredo Lagos (canto e chitarra).

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Svetlana Ostapovici espone a Venezia

    Svetlana Ostapovici espone nella hall dell’Hotel Excelsior in occasione della 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

    Svetlana Ostapovici espone nella hall dell’Hotel Excelsior in occasione della 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

    VENEZIA. 3 SET. In occasione della  72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nella hall dell’Hotel Excelsior (Lungomare G. Marconi- Venezia Lido), dal 1 al 20 settembre 2015, è esposta l’installazione di Svetlana Ostapovici.

    L’allestimento è effettuato con la tecnica del mosaico, composto da grandi sculture che rappresentano volti. Visi che nella loro essenzialità vogliono ritrovare la propria individualità. Pur non avendo alcun riferimento fisiognomico alla sua persona, esse sono in qualche modo il suo specchio e la sua storia, un momento nella ricerca di se stessa.

    «I sensi sono fortemente presenti nell’operare sia grazie al colore che alla materia (tessere di vetro) cui si unisce l’uso variegato e tattile delle superfici. E senza il sentire non c’è opera d’arte in quanto elemento primario del fare, dell’operare umano. Questa strada vuole, pretende di unirsi al pensiero, approdo che troviamo spesso nei suoi lavori con valenza intellettuale, come in “Contro il muro” o “Identificazione”. Ma l’elemento più originale, l’elemento di fusione che intende, aspira e riesce a superare le tanto frequenti dicotomie del nostro tempo è proprio l’immagine. L’albero, il volto che affiora da un forte colore rosso, o blu, l’acqua sia evocata nei riflessi che dipinta. Immagine di se stessa, immagini che generano spazio, immagini radicate nel tempo e nella memoria,immagini poi di quello che verrà nella speranza e nelle intenzioni. […] scrive Giancarlo Guarnieri.

    Svetlana Ostapovici nasce a Ribnita, Repubblica di Moldova, nel 1967. Dal 1999 si trasferisce in Italia dove vive e lavora .La sua ricerca si confronta con differenti media come la fotografia e l’installazione. Luoghi industriali distrutti da incendi, paesaggi naturali bruciati, discariche, cantieri, spazi di riciclo di ferro e vetro, divengono teatri delle sue scenografie per racconti che sono inchiesta, domanda, apertura a problemi di ecologia, codici applicabili a responsabilità individuali e collettive.

    Personali recenti ed eventi principali sono:

    2013 – Venezia 55a International Art Exhibition La Biennale di Venezia Evento collaterale “Back to Back to Biennale”

    2012 – Parigi. “Innaturel 2” Galleria Selective Art Paris, Venezia Whisper in the sound of silence Palazzo Zenobio; Reggio Emilia. Fotografia Europea “da parte delle donne…” Galleria Parmeggiani; Caserta. Whisper in the sound of silence MAC3

    2011 – Spoleto. “In/Natura/Le” Palazzo Collicola Arti Visive; Venezia. “54a Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia”, evento collaterale “Round the Clock” ; Trieste. “Free Port of Ar”t, Porto Magazzino 26 Venezia. “Pain…Thing”; Palazzo Zenobio Belluno. “Ossessione verde”, LAB610XL Catanzaro. “La Costante Cosmologica”, Fondazione Rocco Guglielmo; Complesso Monumentale del San Giovanni Caserta. “F For Fake”. Belvedere di San Leucio Praga. “Festival di Arte Contemporanea 2011 Tina B” Tina B By TheWater Napoli. “It’s time to say goodbye”. Changing Role – Move Over Gallery Milano. AAM e MIA “Metal Recycling”, Romberg arte contemporanea Torino. “The Others” progetto di Scatolabianca Parigi. “Fotofever” progetto Galleria Changing Role

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • Christophe Ferrari da ballerino a fotografo

    Una splendida carriera da danzatore classico quella del corso Christophe Ferrari

    GENOVA. 1 SET. Una splendida carriera da danzatore classico quella del corso Christophe Ferrari che ha eseguito la sua completa formazione Artistica Professionale al CENTRE DE DANSE INTERNATIONAL ROSSELLA HIGHTOWER a Cannes ed a soli 18 anni ha subito ottenuto ruoli di Solista e Primo ballerino in coreografie classiche e moderne di Petipa, Nureyev, Balanchine, Cranko, Tetley, Grigorovich, Ashton, Petit, Coralli, Dolin, Kilian e molti altri.

    Purtroppo nel 1996 un incidente durante una prova col Balletto dell’Opera di Berlino lo costringe a chiudere definitivamente la sua carriera di ballerino. Una brutta frattura ad un ginocchio avvenuta una settimana prima della prima della “Regina delle neve” di Ray Barra, dove sosteneva il ruolo de Il cavaliere della Rosa. Ma se i palcoscenici hanno dovuto fare a meno delle sue esibizioni, la sua passione per la danza e quanto costruito in tanti anni lo hanno portato ad essere fino al 2003 codirettore della Scuola di danza ‘Ballettschule Raffaella Renzi’, a Berlino in Germania. Parallelamente all’ occupazione di coreografo è maestro ospite presso compagnie di danza e scuole di danza europee fino ad oggi

    Ma sappiamo tutti che chi è veramente un artista lo è non solo in una disciplina, ma è portato sempre a fare, apprezzare e creare opere d’arte, e così, forse da un dolore remoto che ancora (come confessa) gli genera angoscia costringendolo a lasciare le scene, per Christophe è nata un’altra passione forte e bella come quella per la danza, quella per la fotografia . Lui si schernisce dicendo che non c’è scuola in quello che fa (a differenza dei lunghi e faticosi percorsi fatti per diventare un ballerino classico), e che i suoi scatti sono semplicemente dettati da un impulso interiore che gli genera un gran senso di tranquillità. Sarà…, ma che importa?

    Questo impulso vitale e questo desiderio di fermare il bello del mondo lo si percepisce in tutte le sue fotografie, che sono straordinarie, coloratissime, ricche di quel sentimento, sensibilità e passione, che senza dubbio metteva ballando. Ogni suo scatto è il fermo di un momento vero vissuto intensamente da lui e che piacevolmente fa condividere agli altri.

    Probabilmente la città di Genova avrà il piacere di ospitare una sua mostra personale a metà ottobre. Attendiamo.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  •  “Sì, Viaggiare!”, Quinta Puntata: Pietra Ligure, la Perla del Ponente Ligure

    Spiaggia Pietra Ligure

    SAVONA 20 AGO.  Quinta puntata della rubrica estiva targata LN riguardo ai viaggi e alle bellezze da visitare.

    Per questa puntata agostana abbiamo deciso di fare una capatina in Liguria, nella riviera di Ponente, a visitare la cittadina di Pietra Ligure.
    Famosa per il complesso Ospedaliero Santa Corona, uno dei più importanti a livello di Nord Ovest, Pietra Ligure nasconde uno spettacolare ambiente tra spiagge di sabbia finissima e mare trasparente e un borgo affascinante, che nelle notti d’estate si anima di festa.
    Per raggiungere Pietra Ligure sia provenienti da Genova sia dalla Francia si percorre l’autostrada A10 e si esce al casello di Pietra Ligure. La cittadina è anche ottimamente servita dalla Ferrovia, centrale sia per le spiagge che per il paese.
    Godetevi qualche foto di una delle perle più splendenti del ponente ligure.

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  • Londra. Muore in un incidente Ollivier, protagonista di The Car Man

    Muore poche ore prima dello spettacolo, il ballerino Jonathan Ollivier

    Muore poche ore prima dello spettacolo, il ballerino Jonathan Ollivier

    LONDRA. 11 AGO. Muore poche ore prima dello spettacolo finale allo Sadler’s Wells Theatre di Londra il ballerino Jonathan Ollivier, protagonista di The Car Man di Matthew Bourne ucciso in un incidente in moto.

    Ollivier, avrebbe dovuto esibirsi sul palco nel ruolo di Luca per l’ultima volta nella produzione di Bourne domenica 9 agosto sera. Annullato lo spettacolo a Londra.

    Gli spettatori sono stati allontanati dalla porta del teatro con la comunicazione che lo spettacolo era stato annullato “a causa di un tragico incidente”.

    Il ballerino stava guidando la sua moto quando si è scontrato con una Mercedes. La polizia, paramedici e un aereo ambulanza hanno cercato di salvargli la vita, ma non c’è stato nulla da fare, è stato dichiarato morto sul posto. L’autista dell’auto si è fermato ed è stato arrestato con l’accusa di omicidio per guida pericolosa.

    La sua performance in The car man era stata lodata dal critico del Telegraph , Rachel Ward  che ne lodava il suo ruolo in Luca. Il celebre coreografo Matthew Bourne lo aveva definito “uno dei ballerini più carismatici e potenti della sua generazione”.

    Memorabile la sua interpretazione in “Swan Lake” dello stesso Matthew Bourne, il quale ha descritto il ballerino come “una presenza intensamente maschile, forte temperamento, tenerezza e vulnerabilità”. “Un uomo di grande calore e fascino, Jonny era un vero gentiluomo, amato e rispettato dai suoi colleghi e adorato dal pubblico e dalla critica che sono stati ipnotizzati dalle sue memorabili interpretazioni sul palco”. “Era anche un modello di ispirazione e il ruolo di diverse generazioni di giovani ballerini che si erano sforzati di emulare la sua tecnica invidiabile e la maestosa presenza scenica.”

    Jonathan Ollivier era cresciuto a Northampton e aveva studiato presso la Scuola di Danza Rambert. Aveva iniziato la sua carriera professionale in Sud Africa a Cape Town City Ballet. Nel 1999, Ollivier era entrato nel Balletto del Teatro Nazionale (ora chiamato Northern Ballet). Aveva trascorso due anni in Canada come ballerino principale al Ballet Company Alberta. Gli era stata assegnata una borsa onoraria ai Critics Circle e Dance nominato da loro come miglior giovane ballerino nel 2003 e miglior ballerino del 2004, era stato anche nominato nella National Dance Awards nel 2002 e nel 2003 miglior ballerino. Olivier ha raccolto meravigliose recensioni ed è stato descritto come “un partner forte, attore raffinato e un ballerino di straordinaria intensità fisica ed emotiva”.

    La danza piange un grande artista.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • “SI’, VIAGGIARE!”, QUARTA PUNTATA: LO SPETTACOLO DI VOLTERRA

    Veduta Paese Volterra

    GENOVA 30 LUG. Quarta puntata della nostra rubrica estiva per le vacanze “Sì, Viaggiare!”.

    Dopo la scorsa puntata che ci ha portato oltre confine, in Francia, ritorniamo nel Bel Paese e nella bellissima Toscana. Dopo aver visitato Pisa e Lucca ecco ora Volterra.

    Un fantastico borgo medievale ricco di storia e cultura, incastonato nella meravigliosa bellezza delle colline toscane, uniche nel loro genere. Le mura che circondano il confine della città rendono Volterra unica, arroccata sulla propria collina quasi a difesa del proprio splendore.

    COME ARRIVARE

    Auto:

    Si arriva a Volterra da tre strade principali: da Cecina (40 km), da Colle Val d’Elsa (28 km) o da Pontedera (48 km).

    Distanze da Volterra:

    – Toscana: Firenze: 70 km; Siena: 47 km; Pisa: 63 km: Livorno: 66 km; Grosseto: 120 Km.

    – Nord: Genova: 217 km; Bologna: 166 km: Milano 328; Torino: 386 km; Venezia: 311 km; Trieste: 435 km.

    – Sud: Roma: 244 km; Napoli: 454 km; Bari: 694 km; Catanzaro: 877 km.

    Treno:

    Per chi si muove in treno, la stazione di Saline di Volterra, frazione a circa 10 km dal centro di Volterra, è collegata unicamente alla stazione di Cecina, con littorina e con percorrenze poco frequenti, prevalentemente durante il periodo scolastico. A volte la tratta Cecina – Saline di Volterra viene effettuata con servizio automobilistico sostitutivo sempre a carico delle Ferrovie dello Stato.

    Le stazioni ferroviarie vicine più utilizzate sono quelle di Cecina e di Pontedera. Questa stazioni sono collegate con Volterra con autobus.

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  • “SI’, VIAGGIARE!”, TERZA PUNTATA: BREIL SUR ROYA (FRANCIA)

    Cartellone Turistico

    IMPERIA 22 LUG. Torna con la terza puntata la nostra rubrica estiva per le vacanze “Sì, Viaggiare!”.

    Dopo le tappe italiane di Pisa e Lucca il nostro inviato ha deciso di valicare le Alpi e fare una capatina in Francia. Nella Val Roja si arriva ad una ridente cittadina Breil Sur Roya, a pochi chilometri dal confine con l’Italia.

    Breil sur Roya è un caratteristico borgo con un’affascinante centro storico e un’ambientazione naturale unica con il Torrente Roya che scorre tortuoso le rocce scoscese delle Alpi Marittime.

     

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  • GIUSEPPE PICONE RISPLENDE NELLA VALLE DEI TEMPLI

    SALERNO. 17 LUG. Nello spettacolare scenario dell’area archeologica della Valle dei Templi di Paestum in occasione della Terza edizione di Maratona d’Estate mercoledì 29 luglio Giuseppe Picone, etoile internazionale riconosciuta in tutto il mondo, conduce sotto la propria ala protettiva il gotha della danza fin dentro i Templi di Paestum.

    La valle dei Templi è senza dubbio una cornice unica per uno spettacolo come il Gala “Giuseppe Picone & i Grandi della Danza, serata di stelle” in cui l’etoile porta con se i grandi nomi del balletto internazionale.

    La mia Maratona d’Estate 2015 – spiega il direttore artistico della rassegna Stefano Forti – ha voluto fortemente la partecipazione dell’etoile Giuseppe Picone sul palco della Valle dei Templi. Con la presenza di centinaia di giovani ballerini ho pensato alla migliore ciliegina sulla torta in circolazione, ovvero un’etoile della regione ma di fama internazionale, riconducibile ai grandi balletti ed ai più prestigiosi teatri del mondo.

    Picone è l’indiscussa stella del gala ma, per soddisfare le esigenze del numeroso pubblico previsto, si è attorniato di compagni di viaggio di pari valore come  Liudmilla Konovalova (Teatro dell’Opera di Vienna), Nicolai Gorodiskii (Teatro Colon di Buenos Aires), Ana Sophia Scheller(New York City Ballet), Sara Renda (Balletto di Bordeaux), Avetik Karapetyan(Balletto di Toulouse) e la coppia Kateryna Kukhar ed Alexander Stoyanov (Teatro dell’Opera di Kiev).

    La kermesse prevede anche l’aspetto didattico con l’intero atto delle Ombre de La Bayadere messo in scena con il corpo di ballo del progetto Danza & Professione diretto da Sergio Ariota. Quindi le “giovani ombre” avranno l’onore di accompagnare le performance del grande Giuseppe Picone . In chiusura si assisterà alla versione di Bolero dello stesso Picone con la partecipazione dell’Ensemble della Lyric Dance Company diretta da Alberto Canestro.

    Si precisa che per questa occasione è in atto una campagna di ticket molto interessante che va dai 12 euro degli stagisti ai 19,50 euro per il pubblico. Costi contenuti volti a gremire di passione la Valle dei Templi di Paestum per un’estate di bellezze paesaggistiche, danza, miti e leggende.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • AL NOSTRO REDATTORE PER LA CULTURA CAMPONERO IL PREMIO ALLA CRITICA

    GENOVA. 14 LUG. Consegnato a Maratea al nostro redattore per la cultura, la giornalista Francesca Camponero, il “Premio per la Critica” in occasione dalla manifestazione culturale “Maratea in danza” alla sua I Edizione.

    Il festival si è svolto dal 9 al 12 luglio sotto la direzione artistica del maestro Alex Atzewi e prevedeva la partecipazione di nomi di primissimo piano nel panorama internazionale della danza.

    Promotori ed organizzatori dell’evento erano la Pro Loco di Maratea “La Perla” e l’ Accademia Tersicore diretta da Mariadonata Bellavia.

    Il premio a Francesca Camponero è stato consegnato la sera dell’11 luglio, in occasione del Gran Gala di danza che ha avuto come ospiti grandi danzatori del calibro di Giuseppe Picone, Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, Stafania Figliossi ed Edmondo Tucci.

    Il giorno prima, il 10 Luglio alle ore 21 in P.zza del Gesù sempre a Maratea vi è stata la presentazione del libro INCONTRI della giornalista critico di danza di cui alcuni brani sono letti dall’attrice Rosita Speciale, moderatore della serata Eva Bonitatibus. (nelle foto: alcuni momenti della premiazione e della presentazione del libro).

     

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  • “SI’ VIAGGIARE!”, SECONDA PUNTATA: LUCCA E LE SUE MURA

    LUCCA 9 LUG. Siamo giunti al secondo appuntamento settimanale con la nostra rubrica estiva “Sì, Viaggiare!”.

    La scorsa settimana nella prima puntata abbiamo fatto tappa a Pisa, oggi abbiamo deciso di rimanere sempre in Toscana per visitare una delle città più ricche di storia e d’arte, ovvero Lucca.

    La città ha origini romane ed è stata lungamente autonoma fino all’Unità d’Italia. E’ ricca di monumenti tra cui spiccano le Mura che la circondano nel suo perimetro e le numero torri al suo interno come quella dell’Orologio.

    Per arrivare a Lucca arrivando da Genova e Roma si percorre l’autostrada A12 fino a Viareggio dove si prende lo svincolo della A11 in direzione Firenze e Lucca. Dal capoluogo fiorentino la A11 collega direttamente le due città.  Dal punto di vista ferroviario La stazione di Lucca è attraversata dalla ferrovia Viareggio-Firenze ed è anche il capolinea di due linee secondarie: la ferrovia Lucca-Aulla e la ferrovia Lucca-Pisa.

    Ora sognate con il nostro inviato tra storia e capolavori architettonici: ecco a voi Lucca!

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