Categoria: Cronaca

  • NOTTE DI FOLLIA OMICIDA A MILANO. DONNA DECAPITATA

    MILANO. 14 GIU. Notte di follia omicida a Milano dove una donna di 52 anni è morta decapitata e un uomo è rimasto ferito ma ma non in pericolo di vita.

    E’ quanto è successo questa notte alle 2 in una casa popolare a Milano in via Amadeo.

    Qui il 118 è intervenuto su richiesta dei Carabinieri, constatando il decesso della donna e soccorrendo un uomo.

    L’uomo, o meglio il giovane, ha 20 anni e sarebbe un sudamericano che presenta una ferita da taglio a una mano ed è stato trasportato al Policlinico in codice giallo e attualmente viene piantonato dai militari.

    La vittima è una cinquantaduenne il cui corpo è stato trovato in un appartamento, mentre la testa nel cortile interno del palazzo.

    La donna uccisa viveva nell’appartamento in via Amadeo e sembra che il sudamericano la scorsa notte pare si trovasse con lei ma non è chiaro se i due convivessero.

    Sembra che tra il ferito e la vittima, sarebbe scoppiata una furibonda lite.

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  • ITALIA, CONTE “GIOCATO CON CORAGGIO E PERSONALITÀ”

    SPALATO (CROAZIA) 13 GIU.“Abbiamo fatto una buona partita, con coraggio e personalità. Sono contento, però sappiamo che c’è da lavorare. I giovani crescono, stanno facendo esperienza e questo è molto importante”: sono le prime parole del Commissario tecnico Antonio Conte a fine partita. Soddisfatto, il cittì, anche se ha qualcosa dire sul gol della Crozia: “Un po’ ingenui siamo stati – precisa Conte – ma eravamo convinti che fosse regolare. Il gol è regolare, quindi c’è stata una doppia beffa. Dispiace, perché quantomeno l’arbitro avrebbe dovuto trovare un escamotage per bloccare l’ azione”.


    Del nuovo modulo, il 4-3-3, il cittì azzurro è soddisfatto: “E’uno schema che mi consente di valorizzare al meglio tutti gli esterni che il campionato italiano sta offrendo. Oggi c’era già un’idea di gioco, poi il vecchio sistema si può fare quando ci sono tutti gli juventini e allora diventa automatico, ma questo modulo in avanti ci può dare soddisfazioni”.

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  • QUAL. EURO ’16: CROAZIA-ITALIA 1-1, CUCCHIAIO DI CANDREVA

    SPALATO (CROAZIA) 13 GIU. Un punto importante, quello di Spalato. Un risultato – lo stesso di Milano – che accontenta Italia e Croazia e che non cambia la situazione del girone H: sempre al comando i croati con 14 punti, seconda l’Italia a 12, resta invariata anche la posizione della Norvegia che ha pareggiato con l’Azerbaijan. E’ una bella Italia, che avrebbe meritato di più e che, suo malgrado, è stata protagonista di una paio di episodi sfortunati. Buffon para un rigore a Mandzukic, El Shaarawy segna un gol regolare che viene annullato e, mentre gli Azzurri protestano, il gioco riprende e la Croazia passa in vantaggio con Mandzukic, poi arriva la rete su rigore di Candreva: succede tutto nel primo tempo, tra il 7’ e il 35’ in uno stadio a porte chiuse per i cori razzisti degli ultras croati in Norvegia.
    Modulo nuovo, il 4-3-3, tridente inedito per l’Italia che schiera Buffon in porta, in difesa Bonucci e Astori centrali, De Silvestri a destra e Darmian sulla corsia sinistra, a centrocampo Parolo, Pirlo, Marchisio, in attacco Candreva, Pellè, El Shaarawy. Tante le defezioni nel clan azzurro in una partita che rappresenta un crocevia fondamentale per l’Europeo, dove in palio c’è il primo posto del girone, ma anche la voglia di sfatare una tradizione che ha visto una sola volta la Nazionale italiana battere la Croazia 73 anni fa.
    In un clima surreale, la Croazia parte subito spedita e dopo sette minuti ha già sui piedi l’opportunità di passare in vantaggio, grazie ad un fallo di Astori su Srna che l’arbitro punisce con un calcio di rigore: ma dal dischetto Mandzukic si fa parare il tiro da Buffon. Tre minuti e l’Italia va un gol regolare di El Shaarawy che Atkinson annulla per fuorigioco: mentre gli Azzurri protestano, il gioco riprende e la Croazia con una fulminea ripartenza sorprende l’Italia con un cross dalla destra che Mandzukic raccoglie di sinistro e spedisce in rete portando la sua squadra in vantaggio.
    Quindici minuti difficili per l’Italia, che raccoglie le forze e, con Pirlo in cabina di regia, riparte a testa alta. Ma, come se non bastassero le numerose defezioni dei giorni scorsi, Buffon ha qualche problema al ginocchio e stringe i denti, mentre un intervento di De Silvestri su Kovacic mette ko l’azzurro, sostituito al 26’ da De Sciglio.
    E, dopo una bella azione avviata da Pirlo, proseguita da Marchisio e ancora da Pellè per El Shaarawy che sbaglia il tiro dall’altezza del dischetto del rigore, gli Azzurri pareggiano il conto al 35’ grazie ad un penalty assegnato per un “mani” in area di Mandzukic e trasformato con un “cucchiaio” da Candreva al secondo gol con la maglia azzurra.
    I primi 45’ minuti terminano con la squadra di Conte in pressing e un tiro del sempre presente Pellè, parato da Subasic.
    Nella ripresa Buffon non rientra in campo (profondo taglio al ginocchio) e lascia la porta a Sirigu. Dopo una bella parata, al 5’, di quest’ultimo sul solito Mandzukic, l’Italia prende il comando della partita, crea e sciupa diverse occasioni: al 16’ finisce alto un colpo di testa di Marchisio, al 23’ una grande azione di Candreva sulla destra si conclude con un tiro ben sopra la traversa di Pirlo, quindi al 25’ Parolo tira centrale da buona posizione.
    Al 33’ si sveglia la Croazia con un gran tiro di Perisic da trenta metri, che finisce abbondantemente fuori. Al 35’ terzo cambio di Conte con Ranocchia che subentra a El Shaarawy. La gara finisce con la Croazia in dieci per l’espulsione di Srna (doppia ammonizione) all’89’.

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  • CAPOTRENO E MACCHINISTA AGGREDITI CON MACHETE A MILANO

    MILANO. 12 GIU. Due sudamericani sono stati bloccati dagli agenti delle Volanti nelle fasi successive alla brutale aggressione a colpi di machete di un capotreno e di un ferroviere intervenuto per aiutarlo, avvenuta ieri sera su un treno proveniente dal sito di Expo, lungo il passante ferroviario di Villapizzone.

    I due, che farebbero parte di gang di latinos, sono stati fermati per identificazione e sono stati sentiti a lungo dalla polizia, che è anche in attesa di ricevere i filmati dell’impianto di videosorveglianza del vettore ferroviario.

    Al momento del controllo presentavano alcune macchie di sangue sui vestititi, dai quali ora verrà estratto del dna.

    L’aggressione sarebbe avvenuta a bordo del treno perché i sudamericani si sono rifiutati di mostrare il biglietto al capotreno. Il ferroviere colpito al braccio, dopo una lunga operazione potrebbe non perdere più l’arto, che gli è stato riattaccato.

    L’uomo, che ha circa 30 anni, è stato sottoposto a un’operazione chirurgica all’ospedale di Niguarda.

    L’altro ferroviere di 31 anni, che era libero dal servizio, è stato colpito alla testa intervenendo in soccorso del collega.

    L’assessore alla Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte di Forza Italia ha chiesto militari in tutte le stazioni e forze dell’ordine sui treni pronte a sparare.

    Lo stesso Maroni ha chiesto militari in tutte le stazioni e sui treni Forze dell’Ordine armate, formate e “pronte anche a sparare”.

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  • ANTONIO CASSANO INDAGATO PER EVASIONE DA 3 MLN

    ROMA. 10 GIU. Antonio Cassano sarebbe indagato per evasione fiscale; ad anticiparlo è stato il quotidiano La Repubblica.

    Il sostituto procuratore Antonino Di Maio contesta al fantAntonio un’evasione di 3 milioni di euro sull’ingaggio percepito dal Real Madrid. In pratica, si legge nell’ articolo, per il pubblico ministero, Cassano sarebbe responsabile di una dichiarazione infedele ai danni dell’erario nel 2006.

    Se per il fuoriclasse barese – è scritto tra l’altro su Repubblica – l’evasione fiscale, per cui è indagato, rappresenta l’ennesima ‘cassanata’ lo si scoprirà a breve. Per ora il sostituto procuratore Antonino Di Maio si appresta a chiudere le indagini nei confronti del talento, poi spetterà al gup decidere se spedire a processo Cassano”.

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  • LEOPARDO SCAPPA E VIENE RIPORTATO ALLO ZOO AL GUINZAGLIO

    CAGLIARI. 9 GIU. Un leopardo di tre anni fuggito dal giardino zoologico privato “Odry Zoo”, in località Guspini, in provincia di Cagliari, è stato rintracciato e catturato alle prime ore del mattino a due chilometri dal parco animali.

    A farlo è stato lo stesso titolare dello zoo, Marino Nonnis, che ha avvistato il felino semi addormentato.

    Si è avvicinato all’animale che ha cercato una prima volta di allontanarsi rimanendo, però, impigliato in una rete metallica. Nonnis lo ha nuovamente raggiunto e parlandogli pacatamente lo ha preso e gli ha messo un guinzaglio.

    Poi lo ha riportato allo zoo e rinchiuso in gabbia alla presenza di agenti del Corpo forestale e dei carabinieri.

    Internet: www.odryzoo.it

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  • ALBANIA. AGON CHANNEL. MANDATO D’ARRESTO PER BECCHETTI

    TIRANA. 9 GIU. La procura albanese ha emesso oggi un ordine di cattura per l’imprenditore romano Francesco Becchetti, proprietario, fra l’altro, di Agon Channel, la prima tv delocalizzata in Albania che va in onda in Italia sul canale 33 del digitale terrestre.

    La magistratura albanese lo accusa di “falso in documentazione” e “riciclaggio di denaro”.

    Stessa accusa per la madre Liliana Condomitti, Mauro de Renzis, suo collaboratore nei cui confronti è stato emesso un ordine di arresto ed Erjona Troplini, una collaboratrice albanese, già arrestata.

    E’ stat arrestata anche la dipendente di una banca a Tirana che avrebbe aiutato Becchetti.

    Posto sotto sequestro da Tirana il pacchetto azionario detenuto da Becchetti, in cinque società registrate in Albania dove l’imprenditore albanese deteneva il 60 per cento, tra cui anche Agon Set, proprietaria di Agon Channel.

    Nell’occasione sono stati sequestrati anche tutti i conti correnti attestati a lui ed alle sue società.

    L’inchiesta, avviata lo scorso anno, riguarderebbe il settore energetico ed in particolare la costruzione di una centrale idroelettrica, costruzione in realtà mai realizzata.

    Secondo gli inquirenti Becchetti nel periodo 2007-2013, avrebbe organizzato un sistema di riciclaggio che gli avrebbe fruttato diversi milioni di euro. Becchetti, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe evaso anche il fisco per una somma di oltre 5 milioni di euro.

    Agon Channel era partito poco meno di un anno fa, il primo dicembre del 2014, con una grande festa a Milano con ospiti tanti volti della tv italiana e cotinua le proprie trasmissioni.

    Becchetti, romano, 49 anni, un passato nel settore energetico, tra centrali idroelettriche e trasformazione dei rifiuti, aveva prima già investito nell’editoria cartacea in Albania.

    Non solo, aveva anche acquistato anche una squadra della terza serie inglese, il Leyton Orient.

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  • DOMANI DALLE 9:30 SCIOPERO NAZIONALE DELL’ IKEA

    GENOVA. 5 GIU. Domani, contro la disdetta del contratto integrativo i lavoratori dell’Ikea a Genova iscritti a Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero di otto ore.

    Lo sciopero partira dalle 9:30 e prevede anche un presidio con volantinaggio.

    Lo stato di agitazione è stato proclamato a livello nazionale in tutte le sedi della multinazionale svedese.

    “Le lavoratrici e i lavoratori IKEA, dopo 25 anni di contrattazione e conquiste – si legge in una nota sindacale – non ci stanno a farsi sottrarre il contratto integrativo. L’azienda ha deciso di compiere un atto politico grave dando disdetta di tutti gli accordi, nazionali e locali. E’ in gioco la pretesa dell’azienda di abbassare i livelli retributivi dei dipendenti”.

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  • LANDINI: AL CENTRO I DIRITTI DELLA COSTITUZIONE

    GENOVA. 5 GIU. Ultimo, ma non meno importante fra gli oratori, all’incontro odierno di Confindustria Giovani il segretario generale della Fiom CGIL Maurizio Landini che è intervenuto a “Diversi ma uguali”.

    Landini ha detto: “In un paese dove ci sono milioni di persone che hanno perso la fiducia, c’è il problema di rimettere al centro della discussione politica e sindacale come si possa creare lavoro. Noi paghiamo l’assenza di politica industriale, paghiamo un’idea di valorizzazione del lavoro, per questo è necessario contrattare e valutare le scelte politiche, perchè è quando ci sono idee diverse che bisogna confrontarsi e discuterne”.

    Da sindacalista – ha proseguito Landini – ritengo che il problema è come si possa tornare ad avere una rappresentanza politica sul lavoro”… “Penso di poter essere in grado sindacalmente di riunire tutte le forme di lavoro che ad oggi sono divise, non solo il lavoro salariato classico, ma anche lavoro autonomo e partita IVA, poiché questa divisione ha portato ad un indebolimento complessivo. Il fatto che la gente non vada a votare pone il rischio di una crisi della Democrazia, perchè la gente non si sente rappresentata. Non è un tema della politica, ma di rappresentanza”.

    Landini prosegue come un fiume in piena spiegando la sua volontà di rapportarsi alla pari con altre realtà e di non essere né un partito, né di avere l’intenzione di candidarsi per future elezioni, ma di voler mettere al centro quelli che sono i diritti fondamentali della Costituzione. All’improvviso il suo discorso è stato interrotto da un black out elettrico improvviso di tutto l’hotel che è durato per diversi minuti, di fatto facendogli finire il discorso che stava facendo. (nella foto di Marco Marchelli: Maurizio Landini segretario della Fiom CGIL all’incontro di Confindustria Giovani).

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  • ORLANDO SCHERZA: “PROVVEDIAMO AD ESECUZIONI DI AVVOCATI…”

    GENOVA. 5 GIU. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando è giunto all’ora di pranzo all’incontro dei Giovani di Confindustria all’Hotel Miramare per partecipare alla tavola rotonda “Diversi ma uguali” alla quale ha partecipato anche, fra gli altri, il leader della Fiom Landini.

    Il ministro esordisce, essendo il titolare del dicastero della Giustizia, parlando dei passi “in avanti” fatti dal sistema legislativo, primo fra tutti il processo telematico per quanto riguarda i processi civili che “ha fatto risparmiare 50 milioni di euro” e “funziona in modo ottimale”. Poi alla domanda se ci sono troppi avvocati, se è necessario fare un numero chiuso, scherza: “Provvediamo alle esecuzioni di avvocati, ma eviterei…”. Agli avvocati bisogna “chiedere di farsi carico della prevenzione e della conciliazione di un conflitto (tra le parti). Così tolgono del lavoro ai giudici e ci ottengono tempi più rapidi”.

    “E’ quello che abbiamo fatto con la mediazione, un vero successo esplosivo. Con 16 euro facciamo oggi una separazione consensuale… Non tutto oggi deve passare davanti al giudice”.

    Poi parlando delle elezioni ed in particolare delle primarie: “Abbiamo attribuito alle primarie una virtù taumaturgica, non sono in grado di definire una coalizione, possono scegliere il candidato più competitivo, non sciogliere i nodi politici”… “Ci sono cose che devono fare le forze politiche e che noi non abbiamo fatto”. (nella foto: il ministro della Giustizia Andrea Orlando alla tavola rotonda “Diversi ma uguali”, all’incontro dei Giovani di Confindustria a Santa Margherita Ligure).

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