Categoria: Cronaca

  • E’ MORTO IL DOTTOR OMAR ZIVAGO SHARIF

    IL CAIRO. 11 LUG. Diamo addio ad Omar Sharif e al suo sorriso ironico che ci ha fatto innamorare: un attacco di cuore lo ha stroncato ieri a 83 anni, in un ospedale del Cairo, dopo l’ultima battaglia contro l’ Alzheimer.

    Il suo vero nome era Michel Dimitri Shalhoub, figlio di genitori libanesi ed era nato ad Alessandria d’Egitto il 10 aprile 1932.

    Si era laureato in matematica e fisica al Cairo, scoprende il cinema quasi per caso nel 1953.

    A notarlo un giovane regista, Youssef Chahine, e per Lotta sul fiume lo sceglie a fianco di una diva dell’epoca, Faten Hamama.

    Ed è il destino a convogliare Sharif all’ amore verso il cinema e proprioverso Faten Hamama che sposerà due anni dopo.

    In otto anni interpreta oltre 20 film, tra cui La castellana del Libano e I giorni dell’amore. Poi proprio per ottenere il consenso dei genitori della sposa si converte all’Islam e sceglie il nome che lo accompagnerà per la vita, Omar El Sharif.

    David Lean lo sceglie per il cast di Lawrence d’Arabia nel 1961 nel film di Lean recita il ruolo dello Sceriffo Alì, tra Peter O’Toole, Anthony Quinn.

    Recita in modo ottimale il suo ruolo tanto da guadagnarsi la nomination all’Oscar del ’63 che gli apre le porte di Hollywood.

    In Italia partecipa a La caduta dell’impero romano, Marco Polo e Gengis Khan; ad Hollywood in Una Rolls Royce gialla e soprattutto, nel 1965, nel Dottor Zivago.

    Il successo è tale che arriva un Golden Globe.

    Omar Sharif torna in Europa con C’era una volta di Francesco Rosi, La notte dei generali di Anatole Litvak, canta con Barbra Streisand in Funny Girl e si innamora della diva americana.

    Poi ancora La tragedia di Mayerling, nel ruolo del ‘Che’. Partecipa anche a diversi western all’italiana fra cui L’oro dei McKenna ma anche in Francia con Diritto d’amare e Funny Lady, nel 1975, con Barbra Streisand.

    Omar Sharif impara l’italiano, parla il greco e il turco, ha pubblicato il suo primo manuale di bridge ed è entrato nella lista dei top players del gioco.

    Nel 2003 Omar Sharif a Venezia riceve il Leone d’oro alla carriera con Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano con l’interpretazione dell’anziano commerciante sufi che scopre la sua vocazione paterna nell’incontro con il giovane ebreo Momo Schmidt.

    Partecipa (con la voce) alle Cronache di Narnia per il leone, ad Hidalgo, e con Antonio Banderas ne Il tredicesimo guerriero.

    Tra le sue ultime apparizioni, un cameo muto nei panni di se stesso nel film di Valeria Bruni Tedeschi nel film Un castello in Italia (2013).

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  • STRADALE: “ALLARME GOMME. RADDOPPIATE QUELLE LISCE E NON CONFORMI”

    ROMA. 9 LUG. Sono stati presentati a Roma i risultati della campagna “ Vacanze Sicure”, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione; a commentarli il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno.

    Oltre 9.000 i controlli effettuati in 7 regioni (Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Lazio e Liguria) tra metà maggio e metà giugno che sono stati elaborati su modello del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Torino.

    La campagna, frutto della storica collaborazione tra il Ministero dell’Interno Servizio Polizia Stradale e le Associazioni dei produttori e dei rivenditori di pneumatici, quest’anno ha riscontrato un trend fortemente negativo su tutti gli aspetti controllati. Il risultato è un abbassamento drastico dei parametri di sicurezza delle gomme degli italiani. Rappresentando l’unico punto di contatto tra il veicolo ed il suolo questo dato è molto preoccupante per la sicurezza stradale in generale.

    Le regioni coinvolte rappresentano circa il 27% del parco circolante nazionale e le principali direttrici del traffico nord-sud costiero, sia tirrenico sia adriatico. Dal 2003 ad oggi sono oltre 130.000 i controlli specifici su strada, lungo tutto lo stivale, per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del pneumatico come elemento di sicurezza attiva.

    I dati raccolti e analizzati sono allarmanti perché dicono che la percentuale di vetture che circolano con gomme lisce è passata dal 3,03% dello scorso anno al 5,63% di quest’anno con addirittura numeri a 2 cifre in Campania e Molise (10,14%). Con gomme lisce ed asfalto bagnato, la frenata si allunga fino al doppio del normale, ed è una tra le prime cause di tamponamento.

    Il numero di pneumatici danneggiati visibilmente sui fianchi si attesta al 3,83%. Questo dato è altrettanto preoccupante perché il pneumatico danneggiato visibilmente, associato al sottogonfiaggio, può portare al cedimento strutturale, comunemente indicato come scoppio del pneumatico, proprio quando le temperature sono elevate come in questi giorni e generalmente in estate.

    Il rischio è alto soprattutto se si considera che oltre il 50% degli automobilisti viaggia con gomme sottogonfiate.

    La non omologazione si attesta al 2,32%. Da sottolineare in questo caso il fenomeno della Liguria al 5,01%, più del doppio della media, con una punta sopra il 10% di Genova, che già nelle indagini degli anni passati presentava numeri molto più alti di quella nazionale.

    Grazie ai numeri raccolti dall’iniziativa “ Vacanze Sicure ”, ci fu un approfondimento di indagini che portarono anche al sequestro di pneumatici non omologati in arrivo ai porti liguri.

    Anche la non omogeneità per asse è cresciuta e si attesta al 3,41% mentre la non conformità alla carta di circolazione è al 2,85% con punte del 4%, ad esempio in Friuli Venezia Giulia. A rendere chiaro l’aumento esponenziale del fenomeno, basti ricordare che nel 2013 la percentuale era dello 0,85%. Non omogeneità e non omologazione dimostrano come l’automobilista adotti soluzioni di ripiego per motivi sicuramente economici, senza però considerare l’aumento del rischio per la sicurezza stradale. Per legge gli pneumatici dello stesso asse devono essere identici, la ratio di questa disposizione è tecnica ed è dettata da considerazioni di sicurezza stradale.

    In forte aumento anche il numero di vetture controllate che montavano ancora gomme invernali in mesi estivi che è al 17,18% con picchi vicini al 30% nelle Marche e in Basilicata. Con temperature estive elevate, il pneumatico estivo riduce lo spazio di frenata su asfalto asciutto fino al 25% rispetto all’invernale, mentre su asfalto bagnato, la differenza è circa del 18% sempre a favore dell’estivo. Importante sottolineare che dei pneumatici invernali montati, i 2/3 sono marcati col pittogramma alpino per condizioni invernali severe. Inoltre il 5% dei pneumatici invernali montati non era conforme a quanto riportato in carta di circolazione.

    Quest’anno 309 vetture sulle oltre 9.000 controllate (3,41%) presentavano un equipaggiamento non omogeneo. Il che vuol dire che avevano sullo stesso asse gomme diverse per marca e/o modello/misura, oppure montavano due invernali e due estivi. Questo equipaggiamento misto estivi/invernali non è vietato dal Codice della Strada ma è sconsigliato dalla Direttiva del Ministero dei trasporti del 30 gennaio 2013.

    Il parco circolante italiano è molto vecchio e continua a invecchiare con i suoi 11 anni e un mese, e più del 50% delle automobili in circolazione hanno più di 10 anni. L’indagine ha dimostrato ancora una volta che più una macchina è vecchia e maggiori sono le sue non conformità relative ai pneumatici. L’età media delle automobili controllate dalla Polizia Stradale è risultata essere ben al di sotto della media nazionale, cioè 7 anni e 10 mesi. Quindi la situazione reale è probabilmente ben più grave rispetto a quanto già appare da questa indagine.

    Inoltre, in una situazione come quella italiana, è da guardare con grande preoccupazione la mancanza di revisione, indice inequivocabile di mancata manutenzione, che anche quest’anno cresce, e si attesta al 7,09% contro il 5,68% rispetto all’anno precedente. Un punto percentuale, traguardato sui numeri del parco circolante italiano, equivale a 370.000 veicoli, quindi il 15% di vetture con non conformità relative ai pneumatici si traduce in oltre 5 milioni di autoveicoli non conformi per le sole gomme. Se poi si aggiunge anche la mancanza di revisione i veicoli non conformi sarebbero oltre 7,5 milioni”.

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  • FNSI. E’ MORTO IL PRESIDENTE SANTO DELLA VOLPE

    ROMA. 9 LUG. E’ mancato dopo una breve malattia all’età di 60 anni il presidente della Fnsi, Santo Della Volpe.

    Della Volpe era stato un Inviato del Tg3, era socio fondatore dell’associazione Articolo 21 e vice presidente di Libera Informazione.

    Proprio lo scorso gennaio a Chianciano, Della Volpe, era stato eletto presidente della Federazione della Stampa.

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  • BERLUSCONI CONDANNATO A 3 ANNI PER CORRUZIONE

    NAPOLI. 8 LUG. Silvio Berlusconi è stato condannato dal Tribunale di Napoli a tre anni di reclusione per corruzione nel processo che lo vedeva imputato per la compravendita dei senatori.

    Alla stessa pena è stato condannato anche Valter Lavitola.

    Silvio Burlusconi a tale proposito ha commentato: “Prendo atto di un’ assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile. Resto sereno, certo di aver sempre agito nell’interesse del mio Paese e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, così come continuerò a fare”.

    Anche il suo legale, l’avvocato Niccolò Ghedini ha definito la sentenza clamorosamente ingiusta e ingiustificata”. Per quanto riguarda il processo che si prescriverà il 6 novembre, l’avvocato Ghedini ha espresso l’auspicio che la Corte di Appello assolva Berlusconi nel merito.

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  • UN MIG IN FASE DI DECOLLO SFIORA UN UOMO. IL VIDEO

    TRIPOLI. 8 LUG. E’ diventato ormai virale sul web il video che mostra un caccia militare della Free Libyan Air Force, mentre in fase di decollo in una pista del deserto libico sembra quasi sfiorare la testa di un uomo.

    Le immagini sono state diffuse da diversi media locali e mostrano nelle prime sequenze la pista di un aeroporto ed una scritta in sovraimpressione ‘A Benina (al Obaidy)’ mentre una voce in sottofondo urla ‘Allah Akbar’ (‘Dio è grande’).

    Un uomo passeggia sulla pista di decollo e pochi istanti dopo arriva un aereo, sembra un Mig 23, che quasi lo sfiora.

    L’uomo viene investito dall’onda d’urto e scaraventato a terra in una vera e propria sequenza da brivido.

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  • ERANO SPOSATI DA 75 ANNI. MUOIONO ABBRACCIATI

    SACRAMENTO. 4 LUG. Una coppia di anziani coniugi della California, sposati per 75 anni, Alexander e Jeanette Toczko, entrambi di 95 anni, sono morti tra le braccia uno dell’altro nell’arco di neanche 24 ore.

    Si erano sposati nel 1940, ma stavano insieme da quando avevano 8 anni. La notizia sta facendo il giro del mondo ed è la prova di un amore senza fine.

    L’ “ultimo abbraccio” è stato documentato dalla loro figlia che ha voluto testimoniare come la “storia di Alexander e Jeanette sia una di quelle che toccano il profondo con i due che si conobbero all’età di otto anni e da quel momento in poi non si separarono più”.

    Alcune settimane fa – racconta la figlia – Alexander ebbe delle complicazioni in seguito alla rottura dell’anca che lo costrinse all’immobilità nel letto. Quasi contemporaneamente si ammalò anche Jeanette, così la coppia fu trasferita in un ospizio del posto in modo che stessero insieme durante la degenza”.

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  • PORTI. GENOVA CON SAVONA E SPEZIA CON MASSA

    ROMA. 4 LUG. E’ ufficiale viene modificato il sistema dei porti con Genova che sarà con Savona e La Spezia con Marina di Carrara.

    Ieri, a Roma, il Consiglio dei Ministri ha approvato il piano della logistica e dei porti, che prevede un riassesto del sistema portuale nazionale.

    La modifica riguarderà 13 distretti, con le Autorità portuali trasformate in ‘Direzioni’.

    Un coordinamento nazionale che farà capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti deciderà anche gli investimenti.

    Anche la nomina dei direttori avverrà ad opera del Ministro, sentito il presidente della Regione o i presidenti, in caso di distretti inter-regionali.

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  • L’EX PORTIERE DELLA SAMP SERENI CONDANNATO PER ABUSI SU MINORI

    OLBIA. 1 LUG. L’ex portiere di Torino, Lazio e Sampdoria, Matteo Sereni è stato condannato a 3 anni e sei mesi di reclusione e alla perdita della patria potestà.

    Si è concluso ieri a Tempio Pausania il processo con rito abbreviato contro l’ex calciatore, accusato dalla ex moglie Silvia Cantoro, di abusi su minori.

    Il Gup, Marco Contu, ha condannato Sereni per fatti che sarebbero stati commessi in una villa in Costa Smeralda nell’estate del 2009.

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  • FURTI DI METALLO. L’OPERAZIONE EUROPEA BLUE AMBER

    ROMA. 30 GIU. Blue Amber è la denominazione di una delle più grandi operazioni in assoluto che vedono coinvolte le forze dell’ordine in tutta l’UE nella lotta contro il crimine grave ed organizzato.

    La massiva operazione congiunta, che viene svolta all’interno della Piattaforma Europea Multidisciplinare contro le Minacce Criminali (EMPACT), consiste in un serie di action days caratterizzate da azioni operative in larga scala delle forze di polizia.

    In tale ambito si è svolto l’action day contro i furti di metallo in 16 Stati membri dell’Unione europea.

    L’azione operativa ha visto il coordinamento italiano, come action leader, a cura della Direzione Centrale della Polizia Criminale che si è avvalsa del know how dell’Osservatorio Nazionale sui Furti di Rame ed è stata il risultato di un’iniziativa lanciata durante un incontro presso l’Europol svoltosi il 19 e 20 gennaio 2015, al fine di dare un forte monito alle organizzazioni criminali dedite al furto e alla ricettazione di rame e altri metalli e ai tanti rottamai e operatori del settore che accettano, spesso incautamente, tutti i tipi di metallo.

    L’operazione Blue Amber ha visto anche il coinvolgimento della rete informale contro il furto di metallo creata durante il semestre italiano di Presidenza dell’UE su proposta della Direzione Centrale della Polizia Criminale diretta dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Fulvio della Rocca.

    Durante l’action day sono stati effettuati controlli incrociati in tempo reale con le banche dati di Europol che, per l’occasione, ha allestito un coordination center dove gli Stati membri, hanno inviato propri esperti.

    L’intelligence dimostra che il metallo rubato è spesso trasportato attraverso diversi confini e venduto come rottame, lontano dalla scena del crimine. Le indagini svolte durante questa giornata di azione avranno ulteriore seguito attraverso l’analisi di Europol, al fine di individuare il principale modus operandi e le persone e le bande coinvolte in questo commercio illegale.

    Molte organizzazioni criminali sono implicate nel furto su larga scala di metalli. I criminali e i commercianti di rottami che acquistano cavi di rame rubati da linee ferroviarie, energetiche o telefoniche, prendono atto, ancora una volta, che questo tipo di criminalità transfrontaliera è seriamente contrastata. Il reato spesso colpisce le reti di trasporto, di comunicazione e di alimentazione energetica, causando notevoli disagi e i costi connessi alla sostituzione e riparazione dei danni causati spesso superano il valore del metallo rubato.

    Le forze dell’ordine europee, nell’ambito dell’operazione Blue Amber, hanno effettuato controlli anche presso i rottamai, nei cantieri, lungo le strade di frontiera e binari ferroviari. Sono stati controllati anche numerosi soggetti sospettati di ricettazione.

    Le Forze di Polizia italiane hanno preso parte all’action day nel territorio nazionale complessivamente con 11.883 operatori (suddivisi in 4.750 pattuglie). Sono controllate 31.473 persone (34 le persone arrestate e 312 quelle denunciate a piede libero per 45 casi di furto e 830 altri crimini o violazioni amministrative) e 2.664 aziende operanti nel settore del riciclo dei metalli (c.d. rottamai) e 26.080 veicoli. Complessivamente sono stati sequestrati 46 mezzi di trasporto, 1.229.511 Kg di rame per un controvalore di circa € 5.787.308 e 44.701 kg. di altri metalli (ferro/acciaio, alluminio, piombo, etc.), per valore di circa € 6.394, per un totale di circa €. 5.793.700.

    L’Agenzia delle Dogane ha impegnato oltre 150 funzionari doganali che hanno effettuato 300 controlli, relativi a numerose bollette doganali di importazione ed esportazione riferibili a container e veicoli industriali e traffico veicolare minore.

    Il quantitativo totale di cascami e rifiuti di rame sottoposto a controllo doganale in occasione dell’Action Day  ammonta a circa 900 tonnellate. I porti maggiormente interessati dalle esportazioni e dalle importazioni in data 27.05.2015 sono stati Genova e Ravenna, dove sono state sottoposte a controllo, rispettivamente, 9 e 4 spedizioni di cascami di rame, per un quantitativo pari a circa 360 tonnellate nel caso di Genova e 152 nel caso di Ravenna. Ulteriori controlli doganali sulle spedizioni di rame sono stati effettuati presso gli uffici delle dogane di Trieste, Como, Napoli, Bari e Brindisi, per un quantitativo complessivo superiore a 300 tonnellate. “Per la preparazione degli interventi di controllo negli spazi doganali sono state condotte attività di verifica fiscale presso le aziende selezionate sulla base di mirate attività di intelligence, per accertare la regolarità degli scambi intracomunitari ed extra UE dichiarati”.

    I risultati dell’operazione Blue Amber per quanto riguarda il focus sui furti di metallo in ambito Europeo sono i seguenti: controllate 11.546 aziende di rottame, 119.863 persone (di cui 319 arrestate e 434 denunciate) e 62.958 veicoli (di cui 236 sequestrati), contestati 1.717 crimini (di cui 163 casi di furto) e violazioni amministrative, sequestrati 1.367.062 chilogrammi di metallo per un valore stimato di 6.065.804 euro.

    Blue Amber, prevederà altre operazioni di contrasto e di prevenzione di altre tipologie di crimini che coinvolgono gli Stati dell’Unione Europea.

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  • FINCANTIERI. SEQUESTRATE ALCUNE AREE DI MONFALCONE

    GENOVA. 30 GIU. Alcune aree del cantiere di Monfalcone della Fincantieri sono state poste sotto sequestro preventivo per un provvedimento del Tribunale penale di Gorizia.

    Si tratta di aree, secondo quanto sostiene Fincantieri “strategiche per il regolare svolgimento del ciclo produttivo” e “destinate alla selezione dei residui di lavorazione”.

    La misura adottata dal Tribunale di Gorizia viene definita dall’ azienda “particolarmente gravosa”. Fincantieri che si è attivata per una revoca del provvedimento ha bloccato l’attività produttiva.

    Il sequestro è stato condotto dal Comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente-Nucleo operativo ecologico di Udine, su mandato del Tribunale penale di Gorizia.

    La richiesta di sequestro si inserirebbe in un’indagine avviata nel maggio del 2013.

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