Categoria: Cronaca

  • Marò. Sospesi in India i procedimenti giudiziari

    La Corte Suprema indiana ha sospeso tutti i procedimenti giudiziari per i due marò italiani

    NUOVA DELHI. 26 AGO. La Corte Suprema indiana ‘fino a nuovo ordine’ ha sospeso tutti i procedimenti giudiziari per i due marò italiani.

    Una nuova udienza fissata per il prossimo 13 gennaio farà il punto della situazione.

    La decisione è stata presa dopo la sentenza pronunciata ad Amburgo dal Tribunale del Mare lo scorso 24 agosto.

    La nuova udienza il 13 gennaio 2016, è due giorni prima della scadenza del nuovo permesso di sei mesi di permanenza in Italia concesso a Massimiliano Latorre.
    Nell’udienza i giudici della Corte hanno anche respinto l’iniziativa di un avvocato di far calendarizzare una petizione firmata dai familiari di uno dei pescatori per la reintroduzione nel processo della legge antiterrorismo Sua Act.

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  • Pechino. Vince l’oro e con la medaglia paga taxi

    Pawel Fajdek vince l’oro a Pechino e con la medaglia paga il taxi

    PECHINO. 25 AGO. Il polacco Pawel Fajdek, neo campione del mondo nel lancio del martello a Pechino, ha vinto l’oro, poi ha festeggiato, si è ubriacato e ha usato la medaglia per pagare il taxi per rientrare in albergo.

    Fajdek ha vinto e poi si è dedicato ai festeggiamenti in un ristorante della capitale cinese. Successivamente, in preda ai fumi dell’alcool, ha preso un taxi per tornare in albergo e al momento di scendere ha pagato proprio con la medaglia che ha vinto.

    Una volta in camera d’albergo, ha scoperto di non avere più la medaglia. Ha così avvertito la polizia di Pechino, sporgendo denuncia per la perdita della medaglia.

    La polizia ha rintracciato il taxi che aveva utilizzato e da lì ne è nata una diatriba con Fajdek che ha faticato a lungo per dimostrare di aver perso la medaglia, mentre il tassista sosteneva di essere stato pagato proprio con quella medaglia.

    Alla fine, però, Fajdek ha riavuto la propria medaglia.

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  • Marò. Amburgo dice no. Decisione spetta Aja

    Il Tribunale del Mare di Amburgo dice no all’Italia sui marò

    AMBURGO. 24 AGO. Il Tribunale del Mare di Amburgo non assumerà alcuna misura temporanea richiesta dall’Italia sui marò in attesa della conclusione dell’iter giudiziario.

    L’Italia aveva chiesto al Tribunale di consentire il rientro di Salvatore Girone dall’India e la permanenza di Massimiliano Latorre in Italia come misure temporanee.

    Il verdetto con cui il Tribunale di Amburgo ha respinto la richiesta italiana di misure temporanee per i due marò è stato preso a maggioranza, senza l’unanimità dei giudici: 15 i voti a favore e sei contro.

    Visto che sarà compito dell’arbitrato internazionale all’Aja il Tribunale del Mare “non considera appropriato prescrivere misure provvisorie riguardo la situazione dei due italiani in quanto questo toccherebbe questioni legate appunto al merito del caso”. E’ quanto si legge nella sentenza.

    Entro il 24 settembre l’Italia e l’India dovranno ora presentare un rapporto di ottemperanza con le misure previste dal verdetto del Tribunale di Amburgo.

    Il tribunale dell’ Aja: http://www.icc-cpi.int/Pages/default.aspx

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  • Disoccupata trova 23 mila euro e li restituisce

    una donna disoccupata ha trovato un borsello con 23 mila euro e lo ha consegnato ai carabinieri

    MESSINA. 23 AGO. A Valdina, un paese in provincia di Messina, una donna disoccupata ha trovato un borsello con 23 mila euro e lo ha consegnato ai carabinieri che, a loro volta, lo hanno restituito al legittimo proprietario.

    Il borsello era di un pensionato francese di 63 anni, originario della Lorena che era in vacanza nella sua casa di Valdina.

    La donna che ha trovato il borsello con il denaro e i documenti dell’uomo è una insegnante precaria, al momento disoccupata; sposata e ha due figli.

    Nonostante quel soldi potevano farle comodo, ha deciso di non tenerli ed avvisare i carabinieri.

    “Mi sarebbero serviti – avrebbe detto Maria – ma sono cresciuta con dei valori. Non ho pensato due volte a portare il borsello ai carabinieri; sono un po’ delusa perché alla fine quell’uomo non mi ha dato neanche l’1% della somma, ma va bene così, rifarei il gesto”.

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  • Trovato il treno dell’oro in Polonia?

    Due uomini, un polacco e un tedesco, avrebbero ritrovato il leggendario “treno dell’oro”

    VARSAVIA. 21 AGO. Due uomini, un polacco e un tedesco, avrebbero ritrovato il leggendario “treno dell’oro”, carico di oggetti d’oro razziati in guerra dai tedeschi della Wehrmacht prima del 1945 e sparito nel nulla.

    I due, attraverso un notaio, avrebbero avanzato la richiesta alle autorità locali di Walbrzych, in Polonia, di un compenso pari al 10% del valore della loro scoperta, in cambio delle informazioni sulla località in cui si troverebbe il convoglio.

    La notizia è stata data dall’emittente locale di Breslavia, Radio Wroclaw, secondo la quale si potrebbe trattare di un treno di diversi vagoni che sarebbe partito da Breslavia durante l’occupazione nazista, nel maggio 1945, verso una destinazione finora rimasta ignota.

    Anche se non si hanno ancora prove del ritrovamento del tesoro, il fatto è stato pubblicato da diversi canali tv polacchi e suscita curiosità fra i collezionisti del luogo, secondo i quali il presunto treno potrebbe esser finito in uno dei nascondigli – tunnel scavati sotto le montagne che i tedeschi avevano preparato verso la fine della guerra.

    I media polacchi precisano come fino ad oggi l’esistenza storica di questo treno non sia mai stata certificata.

    Uno dei tunnel scavati dai nazi si trova proprio nella zona di Walbrzych, un altro sotto la montagna Sobiesz. (nell’immagine: una scena de Il treno (The Train) è un film del 1964 diretto da John Frankenheimer, tratto dal romanzo Le front de l’art di Rose Valland).

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  • Ashley Madison. Milioni di nomi di adulteri visibili in rete

    Team di hacker rende pubblici gli utenti di Ashley Madison

    ROMA. 20 AGO. Ben 32 milioni di persone che hanno paura in quanto ora, tutti possono sapere che volevano tradire il proprio partner sul sito di incontri Ashley Madison, dedicato agli adulteri e attivo anche in Italia.

    I loro dati sono infatti finiti online, pubblici, in quello che è uno dei più scottanti episodi di privacy violata su internet.

    Un gruppo di hacker, che si fa chiamare Impact Team, ha mantenuto oggi la promessa fatta tempo fa, ovvero di pubblicare i dati che aveva ‘estratto’ lo scorso mese dai server di Ashley Madison, pari a circa 32 milioni di persone (sui 37 milioni che sono iscritti al sito).

    Ci sono disponibili 9,7 Gb di dati, disponibili nel fondo dark web.

    E si trova di tutto dai nomi ai cognomi, indirizzi e-mail, persino le fantasie e gli appetiti sessuali degli utenti.

    Circa 15mila mail appartengono a pubbliche amministrazioni, ma è possibile che almeno alcune siano fasulle, tra l’altro, si trova quella dell’ex premier inglese Tony Blair. Certo non sono fasulli i dati di carta di credito e le relative anagrafiche.

    Si scopre anche che ben il 90-95% degli utenti sono uomini e molti profili di donne “adultere” sono finti.

    E proprio Impact Team in una nota pubblicata insieme con i dati trafugati scrive: “C’è la possibilità che il tuo uomo si sia iscritto al più grande sito di tradimenti al mondo ma non sia mai riuscito a metterne in pratica uno. Ci ha solo provato. Ammesso che questa differenza conti”. E sembra che il motivo dell’attacco ai server Avid Life Media Inc. proprietaria della piattaforma Ashley Madison, abbia un risvolto morale. Ma non solo Impact Team accusa Avid Media anche di violare la privacy dei propri utenti. Ashley Madison chiede infatti 19 dollari all’utente per essere cancellato dalla piattaforma, ma poi pare che continui a conservarne i dati.

    Gli attaccanti, dopo il furto del mese scorso, avevano minacciato di pubblicare tutto se Impact Media non avesse spento per sempre Ashley Madison e il sito consociato Established Men. L’azienda non se n’è curata e gli hacker hanno messo in pratica le minacce.

    Dal canto suo Avide Media cerca di sconfessare la veste morale dell’attacco hacker e ha chiesto alle autorità di trovare i colpevoli, ma chiede anche l’aiuto di tutti per identificarli.

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  • Da oggi in moto in due a 16 anni

    Da oggi in moto in due a 16 anni

    ROMA. 18 AGO. Da oggi non occorre più essere maggiorenni per poter guidare ed avere al seguito un passeggero, ma basta avere 16 anni. Il tutto grazie alla norma che è entrata in vigore oggi, ossia l’articolo 11 della legge comunitaria 2014 (legge 115/2015).

    Questo vale, naturalmente, per tutti i tipi di veicolo guidabili a 16 anni, omologati per trasportare un passeggero.

    I veicoli guidabili a 16 anni sono tutti quelli che richiedono patenti che si possono ottenere a quell’età:

    AM. Patente che abilita a guidare i ciclomotori, categoria cui sono equiparati i quadricicli leggeri, più noti come microcar da città e caratterizzati da una massa a vuoto che non supera i 350 chili, una velocità massima non superiore a 45 km/h e una cilindrata che non superi i 50 centimetri cubi se a benzina o con potenza fino a 4 kiloWatt se a gasolio o elettrici.

    La patente AM è valida anche per i veicoli a tre ruote con gli stessi limiti di cilindrata e velocità.

    A1, per i motocicli di cilindrata massima 125, potenza massima di 11 kiloWatt e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kiloWatta per chilogrammo.

    B1, per tutti i quadricicli che non rientrano fra i leggeri.

    Alcune ‘piccole’ cose da non dimenticare. Per primo va ricordato che i minorenni non rispondono delle violazioni stradali, per cui il pagamento delle sanzioni è a carico dei genitori o di chi ne fa le veci.

    A loro resta anche la responsabilità in caso di danni, passeggero compreso, non coperti dall’assicurazione Rc.

    Da ricordare come restino tutti gli altri vincoli previsti dal Codice della strada, quali l’obbligo del casco, le cinture sulle microcar, l’obbligo di stare seduti sui veicoli a due ruote utilizzando correttamente il sellino e i poggiapiedi. (nella foto: un motorino con due persone a bordo)

    Internetwww.mit.gov.it

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  • Bomba esplode a Bangkok. Almeno 27 morti

    Esplosione di una bomba a Bangkok

    BANGKOK. 17 AGO. Una potente esplosione si è verificata nella zona di Rachaprasong, nel centro di Bangkok.

    La deflagrazione è avvenuta all’ora di punta della capitale thailandese nei pressi di un incrocio affollatissimo a pochi metri da un piccolo tempio Erawan dove in molti si recano a pregare.

    L’esplosione sarebbe stata causata da una bomba, contenente cinque chili di Tnt, nascosta sotto una panchina all’esterno del santuario.

    L’esplosione ha causato molto panico ed un bilancio ancora provvisorio parla di almeno 27 morti e 80 feriti.

    Tra le vittime ci sarebbero anche quattro stranieri. Sul luogo stanno operando vigili del fuoco e mezzi di soccorso e sul terreno si è formato un grande cratere

    L’Unità di crisi della Farnesina è in contatto con l’ambasciata di Bangkok e sta conducendo le verifiche per escludere l’eventuale presenza di cittadini italiani tra le vittime dell’esplosione.

    Clicca qui per vedere il video incorporato.

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  • Angelo cane fedele. Vegliò compagna investita

    Si chiama Angelo il cane premiato per la fedeltà a Camogli

    GENOVA. 16 AGO. Angelo, un cane meticcio di 5 anni, con tratti di pastore tedesco, è il vincitore del Premio Internazionale Fedeltà del Cane di Camogli che si è svolto oggi.

    Ecco la motivazione: Angelo “ha vegliato la compagna uccisa da un’auto, non permettendo ad alcuno di avvicinarsi a quel corpicino senza vita e ha cercato in questo modo di proteggerla, forte di un legame che va oltre la morte”.

    La vicenda è davvero toccante e si verificò nel salernitano, a Vallo della Lucania.

    Qui Angelo con alle spalle un passato di abbandono, incontrò Dasy, una cagnolina minuta come una cucciola e lui, meticcio, se ne era subito innamorato.

    Angelo e Dasy si erano scelti e, inseparabili, vivevano lungo le vie di Vallo della Lucania.

    Un giorno però Dasy venne investita ed uccisa da un’auto e Angelo rimase con lei fino a quando dei volontari animalisti riuscirono a convincerlo a lasciarla e a farsi accudire.

    Oggi il cane vincitore, con un passato da randagio, vive con Annalisa Maschi di Aosta.

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  • Cuba. Riaperta l’ ambasciata americana

    Riapertura ambasciata americana a Cuba

    L’AVANA. 15 AGO. E’ tornata ieri a sventolare una bandiera americana a Cuba, per la prima volta dal 1961, con la riapertura, dopo 54 anni, dell’ambasciata americana nella capitale cubana.

    La bandiera è stata consegnata ai tre marines dai tre militari che l’ammainarono 54 anni fa. “Oggi – ha dichiarato il segretario di stato americano John Kerry, primo segretario di Stato americano a mettere piede a Cuba dal 1945 – è il giorno per mettere da parte le vecchie barriere”. “oggi – ha proseguito Kerry – non sono più nemici o rivali, ma vicini. Non si tratta di un favore fatto da un Paese a un altro. Normali relazioni rendono più facile parlarsi. Il parlarsi fa sì che possiamo capirci meglio. Gli Stati Uniti e Cuba non sono prigionieri della storia: Raul Castro e Barack Obama hanno preso decisioni coraggiose”.

    John Kerry, ha ringraziato Papa Francesco per l’aiuto sull’apertura nelle relazioni fra Cuba e Stati Uniti.

    Riapertura ambasciata americana a Cuba

    Kerry ha incontrato il ministro degli Esteri cubano Rodriguez Parrilla, l’arcivescovo cattolico del paese e un gruppo di dissidenti fra i quali Yoani Sanchez, Manuel Cuesta Morua e Martha Beatriz Roque.

    Centinaia di cubani sono accorsi, dalle prime ore della mattina, davanti all’ambasciata americana all’Avana, sul lungo mare del Malecon, per assistere alla cerimonia dell’alzabandiera.

    La storia tra Cuba e gli Stati Uniti

    1959: I barbudos guidati da Fidel Castro prendono il potere all’Avana rovesciando il regime di Fulgencio Batista. Dopo la ‘revolucion’ cubana, gli Stati Uniti sospendono gli aiuti economici a Cuba e limitano le importazioni di zucchero, principale prodotto esportato dall’Avana.

    1960: Washington approva un embargo parziale contro Cuba.

    1961: Vengono rotti i rapporti diplomatici fra Stati Uniti e Cuba. Appoggiato dalla Cia, un gruppo di esuli cubani tenta di rovesciare il governo di Fidel Castro con un’invasione armata nella Baia dei Porci, ma il tentativo fallisce.

    1962: Gli Stati Uniti approvano un embargo totale al commercio con Cuba. Il dispiegamento a Cuba di missili sovietici provoca un blocco navale americano attorno all’isola. La crisi, considerata una delle più gravi della Guerra Fredda, si conclude dopo 13 giorni con il ritiro dei missili.

    1977: I governi americano e cubano aprono sezioni d’interessi nelle rispettive capitali.

    1992: Il Congresso Usa approva il Cuban Democracy Act, legge Torricelli, che vieta alle imprese americane di commerciare con Cuba anche in paesi terzi. In tal modo l’embargo diventa legge.

    1999: Gli Stati Uniti rendono più flessibili le sanzioni e permettono un maggior numero di voli charter verso Cuba.

    2004: Il presidente americano George W. Bush rafforza le restrizioni ai viaggi a Cuba e limita l’invio di rimesse verso l’isola.

    2009: Il presidente americano Barack Obama solleva le restrizioni di viaggio e rende più facile l’invio di denaro a Cuba da parte della comunità cubano americana.

    2014: Il 17 dicembre Obama e il presidente cubano Raul Castro annunciano contemporaneamente e a sorpresa l’intenzione di riprendere le relazioni diplomatiche. L’annuncio è sancito da uno scambio di detenuti. Obama riduce l’embargo.

    2015: In gennaio si aprono i negoziati per la riapertura delle ambasciate. Ad aprile avviene uno storico faccia a faccia fra Obama e Raul Castro a margine del summit delle Americhe a Panama. I rapporti diplomatici vengono formalmente riallacciati il 20 luglio, quando il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez issa la bandiera cubana sull’ambasciata a Washington.

    Il 14 agosto John Kerry ha inaugurato formalmente l’ambasciata americana all’Avana. L.B.

    La riapertura dell’Ambasciata americana a Cuba sul quotidiano Granma: http://it.granma.cu/cuba/2015-08-14/riapre-ufficialmente-lambasciata-nordamericana-in-cuba

    Su Granma, l’incontro all’ Hotel Nacional de Cuba tra il ministro degli Esteri di Cuba Rodríguez Parrilla e il segretario di stato americano John Kerry http://www.granma.cu/relaciones-diplomaticas-cuba-eeuu/2015-08-15/en-conferencia-de-prensa-conjunta-bruno-rodriguez-parrilla-y-john-kerry

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