Categoria: Cronaca

  • Nizza, fermati moglie terrorista tunisino e un islamico. Oggi altri 3 immigrati

    Il camion della strage bloccato dalla polizia e alle spalle il Grand Hotel Negresco

    NIZZA. 16 LUG. Strage degli innocenti sulla Promenade des Anglais, che stamane è stata riaperta. Ci sono ancora 31 italiani da rintracciare. Il console italiano a Nizza, poco fa ha spiegato che non ha dati ufficiali su eventuali vittime.

    La polizia francese oggi ha fermato altri tre immigrati islamici nell’ambito delle indagini sull’attentato, avvenuto poco prima delle 23 di giovedì scorso e costato la vita a 84 persone, di cui 10 bambini francesi (gli adulti italiani feriti sono tre piemontesi, di cui due in gravi condizioni).

    Potrebbero essere suoi complici. Non si capisce come il terrorista sia riuscito a passare con un camion di quelle grandi dimensioni durante i festeggiamenti del 14 luglio, giornata della libertà.

    Secondo il procuratore della Repubblica di Nizza, la moglie connazionale del terrorista tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel, oggi è ancora in stato di fermo e sarà interrogata di nuovo. Probabilmente sarà messa a confronto con gli altri tre islamici, che risultano persone vicine all’attentatore. L’attentatore era originario di un paesino di Sousse, dove era stata compiuta la strage dei turisti.

    Lo hanno riferito alcuni media francesi.

    Intanto, ieri sera è stato fermato sulla Promenade des Anglais un altro immigrato, che sarebbe stato trovato in possesso di un machete.

    Oggi è il primo dei tre giorni di lutto nazionale in Francia. A Ventimiglia sono comparse le scritte “Je suis Nice”.

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  • La lunga notte della Turchia: golpe militare fallito, 90 morti e 1200 feriti

    Sostenitori di Erdogan stamane festeggiano su un carro armato fermo per le strade di Istanbul

    GENOVA. 16 LUG. Il premier eletto Erdogan resta in sella. Per la Turchia è stata la notte più lunga. Stamane ad Istanbul e nelle altre città si è festeggiato per le strade. A Fiumicino, i voli di collegamento da e per Istanbul al momento restano cancellati.

    In 200 militari si sono arresi spontaneamente alla polizia. Altri 1500 sono stati arrestati. Ci sono stati almeno 90 morti e circa 1200 feriti, fra cui alcuni civili.

    Battaglia nella notte ad Istanbul, ma anche ad Ankara ed altre città. E’ fallito il golpe di ieri sera contro Erdogan, che è tornato in sella nel giro di alcune ore.

    Oltre alla polizia e ai reparti speciali dei servizi di sicurezza, lo ha salvato il popolo. In decine di migliaia sono scesi in piazza, schierandosi contro i blindati e le camionette dell’esercito. Liberate la sede della Tv di Stato e quella dell’area del’aeroporto.

     

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  • Je suis Nice nei negozi di Ventimiglia e Toti spiega: Liguria è sicura

    Je suis Nice dalle vetrine di Ventimiglia ai palazzi del parlamento della UE

    VENTIMIGLIA. 15 LUG. Per esprimere solidarietà alla vicina Nizza, colpita dall’attentato terroristico di ieri sera, da parte di un immigrato tunisino di 31 anni, che ha causato 84 morti, i commercianti di Ventimiglia oggi hanno esposto sulle loro vetrine un cartello listato a lutto.

    I ventimigliesi hanno scritto “Je suis Nice et la France” e hanno riprodotto il tricolore francese e quello italiano. La frase riprende quella usata dai parigini, dopo la strage al periodico satirico Charlie Hebdo, avvenuta il 7 gennaio 2015 per mano dei terroristi islamici.

    Sono state prodotte anche t-shirt con la stessa scritta e lo stesso logo con i tricolori. “Je suis Nice” è comparsa in moltissime altre città europee e sugli edifici del parlamento della UE, in segno di solidarietà con i famigliari delle vittime della strage e tutti i francesi.

    Intanto, il governatore ligure Toti ha fatto il punto sul vertice del Comitato di sicurezza di oggi pomeriggio a Imperia. “La preoccupazione è assolutamente legittima, come la rabbia e lo sdegno, ma al momento non ci sono segnalazioni di particolari emergenze e la ‪Liguria‬ resta un regione sicura: i valichi sono ancora piu’ sorvegliati di prima, ma ciò non significa che possiamo chiudere gli occhi e abbassare la guardia.
    Al Prefetto, che tiene i contatti con le autorità francesi, abbiamo chiesto di mettere a disposizione dei francesi tutto il nostro sistema sanitario, qualora se ne presentasse la necessità”.

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  • Strage a Nizza, ecco chi era il terrorista: un immigrato come tanti

    Il camion sul quale viaggiava il terrorista islamico, ucciso dalla polizia a Nizza

    NIZZA. 15 LUG. Strage a Nizza. Tanti bambini fra le 84 vittime. Ecco chi era il terrorista ucciso ieri sera dalla polizia: islamico, immigrato, nordafricano, conosciuto dalla Gendarmerie per piccoli reati. Preso e rilasciato, sia pure in libertà vigilata.

    Uno come tanti. Arrivano, vengono accolti, si stabilizzano e continuano a delinquere in un quartiere di una città francese o nei caruggi di Genova.  E’ uguale. Per quelli di loro, che non rigano dritto, l’integrazione è impossibile.

    Mohamed Lahouaiej Bouhlel aveva trentuno anni, era nato a Sousse (non lontano da Monastir) ma si era trasferito a Nizza, dove aveva ottenuto la residenza. Viveva in un alloggio di boulevard Henri Sappia. Faceva l’autista per una società di consegne.

    La polizia stamane lo ha identificato con certezza grazie alle impronte digitali. Secondo le prime indiscrezioni, l’immigrato era sposato ed aveva tre figli, ma stava divorziando e pertanto aveva problemi economici. Possedeva una pistola.

    Conosciuto dalla Gendarmerie per reati di violenza minore (in particolare un violento alterco avvenuto nei mesi scorsi con dei francesi) ma anche per furto, rissa e maltrattamenti in famiglia, era in libertà vigilata dal 27 gennaio scorso per atti di violenza e uso di armi.

    Alle spalle, il terrorista islamico aveva quindi una storia di piccoli e medi reati. Come tanti altri malviventi, mai espulsi.

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  • Terrorista di Nizza era immigrato tunisino, accolto in città: 80 morti

    Una bambola accanto al cadavere sulla Promenade des Anglais: solo odio e nessuna pietà

    NIZZA. 15 LUG. Una bambola accanto al cadavere. Il camion zigzagava sulla Promenade des Anglais per ucciderne più che poteva. Solo odio e nessuna pietà. Peggio che in guerra.

    Nella giornata del 14 luglio, festa della libertà, hanno spiegato chiaramente, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che ci vogliono tutti morti.

    Il terrorista islamico alla guida del camion che, poco prima delle 23 di ieri a Nizza ha ucciso almeno 80 persone, falciando la folla come birilli e sparando su cittadini inermi e poliziotti, era un immigrato tunisino accolto in città.

    Secondo le ultime indiscrezioni, nella cabina di guida con lui ci sarebbe stato un complice, che sarebbe riuscito a fuggire.

    I feriti sono oltre 100, molti quelli gravi e 16 quelli che risultano ricoverati all’ospedale in gravissime condizioni. Sul camion sono state trovate armi ed esplosivi. In Francia, lo stato di emergenza è stato prorogato per altri 3 mesi.

    Secondo fonti della polizia francese, il 31enne era residente in città e quindi conosceva bene i luoghi presi di mira durante l’attacco, palesemente premeditato, in occasione dei festeggiamenti del 14 luglio. Il terrorista islamico è stato ucciso dalla forze di sicurezza francesi, che stanno cercando altri complici islamisti.

    Le autorità italiane hanno rafforzato i controlli al confine. Nella notte è stato convocato il comitato di sicurezza in prefettura a Imperia. Alle 9 è in programma il vertice dell’antiterrorismo italiano a Roma.

    Secondo il Site, sito online che monitora le azioni jihadiste sul web, i sostenitori dell’Isis stanno festeggiando la strage di Nizza: “Conquisteremo la Francia”. Fabrizio Graffione

     

     

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  • Strage a Nizza e l’Isis festeggia sul web: controlli rafforzati al confine

    Un’immagine choc della strage sulla promenade di Nizza (YouReporter.it)

    IMPERIA. 15 LUG. Salgono a 75 i morti e a 100 i feriti (molti quelli gravi) per la strage alla Promenade des Anglais di stanotte a Nizza e l’Isis festeggia sul web. I sostenitori dell’Isis «stanno celebrando il massacro di Nizza».

    Lo ha riferito stanotte su twitter il Site, il sito online di monitoraggio delle attività e della propaganda jihadista sul web: «Notando le luci della torre Eiffel spente in segno di lutto, un sostenitore dell’Isis ha chiesto che rimanga al buio fino alla conquista della Francia da parte dello Stato Islamico».

    A Nizza sono state trovate armi e granate. L’esercito è sceso in strada. Sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco. L’autista del camion omicida, lanciato poco prima delle 23 a 80 km/h sulla folla che assisteva ai festeggiamenti del 14 luglio, è stato “abbattuto” dalle forze di sicurezza francesi, che sono alla caccia di eventuali complici.

    A Nizza i residenti hanno aperto le porte aperte delle loro case ai partecipanti alla serata di festa, che sono scappati terrorizzati e sotto choc.

    Nella notte si è riunito il comitato di sicurezza a Imperia e il governatore ligure Giovanni Toti ha annunciato: “A Ventimiglia il ministero degli Interni ha disposto il rafforzamento dei dispositivi di controllo e sicurezza ai tre valichi di confine terrestre. A Imperia nella notte riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza. La Regione Liguria, attraverso la prefettura di Imperia, ha offerto alle autorità francesi ogni aiuto possibile per i feriti attraverso gli ospedali vicini al confine”.

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  • Nizza, camion sale sulla promenade: è strage, 73 morti

    La folla fugge dalla Promenade des Anglais a Nizza

    NIZZA. 14 LUG. Terrore e delirio nella vicina Nizza nel giorno della Festa Nazionale del 14 luglio.

    Un camion si è scaraventato contro la folla durante le celebrazioni della festa nazionale.

    La prefettura parla di attentato e chiede ai cittadini di restare barricati dentro casa.

    I tragici fatti si sono svolti sulla Promenade Des Anglais, il lungomare della cittadina transalpina, durante lo spettacolo dei fuochi artificiali.

    Un camion con alla guida un uomo si è scagliato contro la folla a che era sulla passeggiata percorrendone una buona parte arrivando all’altezza del Negresco e travolgendo chi aveva davanti.

    Sembra che il camion viaggiasse a 80km/h e fosse da 18 tonnellate, un mezzo che è lungo 15 metri.

    Si è generato immediatamente il panico con le persone che hanno iniziato a correre terrorizzate. Mentre sul terreno restavano i corpi delle vittime.

    Le autorità parlano, per il momento, di 73 morti e di oltre 100 feriti. L’autista del camion sarebbe stato ucciso. (nella foto: la gente fugge dalla Promenade des Anglais).

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  • E’ morto il boss Bernardo Provenzano

    E’ morto il boss Bernardo Provenzano

    MILANO. 13 LUG. E’ morto il boss Bernardo Provenzano. Ottantatré anni,  malato da tempo, indicato come il capo di Cosa nostra, il capo dei capi, venne arrestato dopo una latitanza di 43 anni l’11 aprile del 2006 in una masseria di Corleone, a poca distanza dall’abitazione dei suoi familiari.

    Il capomafia era detenuto al regime di 41 bis nell’ospedale San Paolo di Milano.

    Tutti i processi in cui era ancora imputato, tra cui quello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, erano sospesi in quanto Provenzano era stato ritenuto incapace di partecipare in quanto “incompatibile con il regime carcerario” e che “l’assistenza che gli serve è garantita solo in una struttura sanitaria di lungodegenza”.

    A lungo l’avvocato del boss, Rosalba Di Gregorio, aveva chiesto senza sottenerla, la revoca del regime carcerario duro e la sospensione dell’esecuzione della pena per Bernardo Provenzano, per le sue condizioni di salute.

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  • Tragedia Corato, 27 i morti oltre 50 i feriti. Errore umano?

    Una foto dei vigili del fuoco che mostra dall’altro il terribile impatto tra i due treni sulla linea Corato – Andria

    TRANI. 13 LUG. Si aggrava drammaticamente il bilancio delle vittime dello scontro frontale tra due treni sulla linea a binario unico in aperta campagna tra Corato e Andria di questa mattina alle 11.

    Sono ventisette i morti recuperati tra i rottami, mentre i feriti oltre cinquanta.

    Sul posto per primo arriva un elicottero dei vigili del fuoco, poi le amblanze e i carabinieri. Lo spettacolo che si è presentato loro davanti è terribile e viene paragonato ad un aereo che si è schiantato al suolo.

    Ci sono corpi dilaniati e feriti che urlano. Per tutto il giorno i soccorritori operano tra i resti accartocciati del treno per mettere in salvo feriti e recuperare le vittime. Viene lanciato l’appello con la richiesta di sangue.

    Trovato vivo, anche se gravemente ferito, uno dei macchinisti, mentre l’altro sarebbe morto sul colpo al momento dell’impatto.

    La Polfer di Bari ha estratto intatta la scatola nera del treno proveniente da Bari, mentre la procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti. E se il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti, ora c’è da stabilire dalla procura di Trani se si sia trattato di un guasto tecnico o di un errore umano.

    Il Pm di Trani, Francesco Giannella, che dirige l’inchiesta, ha detto che “Abbiamo le idee chiare; questo significa che lavoriamo sull’errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale”.

    C’è chi parla anche di mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria. Su quel tratto, tra l’altro che è a binario unico, viene ancora usato il cosiddetto ‘blocco telefonico’, ovvero la comunicazione telefonica che dà il via libera.

    Sta di fatto che i due treni, uno del 2005 e l’altro del 2009 e dotati di sistemi frenanti efficienti viaggiavano alle velocità di 100 km/h e si sono trovati uno di fronte l’altro.
    Tanti i messaggi da parte delle istituzioni e dall’estero di Papa Francesco e dello stesso Vladimir Putin per quello che il presidente Mattarella ha definito “Una tragedia inammissibile”. (nella foto dei vigili del fuoco: il terribile impatto tra i due treni sulla linea Corato – Andria).

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  • Il serial killer Bilancia diplomato ragioniere in carcere

    Donato Bilancia, si è diplomato ragioniere nel carcere di Padova

    GENOVA. 12 LUG. Catturato dagli investigatori dei carabinieri, anche grazie al Dna prelevato da una tazzina del caffé in un bar di Sturla, è stato giudicato uno dei serial killer italiani più feroci.

    Parliamo di Donato Bilancia, il serial killer reo confesso di 17 omicidi compiuti tra il 1997 e il 1998 e condannato a 13 ergastoli. Ora Bilancia, 65 anni, che è detenuto nel carcere di Padova ha superato l’esame di Stato conseguendo il diploma di ragioneria con il voto di 83 centesimi.

    A giudicarlo, questa volta per gli studi, una commissione esterna dell’ istituto padovano Einaudi-Gramsci che l’ha valutato anche sulla tesina svolta sul welfare state, scritta in inglese e francese.

    Secondo quanto riportano i giornali locali l’insegnante di italiano Michela Zamper sarebbe rimasta colpita dal suo modo di esporre e porsi in maniera professionale, senza pensare a chi aveva davanti.

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