Categoria: Cronaca

  • Bombe Thailandia, genovese colpito da scheggia: vivo per miracolo

    Una turista ferita viene portata via dai militari thailandesi

    GENOVA. 12 AGO. Poteva capitare a lui. Si trovava a poco più di un paio di metri dalla donna, che ieri sera è morta per l’esplosione di una bomba in un bar del resort di Hua Hin (200 chilometri a sud di Bangkok).

    Il genovese Andrea Tazzioli, 51 anni, è rimasto colpito da alcune schegge e si trova ricoverato in ospedale in Thailandia. Le sue condizioni non sono preoccupanti.

    Secondo fonti della polizia, non si tratterebbe di un attentato islamista, ma di questioni inerenti la politica locale.

    Il genovese, ex militare della Guardia di Finanza, che aveva prestato servizio in Afghanistan nel 2011, è rimasto cosciente ed è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per rimuovere una grossa scheggia conficcatasi nella spalla sinistra. Dovrà rimanere ricoverato in ospedale per una decina di giorni.

    Il 51enne ha raccontato del panico e del caos nel resort, spiegando che sarebbe dovuto ripartire la sera dopo, ossia oggi, dalla località turistica thailandese alla volta dell’Italia.

    Oltre a Tazzioli, nella decina di coordinati attentati dinamitardi in 5 località costiere della Thailandia, è rimasto ferito un secondo italiano: i morti sono 4 e i feriti 40. Stamane sono esplosi altri due ordigni a Hua Hin (un morto) ed altre due bombe a Phuket (un ferito). Il Paese è in stato di allerta.

     

     

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  • Guardia Costiera, innalzati i livelli di sicurezza nei porti italiani

    Guardia Costiera, innalzati i livelli di sicurezza nei porti italiani

    GENOVA. 12 AGO. La Guardia Costiera ha innlzato le misure di sicurezza nei porti italiani destinati al traffico croceristico e di passeggeri.

    In pratica aumenteranno i controlli sugli autoveicoli e i passeggeri, non è legata ad allarmi specifici ma alla necessità di aumentare l’attenzione vista la situazione internazionale, con l’inasprirsi del conflitto in Libia, e il periodo di maggior traffico previsto negli scali.

    L’ordine arriva dal Comandante generale del Corpo delle capitanerie, Ammiraglio Vincenzo Melone.

    Il livello di sicurezza passa così da 1 a 2, su una scala di 3. Le nuove disposizioni prevedono maggiori controlli ai varchi portuali, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali.

    Ogni porto dovrà ora adeguare i propri piani di sicurezza, già adottati da tempo e diversi per ogni scalo, alle nuove disposizioni.

     

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  • Gattino Charlie salvato ed adottato dalla capitaneria di Marsala

    Gattino Charlie salvato ed adottato dalla capitaneria di Marsala

    MARSALA. 6 AGO. Un gattino di poco più di un mese stava annegando in mare, a Marsala in porto.

    Un gruppo di bambini lo ha notato e ha avvisato un gommone della Guardia Costiera, li vicino che è intervenuto ed è riuscito a ripescarlo.

    I militari hanno avviato le classiche manovre di rianimazione usate sugli esseri umani e lo hanno salvato.

    In pochi minuti il piccolo gatto ha iniziato a dare i primi segni di vita ed emettere un fievole miagolio.

    Il cucciolo, ribattezzato Charlie, è stato affidato alle cure dei veterinari che hanno constatato il buono stato di salute del cucciolo che, per maggiore sicurezza, è stato affidato alle cure di una clinica veterinaria.

    Il gattino è stato, però, adottato dall’ufficio circondariale marittimo di Marsala, che gli ha dato il nome di Charlie.


    Equipaggio #Guardiacostiera Marsala recupera in mare gattino e lo rianima.I militari lo adottano chiamandolo Charlie pic.twitter.com/JM3gCCN7MO

    — Guardia Costiera (@guardiacostiera) 5 agosto 2016

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  • Paura a Orio, ma non è terrorismo: c’è solo un aereo per strada

    L’aereo per strada a Orio al Serio (Twitter Marco Mauri Pude)

    BERGAMO. 5 AGO. Paura a Orio al Serio, c’è un aereo per strada. Al momento, sono quindici i voli cancellati, altri sono stati dirottati su Malpensa. Il traffico aereo è ripreso da poco, ma con forti ritardi.

    Stanotte, a far andare in panico i viandanti della zona intorno all’aeroporto e a creare disagi ai passeggeri in attesa, è stato l’incidente di un aereo cargo, che durante la fase di atterraggio non è riuscito a frenare in tempo e ha sfondato le (deboli) recinzioni dell’aeroporto bergamasco,  finendo sulla strada statale.

    Intorno alle 4 è stato subito il caos, con decine di auto ferme e il traffico aereo paralizzato.

    L’equipaggio del cargo, per fortuna, è rimasto illeso e non si sono registrate vittime fra gli automobilisti.

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  • Riparte la Scuola COSPE con il corso gratuito “Lavorare nella Cooperazione Internazionale”

    FIRENZE 5 AGO. Se si desidera intraprendere un cammino nella Cooperazione Internazionale, nel No-profit e/o più in generale nel Terzo Settore, scoprire gli strumenti, i canali e i contatti per continuare o iniziare in questo campo, si può partecipare al Corso di Formazione “Lavorare nella Cooperazione Internazionale” proposto dalla Scuola COSPE di Firenze.

    Il corso di 4 ore è aperto a tutti ed è gratuito. Durante la giornata oltre ad un’introduzione sulla Cooperazione Internazionale e i suoi possibili sbocchi professionali, verrà presentato il nuovo programma formativo della Scuola di Cooperazione Internazionale di COSPE, ormai al suo settimo anno di attività, e le attività della stessa Organizzazione che da più di 30 anni lavora con centinaia di progetti in tutto il mondo. La Scuola è dotata di un’aula multimediale, che verrà potenziata proprio a partire da questo nuovo anno, per permettere di seguire i corsi anche a distanza grazie a una piattaforma web specifica.

    Informazioni e iscrizioni: mandare una mail a [email protected] con oggetto “Iscrizione giornata primo orientamento”. Oppure scaricare la scheda di iscrizione e mandarla al seguente numero di fax: 055/472806.

    Quando: giovedì 29 settembre prossimo dalle ore 17.00 alle ore 21.00.

    Costo: gratuito. La Scuola chiede solo 20 Euro per coloro che desiderano ricevere la tessera “Amico COSPE” valida un anno con la quale è possibile ricevere informazioni e materiale delle attività del COSPE ed accedere alla prima lezione gratuita dal tema “Fondamenti della Cooperazione” che si terrà venerdì 7 ottobre dalle 17.00 alle 20.00

    Dove: Aula Sassatelli c/o Scuola COSPE, Via Slataper 10, Firenze.

    Docente: Giancarlo Malavolti, ex presidente COCIS e COSPE, attuale Responsabile della Scuola di Cooperazione COSPE e docente presso l’Università di Pisa.

    Partecipare a questo primo appuntamento darà diritto a ricevere, oltre al materiale e all’attestato di partecipazione, anche una tessera che permetterà di accedere alla prima lezione “Fondamenti della Cooperazione”, all’interno del corso di 20 ore sempre su argomenti allargati sui “Fondamenti di Cooperazione Internazionale” che si terrà nel mese di ottobre.

    “Fondamenti di Cooperazione” è un corso di introduzione al mondo della cooperazione inter-nazionale, alle sue strutture e alla sua storia, dalla tutela dei diritti dei migranti alle leggi nazionali sulla cooperazione. Qua di seguito il programma formativo:

    – Presentazione, Globalizzazione e Sviluppo: 1+2 ore di lezione, in programma venerdi 7 ottobre 2016, dalle 17.00 alle 20.00. Docente: Giancarlo Malavolti .

    – Geografia delle ineguaglianze. Problemi Globali: 6 ore sabato 8 ottobre 2016, dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Docente: Marco Tremori

    – Multiculturalità e Diritti dei Migranti: 3 ore di lezione, venerdì 14 ottobre 2016, dalle 17.00 alle 20.00. Docente: Udo Enwereuzer.

    – Educazione allo Sviluppo&Share Economy/Campagne Globali: 6 ore di lezione, sabato 15 ottobre 2016, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Docenti: Alberto Zoratti e Samantà Musarò.

    – Intercultura: 3 ore di lezione, venerdì 21 ottobre 2016, dalle 17.00 alle 20.00. Docente: Maria Omodeo.

    Contributo: 250 Euro, salvo sconti previsti. Non sono previsti esami. Tale costo sarà detratto integralmente al momento dell’iscrizione ad un diploma e/o certificato qualsiasi.

    I diplomi di COSPE

    Il corso introduttivo “Fondamenti di Cooperazione” è infatti preliminare e propedeutico al percorso che permetterà ai suoi partecipanti di continuare a studiare con COSPE.

    L’offerta formativa della Scuola di Formazione fiorentina si fa infatti sempre più specifica e mirata a preparare gli allievi a proporsi al mondo del No-Profit come professionisti in grado di rispondere alle attuali domande lavorative del settore.

    Il percorso comincia il 22 ottobre con il diploma di “Operatore qualificato per la Cooperazione Internazionale”. Per prendervi parte, il corso introduttivo “Fondamenti di Cooperazione” è valido, mentre è basilare/propedeutico a tutti gli altri diplomi (dal corso sono esonerati quanti dimostrino di possedere già le conoscenze basilari della cooperazione internazionale e del No profit).

    Inoltre, se si deciderà di proseguire con questo diploma, il costo del corso introduttivo sarà scalato da quello di Operatore: si ha quindi la possibilità di partecipare gratuitamente all’intero primo mese di lezioni.

    Per maggiori informazioni sul diploma di Operatore, visitare la pagina web www.cospe.org/formazione.

    Per l’anno prossimo al via il 13 gennaio il diploma di “Responsabile di progetto ed europrogettista”. Queste lezioni mirano a formare una figura che riunisca le competenze di europrogettista, eurovalutatore e di pratico di budget, che consentono la gestione efficiente dell’intero ciclo di un progetto. La proposta formativa ha carattere professionalizzante, con orientamento ai profili professionali del project management e sviluppo di competenze tecniche specialistiche per la progettazione e la compilazione dei formulari dei bandi di cooperazione internazionale. La partecipazione al diploma darà inoltre la possibilità di svolgere un tirocinio presso soggetti altamente qualificati del settore No-Profit, a seconda delle possibilità contingenti al periodo in cui lo si desidera effettuare.

    Come per il diploma di Operatore, prima del diploma di Responsabile è possibile frequentare il corso di introduzione “Fondamenti di Cooperazione Internazionale”, il cui costo verrà interamente detratto al momento dell’iscrizione. Per informazioni sul diploma di Responsabile, visitare la pagina web www.cospe.org/formazione.

    I corsi COSPE si concludono con il “Diploma magistrale in Cooperazione Internazionale. Esperto in progettazione e management” che darà la possibilità di prendere parte ad entrambi i diplomi sopracitati e ad un ciclo di lezioni sulla gestione degli organismi No-Profit, il tutto ad un prezzo ridotto. Per maggiori informazioni visitare sempre la pagina web www.cospe.org/formazione.

    Per informazioni e contatti: Cospe – Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti, Via Slataper 10, 50134, Firenze, tel. 055/473556, fax 055/472806, mail [email protected], web www.cospe.org.

    Marcello Di Meglio

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  • Anziani, la campagna della Polizia “Non siete soli #chiamateci sempre”

    Campagna della polizia contro le truffe agli anziani

    GENOVA. 3 AGO. “Non siete soli #chiamateci sempre” è il claim che la Polizia di Stato ha scelto di legare alla nuova campagna contro le truffe agli anziani.

    L’iniziativa è stata lanciata tramite un video pubblicato sulle pagine ufficiali Twitter e Facebook della Polizia di Stato e dell’Agente Lisa.

    Il progetto ha quest’anno un testimonial d’eccezione, Gianni Ippoliti, ideatore degli spot che, in questi giorni, verranno lanciati sui canali social della Polizia di Stato.

    Il conduttore televisivo, con la collaborazione degli attori Fabiana Latini e Giovanni Platania, lancia un semplice e preciso messaggio agli anziani: diffidate degli estranei e chiamate la Polizia.

    Sono tanti i casi di anziani che, soprattutto nel periodo estivo, vengono avvicinati e raggirati con il fenomeno, purtroppo, che ha avuto un sensibile aumento negli ultimi 3 anni, facendo registrare il picco nel 2015 con circa 15.000 casi accertati di truffe ai danni di over 65. Tra le regioni più colpite risultano la Lombardia, la Campania ed il Lazio.

    Anche in Liguria ed in particolare nella provincia di Genova, si è avuto il medesimo trend, con un picco nel 2015, ma con un calo nel primo semestre di quest’anno rispetto all’analogo periodo dello scorso anno di circa il 10%.

    La casistica è infinita. Tra le truffe più ricorrenti ci sono quelle in abitazione che iniziano sempre con una scusa per entrare in casa: controllo del gas, lettura della luce, consegna di un pacco o, addirittura, finti appartenenti alle forze dell’ordine.

    In strada gli anziani vengono avvicinati in prossimità delle banche o degli uffici postali dopo aver ritirato denaro oppure vicino casa da sconosciuti che si fingono conoscenti di vecchia data, i quali, con modi gentili, si fanno invitare a casa per svuotarla dei preziosi.

    Una terza tipologia è la telefonata di un falso parente o di un falso amico di un famigliare che richiede soldi preannunciando l’arrivo di un incaricato per il ritiro.

    In tutti questi casi, come dice Gianni Ippoliti “Non siete soli…#chiamateci sempre”.

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  • Libia: “Odissey Lightnins”. Caccia Usa bombardano Sirte occupata dall’Isis. Renzi plaude

    SIRTE 2 AGO. “Odissey Lightnins”, “Odissea di Fulmini”, questo il nome dell’operazione di bombardamenti aerei Usa di ieri su Sirte in Libia. Dopo 5 anni tornano i caccia americani sul cielo libico. Ieri in un raid blitz di F35 e F16 Usa sono stati bombardati alcuni punti logistici, di comando e controllo e mezzi del “Califfato Nero” nella città di Sirte affacciata sull’omonimo golfo in piena Cirenaica.

    Sirte è da circa otto mesi in mano all’Isis, direttamente o in “franchising”, con un numero di jihadisti al soldo di Abu Bakr Al Baghdadi contabilizzato tra le 500 e le mille unità sufficiemente armate e organizzate per essere riuscite ad impadronirsi della città natale di Gheddafi. Molti i radicalizzati provenienti dalla Tunisia la cui frontiera orientale è un colabrodo dove passa di tutto. I jet Usa sarebbero decollati in mattinata da una o più portaerei stanziate nel Mediterraneo Sud.orientale e da una base giordana colpendo obiettivi mirati.

    E’stato lo stesso Premier libico Fayez Serraj (in foto sotto) a chiedere l’intervento alla Casa Bianca e a fare l’annuncio in televisione: “L’aviazione americana – ha spiegato il neo Presidente del Consiglio del governo di unità nazionale avallato dall’Onu – ha colpito alcune postazioni del Califfato a Sirte, infliggendo pesanti perdite”. Consapevole del pericolo che molti libici possano interpretare i raid americani come un’illegittima e poco gradita ingerenza, Sarraj ha rassicurato: “L’aiuto solo aereo sarà limitato ad un lasso di tempo ben determinato, sempre nell’area di Sirte e della sua periferia. Non ci saranno presenze militari americane sul terreno”. Notizie meno ufficiali ma di buona credibilità fanno filtrare la concreta possibilità che anche unità dei corpi speciali americani dei Navy Seals e delle Sas britanniche siano sbarcate o paracadutate nell’area circostante i bombardamenti per dare manforte all’esercito regolare tripolino contro i miliziani Isis.

    Sarraj ha insistito più volte in tv e nei comunicati alle agenzie: è stato il suo Governo a chiedere l’intervento armato occidentale. E non viceversa. Per quanto limitata ad alcune aree, e solo dal cielo, si tratta comunque di una svolta. Perché, di fatto, al di là di sporadici raid mirati con i droni, è la prima volta dal 2011 che l’aviazione americana torna a bombardare la Libia. Allora la campagna militare era finalizzata ad aiutare i ribelli a rovesciare il regime di Muammar Gheddafi, per quanto la risoluzione Onu 1973, adottata il 17 marzo 2011, prevedesse l’intervento militare internazionale al fine di proteggere la popolazione civile. Questa volta i bombardamenti serviranno ad infliggere un duro colpo ad un nemico ben più insidioso e subdolo; lo Stato Islamico. La conferma è arrivata anche dal Pentagono: i raid sono stati “autorizzati dal presidente Barack Obama”. Lo stesso Cook ha voluto chiarire l’obiettivo: negare all’Isis “paradisi sicuri” in Libia.

    Washington ha aggiunto che i raid su Sirte non sono finiti e andranno avanti finchè lo chiederà il Governo libico legittimamente riconosciuto dalla comunità internazionale in mezzo alla costellazione di milizie che operano separatamente da Tripoli autoritenendosi nelle condizioni di dire la propria e di non perdere né terreno, né credibilità (né siti petroliferi) nel pantano libico.

    La scelta di Serraj in realtà rivela un’estrema carta giocata sul tavolo verde della “roulette” di morte e distruzione libica. Atteso da lungo tempo, sponsorizzato e fortemente sostenuto dalla Comunità internazionale, l’Esecutivo di Unità stava arrancando nella sua guerra contro l’Isis. Lanciata a fine maggio l’offensiva delle truppe fedeli al governo Sarraj su Sirte, roccaforte dello Stato islamico in Libia, era iniziata per il verso giusto. Si pensava che la città fosse prossima a cadere in pochi giorni. Ma quella che doveva essere un’avanzata travolgente, si è arenata nei quartieri del centro, dove i ribelli fedeli all’Isis si sono asserragliati negli edifici con i loro cecchini ed hanno ingaggiato una guerriglia urbana.

    La campagna “non annunciata” americana era dunque nell’aria e dovrebbe servire a piegare la loro resistenza. “Altri raid continueranno a colpire l’Isis a Sirte in modo da permettere a di compiere un’avanzata decisiva e strategica” – ha Concluso Cook. I miliziani Isis avrebbero subito gravi danneggiamenti e numerose perdite umane alle proprie strutture in periferia e nella prima cerchia di tessuto urbano di Sirte, spostandosi in massa nella zona portuale molto più difficile da “toccare” dalle bombe laser Usa per motivi strategici.

    Dall’Italia intanto il Premier Matteo Renzi plaude all’iniziativa americana ma avverte “Da Roma non ci saranno coinvolgimenti né aerei, né tantomeno di terra”. Ma molti segnali fanno pensare che se il raid alleato di ieri dovesse proseguire secondo un programma certo non improvvisato dal Pentagono, allora possano essere utilizzate le basi aeree Nato in Italia, dalle più vicine Sigonella e Birgi in Sicilia fino ad Aviano in Friuli.

    Dal canto suo, il Ministero Italiano degli Esteri ha comunque espresso il suo appoggio all’operazione americana. “L’Italia – recita una nota della Farnesina – valuta positivamente le operazioni aeree avviate oggi (ieri) dagli Stati Uniti su alcuni obiettivi di Daesh a Sirte. Esse avvengono su richiesta del Governo di unità nazionale, a sostegno delle forze fedeli al Governo, nel comune obiettivo di contribuire a ristabilire la pace e la sicurezza in Libia”. L’Italia, come gli altri alleati, sarebbero inoltre stati informati da giorni dell’operazione.

    Marcello Di Meglio

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  • Luke Aikins, da 7mila metri senza paracadute: è record del mondo

    Luke Aikins, da 7mila metri senza paracadute: è record del mondo

    SIMI VALLEY. 1 AGO. Luke Aikins, paracadutista acrobatico americano, si é lanciato senza paracadute da oltre 7.000 metri su un’enorme rete nella Simi Valley, nella California meridionale.

    Il 42enne, che ha oltre 18.000 lanci alle spalle, ha realizzato un’impresa mai tentata prima d’ora dai professionisti degli sport estremi stabilendo  un record mondiale.

    “Il lancio di Aikins – spiega il suo portavoce, Justin Aclin – rappresenta il culmine di 26 anni di carriera che segna un record personale e mondiale per il lancio più alto senza paracadute o tuta alare”.
    Durante il lancio, che è durato due minuti ed è stato seguito in diretta dalla Fox Tv, Aikins ha raggiunto una velocità massima di 193 chilometri orari.

    Aikins ha poi spiegato che stava quasi per annullare il lancio quando gli organizzatori hanno deciso, all’ultimo momento, che per motivi di sicurezza doveva comunque indossare un paracadute. Ma questo avrebbe aumentato i rischi a causa di un maggior peso.

    L’idea di tentare questo tipo di lancio era venuta ad un suo amico circa due anni fa e Aikins ha trascorso gli ultimi 18 mesi ad allenarsi per l’impresa, seguendo nel frattempo una dieta ferrea che gli ha permesso di perdere quasi 13 kg.

    Durante il lancio l’atleta si è servito di un sistema di guida elettronico che gli ha permesso di centrare una rete a terra, delle dimensioni di 30 mt per 30, sorretta da quattro gru alte 200 metri.

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  • Lutto nel giornalismo Rai: muore all’improvviso alla GMG di Cracovia Anna Maria Jacobini

    CRACOVIA 30 LUG. Grave lutto per la Rai e il giornalismo televisivo: è morta improvvisamente ieri sera a Cracovia, Anna Maria Jacobini, inviata de “La Vita in Diretta” di RaiUno e di molti programmi dei daytime della prima rete pubblica. Ad annunciarlo il direttore di RaiUno Andrea Fabiano, che ha scritto su Twitter: “RaiUno ieri ha perso una componente della sua famiglia, Annamaria Jacobini. A lei e famiglia il nostro abbraccio più grande e affettuoso”. Aggiungendo poco dopo un altro tweet per esprimere “La vicinanza a tutti i colleghi di “A Sua Immagine” impegnati a Cracovia con il dolore per la scomparsa di Anna Maria Jacobini”.

    Una scomparsa prematura e improvvisa, avvenuta mentre si trovava al seguito di Papa Francesco per seguire la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. Era salita in camera dell’hotel per preparasi per la cena ma i colleghi, allarmati perché tardava, sono andati a cercarla, trovandola senza vita.

    Il pubblico di RaiUno ha imparato a conoscerla in questi anni, ad apprezzare il suo modo di fare elegante ma coinvolgente. L’abbiamo seguita nei suoi servizi per “La vita in diretta” ed “Estate in diretta” e oggi purtroppo la triste notizia mentre si trovava per lavoro a Cracovia. Abbiamo potuto seguire Anna Maria negli ultimi collegamenti su RaiUno, era l’inviata di “Estate in diretta” e di “A sua immagine” per la Giornata Mondiale della Gioventù. Un notizia inaspettata che ha lasciato davvero tutti i colleghi senza parole.

    Purtroppo si è trattato di un malore improvviso, secondo quello che si sa ad ora. Pare, appunto, che ieri sera, i colleghi di Anna Maria si siano preoccupati non vedendola arrivare a cena. Bussando alla porta della sua stanza non hanno ricevuto nessuna risposta e hanno capito che c’era qualcosa che non andava. Infine l’hanno trovata poi senza vita nella sua stanza dell’albergo dove risiedono le troupes Rai.

    Marcello Di Meglio

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  • Slow Food: comincia il viaggio di avvicinamento al “Salone del Gusto 2016” di Torino

    TORINO 30 LUG. Comincia il viaggio di avvicinamento di LN al “Salone Internazionale del Gusto e Terra madre 2016”.

    Moltissime le novità della prossima edizione “Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre 2016”, in cui si celebrano i 20 anni dalla sua nascita e i 30 anni di attività di Slow Food in Italia. Organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino dal 22 al 26 settembre, quest’anno l’evento si sposta per la prima volta nel cuore di Torino, uscendo dal polo fieristico Lingotto e Oval, per venire incontro al pubblico e coinvolgere tutta la città. La manifestazione cambia anche nome, portando in primo piano “Terra Madre” per sottolineare la centralità delle Comunità del cibo e il ruolo da protagonisti che sempre più è assegnato a tutti coloro che nel mondo coltivano e producono il nostro cibo, mettendo in evidenza valori come responsabilità sociale e sostenibilità.

    Il tema di “Terra Madre Salone del Gusto 2016”, “Voler bene alla terra”, racchiude in sé il cuore delle attività di Slow Food nel mondo. “Voler bene alla terra significa prendersene cura, occuparsene con gentilezza e amore: coltivare e custodire l’ambiente deve essere il segno distintivo di questo momento” – commenta Carlo Petrini, Presidente di Slow Food. “Serve una mobilitazione delle anime di tutti noi, un movimento globale che prenda in mano le disuguaglianze economiche ed ecologiche e si impegni per risolverle”.

    Tutti possiamo dimostrare il nostro amore per la terra quando facciamo la spesa, quando ci trasformiamo da consumatori a co-produttori, quando non ci limitiamo a comprare ciò che mangiamo, ma cerchiamo di guardare a come quel cibo è stato prodotto, alla sua storia e alla sua origine, alle mani, ai volti e al lavoro che gli hanno dato vita. “Noi, con le nostre scelte, determiniamo il successo di un sistema di produzione, di agricoltura, di allevamento, – continua Petrini – e soprattutto determiniamo il futuro del pianeta”.

    Contadini, pescatori, artigiani, allevatori e cuochi di Terra Madre mostrano come il primo atto di amore per la terra sia seminarla con semi buoni, innaffiarla quando lo richiede, garantirne la fertilità, raccoglierne i frutti coltivati con rispetto, senza esigere più di quanto possa dare. “Se penso al mondo contadino, vedo i custodi dei saperi e delle conoscenze agricole sostenibili, vedo giovani che decidono di non abbandonare i loro luoghi per continuare a custodirli e coltivarli, vedo donne che non solo cucinano il cibo, ma si prendono cura delle materie prime e ne conservano la memoria. Sono loro i veri protagonisti dell’evento che potete incontrare a Torino”.

    Simbolo dell’amore per la terra è senza dubbio l’orto, al centro delle attività di “Terra Madre Salone del Gusto”: luogo che più di ogni altro serve alla trasmissione dei saperi e del piacere, in cui tutti possono imparare a conoscere da vicino la terra, ad affondarvi le mani e a capire tutto il lavoro e il tempo che c’è dietro il nostro cibo. “Con questo nuovo evento vogliamo andare incontro alla gente che ancora non fa parte della nostra rete, raccontare loro ciò che facciamo ma soprattutto coinvolgerli in ciò che possiamo fare insieme. Siamo in tanti a voler bene alla terra, e se riusciremo a unire tutti i nostri piccoli gesti, potremo davvero fare la differenza” – conclude Petrini.

    Il programma completo sul web www.slowfood.it.

    Marcello Di Meglio

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