Categoria: Cronaca

  • E’ mancato il re di Thailandia Bhumibol Adulyadej

    E’ mancato il re di Thailandia Bhumibol Adulyadej

    BANGKOK. 13 OTT. E’ lutto oggi in Thailandia dove è mancato re Bhumibol Adulyadej. A comunicarlo l’ufficio della casa reale.

    Bhumibol, aveva 88 anni, ed è morto oggi alle 15:52 locali (le 10:52 in Italia) nell’ospedale Siriraj di Bangkok, dove era ricoverato da tempo.

    Bhumibol regnava col titolo di “Rama IX” dal 1946, ed era il sovrano da più tempo sul trono al mondo e l’unico re mai conosciuto dalla maggior parte dei thailandesi con 70 anni di regno.

    Il nuovo re thailandese, Rama X, sarà il principe ereditario Vajiralongkorn che ha 64 anni.

    Lo ha annunciato il premier Prayuth Chan-ocha, aggiungendo che il nome del successore verrà presentato questa sera al Parlamento per l’approvazione, come prescrive la Costituzione.

  • Video | La triste fine dell’orso romeno di Sibiu

    Video | La triste fine dell’orso romeno di Sibiu

    SIBIU. 13 OTT. Ieri mattina un piccolo orso ha vagato per tre ore nelle strade di Sibiu in Romania, soprattutto sui tetti. Al suo inseguimento si sono posti polizia, vigili del fuoco e cacciatori.

    L’animale è stato poi ucciso con un fucile da caccia dopo che le autorità, come sostengono, hanno cercato, senza successo, di calmarlo.

    Il video mostra alcune scene della caccia all’orso dopo che l’animale ha passeggiato sui tetti delle case del paese.

    Le forze dell’ordine hanno forse usato un po’ dei metodi sbrigativi, e hanno abbattuto l’animale con un fucile da caccia.

    E già sulla rete sale la tristezza e la rabbia. Proprio in Romania su Facebook è stato creato un post sull’argomento “Puiul De Urs Ucis La Sibiu.Protest Impotriva Uciderii Animalelor” (Piccolo orso ucciso a Sibiu. La protesta contro gli animali che vengono uccisi). https://www.facebook.com/events/207717669640150/

  • In due giorni recuperati in 72 operazioni, 10.710 migranti in mare

    ROMA. 5 OTT. La guardia costiera comunica che tra ieri e l’altro ieri  sono sono circa 10710 i migranti recuperati in mare in 72 diverse operazioni di salvataggio coordinate dalla Centrale operativa della Guardia costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

    In particolare nella giornata di lunedì 3 ottobre si trovavano a bordo di 32 gommoni, 5 barconi e due zattere, nello specchio acqueo 30 miglia a nord dalle coste della Libia, sulla direttrice di Tripoli. Nel corso delle operazioni sono stati recuperati anche 9 corpi senza vita.

    Hanno preso parte ai soccorsi, 3 unità della Guardia Costiera, 2 della Marina Militare operanti nel dispositivo Mare Sicuro e unità di Eunavformed, di Frontex, e delle Organizzazioni Non Governative MSF, SOS Méditerranée, Life Boat, Sea Watch e Boat Refugee.

    Per due migranti (una donna ed una bambina) che si trovavano a bordo della Dignity 1 (appartenente alla Medici senza Frontiere), si è reso necessario una evacuazione medica effettuata dalla motovedetta CP319 di Lampedusa. I due migranti bisognosi di cure sono stati poi prelevati da un elicottero AW139 del 2° Nucleo Aereo della Guardia Costiera e trasportati direttamente a Lampedusa. Durante il trasferimento, a bordo dell’elicottero, sono stati assistiti da un medico del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

    In allegato immagini relative al trasporto di due migranti bisognosi di cure, effettuato da l’elicottero AW139 del 2° Nucleo Aereo della Guardia Costiera.

    Nelle giornata di ieri, martedì 4 ottobre, le operazioni (33) sono state compiute nello stretto di Sicilia. I migranti si trovavano a bordo di 27 gommoni, 5 piccole imbarcazioni ed 1 barcone. Nel corso delle operazioni sono stati recuperati anche 28 corpi senza vita.

    Sono intervenute nelle operazioni: Nave Corsi CP906 della Guardia Costiera, le motovedette CP302 e CP322 della Guardia Costiera di Lampedusa, 1 unità della Marina Militare italiana e 1 della marina militare irlandese, 1 unità del dipositivo Frontex, 1 mercantile, 2 rimorchiatori privati e navi delle ONG: MOAS, Life Boat, Open Arms, Watch the Med.

  • La “Mela di AISM” torna in 5000 piazze italiane contro la sclerosi multipla

    ROMA. 30 SET. In Italia sono 110mila le persone colpite da sclerosi multipla. Ogni anno si registrano 3.400 nuove diagnosi, 1 ogni 3 ore. 2/3 delle persone colpite sono donne, il 5% sono in età pediatrica  e oltre il 50% sono giovani tra i 20 e i 40 anni.

    Sono questi i numeri della sclerosi multipla tratti dallo studio 2016 di AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che rilevano una fotografia assolutamente nuova della Sclerosi Multipla, prima causa di invalità tra i giovani dopo gli incidenti stradali.

    Grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e spesso invalidante, per la quale ancora non esiste cura definitiva, la sclerosi multipla si manifesta per lo più con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio, seguendo un decorso diverso da persona a persona.

    È proprio per i giovani con sclerosi multipla, che chef Alessandro Borghese anche quest’anno scende in 5000 piazze per “La mela di AISM”.

    La “Mela di AISM“ nasce non solo per garantire sostegno alla ricerca sulla sclerosi multipla ma a far vivere tutti i Progetti di AISM a supporto dei giovani con SM: sportelli informativi e di orientamento, convegni sul territorio, prodotti editoriali pensati per rispondere a quesiti e problemi che si presentano nella loro vita quotidiana, sanitaria, sociale e lavorativa e un blog (www.giovanioltrelasm.it) dove tutti possono riconoscersi e “sentirsi a casa”.

    La manifestazione di sensibilizzazione e di raccolta fondi si terrà sabato 1, domenica 2 e martedì 4 ottobre, in cui il Parlamento italiano ha voluto celebrare con il #DonoDay2016 una gironata dedicata a un valore tanto prezioso per la nostra società.

    L’iniziativa di solidarietà, svolta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è promossa da AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione – FISM, con il patrocinio di Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale.

    Trovare la piazza in tutta Italia: http://www.sostienici.aism.it/partecipa/mappe/

  • New York, grave incidente ferroviario a Hoboken

    NEW YORK. 29 SET. Grave incidente ferroviario nella stazione di Hoboken per un treno di pendolari tra il New Jersey e New York, con la polizia che avverte di una possibile situazione con diverse vittime.

    Tante le immagini sui media e sui social che fanno presagire al peggio. Sono visibili ingenti danni alle strutture della stazione a seguito dello scontro.

    Almeno una carrozza di un treno sarebbe addirittura uscita dai binari ed entrata in un edificio.

    Un primissimo bilancio dell’incidente parla di almeno 100 feriti. Decine di passeggeri sono tuttora intrappolati tra le lamiere.

    Sul posto sono giunti i vigili del fuoco anche dai vicini distretti.

  • Treni, sciopero nazionale di 24 ore dalle 21 di oggi

    GENOVA. 29 SET. Giornata di disagi per chi utilizza il treno. A partire dalle 21 di questa sera fino alle 21 di domani, venerdì 30 settembre, scatta lo sciopero nazionale indetto da quattro sigle sindacali – Cub, Sgb e Cat.

    A fermarsi saranno soprattutto i treni regionali, ma lo sciopero interessa anche gli intercity.

    Restano assicurati i servizi essenziali nelle consuete fasce protette, dalle 6 alle 9 al mattino e in serata dalle 18 alle 21.

    Per conosce quali treni circoleranno o meno basterà controllare i tabelloni nelle stazioni, dove sono indicate le corse garantite per legge.

    A rischio anche i collegamenti da una regione all’altra. Molti Intercity ed Eurocity tra la Liguria e Milano, Torino, Grosseto e Roma verranno soppressi.

    Nessun problema, per le Frecce per le quali Trenitalia garantisce il funzionamento.

    Al centro della vertenza c’è il rinnovo del contratto nazionale. I tre sindacati di base prendono le distanze dalle sigle confederali per una trattativa che, come sostengono, “apre alla privatizzazione e peggiora le condizioni già difficili del settore. Tutto nasce dal comparto delle merci, con la costituzione di una newco per la Cargo Emilia Romagna, ma i lavoratori temono che la procedura possa estendersi a tutta la categoria”.

    Ecco alcuni treni Intercity che verranno soppressi nelle 24 ore che interessano la Liguria:

    • EC 139/140 VENTIMIGLIA 09:01 MILANO CENTRALE 12:50
    • EC 141/142 MILANO CENTRALE 07:05 VENTIMIGLIA 11:01
    • IC 500 GENOVA BRIGNOLE 06:57 TORINO PORTA NUOVA 08:55
    • IC 521 TORINO PORTA NUOVA 18:40 GENOVA BRIGNOLE 20:43
    • IC 657 MILANO CENTRALE 08:10 GROSSETO 14:33
    • IC 659/660 MILANO CENTRALE 09:10 VENTIMIGLIA 13:10
    • IC 665 MILANO CENTRALE 12:10 LA SPEZIA CENTRALE 15:21
    • IC 670 LIVORNO CENTRALE 11:24 MILANO CENTRALE 15:50
    • IC 673 MILANO CENTRALE 16:05 LIVORNO CENTRALE 20:35
    • IC 680 LA SPEZIA CENTRALE 16:40 MILANO CENTRALE 19:50
    • IC 681/682 VENTIMIGLIA 16:50 MILANO CENTRALE 20:50
    • IC 684 GROSSETO 16:10 MILANO CENTRALE 21:50

    Approfondimento regione per regione sul sito di Trenitalia

  • Israele, è morto a 93 anni l’ex presidente Shimon Peres

    TEL AVIV. 28 SET. E’ morto a 93 anni l’ex presidente israeliano Shimon Peres. La morte dello statista e premio Nobel per la pace nel 1994 è stata riferita dalla radio militare, che ha interrotto la normale programmazione.

    Peres era stato colpito due settimane fa da un ictus che lo aveva costretto al ricovero in ospedale.

    Dopo le prime cure i medici avevano parlato di una condizione critica ma stabile. Ieri, poi, c’era stato un improvviso il peggioramento delle condizioni di salute, seguite dall’arrivo in ospedale dei familiari e stanotte dalla morte.

    Il decesso è avvenuto alle 2:15 ora locale (l’1:15 in Italia) presso l’ospedale Tel Ha-Shomer di Tel Aviv.

    Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per stamane una seduta di lutto del governo israeliano.

    In un comunicato, Netanyahu e la moglie esprimono ‘”profondo dolore per la morte di una persona cara alla Nazione intera, ed ex capo di Stato di Israele’”.

  • “Italia lasciata sola sui migranti”. Cardinale Bagnasco apre Congresso Permanente Cei

    ROMA 26 SET. Il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Cei, la Conferenza Episcopale Italiana, e Arcivescovo di Genova, ha aperto oggi a Roma i lavori del Consiglio Permanente dell’organo di cui è a capo. Sua Eminenza ha affrontato a tutto tondo i temi più “caldi” di questi mesi.

    “C’è bisogno di un di più di Europa” – ha delineato Bagnasco al Consiglio, parlando di un’Italia “in prima linea ma ancora troppo sola nell’affrontare il dramma dei migranti”. Nella lunga prolusione a cui ha affidato le linee guida del consesso vescovile di più alto livello, Bagnasco si è soffermato sulla crisi del lavoro, il disagio della flessibilità e il rischio che i giovani se ne vadano dal nostro Paese: “Siamo fortemente preoccupati – ha detto l’alto prelato – che il patrimonio di capacità e di ingegno del nostro popolo sia costretto a emigrare”.

    La prolusione del Cardinale Angelo Bagnasco, al Consiglio Permanente della Cei, come di consueto ruota intorno ai temi di maggiore attualità. Compresa la vicenda della discussa e discutibile satira francese sul dramma di Amatrice: “Come non ribellarsi davanti alla mancanza di sensibilità e di rispetto espressa dalle vignette di Charlie Hebdo sulle vittime del terremoto?” Noi – anche a nome del nostro popolo – chiediamo: è questa la società che vogliamo, dove pensiamo di sentirci bene, insieme, solidali, a casa? È questo che intendiamo per libertà? Non esiste dunque nulla di talmente profondo e sacro – anche umanamente – che non debba essere sbeffeggiato da alcuni “illuminati”? La coscienza collettiva è chiamata a reagire in maniera chiara, alta e indignata”.

    Ma è il Vecchio Continente al centro dell’ampia riflessione di Bagnasco. “Più che di tanta povera gente disperata che bussa alle porte del Continente, l’Europa dovrebbe temere il cambiamento del modo di pensare che si vuole imporre dall’esterno. Il Papa molte volte ha messo in guardia dalle “colonizzazioni” in atto, che chiama “pensiero unico”: esso vuole costringere a pensare nello stesso modo, con gli stessi criteri di giudizio al di sopra del bene e del male”.

    “Propagandare in modo ossessivo certi stili di vita, inculcare il principio del piacere a qualunque costo, esaltare la “dea fortuna” e il gioco anziché il gusto del dovere, del lavoro, della onestà; insinuare il fastidio dei legami, se questi non appagano sempre e comunque, far sognare una perenne giovinezza, spingere alla ricerca di evasioni continue dalla vita reale, non sostenere la fedeltà agli impegni di coppia, di famiglia, di lavoro…tutto questo connota una mutazione culturale che aliena la persona da se stessa e dalla realtà, la appiattisce sul tutto e subito, la imprigiona in un individualismo esasperato, propagato come libertà”.

    La panoramica del Congresso Peramente della Cei

    “Nei secoli, nonostante conflitti e guerre, un comune sentire europeo si è affermato, ha ispirato storia e civiltà”. Così Bagnasco ha concluso: “La volontà di omologare le visioni profonde della vita e dei comportamenti non è il cammino rispettoso di un’Unione Europea armonica e solidale, ma piuttosto un’arrogante rifondazione continentale che i popoli male sopportano, dove il cristianesimo è considerato “divisivo” perché non canta nel coro prestabilito. Emarginare dalla sfera pubblica il cristianesimo non è intelligente; è non comprendere che la società non può che averne del bene”.

    Passando alla situazione socioeconomica italiana e del “lavoro che non c’è”, l’analisi del Presidente Cei è categorica e non priva di toni austeri e incisivi: “Le nostre parrocchie sono testimoni di come la povera gente continui a tribolare per mantenere sé e la propria famiglia. Vediamo aumentare la distanza fra ricchi e poveri; lo stesso ceto medio è sempre più risucchiato dalla penuria dei beni primari, il lavoro, la casa, gli alimenti, la possibilità di cura. Con speranza sentiamo le dichiarazioni rassicuranti e i provvedimenti allo studio o in atto; ma le persone non possono attendere, perché la vita concreta corre ogni giorno, dilania la carne e lo spirito. La fiducia nel domani diminuisce, gli adulti che hanno perso il lavoro sono avviliti o disperati, molti giovani – che mostrano spesso genio e capacità sorprendenti – si stanno rassegnando e si aggrappano ai genitori o ai nonni, impossibilitati a farsi una vita propria”.

    Non manca una battuta sferzante sulla cosiddetta parola chiave del XXI secolo: la flessibilità: “Nessuno può illudersi circa lo stato di disagio o di disperazione legato alla disoccupazione o alla incertezza: la teoria della flessibilità – che può avere le sue ragioni – getta la persona in uno clima fluido e inaffidabile. Ci chiediamo: coloro che teorizzano non sono forse i primi ad essere ben sicuri sul piano del proprio lavoro e, forse, del proprio patrimonio?”.

    A proposito degli attentati terroristici, Bagnasco richiama la linea di Papa Francesco: “Tali abomini si mascherano di un manto religioso per accreditare una “guerra di religione”, ma – come ci ricorda il Santo Padre – non bisogna cadere in questa trappola che mira a scatenare un conflitto globale. Il terrorismo si serve non solo del fanatismo di gruppi, ma anche del disagio sociale, e soprattutto del vuoto spirituale e culturale di non pochi giovani occidentali che – paradossalmente – spesso cercano un motivo per vivere in una perversa ragione per morire. Come sempre, i mercanti di armi, di petrolio o di potere, speculano nell’oscurità di affari e posizioni d’oro”.

    Marcello Di Meglio

  • Al via il Nautico. Doria: il Nautico è Genova

    GENOVA. 20 SET. Al via, con l’inno nazionale e l’alzabandiera la 56esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    A prendere per primo la parola il sindaco di Genova Marco Doria che ha precisato come la nautica sia “una delle ricchezze del nostro paese che ha dato e potrà dare ancora molto al paese in un contesto internazionale molto particolare di concorrenze tra saloni con strategie diverse. E’ importante valorizzare in positivo quello che la nautica italiana è in grado di dare”.

    “Altro elemento- prosegue Doria – è Genova, una città che è in grado di dare parecchio al nostro paese, con una vocazione al mare. Per Genova la nautica è importante e si presenta come il principale porto del paese ed uno dei principali del Mediterraneo.
    Presente il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Enrico Costa, assente giustificata Carla De Maria per un ritardo su un volo da Roma.

    La crescita dei numeri del comparto (2,9 miliardi di euro è il fatturato globale del settore nautico, in crescita del 17%) porta ottimismo tra gli operatori dopo gli anni della crisi.

    Quest’anno sono 800 gli espositori, 1.000 le imbarcazioni su 180.000 mq di superficie di cui 100.000 in acqua.
    Oltre che opportunità di business per le aziende, grazie agli incontri fra operatori organizzati con il sostegno dell’Ice, il salone è anche un’occasione per offrire, con semnari e convegni, una panoramica sul settore in Italia e per dare spunti al governo per una politica di sviluppo del comparto.

  • Al via il Salone. Doria: il Nautico è Genova

    GENOVA. 20 SET. Al via, con l’inno nazionale e l’alzabandiera la 56esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    A prendere per primo la parola il sindaco di Genova Marco Doria che ha precisato come la nautica sia “una delle ricchezze del nostro paese che ha dato e potrà dare ancora molto al paese in un contesto internazionale molto particolare di concorrenze tra saloni con strategie diverse. E’ importante valorizzare in positivo quello che la nautica italiana è in grado di dare”.

    “Altro elemento- prosegue Doria – è Genova, una città che è in grado di dare parecchio al nostro paese, con una vocazione al mare. Per Genova la nautica è importante e si presenta come il principale porto del paese ed uno dei principali del Mediterraneo.
    Presente il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Enrico Costa, assente giustificata Carla De Maria per un ritardo su un volo da Roma.

    La crescita dei numeri del comparto (2,9 miliardi di euro è il fatturato globale del settore nautico, in crescita del 17%) porta ottimismo tra gli operatori dopo gli anni della crisi.

    Quest’anno sono 800 gli espositori, 1.000 le imbarcazioni su 180.000 mq di superficie di cui 100.000 in acqua.
    Oltre che opportunità di business per le aziende, grazie agli incontri fra operatori organizzati con il sostegno dell’Ice, il salone è anche un’occasione per offrire, con semnari e convegni, una panoramica sul settore in Italia e per dare spunti al governo per una politica di sviluppo del comparto.