Categoria: Cronaca

  • Aidaa, trovati 5 gatti morti in un condominio cosparsi di trifoglio

    Aidaa, trovati 5 gatti morti in un condominio cosparsi di trifoglio

    BRINDISI. 2 NOV. Ben cinque gatti sono morti la notte del 31 ottobre durante i festeggiamenti di Halloween in un condominio di Brindisi. Le circostanze fanno pensare ad un atto macabro e di estrema crudeltà, i cinque cadaverini sono stati rinvenuti a pochi metri di distanza l’uno dall’altro e ornati da corone di trifoglio, presenti anche dei pezzi di wurstel.

    Uno dei gatti era infilato alla base della radice di un albero, in una nicchia, sempre con del trifoglio accanto.

    La segnalazione è giunta durante la mattinata del 1 Novembre a seguito dello scenario che si è prospettato ad una condomina dello stabile in V.le Europa al rione Bozzano, la stessa ha allertato gli organi di polizia municipale, che sono intervenuti solo in seguito alle sollecitazioni mosse dall’Associazione, celere ed efficace, invece, la verifica effettuata dal veterinario Asl Br del Siav C, il quale oltre ad attenersi alla procedura per sospetto avvelenamento secondo l’Ordinanza Ministeriale “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” del 13 giugno 2016, ha provveduto ad effettuare attente valutazioni.

    I gatti si trovavano tutti all’interno dell’area condominiale, nella zona sono presenti altri felini, cani condotti al guinzaglio, e un piccola area verde  per bambini.

    “Siamo sconcertati- precisa un portavoce di AIDAA, l’Associazione Difesa Animali ed Ambiente – simili episodi continuano a verificarsi in tutta Italia, ma l’incidenza con la quale avvengono nelle nostre zone, è preoccupante, soprattutto verso i gatti, da sempre poco tutelati dai Comuni e vittime prescelte da un certo tipo di individui , e nonostante una giurisprudenza sempre più attenta alla loro salvaguardia.

    Il ruolo della polizia preventiva è fondamentale sul territorio, garantire la tutela e il benessere degli animali significa promuovere un territorio civile e rispettoso , anche in termini di pubblica incolumità, abbiamo richiesto il monitoraggio dell’area alla polizia municipale.”

    L’AIDAA: https://www.facebook.com/aidaeaonlus

  • Terremoto, operativo a Norcia il Punto Veterinario di Enpa

    Terremoto, operativo a Norcia il Punto Veterinario di Enpa

    NORCIA. 2 NOV. E’ operativo fin da lunedì scorso a Norcia il Punto Veterinario Avanzato della Protezione Animali, dove i veterinari e i volontari di Enpa sono impegnati nelle operazioni di soccorso agli animali, d’intesa con i Vigili del Fuoco.

    Sul posto sono presenti l’Unità di Intervento Nazionale di Enpa ed i volontari delle sezioni di Teramo, Terni, Perugia, Roma, Manfredonia, Rimini, Meldola ed Amatrice, che potranno usufruire dell’aiuto delle altre sezioni d’Italia.

    L’emergenza iniziale ha riguardato i cani e i gatti e gli altri pet, che, in seguito alla fuga precipitosa dei loro proprietari sono rimasti all’interno degli edifici pericolanti o parzialmente crollati, e che si cerca di recuperare posizionando gabbie trappola in prossimità delle abitazioni.

    Sono parecchie decine, tra cani e gatti,  gli animali recuperati dai Vigili del Fuoco, – gli unici ad avere accesso alla zona rossa – e consegnati ai volontari Enpa, che  ne hanno già restituiti diversi ai loro proprietari.

    Dal Punto Veterinario Avanzato Enpa ha attivato anche la distribuzione di cibo, mentre gli animali affidati ad Enpa o quelli di proprietari che dichiarano di non poterli accudire vengono trasferiti presso il canile Enpa di Perugia.

    C’è, poi, l’emergenza – ancora in corso – degli sfollati con animali al seguito. Purtroppo Enpa, che rinnova l’appello al buon senso, alla solidarietà e alla responsabilità, continua a ricevere segnalazioni di strutture che rifiutano i pet.

    Progressi si registrano nel Teramano dove gli sfollati con cani al seguito vengono dirottati presso il centro di accoglienza dell’Università Veterinaria di Piano d’Accio (Teramo).

    Nel ringraziare il Comune di Teramo per questa importantissima dimostrazione di solidarietà, Enpa auspica che tale esempio venga seguito anche da altre amministrazioni comunali in zone colpite dal sisma.

    L’intervento dei volontari dell’Enpa sta interessando non soltanto la zona di Norcia ma gran parte della linea del “fronte sismico”, da Amatrice a Teramo, dove è attiva un’altra squadra di Enpa che sta prestando assistenza agli animali degli sfollati anche con distribuzione di pet food. Complessa e problematica è la situazione delle migliaia di animali negli allevamenti, con le stalle spesso crollate e gli allevatori alle prese con l’urgenza di procurare loro fieno e mangimi e mungere le fattrici; nei limiti delle sue possibilità Enpa si sta attivando per alleviare le sofferenze di questi sfortunatissimi animali.

  • Poste, il 4 novembre Sciopero Generale con corteo

    Poste, il 4 novembre Sciopero Generale con corteo

    GENOVA. 2 NOV. Le Segreterie Nazionali SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFASAL COM e UGL-COM hanno proclamato lo sciopero generale in Poste Italiane Spa per l’intera giornata del 4 novembre 2016.

    La decisione del Consiglio dei Ministri di quotare in Borsa un ulteriore 29,7% e del conferimento a Cassa Depositi e Prestiti del rimanente 35% del capitale, con l’uscita definitiva del Ministero dell’Economia dall’azionariato di Poste Italiane, muta completamente gli assetti societari e il controllo pubblico in Poste Italiane.

    Una decisione assunta a breve distanza dal primo collocamento azionario di oltre il 30% effettuato ad ottobre 2015.

    “Una privatizzazione – si legge in una nota sindacale – che ha il solo fine di fare cassa e recuperare qualche miliardo di euro per  incidere in quantità insignificante sul debito pubblico, ma che non tiene in considerazione il ruolo sociale svolto da Poste Italiane sull’intero territorio. Già ora si assiste ai reiterati interventi di chiusura degli Uffici Postali nelle zone più disagiate e al recapito della corrispondenza a giorni alterni, scelta contestata recentemente dal Parlamento Europeo, compromettendo qualità del servizio offerto e la garanzia del servizio universale.

    Le Organizzazioni sindacali ritengono estremamente grave e, peraltro, antieconomica, l’intera operazione di dismissione da parte dello stato, in considerazione che dal 2002 ad oggi Poste Italiane ha sempre avuto bilanci positivi e ha versato consistenti dividendi al Ministero del Tesoro, azionista di riferimento.

    La ritengono grave a maggior ragione per il ruolo infrastrutturale strategico di Poste italiane, che solo il governo pubblico può sfruttare a vantaggio del sistema economico del paese con i dovuti e necessari investimenti.

    La capillarità della rete postale, i servizi di prossimità, le potenzialità di innovazione e sviluppo del segmento logistico, necessitano senza dubbio di investimenti finalizzati al consolidamento di asset portanti per il Paese. Dunque spetterebbe proprio al Governo determinare l’utilizzo di risorse economiche per i necessari investimenti.

    Una privatizzazione totale di Poste italiane mette in discussione non solo anni di sacrificio e di lavoro dei dipendenti profusi per darle una dimensione d’impresa tra le più importanti in Italia, ma anche il futuro svolgimento del servizio universale, l’unitarietà dell’Azienda e la sua tenuta occupazionale.

    Le Segreterie Nazionali sull’intera vicenda contestano l’assenza di un dibattito pubblico e l’assoluta indifferenza dei mezzi di comunicazione, mentre la privatizzazione di Poste Italiane necessita di grande attenzione.

    A questa situazione si aggiungono le problematiche aziendali figlie di una applicazione monca del piano industriale, che prevedeva un forte rilancio della logistica, una applicazione inefficace e scorretta dell’accordo sulla riorganizzazione dei servizi postali, le carenze di addetti nella sportelleria degli Uffici Postali e le continue pressioni commerciali in mercato privati, figlie di una finanziarizzazione sempre più spinta dell’azienda, tutti temi sui quali non abbiamo avuto alcuna risposta da parte dell’azienda nel corso dell’ultimo incontro”.

    Per la Liguria il concentramento del corteo è alle ore 9,00 alla stazione Principe per raggiungere la Prefettura in largo Lanfranco.

  • Terremoto, riattivato il numero solidale 45500

    Terremoto, riattivato il numero solidale 45500

    ROMA. 1 NOV. E’ stato riattivato dalla Protezione Civile il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto.

    Tramite gli operatori Tim, Vodafone, Wind, H3G, Poste mobile e Fastweb, è possibile donare 2€ con sms o chiamata da fisso per aiutare chi ha perso tutto a causa del sisma che ha colpito il centro Italia.

    Dalla Protezione civile spiegano: “A seguito della nuova scossa che stamattina ha interessato i territori dell’Italia centrale, già interessati dal terremoto del 24 agosto, è nuovamente attivo il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite”.

    Ed ancora: “Grazie al protocollo d’intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e operatori di telefonia fissa e mobile, è possibile donare due euro inviando un sms solidale o per gli operatori di linea fissa effettuando una chiamata al numero 45500”.

    “I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori – rassicurano i responsabili dell’iniziativa –  senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma”.

    Protezione Civile: http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_com.wp?contentId=COM60730

  • E’ morta Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica

    E’ morta Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica

    E’ morta Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica

    TREVISO – E’ morta Tina Anselmi, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica. L’Anselmi venne nominata nel luglio del 1976 titolare del dicastero del lavoro e della previdenza sociale dei governi presieduti da Giulio Andreotti.

    Tina Anselmi, eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, aveva 89 anni.

    E’ deceduta la scorsa notte nella sua casa di Castelfranco Veneto.

    Dopo aver ricoperto la carica di ministro del Lavoro, Tina Anselmi fu ministro della Sanità nel quarto e quinto governo Andreotti e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale Nel 1981, nel corso dell’ottava legislatura, fu nominata presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2, che termina i lavori nel 1985.

    I funerali verranno celebrati venerdì 4 novembre nel Duomo di Castelfranco Veneto.

  • Cade dal traghetto Porto Torres-Genova, una notte di ricerche

    Cade dal traghetto Porto Torres-Genova, una notte di ricerche

    Cade dal traghetto Porto Torres-Genova, una notte di ricerche
    Cade dal traghetto Porto Torres-Genova, una notte di ricerche

    PORTO TORRES. 31 OTT. Era stato il marito a dare l’allarme: sua moglie di 74 anni non si trova più a bordo del traghetto Tirrenia “Sharden” Porto Torres – Genova, in navigazione in acque francesi in corrispondenza della Corsica.

    E’ stato allora che la macchina dei soccorsi si è messa in moto: il centro di coordinamento di soccorso marittimo francese “La Garde” ha disposto l’impiego di alcune unità navali mercantili che si trovavano in zona e ha chiesto alla Guardia Costiera Italiana l’impiego dell’elicottero Nemo 11-04.

    Quest’ultimo, decollato immediatamente da Sarzana, ha raggiunto in 30 minuti la zona di operazioni, a 30 miglia a nord-ovest della Corsica, e cominciato ad effettuare la ricerca della donna.

    Dopo aver effettuato uno scalo tecnico a Calvi ed eseguito altre due ore di ricerca, l’elicottero Nemo 11-04 è tornato a Sarzana, non prima di essere stato rilevato in zona da un velivolo francese che ha proseguito le ricerche, ancora purtroppo senza esito.

    Tale operazione di ricerca e soccorso si inserisce in un periodo di grande impegno per la base aeromobili delle Capitanerie di Porto di Sarzana, che sta contribuendo alle attività di soccorso nelle aree del Centro Italia nuovamente colpite dal terremoto con 1 elicottero e relativo equipaggio per esigenze di Protezione Civile, e a garantire nel contempo i compiti istituzionali di salvaguardia della vita umana in mare.

  • Nuovo Terremoto da 6.5 in centro Italia: sono le 07:40:17

    Nuovo Terremoto da 6.5 in centro Italia: sono le 07:40:17

    Nuovo Terremoto da 6.5 in centro Italia: sono le 07:40:17

    MACERATA. 30 OTT. Gli esperti lo aveva annunciato: “Ci potranno essere altre scosse di terremoto dello sciame sismico che ha colpito l’Italia Centrale, anche più forti” e così è stato. Certo una scossa di magnitudo 6.5, però, non ce l’aspettavamo proprio.

    Ed ecco che la terra continua a tremare. La gente che dorme fuori casa, nelle tende, nei camper, negli alberghi e nelle strutture delle zone di Marche, Umbria e Lazio colpite dal sisma si è appena svegliata, complice l’ora solare: sono le 07:40:17 e la scossa è devastante: di magnitudo 6.5 secondo l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è terribile. (evento Ingv: http://cnt.rm.ingv.it/event/8863681)

    L’epicentro è tra Norcia, Preci e Castel Sant’Angelo sul Nera con coordinate geografiche 42.84 di latitudine e 13.11 di longitudine a 10 chilometri di profondità.

    La scossa è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia ma anche lungo tutta la penisola, da Bolzano alla Puglia.

    “E’ crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro!’’… “Dormivo in auto, ho visto l’inferno…”: sono le prime parole di Marco Rinaldi, sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre. Il sindaco di Arquata del Tronto: “E’ venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi”.

    In Umbria la Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria Argentea, a Norcia, sono crollate: in piedi sono rimaste parte delle facciate e delle strutture.

    Paura anche a Roma per la nuova scossa, la gente spaventata è scesa in strada in diverse zone della città. La metro è stata temporaneamente interrrotta per verifiche del caso. Un ascensore precipita in un palazzo.

    Intanto ad Amatrice, con le nuove scosse, ci sono stati nuovi crolli che hanno riguardato anche il ‘palazzo rosso’ rimasto in piedi il 24 agosto in mezzo a cumuli di macerie.

    Per fortuna, non si registrano vittime e sono in corso tutte le verifiche del caso.

    Seguono e continuano a seguire, fino a poco fa, altre scosse, di minore entità e la paura resta. L.B.

    Seguono aggiornamenti su: Marche Notizie

  • Terremoto | Ancora scosse nella notte: paura, un morto per infarto

    Terremoto | Ancora scosse nella notte: paura, un morto per infarto

    MACERATA. 27 OTT. Dopo le tre scosse di terremoto che hanno colpito le Marche la prima, di magnitudo 5.4, alle 19:11 che ha fatto tremare tutto il centro Italia, la seconda, alle 21:18 di magnitudo 5.9, che è stata avvertita fino in Alto Adige, Liguria di levante compresa e la terza di magnitudo 4.5 alle 23:42, nella notte ci sono state molte scosse di assestamento, due delle quali hanno impensierito maggiormente la popolazione, quella alle 05:19 di magnitudo 4.1 e quella di magnitudo 4.4 alle 05:50. Tutte hanno un comune denominatore: l’epicentro marchigiano.

    Si è trattato quindi di una notte di paura e di apprensione fra la popolazione che al momento delle scosse è scesa in strada e per buona parte ha passato la notte in macchina, all’aperto o in alcune strutture allestite.

    E’ il secondo terremoto che colpisce in poco tempo la zona dell’Italia centrale ed in particolare le Marche, con la differenza che la zona colpita dal precedente sisma, l’ascolano, ora versa in una situazione di estrema gravità, mentre ora è stato colpito il maceratese che precedente il sisma in parte aveva risparmiato.

    Centinaia le persone sfollate o da sfollare, nella sola Camerino sono 700, ad Ussita 200.

    Secondo i carabinieri non ci sarebbero vittime per i crolli. Un uomo di 73 anni, però, è morto colpito da un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto.

    Non risultano persone morte o ferite in modo grave, ma a decine si sono presentate negli ospedali per lesioni varie, malori o crisi di panico.
    Le situazioni di maggiore difficoltà, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell’area epicentrale, dove, rileva Spuri, si sono avuti nuovi crolli, di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri.

    Proprio ad Ussita il sindaco Rinaldi ha detto che il “Il paese è finito”.

    Evacuati, per sicurezza gli ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli con i pazienti che sono stati trasferiti in altre strutture.

    I vigili del fuoco stanno cercando di raggiungere le persone rimaste isolate; la Salaria, a Pescara del Tronto, è stata chiusa a livello precauzionale.

    Le scuole nelle Marche sono rimaste chiuse.

    La protezione civile nelle Marche: http://protezionecivile.regione.marche.it

  • Terremoto | Due scosse di magnitudo 5.2 e 5.9 scuotono l’Italia

    Terremoto | Due scosse di magnitudo 5.2 e 5.9 scuotono l’Italia

    Terremoto | Due scosse di magnitudo 5.2 e 5.9 scuotono il centro Italia

    MACERATA. 26 OTT. Due forti scosse di terremoto hanno colpito il centro Italia a distanza di due ore l’una dall’altra, (in tutto ci sono stae 9 scosse).

    La prima, di magnitudo 5.4, si è verificata alle 19:11 e ha fatto tremare tutto il centro Italia. La seconda, alle 21:18 e di magnitudo 5.9, è stata avvertita fino in Alto Adige e anche in Liguria a Sestri Levante e nello spezzino.

    Entrambe hanno avuto lo stesso epicentro in Valnerina nella zona compresa tra Perugia e Macerata.

    Non si hanno notizie di vittime ma dopo il secondo sisma il sindaco di Ussita ha parlato di “Un paese finito”.

    Due feriti sono stati segnalati a Visso. Il centro più vicino all’epicentro è Castelsantangelo sul Nera dove il sindaco ha segnalato crolli. Crolli registrati anche a Camerino. Molti posti sono energia elettrica e telefono.

    Nel frattempo sta cadendo una leggera pioggia.

    Si segnalano crolli anche a Norcia, nel Perugino, dove risulta danneggiata la Chiesa di Santa Maria delle Grazie già colpita dal sisma del 24 agosto. Crolli anche ad Amatrice.

    Sui luoghi stanno giungendo le colonne dei vigili del fuoco.

    Evento Sismico INGV: http://cnt.rm.ingv.it/event/8663031

  • Ancora paura: terremoto magnitudo 5.4 in Centro Italia

    Ancora paura: terremoto magnitudo 5.4 in Centro Italia

    ROMA. 26 OTT. Terremoto di magnitudo 5,4 alle 19.10 di oggi nella  Val Nerina, nella zona compresa tra Perugia e Macerata. Profondità 9.3 chilometri. Il  centro piu’ vicino e’ Castel Sant’Angelo sul Nera. Lo reso noto poco fa  l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

    Il terremoto ha interessato tutto il Centro Italia. La  scossa molto forte è stata avvertita nella regione delle Marche: dalle zone terremotate dell’Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro.

    Molte persone sono uscite di casa spaventate. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Non si sa ancora se ci sono stati danni.

    La forte scossa di terremoto è stata avvertita distintamente anche a Roma, Rieti, Arezzo, perugia, Assisi.