Categoria: Cronaca Mondo

  • Giubileo con Papa Francesco a San Pietro

    Papa Francesco apre il Giubileo

    Piazza San Pietro gremita per la messa di Papa Francesco

    VATICANO. 8 DIC. Papa Francesco ha dato inizio al Giubileo aprendo la Porta Santa della basilica di San Pietro.

    Finita la messa sul sagrato, ha indossato un mantello bianco ed ascoltato il diacono leggere le parole di introduzione al rito.

    Quindi è entrato nell’atrio e, dopo aver recitato una preghiera, ha percorso i gradini e ha aperto la porta, sostando in silenzio sulla soglia.

    Poi al via la celebrazione della Santa Messa in Piazza San Pietro per aprire le celebrazioni dell’Anno Santo del Giubileo davanti a 50 mila pellegrini giunti nella piazza.

    “Anteporre la misericordia al giudizio, e in ogni caso il giudizio di Dio sarà sempre nella luce della sua misericordia. Attraversare la Porta Santa, dunque, ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore, di tenerezza”. E’ questo il messaggio di Papa Francesco alla messa.

    Nelle sue parole il Papa invita ad abbandonare ogni “paura e timore” e vivere la “gioia”.

    Ecco la diretta del Centro Televisivo Vaticano

    Papa Francesco indossa una casula bianco panna con ricami in azzurro tenue, e sopra di questa il pallio. Il rito, per esprimere l’universalità della Chiesa, è multilingue, sia nelle letture proclamate in spagnolo, italiano e inglese, sia nelle preghiere dei fedeli, che saranno in cinese, arabo, francese, swahili e malayalam.

    La messa è stata preceduta alle 8:20 dal suono delle campane e poi dalla recita del rosario. In piazza anche le delegazioni che, secondo il cerimoniale.

    La delegazione italiana è guidata dal presidente Sergio Mattarella, presente il premier Matteo Renzi.

    Alla cerimonia per l’avvio del Giubileo assiste, nell’atrio della basilica di San Pietro, Benedetto XVI che Papa Francesco ha abbracciato appena entrato nell’atrio, e ha scambiato qualche parola con lui.

    Nel frattempo la città è blindata con i varchi di accesso a San Poietro che sono stati aperti all’alba.

    Dalle 7 alle 19 no-fly zone in un raggio di 10 km; mentre in campo ci sono 2.000 uomini delle forze dell’ordine e 900 vigili urbani.

    Ai varchi le forze dell’ordine guardano borse, tasche e anche passeggini e carrozzine.

    Il Giubileo in Vaticanohttp://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/jubilee.index.html

    Papa Francesco e Benedetto XVI

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  • Terremoto di magnitudo 6.9 in Tajikistan

    Terremoto Tajikistan

    TAJIKISTAN. 7 DIC. Un forte terremoto di magnitudo 6.9 è avvenuto in Tajikistan nella zona asiatica-Dushanbe poco fa alle 08:50:04 ora italiana (12:50:04, ora locale) con epicentro con coordinate geografiche 38.03 di latitudine e 72.92 di longitudine ad una profondità di 1 km.

    Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Roma.

    Non si hanno ancora notizie di feriti o crolli.

    La Repubblica del Tagikistan è uno stato dell’Asia centrale che confina a Sud con l’Afghanistan, ad est con la Cina, a nord con Kirghizistan e Uzbekistan e ad ovest ancora con l’Uzbekistan ed è uno stato senza sbocco al mare.

    La superficie è di 143.100 km², la popolazione di 7.564.500 abitanti e la capitale è Dušanbe.

    Evento INGV: http://cnt.rm.ingv.it/event/6290271

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  • Ritrovato il galeone San Josè con i suoi tesori

    Un quadro che riprende la battaglia di Barù con il galeone San José che affonda

    CARTAGENA. 6 DIC. La Colombia avrebbe ritrovato il leggendario relitto del galeone spagnolo San Josè, affondato dagli inglesi nel 1708 con 11 milioni di dobloni d’oro e quantità enormi di pietre preziose e gioielli.

    Si tratterebbe del più grande tesoro forse di tutti i tempi, che lo  facevano una specie di “Santo Graal” dei relitti, ora, dopo 307 anni sui fondali del Mar dei Caraibi, è stato ritrovato al largo della costa di Cartagena, sulla costa caraibica al nord della Colombia.

    A dare l’annuncio è stato il presidente Juan Manuel Santos in un tweet che ne conferma la veridicità.

    In un discorso Santos ha spiegato come il galeone sia stato ritrovato lo scorso 27 novembre, al largo della penisola di Barù – ad ovest di Cartagena da esperti dell’Istituto Colombiano di Antropologia e Storia (Icanh), grazie all’appoggio della Marina militare.

    “Si tratta – ha spiegato il Presidente Santos – di una scoperta di importanza mondiale, perché costituisce uno dei più grandi ritrovamenti di patrimonio sommerso o, come dicono alcuni, del più grande che si ricordi nella storia dell’umanità”.

    Costruito nel 1698, il San José è salpato da Portobelo (attualmente in Panama) ad inizio del 1708, dirigendosi, insieme ad altre navi spagnole e francesi verso Cartagena de Indias.

    Dopo aver caricato una grande quantità di oro e preziosi, nel ripartire verso la Spagna fu attaccato nella battaglia di Barù dalla marina della Gran Bretagna, che appoggiavano Carlo d’Austria, da una squadra di quattro velieri da guerra al comando del capitano Charles Wager, che cercò, di incamerare il colossale tesoro, che invece finì in fondo al mare.

    Il galeone spagnolo San Josè è stato identificato grazie ai suoi cannoni di bronzo a forma di delfino ed al suo interno ha un carico, il cui valore potrebbe superare la decina di miliardi di dollari e potrebbe diventare l’oggetto di una disputa giudiziaria.

    A reclamarlo ci sarebbe anche la Spagna e la Sea Search Armada (Ssa), un’azienda americana specializzata nella ricerca di tesori sepolti in fondo al mare.

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  • Londra, tenta di sgozzare uomo in metro “per la Siria”

    Un uomo ha tentato di sgozzare un passeggero della metro a Londra

    LONDRA. 6 DIC. Ci sono stati momenti di paura in una stazione della metropolitana di Londra, quella di Leytonstone, a nord est del centro della città.

    Un giovane di colore ha tentato di sgozzare con un coltello un passeggero, inveendo contro l’intervento militare in Siria.

    Camunicarlo alcuni media britannici con l’episodio che sarebbe avvenuto intorno alle 20, ora italiana.

    Il bilancio, secondo la polizia, è di un ferito grave, e di due feriti leggeri.

    L’assalitore, che ha continuato ad inveire minacciando altri passeggeri per lunghi minuti, è stato poi neutralizzato dalla polizia con un Taser, ed è stato portato via.

    “Ecco cosa succede quando fai lo stronzo con madre Siria, tutto il tuo sangue verrà versato”, ha urlato l’uomo secondo il Mirror, subito dopo aver sferrato la coltellata. Secondo alcuni testimoni, l’uomo avrebbe avuto anche un machete.

    Un uomo ha tentato di sgozzare un passeggero della metro a Londra

    Il Mirror e il Daily Mail, nelle loro versioni online, hanno pubblicato una serie di video girati coi telefonini da testimoni, in cui si vede tra l’altro una pozza di sangue vicino ai tornelli di accesso alla metropolitana.

    Poi i quotidiani hanno pubblicato altri filmati in cui si vede l’assalitore, un uomo di colore che sembra avere poco più di 20 anni ed appare molto agitato quasi fosse drogato.

    Ad un certo punto, alla fine di uno dei filmati, un passante dice: “You ain’t no Muslim” (“Non sei un musulmano, fratello, non sei un vero musulmano”).

    Al momento i responsabili della metropolitana e anche la polizia rifiutano di parlare di terrorismo, non escludendo di fatto di avere a che fare con uno squilibrato.

    Alcune stazioni della metropolitana sono state chiuse e ci sono ritardi nel traffico della metro in tutta la città, in particolare sulla Central Line, interrotta tra Liverpool street e Woodford/ Newbury Park.

    Il Mirrorhttp://www.mirror.co.uk/news/uk-news/leytonstone-stabbing-police-warn-more-6962517

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  • Morto la star Scott Weiland in Minnesota

    Scott Weiland

    MINNESOTA. 5 DIC. E’ morto Scott Weiland, ex cantante di Stone Temple Pilots e Velvet Revolver. Il musicista aveva 48 anni e si trovava in Minnesota per un concerto con il suo attuale gruppo. Sono ancora da chiarire le cause del decesso.

    Scott Weiland è stato ritrovato morto sul suo tour bus in Minnesota. La notizia circolava già da ieri sera ma la conferma ufficiale è arrivata con un post sul profilo Facebook del musicista.

    Il cantante e la sua ultima band, Scott Weiland and The Wildabouts, avrebbero dovuto tenere altri due concerti questo mese il 18 e il 19 dicembre, a Reno in Nevada e a City Winery nella Napa Valley in California.

    Weiland aveva compiuto 48 anni nell’ottobre scorso ed erano noti i problemi di abuso di droga che aveva avuto in passato.

    Originario della California, aveva formato gli Stone Temple Pilots con i fratelli Robert e Dean DeLeo. La band ebbe enorme successo commerciale negli anni ’90. Nel 1993, l’album di debutto della band “Core” raggiunse la posizione numero 3 della classifica Billboard 200 ed un anno dopo, nel 1994, ebbe maggiore successo quando arrivarono al primo posto con l’album “Purple”, che conteneva diversi successi radiofonici come “Big Empty”, “Vasoline” e “Interstate Love Song”.

    Su twitter si è diffuso l’hashtag #RIPScottWeiland.
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  • Msc raddoppia la propria presenza a Cuba

    Msc Armonia avrà L’Avana a Cuba come home port

    GENOVA. 3 DIC. MSC Crociere, a partire dalla stagione invernale 2016/2017 rafforzerà ulteriormente la sua presenza a Cuba con una seconda nave con homeport a L’Avana, per continuare a rispondere alla crescente domanda di crociere che offrano l’opportunità di vivere l’esperienza di quest’isola caraibica.

    A partire da novembre 2016, per l’intera stagione invernale, MSC Armonia si unirà a MSC Opera a L’Avana, raddoppiando in questo modo il numero di itinerari in partenza da Cuba che MSC Crociere offre nel Mar dei Caraibi.

    MSC Armonia alternerà due itinerari culturalmente diversi, della durata di otto giorni e sette notti, che arricchiranno la scelta di destinazioni imperdibili offerte da MSC Crociere in America Centrale e nei Caraibi.

    Il primo itinerario prevede una sosta iniziale di due giorni e una notte nella capitale cubana e successivamente la nave porterà i crocieristi da L’Avana all’Isola di Roatan (Honduras) caratterizzata da spiagge dalla sabbia bianchissima, baie incontaminate e una spettacolare barriera corallina, per poi salpare per Belize City (Belize) città dal fascino coloniale, in legno e mattoni, e proseguirà per la Costa Maya (Messico), per completare il viaggio con un’esperienza esclusiva di spiagge caraibiche sull’Isola della Gioventù (Cuba), prima di fare ritorno a L’Avana.

    Anche il secondo itinerario comincerà con due giorni e mezzo e due notti a L’Avana per poi salpare per Montego Bay (Giamaica), Georgetown (Isole Cayman) e Cozumel appena al largo della Penisola dello Yucatan in Messico, per poi ritornare nella capitale cubana.

    L’alternanza dei due itinerari offrirà anche ai crocieristi MSC l’opportunità esclusiva di unirli in un unico indimenticabile viaggio di 14 notti.

    Inoltre, la posizione ottimale del terminal crociere de L’Avana, che si trova proprio a ridosso della Ciudad Vieja, la città vecchia patrimonio dell’UNESCO, consentirà ai croceristi di scendere dalla nave e, con una semplice passeggiata a piedi, esplorare le bellezze locali e la storia del luogo visitando questo affascinante barrio della capitale cubana.

    A tale proposito il Chief Executive Officer di MSC Cruises Gianni Onorato ha dichiarato: “Con ben nove siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO e una lunga tradizione di ospitalità, Cuba ha tutti i tratti distintivi di una destinazione crocieristica top a livello mondiale. MSC Crociere è orgogliosa di poter sostenere l’ulteriore sviluppo di questo enorme potenziale e ringraziamo sentitamente le autorità cubane per la loro continua collaborazione in tal senso”.

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  • Il peggior disastro ambientale del Brasile e la COP21 così distanti tra loro

    MONDO. 30 NOV. C’è voluto quasi un mese affinché il web riuscisse a sfondare il silenzio mondiale creatosi intorno al più grande disastro ambientale, degli ultimi decenni, in Brasile.
    Il 5 novembre due dighe, contenenti rifiuti tossici, materiale di scarto per l’estrazione mineraria, sono crollate, uccidendo 17 persone e riversando 62 milioni di metri cubi di fanghi velenosi, una quantità equivalente a circa 25.000 piscine, nel fiume Rio Doce, il fiume dolce, distruggendo tutto lungo il percorso, animali e piante, fino ad arrivare alla foce, nell’oceano Atlantico, il 20 novembre.
    La Samarco Mineração, società titolare delle concessioni minerarie, ha dichiarato che i liquami non sono dannosi ma sia L’ONU, che il Ministro dell’Ambiente brasiliano, sono di tutt’altro avviso. E basta guardare le immagini che arrivano dalla valle per percepire, almeno in parte, la catastrofe che si sta diffondendo in tutto il sud-est del Brasile.
    Non sono solo gli Indios infatti, a piangere la morte del fiume sacro. Contadini e allevatori stanno perdendo tutto. Gli animali del fiume, i primi colpiti dall’inquinamento, stanno lentamente morendo di asfissia o per intossicazione. Toccherà poi a piante e fauna terrestre, private del proprio nutrimento, a crollare una dopo l’altra, se non riusciranno a migrare verso territori più sicuri, come avverrà probabilmente per gran parte della popolazione locale, che già patisce la fame e la sete, per le falde contaminate.
    A nulla sono serviti gli sforzi dell’esercito per arginare la marea arancione arrivata lungo le pescose coste dell’Espírito Santo, estendendosi per oltre dieci chilometri nell’oceano. A rischio è una buona parte dell’Atlantico che, con le sue correnti, porterà ovunque le micidiali sostanze tossiche.
    Terrorismo e attentati hanno tenuto i media molto impegnati e poco tempo è stato dedicato al disastro in corso, ma a margine della Cop21, che comincia oggi a Parigi, non si può negare che una guerra più nascosta ma inesorabile e dirompente, sta coinvolgendo il mondo intero. È una guerra uomo contro uomo dove, per ora, a pagarne il prezzo più grande è il pianeta intero.

    Ed osservando il video ci si domanda se le lacrime dell’uomo che osserva impotente i pesci galleggiare nel fango e il fiume soffocare, guardando di riflesso il proprio lavoro e la propria fonte di sostentamento svanire, non sia simile al pianto di un civile, travolto suo malgrado in uno scontro fratricida, in un altro continente, cosi lontano e vicino allo stesso tempo.
    In vent’anni sono state circa 600 mila le vittime causate dai disastri ambientali, un numero superiore a quello dovuto ai diversi combattimenti, nel mondo, dalla fine della guerra fredda.
    Ci vorranno decenni, se possibile, per ripristinare almeno in parte il naturale ecosistema, esattamente come nei territori di guerra, con campi minati che continuano a mietere vittime anche dopo il flebile stop ai combattimenti.
    Ma come spesso avviene, i costi ingenti e un Governo accomodante, in questo caso verso la multinazionale mineraria, non danno grandi speranze. La terra e i suoi figli piangono lacrime color ruggine mentre i potenti del mondo, alla Cop21, discutono su come limitare i danni, di qualche grado, senza ammettere la realtà dei fatti e confortati dal disinteresse globale.
    Una verità trasbordante come quella marea rossa, ossia che non si è ancora arrivati all’emergenza senza ritorno e il coraggio di cambiare davvero viene meno.

    Arianna Codato









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  • Abbattimento jet. Sale tensione tra Russia e Turchia

    Jet russo in fiamme abbattuto dalla Turchia

    MOSCA. 26 NOV. E’ davvero alta la tensione tra la Russia e la Turchia dopo l’abbattimento di jet russo che Ankara accusa di aver sconfinato.

    “Abbiamo seri dubbi che l’abbattimento del jet russo sia stato un atto colposo, sembra molto una provocazione premeditata”. A dirlo in tv il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov. Mentre il ministro della Difesa russa Serghiei Shoigu ha comunicato che i sistemi di difesa anti missilistica S-400 saranno trasportati alla base militare russa di Khmeimim, a Latakia.

    Anche il secondo pilota del jet abbattuto è stato tratto in salvo e si trova in una base russa nella zona della Siria controllata da Mosca.

    Le forze armate turche hanno rafforzato i controlli aerei sul confine con la Siria dopo l’abbattimento del jet russo con i caccia F-16 che in 18 pattuglieranno la zona, mentre finora erano stati al massimo 12.

    Con un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara è stato reso noto che i ministri degli Esteri di Russia e Turchia hanno concordato di avere un colloquio nei prossimi giorni per discutere dell’abbattimento del jet di Mosca.

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  • Cina, ritrova la figlia dopo 10 anni

    Internet Cafè in Cina

    HANGZHOU. 25 NOV. Xiaoyun, una 24enne cinese sparita da dieci anni e che per era stata data ormai per morta dai genitori, è stata trovata lo scorso 20 novembre da alcuni poliziotti durante un controllo in un internet cafè di Hangzhou, nella Cina orientale.

    La ragazza, che è stata trovata in posseso di un documento falso, è stata portata alla stazione di polizia, dove è stata trovata tra le persone scomparse tramite un’identikit di dieci anni prima nella vicina città di Dongyang.

    La 24 enne ha ammesso la propria identità e ha confessato di essere scappata da casa quando aveva 14 anni stanca dei continui rimproveri dei genitori prendendo la decisione di sparire per sempre.

    La ragazza, che dovrà pagare una multa di 150 euro per utilizzo di documenti falsi, racconta di essersi spostata in diverse città, tra cui Jinhua, Jiangxi e Hangzhou, e di essersi mantenuta, in tutti questi anni, lavorando soprattutto negli internet cafè e giocando ai videogames.

    Era diventata così brava nel gioco online Cross Fire da spingere molte persone a pagarla affinché fosse lei a giocare al posto loro.

    Nel frattempo, dopo un po’ di tempo dalla sua scomparsa, i suoi genitori avevano presunto che fosse morta e avevano addirittura rimosso il suo nome dai documenti di famiglia.

    Pochi anni fa Xiaoyun si rifece viva con la madre tramite WeChat ma senza lasciarle il suo numero di telefono.

    “In questi dieci anni non ho mai cambiato numero di cellulare – dice la madre di Xiaoyun – Sapevo che se lei avesse voluto trovarmi, avrebbe potuto farlo”.

    Ora, con il consenso della ragazza, la polizia è riuscita a organizzare un incontro tra Xiaoyun e i suoi genitori.

    La riunione familiare è stata descritta come emozionante, ma non ancora decisiva: Xiaoyun non ha ancora deciso se tornerà a vivere con la sua famiglia.

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  • Bimba trovata morta sulla costa turca

    Naufragio in Turchia ritrovato il corpo di una bimba di 4 anni

    ANKARA. 23 NOV. Triste ritrovamento ad opera di alcuni pescatori sulla costa egea della Turchia che hanno rinvenuto il corpo, ormai senza vita, di una bimba di 4 anni.

    Lo riferiscono media locali, secondo cui la piccola sarebbe tra i 10 dispersi del naufragio avvenuto mercoledì scorso al largo di Bodrum, in cui altre 5 persone erano state salvate.

    Sono ancora vive le immagini dello scorso settembre, quando il mondo era rimasto sconvolto dalle foto del piccolo Aylan,  il piccolo profugo siriano di tre anni annegato davanti alla spiaggia di Bodrum.

    Secondo i media locali e la testimonianza di uno dei 5 migranti salvati nel naufragio, la bambina si chiamava Sena e viaggiava insieme alla madre.

    Il corpo è stato trovato tra le rocce dell’isola di Catalada, 5 km al largo della località di Turgutreis, nella penisola di Bodrum.

    La bimba indossava pantaloni blu e una maglia rossa, un abbigliamento simile a quello del piccolo Aylan.

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