Categoria: Cronaca Italia

  • Qui Capitaneria | Sanzioni in materia di pesca e acquacoltura

    Qui Capitaneria | Nuove sanzioni in materia di pesca e acquacoltura

    LA SPEZIA. 6 SET. Con l’entrata in vigore della Legge n° 154  del  28  luglio  2016, sono state apportate importanti modifiche al D.L. n. 4 del 09 dicembre 2012  relative alle sanzioni in materia di pesca e acquacoltura in applicazione delle più recenti normative europee.

    Di seguito, le novità più rilevanti.

    Sono state depenalizzate le infrazioni  commesse  dai  pescatori professionali  o  sportivi,  nel  caso  in  cui  vengano  catturati  e commercializzati prodotti ittici di taglia inferiore alla  minima  di riferimento per la conservazione.

    In  tali  circostanze, la norma prevede una graduazione della gravità dell’illecito commesso con sanzioni amministrative crescenti, in funzione del quantitativo sotto misura catturato.

    Secondo gli stessi principi sono state stabilite le sanzioni nei confronti dei pescatori sportivi, ricreativi e subacquei, nell’ipotesi che il quantitativo totale di prodotto della pesca  raccolto o catturato giornalmente superi il limite dei 5 Kg.

    Al trasgressore può essere applicata una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra i 500 e i 50.000 euro, in misura proporzionale al peso del prodotto ittico raccolto o catturato in eccesso.

    In generale sono state  inasprite le  sanzioni amministrative nei confronti dei pescatori  sportivi/ricreativi che, nel caso commercializzino i prodotti della pesca, rischiano una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra i 4.000 e i 12.000 euro.

    Laddove l’acquirente sia un esercizio commerciale, è prevista la  sospensione dell’attività  da 5  a 10 giorni lavorativi.
    Ulteriori innovazioni al sistema sanzionatorio sono previste nel caso di cattura  illecita  di   specie ittiche soggette ai piani internazionali di protezione e salvaguardia quali Tonno Rosso e Pesca Spada.

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  • Charlie Hebdo, offesa all’Italia: “Terremoto, penne al sugo e lasagne”

    Charlie Hebdo, offesa all’Italia: “Terremoto, penne al sugo e lasagne”

    PARIGI. 3 SET. E’ davvero poco felice la vignetta comparsa nell’ultima pagina del numero 1258 del giornale satirico francese Charlie Hebdo del 31 agosto e la polemica infuria sui social network e non solo.

    La rivista satirica francese ha, infatti, dedicato al sisma di Amatrice la propria satira. “Séisme à l’italienne: penne sauce tomate, Penne gratinées, lasagnes” ovvero “Terremoto all’italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”, queste le parole che si leggono sulle teste di due feriti sporchi di sangue e su diverse persone sepolte da strati di pasta.

    Nella stessa ultima pagina della vignetta sul sisma, il dramma italiano viene affrontato anche con una serie di battute: “Circa 300 morti in un terremoto in Italia. Ancora non si sa che il sisma abbia gridato ‘Allah akbar’ prima di tremare”.

    Immediata e travolgente la reazione sui social, in particolare Facebok e Twitter, i cui utenti si sono davvero infuriati ed indignati.

    Tra i primi a reagire, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: “Ma come c**** si fa a fare una vignetta sui morti!”, ed ancora “Ben venga l’ironia, ma sulle disgrazie e sui morti non si fa satira sapremo mostrare come il popolo italiano sia un grande popolo”.

    L’ambasciata francese in Italia, nel frattempo, ha preso le distanze da tale satira affermando che quella di Charlie Hebdo non è l’opinione comune dei francesi.

    Diverse le reazioni da parte della politica italiana sulla vicenda. il governatore della Liguria, Giovanni Toti: “Vignetta imbecille e disgustosa”; Giorgia Meloni su Facebook: “Non fa ridere, non è sagace, non c’è neppure del ‘sarcasmo nero’. È solo brutta. Si vede che l’ha fatta un cretino”. Gianfranco Miccichè dalla Sicilia: “La vignetta dei satirici francesi è un concentrato di sgradevolezza e insulsaggine. Renzi pretenda le scuse da Parigi”. Ed ancora, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, su Facebook: “Voi siete liberi di fare le vignette che volete, io sono libero di dire vergognatevi #CharlieHebdo”.

    Poi sulla pagina ufficiale di Facebook della rivista è comparsa un’altra vignetta di precisazione dove è presente una persona insanguinata sotto le macerie che si rivolge ai lettori: “Italiens: c’est pas Charlie Hebdo qui construit vos maisons, c’est la mafia! (Italiani…non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, è la mafia!”).

    Facebook: https://www.facebook.com/Charlie-Hebdo-Officiel-106626879360459/?fref=ts

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  • Amatrice, funerali: Uomo dell’appennino non ti abbandoneremo

    Amatrice, funerali: Uomo dell’appennino non ti abbandoneremo

    AMATRICE. 30 AGO. Oggi è giornata di lutto nazionale in quanto si svolgono i funerali delle vittime del terremoto che ha devastato il centro Italia.

    I funerali si stanno svolgendo ad Amatrice dopo le proteste dei familiari delle vittime per l’ipotesi che fossero celebrati a Rieti.

    Sono 37 le vittime del terremoto per le quali si celebrano oggi i funerali che si svolgono sotto due grosse tensostrutture nel cortile del complesso Don Minozzi, tensostrutture che sono state allestite, sotto una pioggia battente, dai volontari della Protezione Civile.

    A celebrare il rito funebre è il vescovo di Rieti Domenico Pompili, l’ex vescovo dell’Aquila Molinari e il vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole.

    Proprio vescovo di Rieti Domenico Pompili, ha letto a gran voce i nomi delle vittime, un elenco per la cui lettura sono stati necessari otto minuti, un elenco salutato al termine con un forte applauso.

    Fiori e palloncini bianchi, per le due bare bianche poste sul sagrato della struttura di Amatrice.

    “Abitiamo – ha proseguito il vescovo – una terra verde, una terra di pastori”, poi parlando di Geremia e di Rachele ha concluso: “… non ti abbandoneremo uomo dell’appennino… non ti lasceremo… dell’alba ancor ti stupirai”.

    Presenti anche il premier, Matteo Renzi, e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oltre ai presidenti della due Camere, Grasso e Boldrini.

    “Questa – ha detto il parroco del Paese don Fabio Gammarrota – è la cosa più giusta e logica da fare (in riferimentolle polemiche di ieri ndr), il popolo resterà qui e rappresenterà il pungolo per le istituzioni affinché mantengano le promesse fatte a questa gente”.

    Nel frattempo le vittime accertate per il terremoto sono 292, con le due estratte oggi dalle macerie ad Amatrice, di cui 231 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arcuata.
    Gli assistiti nelle tende sono circa 2900, mentre sui dispersi la Protezione civile non dà cifre e resta ai 10 indicati dal sindaco di Amatrice. (nella foto: vescovo di Rieti Domenico Pompili ad Amatrice celebra il rito funebre per 32 vittime del terremoto).

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  • Enpa, tanti i soccorsi ad animali nella zone del terremoto

    Tanti i soccorsi dell’Enpa nella zone del terremoto

    GENOVA. 30 AGO. Sono oltre duecento gli animali soccorsi finora e nove tonnellate di pet food distribuite nelle tendopoli e nelle località isolate, o messe a disposizione degli animali vaganti con punti di alimentazione sul territorio.

    Questo, ad oggi, un primo bilancio dell’intervento dell’Ente Nazionale Protezione Animali nelle zone devastate dal sisma dove l’associazione è presente con la propria Unità di Intervento Nazionale e con veterinari, volontari e Guardie Zoofile delle Sezioni Enpa di Terni, Caserta, Isernia, Teramo, Rende, Rimini e Roma operativi con due autoambulanze veterinaria, una automedica, un furgone per il trasporto di animali e altri tre automezzi.

    Inoltre, per curare animali che non possono essere assistiti nell’area del sisma, Enpa ha attivato una rete di cliniche e ambulatori in tutta Italia. Le segnalazioni vanno fatte al numero 342 9565574. Per segnalazioni ed emergenze è invece attiva la mail [email protected].

    Nella sola giornata di ieri, oltre ad avere recuperato e messo in sicurezza numerosissimi animali vaganti, i volontari hanno prestato assistenza veterinaria ad un cane delle unità cinofile dei Vigili del Fuoco, rimasto ferito durante le ricerche tra le macerie, mentre diversi cani e gatti randagi sono stati soccorsi e curati a bordo dell’ambulanza veterinaria Isotta.

    Un altro cane è stato estratto dalle macerie sano e salvo; due poi – uno dei quali è una cagnetta incinta – sono stati recuperati all’interno di un casolare, in buone condizioni di salute ma spaventatissimi e sempre fermi sotto un mobile.

    Al momento, infatti, una delle principali urgenze che i volontari stanno riscontrando sul territorio è quella relativa ai numerosi animali abbandonati all’interno di cortili, giardini e terreni dove i proprietari non hanno più potuto fare ritorno per motivi di sicurezza.
    In particolare, c’è tanta preoccupazione per i cani a catena che non sono stati ancora raggiunti dai volontari e che non hanno alcuna via di fuga; per loro è una vera e propria corsa contro il tempo.

    Più fortunati sono stati alcuni cani di Pescara del Tronto, raggiunti dai volontari e sfamati dopo diversi giorni di digiuno forzato.

    L’emergenza-terremoto tuttavia non riguarda soltanto gli animali d’affezione, ma anche molti di quelli detenuti negli allevamenti ai quali Enpa ha prestato assistenza direttamente distribuendo mangime (due delle nove tonnellate sono state assicurate dal Centro Comunicazione e Sviluppo Enpa), oppure segnalando alle autorità competenti eventuali situazioni di crisi e sollecitando un pronto intervento. Per sette galline nelle campagne di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) non è stato necessario, poiché sono recuperate e messe in sicurezza dagli stessi volontari.

    L’intervento dei volontari Enpa prosegue anche nei giorni a venire. Chi volesse contribuire ad aiutare gli animali colpiti dal terremoto può conferire, ai punti raccolta creati presso le Sezioni Enpa in tutta Italia, petfood, cucce, antiparassitari e altri materiali, oppure con donazioni. (nella foto di Flavio Di Properzio: un cane curato dall’Enpa).

    RACCOLTA IN LIGURIA:
    GENOVA. Via Lastrico 1 – Campomorone (GE). Tel. 0107212178

    I punti di raccolta Enpa, regione per regione: http://www.enpa.it/it/15059/cnt/le-iniziative/terremoto-regione-per-regione-tutti-i-punti-di-rac.aspx

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  • Terremoto, lutto nazionale: ancora bandiere a mezz’asta in Liguria

    Il Tricolore listato a lutto anche a Genova e in Liguria

    GENOVA. 30 AGO. “Per il giorno 30 agosto, in concomitanza con le esequie delle vittime della provincia di Rieti decedute nel terremoto che ha colpito le Regioni del Centro Italia,  il Presidente del Consiglio ha disposto una giornata di lutto nazionale con l’esposizione delle bandiere italiana ed europea a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale. I funerali solenni saranno celebrati alle ore 18 ad Amatrice dal Vescovo di Rieti Monsignor Domenico Pompili presso l’area dell’Istituto Don Minozzi”.

    E’ il testo del comunicato ufficiale del Governo Italiano.

    Pertanto, dopo la giornata di lutto di sabato con i funerali delle vittime ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, oggi bandiere di nuovo a mezz’asta anche a Genova e in Liguria.

    La nostra testata partecipa alla giornata di lutto nazionale. Giornalisti, collaboratori e tecnici sono vicini ai famigliari delle vittime e alla popolazione del Centro Italia, colpita dal terremoto.

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  • Sisma | La postale incastra millantatore per raccolta fondi

    Sisma | La postale di Imperia incastra millantatore per racoclta fondi

    IMPERIA. 29 AGO. A poche ore dal drammatico sisma che martedì mattina ha colpito il centro Italia, la Polizia Postale e delle Comunicazioni con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha messo fine ad una vera e propria attività di abuso di credulità popolare online, individuandone l’autore, un 28enne reggino che attraverso un falso profilo creato ad hoc su un noto social network, millantava un’attività di raccolta fondi per conto della Protezione Civile di Messina e l’A.N.P.A.S. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).

    Si partiva dalla richiesta di 5 euro, per “una corsa contro il tempo, per dargli un pasto completo”, ed il riferimento era ovviamente alle popolazioni così duramente colpite dal terremoto.

    Ma le indicazioni per effettuare i versamenti portavano ad un conto intestato al giovane, attivato ed utilizzato per il gioco e le scommesse online.

    L’insistenza e la sollecitudine con la quale, però, richiedeva i versamenti ha fatto sorgere qualche sospetto ad alcuni utenti della Rete desiderosi di partecipare alla gara di solidarietà: una di essi, per caso anche lei originaria di Reggio Calabria ma da anni residente in Liguria, ha deciso di rivolgersi alla Polizia Postale di Imperia.

    Gli investigatori liguri, coordinati dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni che sin dalle prime ore successive al sisma ha attivato un monitoraggio dedicato della Rete per prevenire possibili sfruttamenti della solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite, hanno tempestivamente attivato gli accertamenti tecnici finalizzati ad individuare la provenienza dei messaggi e gli opportuni contatti con gli Enti di Protezione Civile interessati.

    Dalla movimentazione del conto gioco, gli agenti della Postale avevano modo di notare numerose puntate a giochi on line, con somme di piccola entità in diverse date, e l’implementazione del medesimo conto con somme modeste (10/15 euro) denaro proveniente sia da una carta di credito, sia da una carta postepay intestata ad un 28enne reggino, un disoccupato diversamente abile con la passione del gioco online e accanito tifoso della locale squadra di calcio.

    La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, attivata per competenza territoriale, disponeva prontamente la perquisizione a casa dell’indagato, che è stata eseguita nelle prime ore di domenica mattina dagli operatori della Polpost reggina, seguiti a distanza dai colleghi della Sezione di Imperia attenti a monitorare i movimenti in Rete del 28enne: nella camera da letto del giovane, gli investigatori hanno rinvenuto tutto il materiale informatico e le carte di pagamento utilizzate per la spregevole attività.

    Vano il tentativo dell’uomo di cancellare il profilo di fantasia utilizzato per l’attività illecita, negli istanti appena precedenti l’ingresso in casa degli investigatori.
    Sarà ora l’analisi dei dispositivi sequestrati, nonché la verifica delle movimentazioni del conto gioco, a stabilire l’ammontare di quanto recuperato dalla “simulata” gara di solidarietà.

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  • Sisma, impegno Lega Nazionale Difesa Cane

    Sisma anche la Lega Nazionale Difesa del Cane fa la sua parte

    GENOVA. 28 AGO. A seguito del sisma che ha distrutto interi paesi, Lega Nazionale per la Difesa del Cane raccoglie cibo e altro materiale da inviare sul luogo della tragedia per aiutare ad accudire gli animali che hanno perso le loro famiglie.

    Ancora una volta fondamentale il contributo degli ‘angeli a 4 zampe’ nei soccorsi.

    Se, da una parte, il bilancio dei morti continua a salire e centinaia di persone hanno perso le loro cose e i loro affetti, proprio tra questi affetti ci sono anche i cani e i gatti che probabilmente stanno vagando o che vengono estratti dalle macerie, spaventati e disorientati, e molti di loro non potranno ricongiungersi con le loro famiglie.

    Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha così preso contatti con la Protezione Civile per dare il suo sostegno in termini di materiali di consumo da utilizzare per il recupero e l’accudimento degli animali dispersi o randagi, che in questo momento drammatico saranno sicuramente in difficoltà.

    L’Associazione ha attivato in tutta Italia diversi punti di raccolta di cibo e altro materiale che verrà recapitato direttamente ai coordinatori dei soccorsi sul luogo della tragedia a partire dalla prossima settimana.

    LNDC non ha attivato e non attiverà nessuna raccolta fondi, a meno che non si renda necessario per qualche Sezione che si prenderà in carico eventuali animali vittime del terremoto e bisognosi di cure particolari.

    “Siamo vicini alle popolazioni coinvolte da questo tragico evento e ci auguriamo che il bilancio delle vittime non continui a salire. Fedeli alla mission della nostra associazione, molti nostri attivisti si sono offerti di raggiungere le zone del sisma da tutta Italia per dare una mano concreta con la competenza di Guardie Zoofile e volontari di lungo corso”, afferma Piera Rosati – Presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

    “Stiamo valutando la possibilità di organizzare queste ‘squadre’ per essere realmente d’aiuto e non di intralcio alle attività dei soccorritori che stanno operando con grande professionalità e spirito di sacrificio. Vorrei ricordare anche l’importante contributo di quelli che amo definire ‘angeli a 4 zampe’, cani che si mettono totalmente a disposizione dell’uomo e senza i quali molti salvataggi non sarebbero possibili. Inoltre, stiamo prendendo contatti con le ASL locali per offrire la nostra disponibilità a ospitare in diverse Sezioni d’Italia eventuali animali dispersi.”

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  • Sisma, sale a 290 il bilancio delle vittime. Mattarella ai funerali

    Sisma, sale a 290 il bilancio delle vittime. Mattarella ai funerali di Ascoli

    ROMA. 27 AGO. Nel mentre proseguono le scosse sismiche, una delle quali di magnitudo 4.0 alle 4:50 di questa mattina, sale drammaticamente a 290 il bilancio, delle vittime del sisma che ha colpito il centro Italia.

    Fino a questo momento sono 224 i morti ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 49 ad Arquata del Tronto.

    Invece il numero delle persone assistite nei campi allestiti nelle regioni Lazio, Marche e Umbria, invece, è di circa 2500 unità. A comunicarlo è la Protezione civile.

    Questa mattina, alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, si sono svolti i funerali  delle vittime delle Marche.

    Approfondimento.

    Sempre dalla Protezione civile giunge la notizia che la cifra raccolta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto grazie al numero solidale 45500, attivo dalle 15 dello scorso 24 agosto, ha raggiunto la considerevole cifra di 6.120.296 euro.

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  • Terremoto | 250 morti, 365 feriti. Fermato uno sciacallo

    Terremoto | 250 morti, 365 feriti. Fermato uno sciacallo

    ROMA. 26 AGO. Un bilancio destinato a salire quello delle vittime e dei feriti nel tragico terremoto del centro Italia.

    Secondo le comunicazioni delle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, i morti sono 250, 193 ad Amatrice, 11 ad Accumuli e 46 ad Arquata del Tronto.

    Il numero di feriti in ospedale è di 365, alcuni dei quali gravi.

    Il consiglio die ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento dei primi 50 milioni di euro per l’emergenza.

    Nel frattempo c’è stato un primo episodio di sciacallaggio ad Amatrice.

    I carabinieri di Rieti hanno arrestato un 45enne di Napoli, pluripregiudicato, che tentava di introdursi in un’abitazione di Amatrice forzandone la porta con un cacciavite.

    Alla vista dei militari l’uomo ha tentato la fuga ed una volta bloccato, ha avviato una colluttazione con i carabinieri e i militari, che poi lo hanno arrestato per rapina impropria e lesioni personali e condotto nel carcere di Rieti.

    Nel pomeriggio e fino a poco fa, alle 00:45, ci sono state molte scosse di assestamento, la più forte di magnitudo 4.4 alle 14:36 con ipocentro a Rieti che ha causato molta paura e qualche crollo ed è stata percepita anche nelle Marche.

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  • Una petizione per fermare le bombe italiane in Yemen

    Bombe sullo Yemen

    ITALIA. 25 AGO. Bombe prodotte in Italia lanciate sui soccorritori, dai Sauditi, in Yemen. Una petizione su Change.org per fermare “Un crimine contro l’umanità”.

    Prima viene bombardata un’area, dopo, quando sul posto sono giunti i soccorritori, la stessa zona è bombardata di nuovo, deliberatamente. È questo il metodo, considerato come un Crimine di Guerra, usato dalle forse saudite in Yemen, come ha affermato anche il Relatore speciale delle Nazioni Unite Christof Heyns e come viene anche raccontato su L’Espresso, dai giornalisti Giovanni Tizian e Michele Sasso ( l’articolo qui). Il particolare che riguarda l’Italia da vicino? Le bombe lanciate contro la popolazione civile e i soccorritori, compresi Medici senza Frontiere, sono costruite nella succursale di un’azienda tedesca, la Rwm Italia, con più sedi dislocate lungo lo stivale.

    Il giornalista Luigi Grimaldi ha detto basta, ed ha lanciato una petizione su Change.org “affinché il Governo si occupi della faccenda e che il Parlamento fermi i rifornimenti di bombe all’Arabia Saudita e ai suoi alleati che da più di 300 giorni continuano ad aggredire lo Yemen martellato con bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile senza alcun mandato da parte dell’ONU, applicando la risoluzione del Parlamento Europeo adottata lo scorso 25 febbraio che stabilisce l’istituzione di un embargo sulla vendita delle armi alla Arabia Saudita”.

    Se i bombardamenti in Yemen non termineranno, presto ci saranno nuove ondate di esseri umani in fuga. Ed infatti, ad aprile, sono sbarcati sulle coste siciliane i primi profughi yemeniti messi fuga dai bombardamenti con le MK83, le armi prodotte in Italia.

    Se ci si chiede come fermare le ondate migratorie e aiutare le popolazioni in fuga, questo può essere un primo passo nella direzione giusta.

    La petizione qui: Basta bombe fabbricate in Italia e usate dai sauditi nei massacri di civili in Yemen

    Arianna Codato

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