Categoria: Cronaca Italia

  • E’ morta Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica

    E’ morta Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica

    E’ morta Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica

    TREVISO – E’ morta Tina Anselmi, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica. L’Anselmi venne nominata nel luglio del 1976 titolare del dicastero del lavoro e della previdenza sociale dei governi presieduti da Giulio Andreotti.

    Tina Anselmi, eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, aveva 89 anni.

    E’ deceduta la scorsa notte nella sua casa di Castelfranco Veneto.

    Dopo aver ricoperto la carica di ministro del Lavoro, Tina Anselmi fu ministro della Sanità nel quarto e quinto governo Andreotti e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale Nel 1981, nel corso dell’ottava legislatura, fu nominata presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2, che termina i lavori nel 1985.

    I funerali verranno celebrati venerdì 4 novembre nel Duomo di Castelfranco Veneto.

  • Nuovo Terremoto da 6.5 in centro Italia: sono le 07:40:17

    Nuovo Terremoto da 6.5 in centro Italia: sono le 07:40:17

    Nuovo Terremoto da 6.5 in centro Italia: sono le 07:40:17

    MACERATA. 30 OTT. Gli esperti lo aveva annunciato: “Ci potranno essere altre scosse di terremoto dello sciame sismico che ha colpito l’Italia Centrale, anche più forti” e così è stato. Certo una scossa di magnitudo 6.5, però, non ce l’aspettavamo proprio.

    Ed ecco che la terra continua a tremare. La gente che dorme fuori casa, nelle tende, nei camper, negli alberghi e nelle strutture delle zone di Marche, Umbria e Lazio colpite dal sisma si è appena svegliata, complice l’ora solare: sono le 07:40:17 e la scossa è devastante: di magnitudo 6.5 secondo l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è terribile. (evento Ingv: http://cnt.rm.ingv.it/event/8863681)

    L’epicentro è tra Norcia, Preci e Castel Sant’Angelo sul Nera con coordinate geografiche 42.84 di latitudine e 13.11 di longitudine a 10 chilometri di profondità.

    La scossa è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia ma anche lungo tutta la penisola, da Bolzano alla Puglia.

    “E’ crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro!’’… “Dormivo in auto, ho visto l’inferno…”: sono le prime parole di Marco Rinaldi, sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre. Il sindaco di Arquata del Tronto: “E’ venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi”.

    In Umbria la Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria Argentea, a Norcia, sono crollate: in piedi sono rimaste parte delle facciate e delle strutture.

    Paura anche a Roma per la nuova scossa, la gente spaventata è scesa in strada in diverse zone della città. La metro è stata temporaneamente interrrotta per verifiche del caso. Un ascensore precipita in un palazzo.

    Intanto ad Amatrice, con le nuove scosse, ci sono stati nuovi crolli che hanno riguardato anche il ‘palazzo rosso’ rimasto in piedi il 24 agosto in mezzo a cumuli di macerie.

    Per fortuna, non si registrano vittime e sono in corso tutte le verifiche del caso.

    Seguono e continuano a seguire, fino a poco fa, altre scosse, di minore entità e la paura resta. L.B.

    Seguono aggiornamenti su: Marche Notizie

  • Terremoto | Ancora scosse nella notte: paura, un morto per infarto

    Terremoto | Ancora scosse nella notte: paura, un morto per infarto

    MACERATA. 27 OTT. Dopo le tre scosse di terremoto che hanno colpito le Marche la prima, di magnitudo 5.4, alle 19:11 che ha fatto tremare tutto il centro Italia, la seconda, alle 21:18 di magnitudo 5.9, che è stata avvertita fino in Alto Adige, Liguria di levante compresa e la terza di magnitudo 4.5 alle 23:42, nella notte ci sono state molte scosse di assestamento, due delle quali hanno impensierito maggiormente la popolazione, quella alle 05:19 di magnitudo 4.1 e quella di magnitudo 4.4 alle 05:50. Tutte hanno un comune denominatore: l’epicentro marchigiano.

    Si è trattato quindi di una notte di paura e di apprensione fra la popolazione che al momento delle scosse è scesa in strada e per buona parte ha passato la notte in macchina, all’aperto o in alcune strutture allestite.

    E’ il secondo terremoto che colpisce in poco tempo la zona dell’Italia centrale ed in particolare le Marche, con la differenza che la zona colpita dal precedente sisma, l’ascolano, ora versa in una situazione di estrema gravità, mentre ora è stato colpito il maceratese che precedente il sisma in parte aveva risparmiato.

    Centinaia le persone sfollate o da sfollare, nella sola Camerino sono 700, ad Ussita 200.

    Secondo i carabinieri non ci sarebbero vittime per i crolli. Un uomo di 73 anni, però, è morto colpito da un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto.

    Non risultano persone morte o ferite in modo grave, ma a decine si sono presentate negli ospedali per lesioni varie, malori o crisi di panico.
    Le situazioni di maggiore difficoltà, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell’area epicentrale, dove, rileva Spuri, si sono avuti nuovi crolli, di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri.

    Proprio ad Ussita il sindaco Rinaldi ha detto che il “Il paese è finito”.

    Evacuati, per sicurezza gli ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli con i pazienti che sono stati trasferiti in altre strutture.

    I vigili del fuoco stanno cercando di raggiungere le persone rimaste isolate; la Salaria, a Pescara del Tronto, è stata chiusa a livello precauzionale.

    Le scuole nelle Marche sono rimaste chiuse.

    La protezione civile nelle Marche: http://protezionecivile.regione.marche.it

  • Terremoto | Due scosse di magnitudo 5.2 e 5.9 scuotono l’Italia

    Terremoto | Due scosse di magnitudo 5.2 e 5.9 scuotono l’Italia

    Terremoto | Due scosse di magnitudo 5.2 e 5.9 scuotono il centro Italia

    MACERATA. 26 OTT. Due forti scosse di terremoto hanno colpito il centro Italia a distanza di due ore l’una dall’altra, (in tutto ci sono stae 9 scosse).

    La prima, di magnitudo 5.4, si è verificata alle 19:11 e ha fatto tremare tutto il centro Italia. La seconda, alle 21:18 e di magnitudo 5.9, è stata avvertita fino in Alto Adige e anche in Liguria a Sestri Levante e nello spezzino.

    Entrambe hanno avuto lo stesso epicentro in Valnerina nella zona compresa tra Perugia e Macerata.

    Non si hanno notizie di vittime ma dopo il secondo sisma il sindaco di Ussita ha parlato di “Un paese finito”.

    Due feriti sono stati segnalati a Visso. Il centro più vicino all’epicentro è Castelsantangelo sul Nera dove il sindaco ha segnalato crolli. Crolli registrati anche a Camerino. Molti posti sono energia elettrica e telefono.

    Nel frattempo sta cadendo una leggera pioggia.

    Si segnalano crolli anche a Norcia, nel Perugino, dove risulta danneggiata la Chiesa di Santa Maria delle Grazie già colpita dal sisma del 24 agosto. Crolli anche ad Amatrice.

    Sui luoghi stanno giungendo le colonne dei vigili del fuoco.

    Evento Sismico INGV: http://cnt.rm.ingv.it/event/8663031

  • Ancora paura: terremoto magnitudo 5.4 in Centro Italia

    Ancora paura: terremoto magnitudo 5.4 in Centro Italia

    ROMA. 26 OTT. Terremoto di magnitudo 5,4 alle 19.10 di oggi nella  Val Nerina, nella zona compresa tra Perugia e Macerata. Profondità 9.3 chilometri. Il  centro piu’ vicino e’ Castel Sant’Angelo sul Nera. Lo reso noto poco fa  l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

    Il terremoto ha interessato tutto il Centro Italia. La  scossa molto forte è stata avvertita nella regione delle Marche: dalle zone terremotate dell’Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro.

    Molte persone sono uscite di casa spaventate. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Non si sa ancora se ci sono stati danni.

    La forte scossa di terremoto è stata avvertita distintamente anche a Roma, Rieti, Arezzo, perugia, Assisi.

  • Terzo Valico, corruzione: arresti Carabinieri-Gdf in tutta Italia

    Terzo Valico, corruzione: arresti Carabinieri-Gdf in tutta Italia

    ROMA. 26 OTT. I carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo 21 misure cautelari in diverse regioni nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione e tentata estorsione.

    Gli investigatori ipotizzano un’associazione per delinquere che ha compiuto condotte corruttive per ottenere contratti di subappalto nei lavori di una tratta della TAV Milano-Genova; 6° Macrolotto dell’A3 Salerno-Reggio Calabria e della PEOPLE MOVER di Pisa.

    L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma, denominata “Amalgama”, ha fatto scattare arresti nel Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria e Calabria.

    L’indagine avrebbe ricostruito condotte illecite di un gruppo di persone costituito, organizzato e promosso dalla persona che, fino al 2015, è stato il direttore dei lavori nell’ambito delle tre opere pubbliche interessate e dal suo socio di fatto, un imprenditore calabrese del ramo delle costruzioni stradali, che si è avvalso del contributo di altre 9 persone, tra le quali anche alcuni funzionari del consorzio COCIV.

    Gli investigatori ipotizzano un’associazione a delinquere finalizzata a compiere condotte corruttive per ottenere contratti di subappalto nell’ambito dei lavori per la realizzazione della tratta TAV “A.V./A.C Milano-Genova-Terzo Valico Ferroviario dei Giovi” (Alta Velocità Milano-Genova); 6° Macrolotto dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e della PEOPLE MOVER di Pisa.

    Parallelamente la Guardia di Finanza sta eseguendo 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e dirigenti, coinvolti nei lavori per la costruzione del Terzo Valico ferroviario Genova-Milano.

    Agli indagati, vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione, concussione e turbativa d’asta, il tutto, negli anni, per un valore di 324 milioni.

    Oltre alle misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Genova, gli uomini della Guardia di Finanza stanno eseguendo alcune decine di perquisizioni in diverse regioni italiane. Complessivamente, secondo quanto si apprende, sarebbero oltre 20 gli indagati.

  • Dal Vaticano sì alla cremazione dopo le esequie, ceneri al cimitero

    Dal Vaticano sì alla cremazione dopo le esequie, ceneri al cimitero

    VATICANO. 26 OTT. Ecco arrivare, per quanto riguarda la cremazione, il documento della Congregazione per la dottrina della Fede con il ‘placet’ anche di Papa Francesco.

    La cremazione di un defunto “non è vietata dalla Chiesa” se non è fatta per una scelta di contrarietà alla fede e a patto che la pratica avvenga “dopo la celebrazione delle esequie”.

    “Laddove ragioni di tipo igienico, economico o sociale portino a scegliere la cremazione, scelta che non deve essere contraria alla volontà esplicita o ragionevolmente presunta del fedele defunto, la Chiesa – si legge nel documento – non scorge ragioni dottrinali per impedire tale prassi, poiché la cremazione del cadavere non tocca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo e quindi non contiene l’oggettiva negazione della dottrina cristiana sull’immortalità dell’anima e la risurrezione dei corpi”.

    “La Chiesa – prosegue la nota – continua a preferire la sepoltura dei corpi poiché con essa si mostra una maggiore stima verso i defunti”… “La cremazione non è vietata, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana” in quanto la Chiesa “non può permettere atteggiamenti e riti che coinvolgono concezioni errate della morte, ritenuta sia come l’annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre natura o con l’universo, sia come una tappa nel processo della reincarnazione, sia come la liberazione definitiva della ‘prigione’ del corpo.

    In assenza di motivazioni contrarie alla dottrina cristiana, invece, la Chiesa, dopo la celebrazione delle esequie, accompagna la scelta della cremazione con apposite indicazioni liturgiche e pastorali, avendo particolare cura di evitare ogni forma di scandalo o di indifferentismo religioso”.

    Proprio per “evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista” viene vietata “La dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo”. Le ceneri del defunto “devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nei cimiteri” con  “la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita”. Non è permessa la “conversione delle ceneri in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, tenendo presente che per tali modi di procedere non possono essere addotte le ragioni igieniche, sociali o economiche che possono motivare la scelta della cremazione”.

  • Pedofilia, arrestati in 7: indagine nel deep web

    Pedofilia, arrestati in 7: indagine nel deep web

    ROMA. 25 OTT. Una comunità internazionale di pedofili, che attraverso il deep web, produceva e scambiava materiale pedopornografico e che avrebbe adescato e abusato di decine di minori, è stata smantellata dalla Polizia al termine di un’indagine durata oltre 3 anni.

    Sette le persone arrestate alle quali, per la prima volta in Italia, i magistrati hanno contestato l’associazione a delinquere transnazionale finalizzata alla commissione di reati di pedofilia e pedopornografia.

    L’indagine è stata condotta dalla polizia postale, coordinata dalla Dda di Roma e sopportata dal European Cybercrime Center di Europol.

    I sette arrestati sono stati condotti in carcere.

    L’inchiesta della Polizia ha accertato che i membri dell’organizzazione operavano attraverso lil deep web, la parte nascosta di internet, nella quale scambiavano e veicolano il materiale pedopornografico.

    Nel corso delle indagini c’è stata una cooperazione costante con l’Fbi e con la polizia australiana del Queensland.

    Proprio la polizia australiana, nel 2014, aveva arrestato un pedofilo australiano, Shannon McCoole, e i suoi due vice, un olandese e un danese, ai quali il gruppo italiano faceva direttamente capo.

     

    L’indagine della Polizia postale ha consentito di fornire ad Europol diverse tracce per identificare alcune decine di minori vittime di abuso sessuale e di adescamento.

  • La guardia costiera in tre giorni salva 6100 migranti, 14 i morti

    La guardia costiera in tre giorni salva 6100 migranti, 14 i morti

    AGRIGENTO. 23 OTT. Sono circa 6.100 i migranti recuperati davanti alle coste libiche in tre giorni e in differenti operazioni coordinate dalla guardia costiera.

    Nella prima effettuata venerdì 21 ottobre, sono stati 3.300 i migranti salvati nel Mediterraneo Centrale, nel corso di 24 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

    Le persone si trovavano a bordo di 20 gommoni, 1 barcone e 3 piccole imbarcazioni. Alle operazioni hanno partecipato la nave Gregoretti della Guardia costiera, 3 motovedette della Guardia costiera di Lampedusa, 2 unità del dispositivo EUnavforMed, una nave della marina militare irlandese, un mercantile e gli assetti delle ONG: MsF, Boat Refugee Foundation, Lifeboat, S.O.S.Mediterranee e Sea Watch.

    Durante le operazioni sono stati recuperati anche 7 corpi privi di vita.

    Ieri, sabato 22 ottobre, ne sono stati salvati altri 2.400, nel corso di 20 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le persone si trovavano a bordo di gommoni e piccole imbarcazioni.

    Alle operazioni hanno preso parte la nave Corsi della Guardia costiera, 2 motovedette della Guardia costiera di Lampedusa, unità del dispositivo EUnavforMed e di Frontex, una nave della marina militare irlandese, un rimorchiatore e gli assetti delle ONG: MsF, S.O.S.Mediterranee e Sea Watch.

    Ieri sono state trovate 7 persone prive di vita. Sono state inoltre necessarie 2 ‘evacuazioni mediche’ in favore di migranti bisognosi di cure sanitarie.

    Oggi, sono circa 400 i migranti tratti in salvo nel corso di 4 operazioni di soccorso. Le persone si trovavano a bordo di 3 gommoni e una piccola imbarcazione. Alle operazioni hanno preso parte la nave Dattilo della Guardia costiera, unità del dispositivo Frontex e gli assetti delle ONG: Jugend Rettet e Lifeboat Project.

     

  • Vietato parlare male dell’ex marito al figlio: condanna da 30mila euro

    ROMA. 19 OTT. Il Tribunale civile di Roma, con la sentenza 18799/2016, oggi ha condannato una madre separata al risarcimento di 30 mila euro nei confronti del marito, per averlo screditato di fronte al figlio minorenne.

    I giudici capitolini hanno riconosciuto l’obbligo di salvaguardare “un sano recupero del ruolo paterno, necessario per la crescita equilibrata del minore”. Uno sviluppo del bambino messo a rischio dalla palese “disapprovazione nei confronti del coniuge” da parte della mamma.

    Oltre al risarcimento, i giudici hanno anche “bacchettato”la donna perché portare avanti tale condotta denigratoria potrebbe “portare alla modifica delle condizioni di affido del minore”.

    Un principio di rispetto e tutela dei figli contesi, che vale per entrambi i genitori. Secondo gli esperti, si tratta di una pronuncia storica, destinata a fare da modello e scuola per casi futuri.