Categoria: Cronaca Italia

  • Discoteche. Dalla Cassazione un giro di vite sulla sicurezza

    Giro di vite dalla Cassazione poer la sicurezza nelle discoteche

    ROMA. 6 AGO. Mentre il Cocoricò si prepara per il ricorso al Tar contro la chiusura decisa dal questore dopo la morte per overdose da ecstasy di un sedicenne che si era sentito male all’interno del locale, la Cassazione in una sentenza vuole dare un giro di vite sulla sicurezza nelle discoteche.

    I gestori delle discoteche inadempienti alle norme sulla sicurezza infatti non possono ottenere l’applicazione delle nuove norme sulla tenuità del fatto – che ‘cancellano’ la condanna penale – quando i reati ‘abbiano ad oggetto condotte plurime, abituali e reiterate’.

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  • Trovata morta 16enne scomparsa a Fundres

    Ritrovata senza vita la 16enne di Fundres, in Val Pusteria

    BOLZANO. 6 AGO. Ritrovata senza vita la 16enne di Fundres, in Val Pusteria, scomparsa dal pomeriggio di lunedì scorso.

    Il corpo della giovane, M.W., è stato rinvenuto a quota 2.500 metri, nei pressi di Cima Grava, nell’Alta Val di Fundres.

    Dai primi rilievi sembra che la giovane sia rimasta vittima di un incidente mentre saliva in quota per andare a trovare il padre che fa il pastore, poi avrebbe perso l’equilibrio, cadendo per circa 80 metri.

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  • Allarme mucca pazza? Seconda vittima nel Salento

    Un nuovo caso a Lecce di morbo della mucca pazzaCreutzfeldt-Jakcob

    L’Asl di Lecce

    LECCE. 6 AGO. Un uomo di 67 anni di Giuggianello, in provincia di Lecce, è morto per il morbo di Creutzfeldt-Jacob, quello della cosiddetta mucca pazza. A darne notizia è l’Asl di Lecce.

    Successivamente la causa del decesso, avvenuto nella propria abitazione, è stata confermata dall’esame autoptico del tessuto cerebrale che è stato inviato in un centro di Bologna per l’individuazione della variante della malattia.

    Quello di oggi è il secondo caso nel Salento, in una settimana, di persone morte per il morbo della cosiddetta mucca pazza e la gente comincia ad avere paura.

    La malattia di Creutzfeldt-Jakob, CJD, è la forma più frequente di encefalopatia spongiforme umana trasmissibile, con un’incidenza che raggiunge approssimativamente 1,5 su 1.000.000 abitanti.

    Circa l’85 per cento dei casi sono sporadici, il 10 per cento sono genetici, mentre il 5 per cento sono iatrogeni.

    I periodi di incubazione sono lunghi e totalmente silenti e la malattia è sempre fatale. La CJD causa degenerazione del sistema nervoso centrale, senza provocare una reazione immune o infiammatoria, e si associa all’accumulo di una isoforma anomala della proteina dei prioni (PrP).

    La forma variante di CJD, la vCJD, è l’unica forma di CJD associata all’encefalopatia spongiforme bovina, BSE, o morbo della mucca pazza.

    I primi casi di vCJD sono comparsi nel Regno Unito, dove la malattia è più frequente. A differenze della forma sporadica, la vCJD colpisce, di solito, i soggetti più giovani, età media 30 anni, con una durata minima di 15 mesi.

    La sindrome clinica è caratterizzata da deficit polisettoriali prevalentemente corticali con perdita di memoria, cambiamenti di personalità, allucinazioni, disartria, mioclono, rigidità posturale e convulsioni. (nelle foto: un tessuto cerebrale colpito dal morbo di Creutzfeldt-Jacob, quello della cosiddetta mucca pazza e l’Asl di Lecce).

     

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  • Canale di Suez. Meduse giganti nel Mediterraneo

    La medusa Rhopilema nomadica

    ITALIA. 5 AGO. A meno di un giorno dall’inaugurazione dell’ampliamento del canale di Suez, prevista per domani, giovedì 6 agosto, non si placano le polemiche per la possibile invasione di specie marine, provenienti dai mari del sud, nel Mediterraneo.

    La comunità scientifica e l’Unione Europea in testa, con il commissario europeo all’ambiente Karmenu Vella, chiedono da tempo una verifica approfondita, sull’impatto alla fauna e la flora marina del Mediterraneo, alle autorità egizie che, però, ancora non hanno fornito nessuna valutazione di impatto ambientale approfondita.
    Già da tempo, le coste delle nazioni limitrofe al canale risentono del collegamento artificiale con il mar Rosso.

    In Israele la Rhopilema nomadica, una medusa urticante che può misurare anche mezzo metro e pesare 50 kg e che forma banchi enormi, ha provocato danni al turismo, con diversi avvistamenti anche in Tunisia e a Malta. Senza dimenticare alcuni casi estivi per la crescita incontrollata di alghe deleterie per l’ecosistema marino del Mediterraneo.

    Il processo di “invasione” sarà comunque lento, considerando anche il passaggio attraverso il lago, nel percorso del canale. Quello che preoccupa maggiormente, visto anche il recente innalzamento delle temperature del Mediterraneo, sarà la capacità di sopravvivenza e di riproduzione che queste specie invasive mostreranno una volta arrivate.

    Inoltre, se, nell’est del Mediterraneo, la povertà faunistica dei bacini orientali dovuta a vicissitudini biogeografiche, ha lasciato numerosissime nicchie ecologiche libere per i nuovi colonizzatori marini, solo una minoranza di queste specie, ad ora, si è stabilita anche nel bacino occidentale, mar Tirreno e Ligure per esempio,  molto più ricco di biodiversità.

    il canale di Suez

    Per l’economia del Mediterraneo si tratta, invece, di un grosso balzo in avanti.
    Il traffico crescente degli ultimi anni ha congestionato il Canale, che spesso viene utilizzato al massimo della sua capacità, con lunghe code di navi in attesa di passare. In alcuni punti il traffico procede con un senso unico alternato, perché non c’è abbastanza spazio per fare passare le navi di grande stazza parallelamente. I tempi di attesa sono di circa 18 ore ma, secondo i progettisti, grazie ai lavori di ampliamento, sarà possibile portare i tempi di attesa a un massimo di 11 ore, consentendo il passaggio di circa 100 navi al giorno rispetto alle 50 che transitano ora.  (nelle foto: la medusa urticante Rhopilema nomadica e il Canale di Suez).

    Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/Canale_di_Suez

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  • Cocoricò. Il pugno di ferro del Questore: chiusura per 4 mesi

    Chiusura di quattro mesi per il Cocoricò

    RIMINI. 2 AGO. Una chiusura di 120 giorni, 4 mesi a partire da lunedì, per il Cocoricò di Riccione, in pratica uno stop alla stagione estiva.

    A deciderlo il questore Maurizio Improta, in base all’articolo 100 del Tulps, dopo la morte il 19 luglio di Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello morto a causa di un’overdose di ecstasy.

    Il provvedimento è stato notificato all’alba di oggi, giorno di chiusura all’amministratore della società che gestisce la discoteca.

    “Per la gestione del Cocoricò, la chiusura del locale per 4 mesi decisa dal Questore di Rimini è una sanzione enorme. Ferma restando confermata la stima, mia personale e dei miei assistiti, verso le istituzioni tutte e, in particolare, in questo caso, verso il Signor Questore di Rimini – si legge in una nota dell’avvocato Alessandro Catrani, legale del Gruppo Cocoricò – siamo sinceramente sorpresi per l’entità enorme della sanzione adottata, giunta fra l’altro al termine di un lungo linciaggio mediatico senza precedenti, e stiamo leggendo attentamente le motivazioni del provvedimento, appena notificatoci, per poi predisporre ogni più utile attività defensionale da esercitare nelle opportune sedi”.

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  • Aidaa. Cani: abbandoni a Luglio 2015 -14%

    Meno 14% gli abbandoni di cani nel luglio 2015

    ROMA. 1 AGO. Calano le segnalazioni relative ai cani vaganti e abbandonati sulle strade delle città italiane e anche gli ingressi in canile rispetto allo mese di luglio del 2014.

    Quest’anno le segnalazioni registrate da AIDAA e dalle dodici associazioni locali che collaborano al servizio io lo segnalo sono state 1.538 contro le oltre 1.800 dello scorso anno (periodo 1 luglio – 31 luglio 2015) con una diminuzione di 260 casi.

    Tra le regioni a farla da padrone Lazio, Puglia e Calabria. La città con il maggior numero di segnalazioni Roma con 59 seguita a ruota da Taranto con 46, Palermo 39 e L’Aquila con 37.

    Complessivamente da inizio estate i dati comunque si equivalgono a quelli dello scorso anno tenendo conto del maggiore numero di abbandoni del mese di giugno.

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  • Peta. Azione eclatante da Hermès a Milano

    MILANO. 31 LUG. Ieri a Milano c’è stata una protesta eclatante degli attivisti di Peta davanti al negozio Hermès con una modella ‘insanguinata’ e semi nuda sdraiata sul marciapiede davanti alle vetrine.

    Così, fra lo stupore e la curiosità della gente, un’attivista della Peta, People for the ethical treatment of animals, si è sdraiata in un ‘bagno di sangue’ (naturalmente finto ndr), di fronte al negozio milanese di Hermès, in via Montenapoleone, indossando solo dei leggings in stampa coccodrillo, per denunciare gli atti di crudeltà verso coccodrilli e animali esotici che, ad avviso dell’associazione animalista, vengono compiuti per produrre le celebri borse. A fianco, appoggiato sul corpo della modella, il cartello che si commenta da solo: «Hermes: uno stile che uccide?».

    L’azione – si legge in un comunicato della stessa Peta “E’ stata organizzata a seguito delle indagini Peta negli allevamenti fornitori per le concerie di proprietà di Hermès” che avrebbe “svelato rettili intrappolati in aridi pozzi severamente affollati. Un responsabile di struttura in uno degli allevamenti ha segato la gola ad alligatori vivi, e alcuni degli animali si muovevano ancora minuti dopo il grezzo tentativo di ucciderli”. (“PETA’s investigation revealed that the grisly source of Hermès’ accessories are living, feeling animals, some of whom were painfully mutilated and left to die,” says PETA Executive Vice President Tracy Reiman. “PETA will be campaigning outside the company, and, as a shareholder, also working from the inside to demand a ban on exotic animal–skin accessories, including crocodile-skin bags and alligator-skin watchbands”).

    “Peta – spiega il direttore Mimi Bekhechi – svela l’orgine macabra degli accessori di lusso di Hermès – animali vivi, in grado di percepire, che vengono mutilati e lasciati morire lentamente nel dolore, in squallidi allevamenti” che conclude: “Chiediamo a Hermès di smettere di trarre profitto dalla vita e dalla morte di questi poveri animali, togliendo per sempre dagli scaffali le loro pelli esotiche”. (nella foto: una modella di Peta posa davanti a Hermès a Milano in via Montenapoleone. Nel video di Peta, che consigliamo solo ad un pubblico adulto e non sensibile per le immagini cruenti, la denuncia della stessa associazione)

    Internet: http://www.peta.org/blog/hermes-newest-shareholder-is-peta/

    Clicca qui per vedere il video incorporato.

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  • SEQUESTRATO PORTO TURISTICO DI ROMA OSTIA. 4 ARRESTI

    ROMA. 29 LUG. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei componenti di un’ampia associazione criminale che fa capo a Mauro Balini, imprenditore e presidente del Porto Turistico di Roma Ostia.

    Sono in corso il sequestro di beni all’interno del Porto per un oltre 400 milioni di euro.

    Tra i beni sequestrati nel Porto turistico di Roma, che si trova a Ostia, ci sono posti barca, parcheggi, strutture amministrative, commerciali e aree portuali.

    Del caso se ne stanno occupando il Procuratore Aggiunto Nello Rossi, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Gen. B. Giuseppe Magliocco e del Comandante del Nucleo di Polizia trobutaria, Col. Cosimo Di Gesù.

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  • COSTA CROCIERE. 2 NUOVE NAVI DAL 2019

    MILANO. 28 LUG. Nella splendida cornice del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano, Costa Crociere annuncia importanti novità nel campo crocieristico.

    Costa, per voce di Neil Palomba, annuncia la costruzione di due mega navi da 180.000 tonnellate di stazza. Le due navi che entreranno nella flotta Costa Crociere a partire dal 2019, verranno costruite in Finlandia dai Cantieri Meyer.

    Novità principale, le navi, verranno alimentate con gas liquefatto Lng per un impatto ambientale a ‘zero’. Novità che s’innesta perfettamente nelle iniziative per il rispetto ambientale.

    Le due navi potranno ospitare 6600 passeggeri.

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  • EXPO. MARTEDÌ 28 LUGLIO LA FESTA DELLA FRUTTA E DELLA VERDURA

    MILANO. 27 LUG. Dalle pesche nettarine alle ciliegie, dalle albicocche alle nespole, dall’anguria al melone sino ai frutti più esotici, provenienti da ogni parte del mondo ed ancora melanzane, zucchine, pomodori e fiori di zucca.

    Martedì 28 luglio, Expo Milano 2015 celebra così la “Festa della Frutta e della Verdura”, all’insegna del mangiare sano e di uno stile di vita corretto.

    Numerose le iniziative in programma che coinvolgeranno i Paesi partecipanti e animeranno l’Esposizione Universale per tutto il giorno. A cominciare dalla distribuzione a tutti i visitatori di oltre 50 quintali di frutta fresca, da parte di Coldiretti.

    Tra le prelibatezze da gustare vi saranno le pesche, le susine e gli agrumi tardivi provenienti dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dal Piemonte e dalla Calabria.

    La frutta sarà distribuita in tre punti diversi: lungo il Cardo Sud davanti al Padiglione Coldiretti (all’interno del quale sarà presente la Regione Calabria che preparerà spremute di arance tardive e di bergamotto); lungo il Cardo Nord davanti a Palazzo Italia; sul Cardo angolo Decumano, all’altezza del Padiglione Lombardia.

    Ma non è tutto. Sempre Coldiretti, con ONAFRUT, organizzerà dei laboratori del gusto, con dei “sommelier” che insegneranno alle persone come scegliere e distinguere la frutta migliore, e una serie di iniziative dedicate ai bambini, come le fattorie didattiche, con merendine a base di frutta fresca.

    Saranno, inoltre, predisposti orti orizzontali e verticali, per raccontare la produzione di verdura in campagna e in città. E ci si potrà divertire con giochi sul compostaggio domestico e sulla stagionalità dei prodotti dell’orto. Degli intagliatori realizzeranno delle sculture naturali artistiche, e l’Unione nazionale dei produttori di Ortofrutta farà arrivare delle sagome a forma di frutta e verdura pronte per i selfie del grande pubblico. Saranno, inoltre, allestite quattro piramidi con prodotti naturali per decorare il Cardo Sud.

    Protagonista della festa sarà il Cluster Frutta e Legumi, dove i visitatori potranno scoprire le caratteristiche dei frutti di stagione esposti in un mercato, a cura di Huiyuan.

    Si potranno assaggiare insalate, smoothies e un particolare succo di frutta e zafferano, la specialità del giorno. Anche i Paesi del Cluster parteciperanno all’iniziativa: l’Afghanistan proporrà un cocktail di mango e un rinfresco allo zafferano, il Gambia succhi di baobab e ibisco, mentre Kyrgyzstan e Uzbekistan frutta tipica. Una band scandirà, con le sue performance, il programma degli eventi che animeranno il Cluster. Pesche, pere e albicocche saranno distribuite in due postazioni, allestite lungo il Decumano, da Agrinsieme.

    Al Parco della Biodiversità, nell’ambito dell’iniziativa “Frutta da Bere e da mangiare”, a cura del Padiglione del Biologico NaturaSì, saranno realizzati centrifugati biologici, con abbinamenti curiosi e ricercati di frutta e verdura e degustazioni di ortofrutta di stagione. Dalle ore 10.00, saranno offerti meloni, angurie, pesche e verdura di stagione biologica. Frutta e verdura biologici saranno gli ingredienti principali dell’aperitivo, alle ore 20.00. Conaf-WAA (World Association of Agronomists), con il supporto dei loro volontari, definiranno un itinerario di visite guidate dei padiglioni, con fil rouge il tema della Frutta e della Verdura.

    Rigoletto e Cioccolato, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, proporrà lo stecco di gelato artigianale alla frutta di stagione e ospiterà un classico negozio di frutta di vicinato, per mostrare ai visitatori un punto di vista meno noto della vita dei milanesi e del loro rapporto con il cibo. La frutta di stagione usata per l’allestimento del banco sarà distribuita dalle ore 21.00.

    Internet: www.expo2015.org

     

     

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