Categoria: Cronaca Italia

  • Sgarbi colpito da ischemia, operato sta bene

    Vittorio Sgarbi all’ ospedale di Modena

    MODENA. 18 DIC. Vittorio Sgarbi è stato colpito da un’ischemia al cuore mentre era in viaggio in auto da Brescia verso Roma.

    Sgarbi è stato sottoposto ad un intervento di angioplastica la scorsa notte nel Policlinico di Modena, dove è attualmente ricoverato in terapia intensiva.

    La notizia è stata anche pubblicata sul profilo ufficiale di Facebook di Sgarbi dal suo ufficio stampa. “Questa notte – si legge – Vittorio Sgarbi, mentre era in viaggio con il suo autista da Brescia verso Roma, ha avuto un malore ed è stato ricoverato al Policlinico di Modena, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Adesso è in terapia intensiva. Le sue condizioni sono buone. E’ stato lo stesso Sgarbi ad avvisare familiari e collaboratori. Vi terremo aggiornati nelle prossime ore”.

    Nel bollettino medico successivo all’intervento, a firma del direttore del reparto di Cardiologia prof. Giuseppe Boriani, si legge: “Il paziente è attualmente in buone condizioni e dovrà rimanere a riposo alcuni giorni presso la Cardiologia per la convalescenza”.

    Migliaia i messaggi di sostegno e di auguri a Sgarbi comparsi in breve tempo sulla sua pagina Facebook. In un paio d’ore il post ha raccolto più di 15.000 ‘mi piace’, 3.500 commenti e oltre un migliaio di condivisioni.

    Il critico d’arte, a quanto si è appreso, rientrava verso la capitale dopo aver partecipato ad un ‘galà’ di Natale al Teatro Grande di Brescia.

    Pagina ufficiale Facebook di Vittorio Sgarbihttps://www.facebook.com/SgarbiVittorio/?fref=ts

    Leggi l’articolo originale: Sgarbi colpito da ischemia, operato sta bene

  • Sicurezza, Lega vuole vietare burqa in Liguria

    Sicurezza, la Lega Nord vuole vietare l’uso del burqa nelle strutture pubbliche della Liguria

    GENOVA. 17 DIC. “Esiste già una legge nazionale per quanto riguarda la questione del travisamento, ma soprattutto a fronte dei recenti attacchi di natura terroristica, occorre modificare il regolamento regionale per l’ingresso nelle strutture pubbliche come già deciso da Regione Lombardia e Veneto”.

    Il gruppo della Lega Nord oggi ha depositato in Regione un’interrogazione per vietare l’uso del burga in Liguria.

    «Non si tratta – ha detto il consigliere Alessandro Puggioni, primo firmatario del documento – di propaganda o di strumentalizzazione, in quanto è prioritario che l’identità e il credo di ogni individuo vengano rispettati nel nome della pubblica sicurezza. La persona deve essere riconoscibile e il livello dei controlli devono essere innalzati, come accade anche nei comuni di Venezia e Treviso dove è stato vietato l’ingresso ai musei per quei visitatori che si presentano con viso coperto senza fare distinzione tra un casco o un burqa».

    La Francia , l’anno scorso, ottenne ragione persino dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, a cui si era rivolta nel 2011 una ventenne che indossava il velo integrale e aveva fatto ricorso contro la legge emanata da Nicolas Sarkozy per vietare burqa e niqab. Secondo Strasburgo quella normativa persegue lo scopo legittimo di proteggere i diritti e le libertà altrui e di assicurare il rispetto dei minimi requisiti del vivere insieme.

    «In linea con le indicazioni fornite dalle Prefetture e dal Ministero dell’Interno- hanno aggiunto i consiglieri leghisti – anche le strutture pubbliche regionali necessitano di elevare gli standard di sicurezza interni, onde fornire maggiori garanzie ai dipendenti, agli operatori ed utenti esterni. Abbiamo quindi presentato un’ interrogazione al fine di sapere se esiste la possibilità di adottare provvedimenti, quali la predisposizioni di norme e di circolari che assicurino la massima efficacia dei controlli di sicurezza interni in tutti gli edifici istituzionali, in tutte le strutture pubbliche, comprese le A.O. e le L’A.S.L., vietando l’occultazione dei connotati fisici dei soggetti che accedono all’interno delle strutture stesse, attuati anche mediante velazione integrale con burqa e niqab».

    Leggi l’articolo originale: Sicurezza, Lega vuole vietare burqa in Liguria

  • E’ morto Licio Gelli

    Licio Gelli

    AREZZO. 16 DIC. Licio Gelli è morto all’ età di 96 anni nella sua Villa Wanda, alle porte di Arezzo. Lascia quattro figli.

    La salma di Licio Gelli sarà trasportata da villa Wanda alla chiesa della Misericordia, in pieno centro ad Arezzo. Qui sarà allestita la camera ardente. I funerali si svolgeranno domani a Pistoia alle 15.00. Licio Gelli sarà tumulato nella cappella di famiglia nel cimitero monumentale della Misericordia di Pistoia, dove già riposa la prima moglie, Wanda.

    Licio Gelli era nato a Pistoia il 21 aprile 1919, a 18 anni si arruolò come volontario nelle “camicie nere” di Franco in Spagna. Fu fascista, repubblichino e poi partigiano.

    Il 16 dicembre 1944 sposò Wanda Vannacci dalla quale ebbe quattro figli. Dopo la guerra si trasferisce in Sardegna e poi in Argentina.

    Tornato in Italia comincia a lavorare nella fabbrica di materassi Permaflex e diventa direttore dello stabilimento di Frosinone. Poi diventa socio dei fratelli Lebole e proprietario dello stabilimento Gio.Le di Castiglion Fibocchi. Nel 1963 Gelli si iscrive alla massoneria.

    Nel 1966 il Gran maestro Gamberini lo trasferisce alla loggia “Propaganda 2”, nata a fine Ottocento per permettere l’adesione riservata di personaggi pubblici. Nel 1975 si decide lo scioglimento della P2, che però grazie a Gelli, che da segretario diviene gran maestro, rinasce più forte. Quando, il 17 marzo 1981, i giudici milanesi Turone e Colombo, indagando sul crack Sindona, arrivano alle liste, per il mondo politico italiano fu un terremoto.

    Negli elenchi ci sono quasi mille nomi tra cui ministri, parlamentari, finanzieri come Michele Sindona e Roberto Calvi, editori, giornalisti, militari, capi dei servizi segreti, prefetti, questori, magistrati e anche il nome di Berlusconi.

    Il 22 maggio 1981 scatta il primo ordine di cattura per Gelli, ma lui è irreperibile e verrà arrestato a Ginevra il 13 settembre 1982.

    Rinchiuso nel carcere di Champ Dollon, evade il 10 agosto 1983 e il 21 settembre 1987 si costituisce a Ginevra. Torna a Champ Dollon, che lascia il 17 febbraio 1988 estradato in Italia. L’11aprile ottiene la liberta’ provvisoria per motivi di salute.

    Il 16 gennaio 1997 c’e’ un nuovo ordine di arresto, ma il ministero della Giustizia lo revoca: il reato di procacciamento di notizie riservate non era tra quelli per cui era stata concessa l’estradizione. Il 22 aprile 1998 la Cassazione conferma la condanna a 12 anni per il Crack del Banco Ambrosiano. Il 4 maggio Gelli e’ di nuovo irreperibile: la fuga dura più di quattro mesi.

    Gli vengono concessi i domiciliari, che sconterà a Villa Wanda, la residenza dove è morto e che nell’ottobre 2013 gli venne sequestrata a conclusione di una indagine per un debito col fisco che gli viene restituita per prescrizione dei reati fiscali.

    Ma Licio Gelli non è solo il Belfagor della situazione o il venerabile maestro. Nell’arco della sua vita ricevette, infatti, diverse onorificenze ed i titoli.

    Per quanto riguarda le onorificenze Fu Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal 2 giugno 1966 al 29 luglio 2013 (revocata ope legis a seguito di interdizione perpetua dai pubblici uffici); Cavaliere di Gran croce dell’ordine del liberatore San Martín; Grand’ufficiale dell’ordine di San Silvestro Papa; Commendatore con placca dell’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; ricevette la Medaglia commemorativa della Divisione volontari del Littorio (guerra di Spagna 1936-1939).

    Per i titoli: fu Maestro Venerabile dirigente di una Loggia Massonica (in questo caso la Loggia P2); Professore h.c. delle “Relazioni Umane” dell’Istituto Superiore Internazionale Americano – Delegazione di Buenos Aires; accreditato presso l’Ambasciata Argentina in Italia con le funzioni di Consigliere Economico e di Ministro Plenipotenziario per gli Affari Culturali “Itinerante”; Conte per decreto di S.M. il Re Umberto II (10 luglio 1980); Dottore h.c. in Scienze Finanziarie – Università Pro Deo di New York; Professore Associato dell’Università di Oradea (Romania); Cittadino Onorario della Città di Kudjianda – Repubblica del Tagikistan, ha ricoperto cariche diplomatiche internazionali; Accademico Emerito dell’Accademia “Città eterna” (Roma); membro dell’Accademia letteraria “Gli Incamminati” (Modigliana); Membro h.c. a vita dell’ “Unione Operatori Artisti Culturali” (Marigliano); Accademico dell’Accademia “Il Richiamo” (Foggia); Accademia “Oraziana” di Lettere, Scienze ed Arti (Roma); Presidente onorario dell’Accademia “Il Tetradramma” (Roma); Accademico dell’Accademia Internazionale “Pontzen” (Roma); Accademico Onorario dell’Accademia “Artisti Europei” (Salerno)

    Licio Gelli fu anche autore di diversi testi, romanzi e poesie. Per questo ricordiamo: Come arrivare al successo (Aps); Frammenti di stelle: poesie; Gocce di rugiada; Poesie 1959-1999 (Laterza); Il falco: romanzo (Alkalea) e Farfalle. (nella foto: Licio Gelli ai tempi della P2)

    Licio Gelli su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Licio_Gelli

    Tweet riguardo Licio Gelli

    Leggi l’articolo originale: E’ morto Licio Gelli

  • Figlio uccide i genitori a Sesto San Giovanni

    Viale Edison 666 a Sesto San Giovanni dove un 26 enne ha ucciso i propri genitori

    MILANO. 15 DIC. Figlio uccide i genitori a Sesto San Giovanni ed è stato arrestato. I vicini di casa hanno sentito delle urla provenire dall’abitazione e hanno chiamato la polizia.

    Si tratta del 26 enne Davide Mugnos, ora sotto interrogatorio. Lui alle 3:45 di questa mattina, in viale Edison 666, ha accoltellato a morte i suoi genitori, nell’appartamento al sesto piano di via Edison 666 a Sesto San Giovanni e, una volta davanti agli agenti, ha confessato.

    Il giovane è ora sotto interrogatorio presso il commissariato di Cinisello Balsamo, mentre le due vittime, i genitori, Giuseppe Mugnos, 62 anni e Francesca Re, di 60, sono state portate via dell’ appartamento della tragedia verso le 11.30.

    Quando sul posto è giunta la polizia che ha fatto irruzione nell’appartamento, il giovane, in stato confusionale, era ancora nell’appartamento ed è stato arrestato.

    Una vicina parla di una buona famiglia, con il figlio, però, molto aggressivo; un’altra gli fa eco: “Era un po’ aggressivo, ma io lo lasciavo stare e così non ho mai avuto problemi”.

    Internetwww.sestosg.net/

    Leggi l’articolo originale: Figlio uccide i genitori a Sesto San Giovanni

  • Medici, sciopero nazionale, possibile blocco strutture

    Il 16 dicembre c’è lo sciopero nazionale dei medici del Servizio Sanitario Nazionale

    ROMA. 15 DIC. L’intenzione è quella di salvare il Servizio Sanitario Nazionale, così domani, mercoledì 16 dicembre, i medici incroceranno le braccia per lo sciopero generale dell’intera giornata.

    Sono circa 200 mila i camici bianchi interessati dalla protesta, ed a rischio ci sono visite, interventi chirurgici ed assistenza, mentre saranno comunque garantite le urgenze.

    Complessivamente, sarebbero a rischio circa 2 mln di prestazioni sanitarie, tra visite ed esami di laboratorio, e fino a 40mila interventi chirurgici.

    “Lo sciopero – secondo i sindacati – si oppone ai tagli delle prestazioni erogate ai cittadini e all’indifferenza del governo ai problemi della Sanità mentre, allo stesso tempo, viene rivendicata la salvaguardia di un Servizio sanitario nazionale e pubblico dignitoso”

    Sciopero nazionale dei Medici del SSN

    A Roma i medici protesteranno anche con un sit-in, a partire dalle ore 11.00, all’Ospedale San Camillo di Roma.

    Poi se le cose non si risolveranno i sindacati promettono battaglia con due giornate di sciopero a Gennaio.

    Di parere opposto il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin conferma di aver trovato i fondi necessari per assumere fino a 6mila medici ed infermieri: “Abbiamo cambiato il sistema delle assunzioni, non più legate alla legge sulla responsabilità dei medici e cioè alla riduzione della medicina difensiva. I fondi arriveranno dai risparmi generati da altri provvedimenti entrati in stabilità: su appropriatezza, centrali uniche di acquisto e piani di rientro delle Asl in deficit”. (nell’immagine: il volantino con le motivazioni espresse dai medici e dai sindacati per lo sciopero).

     Tweet di @fpcgilmedici

    Leggi l'articolo originale: Medici, sciopero nazionale, possibile blocco strutture

  • Abu Dhabi, Msc inaugura il terminal

    Abu Dhabi Inaugurazione terminal

    ABU DHABI. 14 DIC. MSC Crociere, ha partecipato ieri all’inaugurazione del nuovo terminal crociere di Zayed Port ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, con MSC Musica ormeggiata in porto.

    La nave, che avrà come home port proprio Abu Dhabi, ha dato così il via ufficiale alla stagione invernale 2015/2016 nel Golfo con un evento in grande stile.

    MSC Musica, unità in grado di ospitare 3.200 passeggeri e con una stazza lorda di 92.409 tonnellate, offrirà una serie di crociere di 7 notti da Dubai o Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, che guideranno i crocieristi MSC alla scoperta di quest’affascinante area del mondo che si colloca fra modernità e tradizione con paesaggi immersi tra le acque turchesi e i colori caldi del deserto.

    Avere MSC Musica ormeggiata qui a Zayed Port proprio nel giorno dell’inaugurazione del nuovo terminal è per noi davvero un grande onore. È la prima volta che una Compagnia crocieristica mondiale sceglie come home port questa città incantevole e accattivante” ha affermato Gianni Onorato, Chief Executive Officer di MSC Cruises, intervenuto alla cerimonia inaugurale. “Ciò testimonia anche l’importanza che quest’area del mondo, con i suoi paesaggi e la sua storia avvincente, riveste per i nostri crocieristi e la capacità di MSC Crociere di offrire le destinazioni più ambite non appena esse diventano accessibili”.

    Sino alla fine di marzo 2016 sono previste 16 crociere settimanali in partenza da Dubai o Abu Dhabi a bordo di MSC Musica, che accompagnerà i viaggiatori verso la bellissima baia di Khor al Fakkan, per poi dirigersi a Muscat, capitale dell’Oman, e successivamente a Khasab sulla punta più settentrionale del Sultanato dell’Oman, noto anche per le sue meraviglie naturali e fiordi unici, prima di ritornare a Dubai e Abu Dhabi dove i passeggeri sbarcheranno.

    Con i pacchetti “Fly & Cruise” della Compagnia i crocieristi di tutto il mondo possono godersi una vacanza che comincia nel momento in cui escono di casa sapendo che saranno assistiti sin dai primi momenti, grazie alla partnership fra MSC Crociere e le compagnie aeree Etihad Airways ed Emirates.

    Internetvisitabudhabi.ae/it

    Leggi l’articolo originale: Abu Dhabi, Msc inaugura il terminal

  • Omicidio Garlasco, pena confermata per Stasi

    Omicidio di Garlasco, pena confermata per Stasi

    ROMA. 12 DIC. La Cassazione ha confermato la condanna a 16 anni per Alberto Stasi per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi a Garlasco.

    Stasi si è costituito, accompagnato dalla madre, e ora si trova nel carcere di Bollate.

    Si tratta di una condanna definitiva che chiude così una vicenda durata otto anni con la ragazza che fu trovata morta il 13 agosto 2007.

    “Sono emozionata – ha commentato da Garlasco Rita Poggi non appena appresa la sentenza. Dopo le parole del procuratore eravamo un po’ pessimisti, ma giustizia è stata fatta. Forse questo sarà un Natale diverso, dopo questa sentenza proviamo sollievo. Non si può gioire per una condanna. Si è trattato di una tragedia che ha sconvolto due famiglie”.

    “Non è una sentenza a metà”. Lo ha detto l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, difensore della famiglia Poggi, commentando la condanna a 16 anni ad Alberto Stasi per il delitto di Garlasco:

    “Non volevamo che fossero inflitti anni di carcere ma che fosse accertata la verità”, ha dichiarato l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi.

    “E’ allucinante”. Ha così esordito l’avvocato Fabio Giarda, del collegio difensivo di Alberto Stasi. “Come si fa a mettere una persona in carcere – ha proseguito il legale – quando c’è una sentenza completamente illogica?” ed ancora: “E’ una pena che non sta né in cielo né in terra”.

    Leggi l’articolo originale: Omicidio Garlasco, pena confermata per Stasi

  • Civitavecchia, si suicida per crac bancario

    E’ giallo per il suicidio di un pensionato di Civitavecchia per il crac della propria banca

    LATINA. 10 DIC. E’ giallo sul suicidio di un pensionato a Civitavecchia, che ha perso tutti i suoi risparmi nel fallimento della propria banca.

    Nelle sue ultime parole scritte, sembra sul proprio computer, parla proprio del crac del proprio istituto di credito.

    Lui, un 68enne di Civitavecchia ha visto andare in fumo i risparmi di una vita, non ha retto ed ha deciso di farla finita impiccandosi alla scala della sua villetta dopo aver scoperto di aver perso tutti i suoi risparmi proprio nel fallimento della banca.

    La tragedia è avvenuta il 28 novembre ma solo oggi si è avuta notizia. Del caso si sono interessate anche le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori che hanno espresso le condoglianze per la tragedia che ha colpito ‘un risparmiatore di Civitavecchia che si è suicidato dopo aver appreso di aver perso i risparmi di una vita investiti nella Banca Popolare dell’Etruria e Lazio, oggetto dell’esproprio criminale del risparmio anticipato del bail-in’.

    Le associazioni hanno chiesto al procuratore capo di Civitavecchia di aprire un’indagine per verificare se il decreto sulla risoluzione delle 4 banche sia ‘compatibile con le norme penali e con la Costituzione’. E, secondo quanto si apprende, la vicenda sarebbe ora passata proprio all’attenzione della Procura di Civitavecchia.

    Sembra che il pensionato abbia perso oltre 100.000 euro investiti in obbligazioni subordinate della banca con sede ad Arezzo.

    Tra l’altro i titolari di obbligazioni subordinate di Banca Etruria si sono riuniti presso la Borsa merci di Arezzo per contestare i fatti al grido di: “Avete salvato le banche, avete inguaiato noi”.

    Su Facebook Matteo Salvini commenta che si è trattato di un suicidio di stato.

    Leggi l’articolo originale: Civitavecchia, si suicida per crac bancario

  • Scrocchiare le dita produrebbe fuochi d’artificio

    Scrocchiare le dita

    CALIFORNIA. 10 DIC. Secondo uno studio della University of California, analizzando agli ultrasuoni le nocche nel momento dello scrocchiare, verrebbero prodotti una sorte di fuochi d’artificio.

    Può essere una cosa fastidiosa per qualcuno, diventare un tic per altri, ma in pochi sanno cosa avviene quando si fanno scrocchiare le dita.

    Per comprendere cosa succedeva nel momento dell ‘scrocchio’ un gruppo di ricerca americano ha chiesto a 40 adulti di far scrocchiare le dita mentre venivano sottoposti all’esame a ultrasuoni.

    Il risultato è stata una vera e propria scarica luminosa associata al classico rumore.

    “Siamo certi – spegano gli studiosi californiani – che lo schiocco e la luce siano relativi ai cambiamenti dinamici di pressione associati a una bolla di gas nell’articolazione”.

    Il lavoro è stato poi presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America (Rsna), in corso a Chicago.

    Robert Boutin, professore di radiologia alla University of California coordinatore dello studio spiega: “Nel tempo ci sono state diverse teorie e alcune controversie su che cosa succede alle articolazioni quando scricchiolano”. L’esame dello stato fisico dei partecipanti non ha rivelato dolore immediato, gonfiore o qualche forma di disabilità associata allo scrocchio. Inoltre, non è stata osservata nessuna differenza tra chi ha compiuto il gesto e il gruppo di controllo, né in stato di riposo né durante azioni come l’afferrare qualcosa o lo stringere una mano.

    “Non abbiamo registrato alcun problema, anche se dovranno essere svolte ulteriori ricerche per valutare eventuali rischi, o benefici, a lungo termine”, precisa poi Boutin.

    Insomma lo scricchiolio sarebbe dovuto a una piccola bolla che si sviluppa nelle dita e che poi scoppietta generando una scarica luminosa con la bolla che riempirebbe una cavità che si forma nelle articolazioni a riposo.

    Non si riesce a scrocchiare da subito le nocche in quanto occorerebbe un po’ di tempo perché il gas si ridisciolga nel liquido sinoviale delle cavità articolari.

    Leggi l’articolo originale: Scrocchiare le dita produrebbe fuochi d’artificio

  • Intercettata refurtiva hi-tech pronta per l’Africa

    La refurtiva intercettata dalla Stradale che stava prendendo la via dell’Africa

    GENOVA. 7 DIC. Quando ti rubano le foto di uno dei tuoi momenti più cari, quali il matrimonio, non è certo una cosa piacevole. E’ quanto hanno provato la giovane coppia di sposi veronesi che ha trovato il proprio appartamento svaligiato dai ladri al ritorno dal viaggio di nozze e si è accorta che, tra le altre cose, le foto contenute nella chiavetta USB che dovevano far parte dell’album, non c’erano più.

    La chiavetta, inserita all’interno di un televisiore Lcd 46 pollici marca samsung era pronta per essere esportata oltreoceano insieme ad altra refurtiva hi-tech di varie marche.

    Questa è solo una parte della merce recuperata dalla Polizia Stradale di Genova impegnata nei servizi mirati al contrasto del traffico internazionale di veicoli all’interno dell’area portuale.

    Gli agenti hanno intimato l’alt ad un autocarro Iveco di proprietà di un tunisino di trent’anni in procinto di imbarcarsi sul traghetto diretto in nord Africa.

    Durante l’ispezione fatta all’interno del vano carico, sono stati ritrovati due motorini marca Aprilia SR e Yamaha a Aerox abilmente nascosti da masserizie varie, che erano stati rubati alcuni mesi fa nella provincia di Mantova.

    Quello che gli agenti non si aspettavano di trovare è stata una vera e propria quantità di merce di recente produzione e di ingente valore commerciale, per la quale sono tuttora in corso accertamenti.

    I beni recuperati provengono da furti commessi nei mesi scorsi ai danni di abitazioni private nei territori della provincia di Mantova, Verona e Brescia.

    Ecco l’elenco della merce sequestrata che si trova custodita presso i locali della Sottosezione Polizia Stradale di Sampierdarena.

    I residenti delle province di Mantova, Brescia e Verona che hanno subito furti in abitazione possono mettersi in contatto con la Sottosezione Polizia Stradale di Sampierdarena.

    Ecco l’elenco del materiale rinvenuto.

    n. 29 biciclette modello mountain bike, da corsa e da passeggio da adulti;

    n.1 fotocamera digitale marca NIKON modello D3000 + n. 2 obiettivi marca SIGMA;

    n.1 livella laser professionale marca SPECTRA GL 422;

    n.1 flessibile per asfalto professionale marca HUSQVARNA modello PARTNER K960;

    Tagliasiepe marca METABO modello HS 8365S;

    ∑         n. 29 computers così suddivisi:

    ∑         n.1 APPLE IPAD mini di colore nero;

    ∑         n.1 tablet marca SAMSUNG di colore bianco;

    ∑         n.1 tablet marchiato VODAFONE GOOGLE di colore nero, con custodia;

    ∑         n.1 laptop marca HP modello ENVY DV7 di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca HP PAVILLION modello G SERIES di colore grigio;

    ∑         n.1 laptop marca EMACHINES modello E525 di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca DEL  modello LATITUDE E5550 di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca SONY VAIO modello VPCF12C4E di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca ASUS modello ALTEC LANSING di colore nero;

    ∑         n.1 APPLE IPAD di colore bianco con custodia e caricabatteria;

    ∑         n.1 laptop marca HP PAVILLION modello DV5 di colore grigio e nero;

    ∑         n.1 laptop marca COMPAQ modello CQ58 di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca HP modello 15RT127 di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca LENOVO modello G550 di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca COMPAQ modello PRESARIO V6000 di colore nero;

    ∑         n.1 tablet marca MEDIACOM modello SMART PAD di colore bianco;

    ∑         n.1 laptop marca HP modello 15RT27 di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca HP PAVILLION modello DV6 di colore marrone;

    ∑         n.1 laptop marca ACER modello ASPIRE 5734Z;

    ∑         n.1 laptop marca ACER modello ASPIRE 5738Z;

    ∑         n.1 laptop marca LENOVO modello G50 di colore nero;

    ∑         n.1 mini laptop marca SAMSUNG modello N130 di colore bianco;

    ∑         n.1 mini laptop marca ACER modello ASPIRE ONE di colore nero;

    ∑         n.1 laptop marca ACER modello ASPIRE 5250 di colore grigio;

    ∑         n.1 laptop marca SONY VAIO modello VPCEC 1M1E  di colore grigio;

    ∑         n.1 laptop marca OLIDATA modello STAINER W2008 di colore grigio;

    ∑         n.1 laptop marca SONY VAIO modello VPCEB 1E 8E di colore grigio;

    ∑         n.1 laptop marca COMPAQ modello PRESARIO CQ61;

    ∑         n. 1 computer da tavolo IMAC di colore grigio;

    ∑         n.1 televisore marca SAMSUNG modello UE46F5000AWXXN;

    ∑         n.1 televisore marca SHARP modello LC50LE760E numero seriale 406919353;

    ∑         n.1 televisore marca PHILIPS modello 32PFL5605M/08;

    ∑         n.1 televisore marca LG modello 32LS3400.

     

    Il tunisino, arrestato per riciclaggio, è associato alla Casa Circondariale di Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Due suoi complici sono stati segnalati a piede libero.

    Leggi l’articolo originale: Intercettata refurtiva hi-tech pronta per l’Africa