Categoria: Consumatori Mondo

  • Mars ritira in 55 paesi, tra cui l’Italia, alcuni prodotti per presenza di plastica

    Ritirate dal mercato le barrette della Mars per la presenza di plastica

    ROMA. 24 FEB. Figura anche l’ Italia nei 55 paesi dai quali il produttore americano Mars ha richiamato le sue barrette di cioccolata dagli scaffali dopo il ritrovamento di plastica nel prodotto.

    Le tracce di plastica sono state trovate nel prodotto in Germania.

    La Mars precisa che il ritiro del prodotto riguarda le barrette prodotte dall’azienda americana nei Paesi Bassi all’inizio di quest’anno.

    Secondo un comunicato stampa dell’azienda, pubblicato sul sito dell’autorità’ per la sicurezza alimentare in Olanda, la plastica ritrovata nel prodotto può portare al soffocamento.

    Le barrette a rischio non sono solo quelle chiamate Mars, ma anche Snickers, Milky Way, Celebrations e Mini Mix.

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  • Farmaci falsi cresce contraffazione, mercato da 200 miliardi di $

    Sequestro di farmaci contraffatti ad opera dei carabinieri

    PARIGI. 16 GEN. Il 38% di tutti i prodotti sequestrati per irregolarità è costituto da farmaci falsificati, un mercato che vale addirittura 200 miliardi di dollari l’anno.

    E inoltre contiene medicinali il 36% dei colli postali sequestrati. Lo evidenzia l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel report “Illicit trade: convergence of criminal networks”, che scatta una fotografia del fenomeno negli Stati Ocse senza trascurare i numerosi furti negli ospedali italiani e nella filiera.

    Nel nostro Paese, recita il report citando il management di un’azienda, “spariscono” ogni mese cinque cargo per il trasporto di medicinali. Il Pharmaceutical Security Institute, citato dall’Ocse, afferma che se nel 2002 si erano registrati 196 eventi criminosi legati alla contraffazione e/o al commercio illegale o al furto di farmaci, nel 2014 questo numero è salito a 2.177.

    I dati più recenti di comparazione mostrano che sia a livello europeo (Commissione Europea) che a livello mondiale (WCO), la contraffazione continua a crescere parallelamente alla crescita della globalizzazione e del commercio via internet. E questo pur tenendo conto che si tratta in un caso come nell’altro di dati interdoganali, che quindi non includono le contraffazioni prodotte e consumate all’interno della stessa regione doganale.

    Per quanto concerne la casistica delle falsificazioni, il 32% dei farmaci contraffatti non contiene principio attivo, il 20% ne contiene quantità non corrette, il 21,4% è composto da ingredienti sbagliati, il 15,6% ha corrette quantità di principi attivi ma un packaging falso e l’8,5% contiene alti livelli di impurità e contaminanti. Internet, infine, resta la via più diffusa per vendere e comprare questi prodotti: oltre il 50% dei farmaci reperibili online è falso.

    Cresce, quindi, il valore complessivo della contraffazione, ma crescono più che proporzionalmente i rischi per il consumatore perché i prodotti di uso quotidiano e prodotti potenzialmente dannosi per la salute e per la sicurezza dei consumatori ammontano al 38,6% dei sequestri effettuati nel 2014, confrontati con il 24,5% del 2013. Una situazione ancora più allarmante se si considera che circa il 24% dei sequestri ha riguardato farmaci e che tra i colli postali sequestrati (ovvero i piccoli acquisti effettuati direttamente dal consumatore) circa il 36% erano medicinali.

    L’Ocsehttp://www.oecd.org

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  • ECDC, in aumento i casi di legionella nella Ue

    Il batterio della Legionella

    SVEZIA. 14 GEN. E’ allarme legionella con i casi in aumento. Stando a quanto riportato dai dati dell’ ECDC sulle malattie infettive sarebbero in crescita esponenziale gli ammalati di “legionellosi” nella UE, mai tanti dal 2014. Ovunque ci sia acqua calda in pratica, senza fare inutili allarmismi, ci sarebbe il pericolo di trovare il batterio

    A segnalarlo è l’associazione Sportello dei Diritti che ogni volta che si presenta un problema di salute pubblica in Italia o nei paesi contigui ma anche in quelli lontani, ritiene utile segnalare ciò che accade per informare e per evitare che situazioni analoghe si ripetano o si diffondono anche vicino o nella nostra stessa “casa”.

    In questo caso è importante evidenziare quanto pubblicato dal portale dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) che ha focalizzato l’attenzione su una questione annosa ma troppo spesso sottovalutata dalla cittadinanza e dalle stesse istituzioni sanitarie dei paesi europei: la diffusione della legionella, il batterio che causa di gravi conseguenze cliniche che possono portare anche alla morte.

    Secondo l’Agenzia della UE impegnata nelle procedure di campionamento, monitoraggio e prevenzione con l’obiettivo di rafforzare le difese dell’Europa contro le malattie infettive, i casi di legionellosi sono in aumento non perché la legionella sia diventata più pericolosa, ma perché sono migliorati gli strumenti diagnostici.

    Inoltre anche le condizioni meteorologiche favorevoli alla malattia Legionella, possono spiegare le altre ragioni di questo aumento.

    Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna rappresentavano il 74% di tutti i casi.

    Le principali caratteristiche dei casi segnalati nel 2014 erano molto simili a quelli segnalati negli anni precedenti: la maggior parte dei casi sono sporadici e la malattia ha interessato principalmente i maschi più anziani.

    Nel 2014, sono stati segnalati 953 casi di malattia del legionario (TALD) a viaggi-collegati, il 21% rispetto al 2013. Questo è in linea con il tasso di notifica complessivo aumentato per la malattia della Legionella.

    È noto che la malattia si sviluppa rapidamente in presenza di condizioni particolari, e altrettanto rapidamente può scomparire, ma è pur vero che vi sono luoghi dove è più facile che il batterio si annidi e proliferi, come quando vi sono impianti di condizionamento dell’aria o cisterne di approviggionamento dell’acqua.

    La legionella si può trovare ovunque però, poichè predilige habitat acquatici caldi, tra i 25 e i 45 gradi. In genere il batterio può colonizzare tutti gli ambienti acquatici artificiali, gli impianti idrici, di umidificazione e condizionamento. Ovunque ci sia acqua calda c’è il rischio di trovare la legionella, ma i luoghi con acqua calda nebulizzata sono i più pericolosi.

    Casi di legionellosi sono stati segnalati in ospedali, case di cura, studi odontoiatrici, alberghi, campeggi, impianti termali e ricreativi (palestre, piscine, idromassaggi), giardini e campi da golf con sistemi di irrigazione a spruzzo e/o fontane decorative, navi da crociera. Gli alberghi, per esempio, sono spazi ove nella pressoché generalità dei casi vi sono tali tipi d’impianti o serbatoi. È ovvio che un’adeguata manutenzione può limitare di gran lunga i rischi di proliferazione della legionella. Controlli che non sempre sono puntuali ed efficaci. Ecco perché le autorità sanitarie, specie nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, dovrebbero aumentare le attività di verifica al fine d’impedire sul nascere l’eventuale diffusione della temibile infezione.

    ECDC sulla legionella: http://ecdc.europa.eu/en/healthtopics/legionnaires_disease/Pages/index.aspx

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  • Class action contro Fitbit per il cardiofrequenzimetro

    Fitbit. l’ home page

    SAN FRANCISCO. 8 GEN. Class action contro Fitbit intentata presso lo US District di San Francisco da un gruppo di utenti possessori di alcuni app o dispositivi realizzati dall’azienda californiana, per tenere sotto controllo l’attività e l’allenamento consapevole.

    Secondo i legali i prodotti commercializzati come Charge HR e Surge non sono in grado di misurare in modo appropriato il battito cardiaco durante gli allenamenti.

    I querelanti, provenienti dagli stati della California, Colorado e Wisconsin, accusano Fitbit di continuare a promuovere i propri prodotti esaltandone le funzionalità di monitoraggio.

    La causa è nata dopo che uno dei querelanti ha misurato il proprio battito cardiaco dopo aver svolto attività fisica utilizzando un Charge HR ed un misuratore medico, riscontrando una differenza notevole tra i due risultati: 82 battiti misurati dal primo dispositivo, 160 battiti misurati dal secondo.

    “Con questo margine di errore, il dispositivo è inutile come misuratore del battito cardiaco”, viene motivato nel testo depositato presso lo US District di San Francisco. Dal canto suo, Fitbit rispedisce al mittente qualsiasi accusa, affermando che la denuncia non ha alcun fondamento.

    “Stiamo portando avanti alcuni studi interni per la validazione dei nostri prodotti”, ha aggiunto un portavoce dell’azienda. La class action di questi giorni si va ad aggiungere alla causa giudiziaria che vede Fitbit impegnata contro Jawbone, con la seconda che accusa la prima di aver rubato informazioni segrete tramite l’assunzione di cinque tecnici.

    Nel 2014, poi, Fitbit è stata accusata da alcuni consumatori che hanno riscontrato improvvise eruzioni cutanee dopo aver indossato alcuni modelli di smartband.

    Fitbit è attualmente impegnata nel lancio di nuovi prodotti al CES 2016 in corso a Las Vegas, tra cui l’inedito smart fitness watch Blaze.

    Internet: https://www.fitbit.com

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  • Una pozzanghera enorme fa impazzire il web live

    MONDO. 6 DIC. Periscope, la App di Twitter per i live raggiunge il record. Più di 20.000 visualizzazioni in tempo reale per una grande pozzanghera.

    Sembra uno scherzo ma la diretta live racconta i rocamboleschi tentativi da parte di molte persone di “guadare” una grande pozzanghera in una via.

    Ed è subito parodia sul web. In meno di poche ore hashatag, #DrummondPuddleWatch ha già raggiunto i 50.000 cinguettii su Twitter, scatenando i più svariati commenti.

    La curiosa parodia in tempo reale si svolge in Inghilterra, esattamente a Drummond (Newcastle), e la fantasia decolla.

    C’è chi tenta di guadare la pozza con un materassino, chi con salti e allungamenti ma pare che l’impresa sia ardua, se non per i più tenaci.

    Persino il creatore di Periscope notando l’aumento dei collegamenti non può che condividere il video.

    BREAKING NEWS: There's a man on a lilo in the puddle #DrummondPuddleWatch pic.twitter.com/DQNVzWzniy

    — Elliot Wagland (@elliotwagland) January 6, 2016

     

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  • È morto Lemmy Kilmister, leader dei Motörhead

    Lemmy Kilmister

    LOS ANGELES. 29 DIC. Lemmy Kilmister, fondatore e leader dei Motörhead non c’è più, se n’è andato all’ età di 70 anni. Lemmy Kilmister, leader dei britannici Motörhead, gruppo cult del rock pesante, è morto a Los Angeles dopo “una breve battaglia contro una forma aggressiva di cancro”.

    Lo comunica la stessa band su Facebook: “Non esiste un modo semplice per dire questo … il nostro poderoso, nobile amico Lemmy è morto oggi dopo una breve battaglia con un cancro estremamente aggressivo. Aveva saputo della malattia il 26 dicembre, ed era a casa, seduto davanti al suo videogioco preferito con la sua famiglia”…  “Non ci sono parole per esprimere il nostro shock e la nostra tristezza, ne parleremo nei prossimi giorni, ma per favore suona ascolta la musica di Motörhead a tutto volume, ascolta Hawkwind forte, riproduci la musica di Lemmy LOUD. Gusta un drink, condividi le storie, celebra la vita di questo uomo meraviglioso … lui vorrebbe esattamente questo. Ian ‘Lemmy’ Kilmister, 1945 -2015… Born to lose, lived to win.”.

    Poi l’invito: “Non esitate a postare le vostre condoglianze sulla nostra pagina ufficiale” per il tributo a Lemmy.

    Facebook: Lemmy Kilmisterhttps://www.facebook.com/lemmykilmisterforlife

    Facebook Motörheadhttps://www.facebook.com/OfficialMotorhead/?fref=ts

     Tweet riguardo Kilmister

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  • Usa. Al via il viagra per le donne

    Approvato dall’ Fda il Viagra per le donne

    SILVER SPRING. 19 AGO. Ben 17 anni iniziava il Viagra, la famosa pillola blu, per l’uomo, ora giunge il primo medicinale per potenziare la libido femminile.

    L’ americana Fda, Food and Drug Administration, agenzia responsabile per dare il via libera alla commercializzazione dei farmaci negli Stati Uniti, ha dato il via libera alla libera commercializzazione.

    A partire dal prossimo 17 ottobre, la ‘pillola rosa‘ sarà in commercio dietro prescrizione medica per donne in fase pre-menopausa a cui viene diagnosticato un calo cronico del desiderio sessuale.

    Nei primi 18 mesi il medicinale però non verrà pubblicizzato direttamente ai consumatori.

    Ed ecco arrivare diverse reazioni contrapposte. Se da una parte c’è sostiene la decisione plaudendo l’ Fda, che avrebbe superato pregiudizi basati sul genere riconoscendo alle donne il controllo della propria vita sessuale; dall’altra c’è chi critica l’approvazione del farmaco, definito un mediocre afrodisiaco con effetti collaterali pericolosi che trasforma un normale calo del desiderio sessuale in una malattia, a vantaggio solo della case farmaceutiche.

    La comunicazione dell’ Fda: http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm458734.htm

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  • TROVATO IDROCHINONE IN ALCUNI PRODOTTI LABORATOIRE PHARMAPLUS

    FRANCIA. 13. GIU. Trovato idrochinone nei cosmetici. La notizia è stata portata all’attenzione dal sistema comunitario di allerta tra gli Stati dell’Unione europea sulla sicurezza dei prodotti del Rapex – Rapid Alert System for non-food dangerous products. Sul territorio nazionale, in particolare in negozi di articoli cosmetici ma anche presso supermercati e via internet anche su siti stranieri e negozi online come   eBay, Pet360, Amazon e Walmart sono offerti in vendita cosmetici, che riguardano un prodotto schiarente per la pelle con all’interno idrochinone.

    Il prodotto è descritto come una lozione di bellezza multi-vitamina schiarente per la pelle con olio di carota in una bottiglia di plastica bianca 500ml (16.80 FL. oz) contenente indicazioni il cui testo è stampato con colore oro, rosso e nero. Esso presenta un rischio chimico poiché contiene idrochinone (come riportato in etichetta), sostanza vietata dalla Direttiva sui Cosmetici 76/768/CEE. Questi cosmetici, ” 55 H + Parigi – Harmonie Reparateur ” come si legge alla segnalazione n° 7 – A12/0729/15  portano il brand della società Laboratoire Pharmaplus e vengono immessi sul mercato da importatori vari con numero di modello: 098864005026. Le Autorità ne hanno ordinato il ritiro dal mercato. Sarebbe auspicabile che le autorità competenti attivino un’azione di controllo del mercato, per il tipo di rischio cui è esposto il consumatore.

    Infatti, in Italia è vietata la commercializzazione e l’importazione di prodotti che contengano idrochinone, sostanza notoriamente dannosa per rischio cancerogeno. Infatti l’idrochinone è stato vietato nella Comunità Europea a partire dal 2000 ( per l’Italia, DM 17.08.2000) a causa dei forti effetti irritanti riscontrati e per la sua eccessiva tossicità a lungo termine ( sensibilizzazione cutanea e cancerogenesi nell’animale), ad oggi tale sostanza è ancora venduta liberamente in America e su internet rappresentando un pericolo per i tanti che desiderano risolvere il problema delle macchie cutanee. Infatti, tale prodotto provoca una repentina scomparsa della macchia, seppur a lungo andare induce cancerogenesi e sviluppo di melanoma cutaneo. I consumatori che abbiano acquistato cosmetici che rispondono ai dati evidenziati sono invitati perciò a non usarli.

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  • TEST URINE RILEVEREBBE CANCRO AL SENO IN FASE INIZIALE

    FRIBURGO. 13. GIU. Un nuovo test che identifica i cambiamenti nel metabolismo cellulare attraverso campioni di urine può rilevare il cancro al seno in fase iniziale, dicono gli scienziati.

    I ricercatori presso l’Università di Friburgo in Germania hanno sviluppato un metodo che consiste nel determinare la concentrazione di molecole che regolano il metabolismo delle cellule che causano disregolazione nelle cellule tumorali.

    Queste molecole, denominate microRNA, entrano nelle urine passando dal sangue. Per determinare la composizione dei microRNA nelle urine, gli scienziati sono riusciti a stabilire con il 91 per cento di precisione se un soggetto durante il test era sano o malato. La misurazione è stata possibile attraverso l’individuazione di soli quattro microRNA. Se l’efficacia del metodo è confermata in ulteriori studi, potrebbe servire in futuro come mezzo per monitorare il successo del trattamento e potenzialmente anche di effettuare una diagnosi precoce del cancro della mammella.

    Attualmente, i medici effettuano la diagnosi del cancro al seno, con la mammografia o ecografia e la confermano con il prelievo di campioni di tessuto. Tuttavia, questi metodi sono stati oggetto di ricorrenti critiche dovuto all’esposizione alle radiazioni, risultati errati, e il fatto che essi comportano un intervento invasivo. Nello studio, il dottor Elmar Stickeler, direttore medico di Senologia presso il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia e direttore del Breast Center presso il Medical Center e la sua squadra hanno misurato le concentrazioni di nove microRNA nelle urine, brevi sequenze genetiche che regolano il metabolismo cellulare.

    Quattro delle nove molecole esposte hanno presentato significative differenze di concentrazione tra soggetti sani e malati. “Abbiamo scoperto che il profilo di microRNA nelle urine viene modificato in modo caratteristico nelle urine di soggetti con cancro al seno”, ha detto Stickeler. “I microRNA dovrebbero pertanto essere adatti in linea di principio per un test del cancro al seno”, ha detto Stickeler. I risultati sono pubblicati nella rivista BMC Cancer.

    Una notizia importante in campo scientifico, che sembra poter dare una speranza a milioni di persone che si ammalano del male del terzo millenni.

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  • SANDOZ RITIRA CONFEZIONI COMPRESSE ZYRTEC

    USA. 12. GIU. Sandoz ha annunciato il richiamo di 1.023.430 confezioni di compresse filmate di Zyrtec (10 mg).  Secondo un rapporto pubblicato dall’Enforcement Report, un sistema di allerta rapido istituito dalla Food and Drug Administration (FDA), che è l’Agenzia americana che si occupa di supervisionare e regolare il mercato statunitense dei prodotti alimentari, sanitari e cosmetici, le confezioni di Zyrtec sono state segnalate per ragioni di sicurezza a causa di impurità riscontrata nel punto tempo di stabilità di 21 mesi. Zyrtec è un medicamento efficace nel trattamento base di malattie allergiche.

    La sua azione consiste nel blocco dell’effetto dell’istamina liberata nell’organismo durante le reazioni allergiche. Zyrtec si usa negli adulti e nei bambini a partire dai 6 anni per il trattamento di malattie allergiche come il raffreddore da fieno, la rinite allergica e l’infiammazione allergica del tessuto connettivo, come pure dell’orticaria cronica (spesso associata a prurito).

    Possono essere trattati con Zyrtec anche i bambini dai 2 ai 6 anni che soffrono di raffreddore da fieno. Il richiamo riguarda le confezioni da 6-compresse in un blister, da 12 (2 blister) e 24 (4 blister).Lo Zyrtec è venduto anche in Italia senza prescrizione medica e per questo motivo l’auspicio collettivo è che – in virtù di tale comunicazione e dell’allerta lanciata dall’ente americano – l’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA) e il Ministro della Salute, verifichino se il ritiro possa interessare anche il mercato italiano ed europeo.

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