Autore: Redazione Centrale

  • Qual. Mondiali 2018: Israele-Italia 1-3, buona la prima per gli azzuri

    Antonio Candreva

    HAIFA 6 SET.  Primi tre punti dell’Italia targata Ventura. Arrivano all’inizio del cammino verso Russia 2018, nella gara di esordio ad Haifa, in casa di Israele. Una vittoria (3-1) sofferta, ma meritata, conquistata con il carattere e la determinazione che gli Azzurri tirano fuori nel momento di difficoltà, dopo l’espulsione di Giorgio Chiellini che lascia la squadra in diedi uomini dal 9’ della ripresa, rischiando di compromettere la partita. Buona la prima dell’Italia che passa in vantaggio al 15’ con Pellè, raddoppia al 32’ con un rigore trasformato da Candreva e poi si fa raggiungere da un pallonetto di Ben Haim al 35’, realizzando quindi il 3-1 al 38’ della ripresa con Immobile. Ma buona anche la prima di Ventura che non rinuncia ai due attaccanti in campo nonostante l’inferiorità numerica, rivelandosi mossa vincente.

    Per l’esordio nelle qualificazioni mondiali, il ct conferma il 3-5-2 di Bari cambiando alcuni giocatori: con Buffon in porta, al centro della difesa rientra Bonucci con Barzagli e Chiellini esterni, a centrocampo l’infortunio di De Rossi lancia Verratti in cabina di regia affiancato da Parolo e Bonaventura, mentre a Candreva ed Antonelli vengono affidate le fasce, in attacco conferma per la coppia Pellè-Eder.

    Prima volta dell’Italia al “Sammy Ofer” di Haifa, per l’occasione tutto esaurito, ma non contro Israele, 76° nel Ranking FIFA, che ha già incontrato tre volte raccogliendo due vittorie ed un pareggio. Obiettivo azzurro sono i primi tre punti di un lungo cammino. Dopo il minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto che ha colpito il centro del nostro Paese, la squadra di Ventura parte imponendo un buon ritmo con gli inserimenti laterali di Antonelli e Bonaventura, mentre Parolo resta in fase di copertura. Proprio da una di queste incursioni nasce il vantaggio dell’Italia: al 15’ Verratti mette in movimento Antonelli, percussione sulla sinistra per Pellè che realizza in anticipo a porta vuota, mettendo la firma sul suo gol numero nove con la maglia della Nazionale.

    Buona squadra nella prima mezz’ora, caparbia e attenta. Tanto da sfruttare al meglio la seconda occasione da rete, al 32’, dopo un fallo di Ben Bitton su Bonaventura punito dall’arbitro russo Karasev con il calcio di rigore trasformato da Candreva, che spiazza Goresh.

    Tre minuti dopo, però, l’Italia si fa sorprendere. Una palla persa da Chiellini lancia Ben Haim che scavalca Buffon con un morbido e perfetto pallonetto. L’Italia risponde subito con una ripartenza che porta Eder alla conclusione, parata a terra da Goresh. Si chiude, il primo tempo, con una grande parata dell’estremo difensore israeliano che salva la porta su un colpo di testa di Pellè. Un grande lavoro, da parte degli Azzurri, sulle fasce con Antonelli e Bonaventura, ma anche a centrocampo con Verratti.

    La ripresa si apre con un tiro di Eder che sfiora il palo con un pallonetto. Ma la situazione si complica al 7’ quando Israele tira fuori le unghie e costringe Buffon a superarsi su Nir Bitton e, soprattutto, al 10’ quando Chiellini rimedia il secondo cartellino giallo e viene espulso lasciando i compagni in dieci. Costretto a correre ai ripari, Ventura sostituisce al 18’ Bonaventura con Ogbonna e subito dopo spedisce in campo Florenzi al posto di Candreva. Nel frattempo, mentre l’Italia si difende, Israele si affaccia per due volte davanti a Buffon, sfiorando il palo con Zahavi. Terzo cambio al 26’ con Immobile al posto di Eder. Gli Azzurri soffrono. Ma al 38’ , servito da un colpo di testa di Pellè, Immobile con una gran botta in diagonale realizza il 3-1 e dopo tre minuti manca di un soffio la doppietta.

    Vittoria importante, a pochi giorni dalla sconfitta di Bari contro la Francia, e ad un mese dal secondo impegno con le qualificazioni mondiali in programma il 6 ottobre a Torino contro la Spagna.

    Leggi l’articolo originale: Qual. Mondiali 2018: Israele-Italia 1-3, buona la prima per gli azzuri

  • Apple, domani sera il keynote svelerà il nuovo iPhone

    Apple, il keynote svelerà il nuovo iPhone

    SAN FRANCISCO. 6 SET. Mancano ormai pochissimo al 7 settembre, quando Apple presenterà il nuovo iPhone, ma i blog specializzati e i social network sono già pieni di indiscrezioni sul nuovo apparecchio.

    L’evento si terrà al Bill Grahm Civic Center di San Francisco, mercoledì 7 settembre a partire dalle 19, ora italiana.

    Ecco, secondo le indiscrezioni cosa verrà presentato.

    Il nome del telefono dovrebbe essere iPhone 7 e non iPhone 6 SE, come indicato precedentemente come si può intuire dall’invito che Cupertino ha spedito nei giorni scorsi.

    Misura e design saranno più o meno identici a quelli degli attuali iPhone 6 e iPhone 6 Plus, quindi da 4,7 e 5,5 pollici.

    Potrebbe, invece, salatre fuori un iPhone Pro con caratteristiche tecniche più avanzate.

    Sicuramente ci saranno nuove Cpu e coprocessori, A10 e M10. Il chip A10 da 2,4 GHz, è più veloce e potente rispetto all’A9 usato per gli attuali iPhone 6s.

    Gli iPhone 7 avranno 2 GB di RAM, mentre gli iPhone 7 Plus ne avranno 3 GB.

    Probabilmente non ci sarà più la versione da 16 Gb, con una versione start da 32 Gb; mentr è possibile che ci sia anche una versione da 256 Gb.

    Per quanto riguarda l’audio, sempre secondo i rumors della rete l’ iPhone 7 e 7 Plus perderanno l’ingresso jack cuffie da 3.5mm, in favore di nuove cuffie senza fili.

    E’ ipotizzabile che il nuovo iPhone sarà venduto probabilmente con auricolari di tipo Lightning compatibili con il cavo che si usa per ricaricare il telefono e accompagnati da un piccolo adattatore per poter comunque usare le vecchie cuffie.

    Sicuramente la parte fotografica sarà migliorata con la stabilizzazione ottica su tutti i modelli, non più solo sui modelli Plus, e una migliore messa a fuoco. Su iPhone 7 Pro dovrebbe inoltre esserci una fotocamera a doppia lente.

    Il tasto home fisico a pressione dovrebbe sparire a favore di una superificie sensibile che rileva la presenza del dito e attiva funzioni, come già avviene con il touchpad del MacBook e con alcune funzioni degli Apple Watch.

    Possibile novità sugli iPhone 7 e 7 Plus è l’impermeabilità, già adottata dai concorrenti.

    Cinque i colori argento, oro, oro rosa e due tipi di nero opaco e lucido. Nelle scorse settimane era circolata la voce di un possibile altro colore, il blu cobalto, ma questo potrà essere verificato solo questa sera.

    Durante il keynote doltre al iPhone potrebbe essere presentato l’Apple Watch 2, con il Gps e una fotocamera frontale per le chiamate con Facetime.

    Dove seguire il keynote a partire dalle 19 di domani: www.apple.com/apple-events/september-2016/

    Apple, il keynote svelerà il nuovo iPhone

    Leggi l’articolo originale: Apple, domani sera il keynote svelerà il nuovo iPhone

  • Navi, 470 scontri nei porti in 5 anni: nasce sito

    Navi: 470 scontri nei porti in 5 anni documentato nel sito Port Crash

    GENOVA. 5 SET. Sono 470 in cinque anni. E’ questo l’impressionante numero di urti di navi contro le banchine dei porti italiani o, in parte marginale, di navi battenti bandiera italiana nei porti esteri dal 2011 al primo trimestre del 2016.

    Collisioni talora con navi ormeggiate in banchina ma specialmente scontri con le banchine, a volte con effetti marginali che non hanno impedito alle unità mercantili, ai traghetti o alle navi passeggeri di ripartire e riprendere il mare aperto.

    In alcuni casi con conseguenze drammatiche e, in altri, risolti con una semplice riparazione delle lamiere danneggiate nonostante che la nave avesse superato ampiamente la frontiera invisibile che separa il rischio ordinario da una tragedia.

    Questi alcuni dei dati contenuti nello studio messo a punto e coordinato da Bruno Dardani, in collaborazione con Massimiliano Grasso. Studio presentato oggi in anteprima a Genova nella forma del tutto inconsueta di un E-book e di un blog finalizzati a far comprendere cosa accada all’interno dei porti a quella stragrande maggioranza della popolazione italiana che è assolutamente all’oscuro non solo del ruolo della portualità e dei traffici marittimi (per altro strategicamente essenziali), ma anche e specialmente delle dinamiche e delle problematiche che quotidianamente caratterizzano l’interfaccia fra nave e porto.

    Lo studio non è solo una raccolta di dati statistici. E’ anche e specialmente una raccolta di filmati e fotografie relative ai casi più clamorosi di “port crash”. L’obiettivo è di spiegare perché urti e collisioni siano così frequenti, in porti che possono essere equiparati a giganteschi parcheggi di navi e che negli ultimi decenni sono diventati terribilmente stretti, compressi in specchi acquei spesso delimitati da banchine e moli, progettati e realizzati secoli orsono e chiamati a ospitare navi di dimensioni sempre più grandi.

    Introdotto da Luigi Merlo, consigliere del ministro dei Trasporti, e dall’ammiraglio Giovanni Pettorino (commissario dell’Autorità portuale di Genova) il tema dei port crash e quello inevitabilmente collegato delle limitazioni infrastrutturali con le quali devono confrontarsi i porti italiani, a oggi emarginati, ad esempio nel settore container, dai grandi traffici gestiti con navi giganti, è stato oggetto di un confronto al quale hanno partecipato, l’assessore regionale Edoardo Rixi il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti, quello di Federagenti, Gian Enzo Duci, il presidente di Assiterminal, Marco Conforti e il consigliere di Confitarma, Roberto Martinoli.

    Secondo l’Annual Overview of Marine Casualties and Incidents 2015 di Emsa, ovvero il rapporto annuale dell’European Maritime Safety Agency, nel quinquennio 2011-2014, il 42% degli incidenti che hanno visto coinvolte navi mercantili, traghetti, petroliere, bulk passeggeri, insomma la flotta mondiale, è avvenuto in acque ristrette e specie nelle acque portuali. E probabilmente se venissero presi in considerazione gli incidenti “da parcheggio”, la percentuale supererebbe abbondantemente la soglia del 50%.

    Secondo un recente rapporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sui sinistri marittimi nelle acque territoriali e nei porti italiani si registra una forte e costante crescita degli urti contro oggetti fissi (in particolare banchine) e un andamento sostanzialmente stazionario delle collisioni, ovvero degli urti fra navi.

    Lo studio che trae origine da tre drammatici eventi che hanno trasformato urti ormai di ordinaria amministrazione nei porti in tragedie del mare, analizza anche le caratteristiche delle professioni che interagiscono nello scacchiere portuale, ma anche la forza d’urto espressa da una nave in manovra. Una media portacontainer in rotazione a un nodo e mezzo di velocità ha una potenza d’urto pari a quella concentrata di cinque camion lanciati a 80 km all’ora nello stesso punto.

    Forza d’urto che nella stragrande maggioranza dei casi viene assorbita nei porti da strutture come le banchine progettate per tale tipo di incidenti.

    Al 42% di incidenti in acque portuali si somma un ulteriore 27% di sinistri che ha per teatro le acque costiere sotto le 12 miglia, sovente negli spazi dove le navi in attesa di ormeggio danno fonda alle ancore e dove comunque si sviluppa la fase iniziale o quella finale delle manovre che la nave compie per entrare o uscire dal porto. Nel periodo preso in considerazione da Emsa, fra casualties e incidents, 3.831 hanno avuto per teatro acque interne ai porti, ai canali o agli estuari di fiumi, seguite da 2.440 in acque costiere.

    Sembrerebbe un paradosso considerando che le navi prese in considerazione spendono in acque interne meno del 7% del loro tempo, ma non è così. Un paragone? Analizzando le statistiche dell’Automobil Club Italiano si evince che la stragrande maggioranza degli incidenti stradali si verifica in aree urbane. Per le navi queste aree urbane sono i porti.

    Lo studio, anche per gli strumenti di divulgazione scelti, si pone un obiettivo di conoscenza diffusa. Ovvero quello di far comprendere al di fuori della cinta portuale e della cerchia ristretta degli addetti ai lavori, il valore, ma anche le problematiche, le professionalità, lo skill e spesso il coraggio, ma  anche i pericoli che caratterizzano attività altrimenti scarsamente note. Di qui la scelta di affidare non solo ai numeri, ma alle immagini, il compito di rendere comprensibile ciò che per molti è incomprensibile, e per la stragrande maggioranza degli italiani sarà una scoperta.

    Internet: www.portcrash.net

    Leggi l’articolo originale: Navi, 470 scontri nei porti in 5 anni: nasce sito

  • Mobile: AppDump, un clik e sei abbonato senza saperlo, al costo di 5 euro

    ITALIA. 5 SETT. Nuovi problemi per i proprietari di chiavette internet e smartphone. Da alcuni mesi, misteriosamente, gli utenti del web si ritrovano abbonati, al costo di 5 euro, a AppDump. Come fare per recuperare il credito perso.
    Un messaggio, inviato da MobilePay, sulla propria chiavetta internet recita: “APPDUMP: abbonamento attivato al costo di 4.99Euro/sett i.i.. appdump.mobi Per info e disatt chiama: 05211687865”.
    E controllando il proprio credito si scopre che effettivamente sono stati addebitati 4,99 euro.
    Il sito AppDump rimanda a giochi, video e quant’altro, con a disposizione dei crediti, per utilizzare tutte le funzioni proposte, peccato che il malcapitato utente non abbia mai deciso, volontariamente, di abbonarsi. A riprova di ciò, in rete, si trovano molti siti e articoli che segnalano il numero di telefono, definendolo “truffa legalizzata”.
    Infatti, nessuno ha idea di cosa sia, di quando lo si sarebbe attivato ne tanto meno come. Se si chiama il numero indicato, un operatore afferma che si sia volontariamente cliccato sull’abbonamento navigando nel web, cosa che raramente, nel mare dei popoup di internet, qualcuno farebbe mai. Si può comunque chiedere tranquillamente la disattivazione e, altra cosa anomala, gli operatori non provano nemmeno per un attimo a convincere del contrario, magari proponendo nuove offerte o altro, al “cliente” di turno.
    Ma per avere il rimborso del credito è bene rivolgersi direttamente alla casa madre, Vodafone, Tim o Tre, e Wind, che bloccherà eventuali altri abbonamenti e restituirà i 5 euro addebitati.
    Si tratta solitamente di partner commerciali delle aziende di telefonia che possono proporre nuovi abbonamenti e servizi, e che, con il benestare delle stesse, possono accreditare direttamente il costo del servizio sulla propria ricaricabile o conto corrente collegato. Solo che, di norma, tale servizio dovrebbe richiedere almeno una seconda conferma, magari attraverso l’inserimento del proprio numero di cellulare o internet-key, cosa che, nel caso di AppDump, non avviene, almeno leggendo i vari commenti in rete.
    Unico consiglio sempre valido? Controllare sempre il proprio credito e i costi addebitati e, nel dubbio, contattare il proprio operatore.

    Leggi l’articolo originale: Mobile: AppDump, un clik e sei abbonato senza saperlo, al costo di 5 euro

  • Costa Crociere presenta due nuovi itinerari esclusivi

    Costa neoClassica: due nuovi itinerari esclusivi

    GENOVA. 5 SET. Costa Crociere presenta per l’estate 2017 due grandi novità pensate per gli amanti delle spiagge e del sole del Mediterraneo.

    La prima è il nuovo itinerario di una settimana di Costa neoClassica, nave da 53.000 tonnellate di stazza e 1.680 ospiti totali, che  dal 13 maggio al 30 settembre 2017, partirà tutti i sabati da Bari per portare i suoi ospiti alla scoperta delle più belle isole della Grecia.

    Il programma di crociera comprende le incantevoli isole di Corfù, Creta (porto di Iraklion), Santorini, con una sosta lunga sino a mezzanotte, e infine Mykonos, dove la nave si fermerà anche la notte per godersi pienamente le spiagge e la vita notturna dell’isola.

    La seconda novità è rappresentata dall’itinerario, sempre di una settimana, di Costa neoRiviera, nave da 48.200 tonnellate di stazza e 1.727 ospiti totali, che dal 4 giugno al 24 settembre 2017 sarà a Savona tutte le domeniche per visitare alcune delle più apprezzate località balneari del Mediterraneo occidentale.

    Il programma prevede ogni giorno uno scalo in una destinazione diversa: prima tappa a Porto Torres – da dove gli ospiti sardi potranno anche imbarcare e sbarcare – per scoprire le magnifiche spiagge della Sardegna nord-occidentale; per poi proseguire verso le stupende isole Baleari, con scali a Minorca, Ibiza – dove la nave effettuerà una sosta lunga sino alla mattina del giorno successivo, con la possibilità di tour anche a Formentera – e Palma di Maiorca; ultimo scalo prima del rientro a Savona, sarà Tarragona/Barcellona, con un’altra sosta lunga.

    Questi due itinerari sono una novità assoluta, che solo Costa propone.

    Costa neoClassica offre 654 cabine totali, di cui 10 suite con balcone privato. Costa neoRiviera dispone invece di 624 cabine totali, di cui 94 suite, 4 suite panoramiche con balcone privato e 6 gran suite con balcone privato. (nella foto: la Costa neoClassica in navigazione).

    Leggi l’articolo originale: Costa Crociere presenta due nuovi itinerari esclusivi

  • Qual. Mondiale 2018: Israele-Italia, Ventura “Conta solo il risultato”

    Ventura nuovo ct della Nazionale

    GENOVA 5 SET. La Nazionale dell’Italia è arrivata ad Haifa, dove questa sera (ore 20.45, diretta Rai 1 – arbitro il russo Sergej Karasev) affronterà Israele nel primo incontro valido per le qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA di Russia 2018. Quella di domani sarà la seconda gara degli Azzurri in Israele, la prima ad Haifa, con l’unico precedente che risale all’ottobre del 1961 a Tel Aviv nelle qualificazioni al Mondiale del 1962 (successo dell’Italia per 4-2).

    Al 76° posto del Ranking Mondiale, Israele ha la sua stella nell’ex palermitano Eran Zahavi, ma la vera arma in più domani sera per la squadra guidata dal Ct Levy potrebbero essere i circa 30mila tifosi che gremiranno gli spalti dello Stadio ‘Sammy Ofer’. E se nella conferenza stampa della vigilia Levy e Zahavi hanno dichiarato che un pareggio con l’Italia sarebbe un ottimo risultato, Ventura conosce bene le insidie che il match con gli israeliani nasconde e non vuole concedere nessun vantaggio agli avversari: “Ho le idee chiare – spiega rispondendo alla richiesta di un’indicazione sulla formazione che manderà in campo – bisogna solo capire la soluzione migliore anche in base alle scelte che faranno loro. Facendo un ulteriore passo avanti rispetto alla partita con la Francia sono convinto che arriverebbe anche il risultato”.

    Dopo aver ricordato Nené, il campione brasiliano scomparso ieri (“un amico con cui ho vissuto tanti bei momenti”) e aver reso omaggio ad altre due leggende del calcio italiano come Scirea e Facchetti nei giorni della ricorrenza della loro morte, Ventura spiega come sia arrivato il momento di mettersi alle spalle l’Europeo (“oggi inizia una nuova strada, basta fare paragoni con il passato”) per poi tornare sulla sconfitta in amichevole con la Francia: “Il risultato è stato nettamente negativo, ma quanto successo è molto meno negativo di quanto dica il risultato. Ho fatto i complimenti pubblici e privati ai giocatori. Contro la Francia era un’amichevole di lusso, quella di domani è una partita dove non conta la prestazione, conta il risultato”.

    Oltre a Daniele De Rossi, tornato a casa dopo l’infortunio rimediato nell’amichevole con la Francia, Ventura dovrà fare a meno anche di Andrea Belotti, che non è partito per Haifa a causa di un lieve risentimento muscolare. E poi c’è da fare i conti con una condizione fisica che storicamente a inizio settembre è tutt’altro che ottimale: “Lo dicono i numeri e lo conferma il fatto che negli ultimi dieci anni le squadre italiane sono riuscite a superare i preliminari di Champions League solo una volta”. Di certo sapere che l’Italia è imbattuta da 50 partite tra qualificazioni mondiali ed europee poco aiuta: “Se la statistica fosse una garanzia sarebbe tutto troppo semplice e bello. Non credo tanto alle statistiche, quanto alle capacità dei giocatori e alla loro voglia di migliorarsi. Domani mi aspetto che miglioriamo e che ci velocizziamo, che aumentino le convinzioni”.

    Leggi l’articolo originale: Qual. Mondiale 2018: Israele-Italia, Ventura “Conta solo il risultato”

  • Concordia, dalla Francia Le Parisien parla di saccheggio

    Costa Concordia, dalla Francia Le Parisien parla di saccheggio

    GENOVA. 4 AGO. E’ ancora forte, e rimarrà per sempre, nella memoria collettiva l’affondamento della Costa Concordia al largo dell’isola del Giglio il 13 Gennaio, 2012, che costò la morte di 32 tra passeggeri e membri dell’equipaggio, su 4200 passeggeri.

    Quattro anni e mezzo dopo il suo naufragio, non ci sarà presto più nulla della grande nave da crociera.

    La fase finale dello smantellamento del relitto a Genova è iniziata la settimana scorsa.

    Dalla Francia però, dal quotidiano francese Le Parisien, arriva un’accusa per la misteriosa scomparsa delle ricchezze dalla Costa Concordia.

    I passeggeri della nave incagliata nel 2012 accuserebbero la compagnia crocieristica di mancata restituzione degli oggetti di valore lasciati nelle cassette di sicurezza.

    Non mancano, però, le accuse dei passeggeri di quell’ultimo viaggio contro la compagnia crocieristica, ha accusato sabato scorso il quotidiano francese Le Parisien.

    In un articolo dal titolo “Pillage à bord du Concordia” (saccheggio a bordo della Concordia), il quotidiano francese spiega come i passeggeri hanno dovuto attendere per ritornare in possesso dei loro effetti personali, l’apertura del processo contro il comandante Schettino, il cui secondo grado si è compiuto la scorsa primavera.

    E decine di loro hanno dovuto apprendere l’amara sorpresa che gioielli, contanti o carte di credito, appartenenti a loro, erano scomparsi, sempre secondo Le Parisien.

    Altre persone, invece, avrebbero ricevuto pacchetti di oggetti che non appartengono a loro con Costa Crociere che commenta il possibile errore ‘amministrativo’.

    Ma la società, sempre secondo Le Parisien, non si sarebbe assunta alcuna responsabilità, sostenendo che durante i due anni nei quali rimase arenata a Giglio, il relitto è stato sotto la responsabilità della magistratura.
    Il rappresentante delle vittime francesi ha rivolto, infine, un invito pubblico a Costa per una compensazione economica per la merce mancante.

    C’è chi in Italia, ha sollevato la stessa questione, lo “Sportello dei Diritti” che esordisce “Oltre al danno anche la beffa” e precisa “Sarebbe utile, a questo punto che anche la magistratura italiana facesse chiarezza sulla correttezza delle procedure di recupero del relitto e del suo contenuto alla luce delle accuse d’Oltralpe non velate di sciacallaggio che gettano discredito non solo sui soggetti che hanno consentito il recupero ma sull’intero nostro Paese”.

    L’articolo originale su Le Parisien: http://www.leparisien.fr/faits-divers/pillage-a-bord-du-concordia-03-09-2016-6090049.php

    Leggi l’articolo originale: Concordia, dalla Francia Le Parisien parla di saccheggio

  • Italia-Germania, amichevole a Novembre allo Stadio Meazza

    Italia vs Germania

    GENOVA 4 SET.  Sarà lo Stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano ad ospitare martedì 15 novembre l’amichevole tra Italia e Germania, che si affronteranno di nuovo a quattro mesi di distanza dal match valido per i quarti di finale di EURO 2016 vinto dai tedeschi ai calci di rigore.

    Sarà il 35° confronto tra le due nazionali, con un bilancio favorevole all’Italia con 15 vittorie, 11 pareggi e 8 sconfitte. Tante le partite che hanno fatto la storia del nostro calcio: si va dalla prima sfida vinta 3-1 dagli Azzurri il 1° gennaio del 1923, all’indimenticabile 4-3 di Città del Messico nel ’70, dal 3-1 nella finale del Mundial ‘82, al 2-0 nella semifinale del Mondiale 2006. Il resto è storia recente, con la doppietta di Balotelli a regalare alla Nazionale di Cesare Prandelli la qualificazione alla finalissima di EURO 2012 e il successo ai rigori di Neuer e compagni a Bordeaux nei quarti di finale dell’Europeo francese.

    Sono invece 55 gli incontri disputati dall’Italia a Milano, dove il 15 maggio 1910, all’Arena Civica, la Nazionale giocò la prima gara della sua storia (successo per 6-2 sulla Francia). Lo Stadio ‘Meazza’ è un vero e proprio amuleto per la Nazionale, considerando che le uniche due partite perse dagli Azzurri a Milano (nel 1911 e nel 1925) sono state disputate all’Arena Civica e sul terreno di gioco di ‘Campo Milan’.

    L’ultimo precedente a Milano è del 16 novembre 2014, 1-1 con la Croazia in un match valido per le qualificazioni a EURO 2016. Risale invece al 15 novembre 2013 l’ultima gara disputata con la Germania a Milano, un’amichevole terminata 1-1 in virtù delle reti messe a segno da Hummels e Abate.

    Leggi l’articolo originale: Italia-Germania, amichevole a Novembre allo Stadio Meazza

  • Mondiali 2018, Israele-Italia: Verratti “Sono in forma per scendere in campo”

    Verratti

    BARI 4 SET.  Esordio lunedì per l’Italia nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA di Russia 2018 (ore 20.45, diretta Rai 1 – arbitro il russo Sergej Karasev). Anche Leonardo Bonucci si è aggregato al gruppo e nel pomeriggio sosterrà il primo allenamento con i compagni.

    Dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare l’Europeo francese, la Nazionale ha riabbracciato Marco Verratti. Ventura lo ha mandato in campo negli ultimi 25 minuti dell’amichevole con la Francia e lunedì potrebbe affidarsi a lui per una partita che metterà in palio i primi punti sulla strada di Russia 2018: “Sono contento di essere tornato in Nazionale – dichiara il numero dieci azzurro in conferenza stampa – sono al cento per cento, anche se devo ritrovare il ritmo partita. Voglio far parte di questo ciclo, sperando che sia un ciclo vincente. Abbiamo grandissimi obiettivi e questo significa che siamo una grande Nazionale perché puntiamo al massimo”.

    Intanto c’è una qualificazione Mondiale da raggiungere e lunedì bisogna superare il primo ostacolo di un percorso ricco di insidie: “Siamo capitati in un girone difficile, ma se facciamo quello che sappiamo abbiamo buone possibilità di passare. Giovedì abbiamo messo in difficoltà la Francia, che è una squadra di qualità e ci è stata superiore negli episodi”.

    Il centrocampista del Paris Saint Germain non esclude in futuro un ritorno in Italia (“la Serie A resta uno dei campionati più belli al mondo, se un giorno dovessi andare via sarebbe un’opzione”) e intanto spiega quale ruolo sarà chiamato a ricoprire in Nazionale: “Parlo spesso con Ventura circa la mia posizione in campo, spesso il metodista viene marcato ad uomo e quindi il mister vuole mettermi a mio agio come mezzala. Rispetto a prima – sottolinea rispondendo a chi gli chiede un paragone con l’Italia di Conte – forse adesso cerchiamo di tenere più palla per creare gli spazi per poter fare male”.
    I numeri di maglia degli Azzurri per le gare con Francia e Israele

    Portieri: 1 Gianluigi Buffon (Juventus), 12 Gianluigi Donnarumma (Milan), 13 Federico Marchetti (Lazio);
    Difensori: 14 Luca Antonelli (Milan), 4 Davide Astori (Fiorentina), 15 Andrea Barzagli (Juventus), 19 Leonardo Bonucci (Juventus), 3 Giorgio Chiellini (Juventus), 2 Mattia De Sciglio (Milan), 5 Angelo Obinze Ogbonna (West Ham), 25 Daniele Rugani (Juventus);
    Centrocampisti: 21 Federico Bernardeschi (Fiorentina), 7 Giacomo Bonaventura (Milan), 6 Antonio Candreva (Inter), 24 Alessandro Florenzi (Roma), 18 Riccardo Montolivo (Milan), 8 Marco Parolo (Lazio), 10 Marco Verratti (Paris Saint Germain);
    Attaccanti: 20 Andrea Belotti (Torino), 17 Eder Citadin Martins (Inter), 22 Manolo Gabbiadini (Napoli), 11 Ciro Immobile (Lazio), 23 Leonardo Pavoletti (Genoa), 9 Graziano Pellè (Shandong Luneng).

    Leggi l’articolo originale: Mondiali 2018, Israele-Italia: Verratti “Sono in forma per scendere in campo”

  • Il Nano Morgante | Lo smarrimento del lessico elementare

    Lo smarrimento del lessico elementare

    GENOVA. 3 SET. Alla fine dei conti (all’inizio, meglio ancora) si potrebbe notare l’esistenza di un nesso, di un legante, di un significato comune tra le cose.

    A conferma di ciò, anche il singolo dato scolastico,  tratto da qualche testo, rinvenuto in un cassetto della memoria, già lo si poteva magicamente connettere ad una rete di altri dati.

    Né più né meno come i tasselli di un “puzzle” sparpagliati alla rinfusa sul tavolo. Tutti indispensabili per assolvere, nella loro futura ed esatta collocazione, ad una funzione collettiva più significante di quella singola.

    Certamente, è arduo definire con un concetto unitario questo sterminato e psicologico aggregato di Umanità, questo “palcoscenico troppo grande per lo spettacolo che si gira”, come congetturava  Feynman.

    E’ anche vero che la finitudine in cui è gettato l’uomo impedisce  la piena  comprensione del dato universale ed assoluto, facendone egli parte solo per una infinitesima ed inessenziale porzione.

    Ipotizzando quindi l’estraneità di tale ampiezza dalla capacità contemplativa umana, si contempla tuttavia una innata tentazione speculativa, in apparenza illogica.

    Ma la “logica” è sempre una categoria afferibile alla natura ed alle vicende umane?

    Forzando l’ipotesi a favore, si comprende che ogni prospezione è via via sempre più zavorrata rispetto alla condizione di partenza.

    Opponendo a quanto anzidetto una fugace riflessione, capita che, volendo partire da un qualunque termine del lessico elementare, si tenti di astrarne e di contemplarne appieno il “significato” e, nel mentre, se ne smarrisca con l’assonanza il significato, entrando in una zona d’ombra.

    Per uscire dall’impasse, non è utile ripetere in successione suono e parola, quasi come in “Shining”, quando il protagonista, uno scrittore ormai depredato dalla follia, riempie compulsivamente i fogli con la stessa frase dattiloscritta.

    Il punto è che, anche se si fa uso di termini comuni e concetti apparentemente scontati, permane comunque la difficoltà. Poiché ogni singola parola mai è stata (né, probabilmente, sarà) elaborata a sufficienza, mai compresa appieno. Né unanimemente  condivisa.

    Massimiliano Barbin Bertorelli

    Leggi l’articolo originale: Il Nano Morgante | Lo smarrimento del lessico elementare