Autore: Redazione Centrale

  • La fiction I Medici fa grande audience, ma la cultura è altra cosa

    La fiction I Medici fa grande audience, ma la cultura è altra cosa

    ROMA. 19 OTT. Ieri sera su Rai 1 vi è stato il boom di ascolti per la prima puntata della fiction «I Medici». I primi due episodi della serie, che vede tra i protagonisti Dustin Hoffman, Richard Madden e Alessandro Preziosi, sono stati seguiti da quasi 7 milioni e 600 mila spettatori, con uno share del 29,9%.

    Sono stati esattamente 8 milioni e 37 mila gli spettatori che hanno seguito il primo episodio con il 28.88 di share; 7 milioni e 143 mila con il 31.08 quelli che hanno visto la seconda parte. Senza dubbio un risultato clamoroso che ha battuto a sorpresa Mediaset che proponeva in contemporanea la partita della Juventus in Champions League (20% di share).

    Il direttore Rai Antonio Campo Dall’Orto parla a riguardo di successo della cultura. Ma siamo proprio sicuri che sia così?… «I Medici» , coproduzione internazionale di Rai Fiction e Lux Vide, è semplicemente un kolossal televisivo in quattro puntate, che porta la firma di Sergio Mimica-Gezzan, il quale per dar vita a questo suo lavoro  si è ispirato ai film Il Padrino e Amadeus. Due ottimi film ma che come sappiamo tutti non riportano la realtà di fatti realmente accaduti.

    I Medici mettono in scena storielle amorose ed intrighi del tutto inventanti ed ingranditi per interessare maggiormente il pubblico di massa alla vicenda della grande famiglia fiorentina, ottenendo, ovviamente, il risultato di avere attaccato allo schermo il grosso pubblico. Possiamo definire questo un richiamo culturale ?….francamente no. L’unico elemento positivo della fiction è che offre di  apprezzare ulteriormente Firenze, i suoi splendidi palazzi, piazze e contrade in cui le puntate sono state realmente girate.

    FRANCESCA CAMPONERO

  • AdWords, 12enne sbaglia e spende 100mila euro in pubblicità

    AdWords, 12enne sbaglia e spende 100mila euro in pubblicità

    MADRID. 18 OTT. Un ragazzino spagnolo di 12 anni, José Javier, ha ricevuto un conto da parte di Google pari a 100.000 euro per aver utilizzato i servizi di Adwords

    Il tutto sarebbe nato da un equivoco. Il giovane José che suona la tromba in una band, Los Salerosos voleva promuovere il suo gruppo attraverso YouTube, ad ha creato quindi un canale dedicato.

    Pensando di poter guadagnare qualche soldo dalle visualizzazioni dei suoi video, ha deciso di attivare il servizio Google Adsense ma qui ha commesso l’errore, aderendo non a Google Adsense, il servizio dedicato agli editori che consente di guadagnare denaro da click e visite, ma Google Adwords, il prodotto opposto, utilizzato dagli inserzionisti.

    Javier ha impostato l’account di Google AdWords con il nome e il numero di conto che la sua famiglia aveva allestito per spese future.

    In questo modo lui pensava di guadagnare con i click del traffico ricevuto, invece stava pagando il traffico acquistato. Da metà agosto a inizio ottobre, ha così accumulato un conto elevato.

    La madre, Inma Quesada, ha avuto quasi un malore quando la banca gli ha comunicato un addebito 19.700 euro da Google per inizio settembre. I genitori hanno subito bloccato il conto, ma le seconda fattura è stata nulla a confronto con un totale di 78.000 euro.

    Google ha esaminato il caso e, per fortuna e gran sollievo da parte della famiglia, ha deciso di estinguere subito il debito del ragazzo, trattandosi di un equivoco.

  • Furti Farmaci antitumorali, 17 arresti dei carabinieri

    Furti Farmaci antitumorali, 17 arresti dei carabinieri

    FERRARA. 18 OTT. I Carabinieri del comando provinciale di Ferrara hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare, 16 in carcere e una ai domiciliari, nei confronti dei componenti di una banda specializzata nel furto di medicinali in gran parte destinati al trattamento di patologie oncologiche e croniche in diverse farmacie di ospedali del centro-nord.

    Le misure sono state emesse dal Gip su richiesta della Dda di Bologna e sono in corso di esecuzione in varie località della Campania, Piemonte, Lombardia e Liguria dai militari di Ferrara, in collaborazione con i comandi provinciali di Napoli, Salerno, Caserta, Genova, Torino, Asti e Brescia.

    L’operazione conclude un’indagine, avviata nel 2014 e che ha permesso di documentare e disarticolare l’esistenza di un’ associazione a delinquere.

  • Striscia, Luca Abete: “Sono stato picchiato, trattato come un delinquente”

    Striscia, Luca Abete: “Sono stato picchiato, trattato come un delinquente”

    MILANO. 17 OTT. Sono scene che non fanno certo piacere quelle che si sono viste stasera nella trasmissione di Canale 5, Striscia la Notizia, girate venerdì sera ad Avellino ed anticipate oggi su Facebook dal profilo di Luca Abete, da 9 stagioni inviato della nota trasmissione satirica che ha anche il pregio di aver evidenziato malaffare in tutta Italia.

    In compagnia della sua troupe si è recato dal ministro Giannini per consegnarle una ‘pigna’ e, per farle alcune domande, in particolare riguardo alcune carenze in edifici scolastici della Campania, ma per tutta risposta è stato malmenato dalla scorta e trascinato dalla polizia su una macchina, mentre l’operatore video veniva strattonato, a sua volta, da un altro agente della scorta con la ripresa della telecamera che è stata oggetto di censura con una mano.

    Luca Abete è così stato fermato dalla polizia mentre contro una grata diceva “Ministro guardi come stanno trattando una persona armata solo di un microfono”… ed ancora “lasciami … ahia… mi fate male… ahia ho battuto la testa”, mentre un agente intervenuto dice “dai piglialo…” poi Abete è stato condotto in questura e come dice lui “mi hanno picchiato, minacciato e trattato come un delinquente”.

    Nell’occasione sono stati fermati anche gli operatori di Luca Abete ai quali è stato chiesto di consegnare il girato.

    Noi, come al solito riportiamo la notizia e non la vogliamo commentare, lasciando questo compito al lettore.

    Fan Page di Luca Abete su Facebook: https://www.facebook.com/lucaabeteofficialpage/

  • Madre piccolo Loris condannata a 30 anni, i giudici: lo ha ucciso lei

    Madre piccolo Loris condannata a 30 anni, i giudici: lo ha ucciso lei

    RAGUSA. 17 OTT. Veronica Panarello, madre del piccolo Loris, poco fa è stata condannata in primo grado a 30 anni di reclusione, come richiesto dal pm. Secondo i giudici del Tribunale di Ragusa, è stata lei ad uccidere il figlioletto di soli 8 anni. Per gli inquirenti, la donna è egocentrica, manipolatrice, bugiarda e una lucida assassina. Per i suoi legali, invece, non è stata affatto raggiunta la prova di colpevolezza “oltre ogni ragionevole dubbio” e la donna si ritiene “non colpevole”.

    E’ probabile, quindi, che gli avvocati difensori decidano di presentare ricorso in Appello, ma il pm ha ribadito che la perizia medico-legale dimostra che Loris è stato strangolato con una fascetta di plastica e non con un cavo Usb.

    Il 29 novembre 2014, il bimbo scompare nel nulla e il corpicino viene ritrovato nel pomeriggio in un canalone di campagna a Santa Croce Camerina (Ragusa).

    L’8 dicembre, la Procura dispone il fermo di polizia per Veronica Panarello sospettata di essere l’assassina del figlio e di averne occultato il cadavere.

    Il 12 dicembre, il gip convalida il fermo. Veronica resta in carcere dopo che il Tribunale del Riesame e la Cassazione respingono le richieste di immissione in libertà. Comincia il valzer delle varie versioni, con la donna che spiega agli inquirenti di avere portato il bimbo a scuola.

    A dicembre del 2015 s’inizia il processo contro Veronica Panarello con la formula del rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica.  Le accuse sono di omicidio premeditato ed occultamento di cadavere.

    A febbraio 2015, però, la donna comincia ad accusare il suocero, sostenendo che sarebbe stato lui ad accudire Loris dopo che il bambino aveva scoperto la relazione con il nonno.

    Il 3 marzo Andrea Stival viene sentito nell’ambito dell’inchiesta per concorso in omicidio ma si dichiara innocente e respinge le infamanti accuse.

    La scorsa estate una perizia psichiatrica parla sostanzialmente di una “personalità disarmonica” dell’imputata, ma in grado di intendere e volere.

    Il 3 ottobre scorso c’è la requisitoria del pm, con la richiesta di 30 anni di carcere per l’imputata.

    Oggi pomeriggio la sentenza di primo grado, con la condanna a 30 anni di reclusione. Proprio per la scelta del rito abbreviato, Veronica Panarello ha beneficiato dello sconto di un terzo della pena.

     

     

  • Terremoti in Grecia di magnitudo superiore a 4.0

    Terremoti in Grecia di magnitudo superiore a 4.0

    LECCE. 17 OTT. Ben sette scosse di terremoto si sono registrate nella notte in Grecia, tutte di magnitudo superiore a 4.0. Ieri sera se ne era registrata una alle 23.15 di magnitudo 5.2, ma non vi è, per ora, notizia di feriti o danni.

    L’ultima scossa registrata dall’ Istituto nazionale italiano di Geofisica e Vulcanologia, del 4.9, è delle 4.21. L’ epicentro è stato individuato al confine tra Grecia e Albania, a 35 chilometri di profondità.

    A precederla altre sei scosse di simile intensità, tutte con epicentro nel nordovest del Paese.

    Il sisma è avvenuto a circa 20 chilometri di profondità ed è stato avvertito in tutta la Puglia, in particolare nella provincia di Lecce.
    Numerose telefonate di gente allarmata sono giunte alla centrale operativa dei Vigili del fuoco.

    Fatte dai Vigili una serie di verifiche e al momento non si registrano emergenze. Numerose persone si sono riversate in strada dove hanno sostato per breve tempo.

    Segnalazioni sono giunte, in particolare, da Nardò, Lecce, Gallipoli, Maglie, San Cesario di Lecce, Alezio. Neanche in Puglia si registrano dann a persone o a cose.

  • Bolle – Copeland aprono la Stagione Danza alla Scala con Romeo e Giulietta

    Bolle – Copeland aprono la Stagione Danza alla Scala con Romeo e Giulietta

    MILANO. 16 OTT. Mauro Bigonzetti si dimette dal ruolo di Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala ed ecco l’annuncio del primo stravolgimento che riguarda la nuova stagione danza: sarà Romeo e Giulietta di Prokofiev con la coreografia di Kenneth MacMillan ad aprire la stagione di Balletto del Teatro alla Scala 2016/17, con la coppia Misty Copeland e Roberto Bolle che nello show televisivo La mia danza libera di sabato 8 ottobre ha già riscosso come sappiamo un grande successo.

    Il titolo era stato precedentemente annunciato per settembre e ottobre 2017, ma viene anticipato di un anno per la gioia di tutti i fans sia di Bolle che della bella Misty.  Ma questa stagione offre un’altra chicca : il ritorno di Alessandra Ferri che la sera di San Sivestro danzerà sul palco del Piermarini nel ruolo di Giulietta con Herman Cornejo, Principal dell’American Ballet Theatre, un Romeo anch’egli al debutto scaligero come la Copeland.  Due stelle amatissime, una coppia sul palco e nella vita che fanno sognare che per l’amore non ci sono limiti di età.  All’origine del colpo di fulmine tra Alessandra ed Herman c’è il balletto galeotto Chéri , preparato nel 2013, tratto dai romanzi di Colette con coreografia di Martha Clarke, che è appunto la storia d’amore tra la cinquantenne Léa e il giovane Chéri.

    Resta confermato il ritorno di Mauro Bigonzetti in Scala dal 20 maggio per il nuovo Progetto Händel con le étoiles Svetlana Zakharova e Roberto Bolle.

    FRANCESCA CAMPONERO

  • In ricordo di Dario Fo

    In ricordo di Dario Fo

    GENOVA. 16 OTT. Confesso di non aver mai apprezzato a fondo Dario Fo ed il suo teatro, e questo era per poca conoscenza tanto della sua persona quanto delle sue opere, ma ci fu una sera in cui finalmente compresi la sua arte ed il suo indiscusso talento. Era una sera d’ agosto del 2006, il 13 del mese per l’esattezza,  quando con Fo e la moglie Franca Rame si esibirono al Festival di Valle Christi a Rapallo. “C’era il mondo! – ricorda una delle organizzatrici del Festival, Luciana Sudano – persone sedute sul prato, in piedi, mentre i tuoni si avvicinavano sempre di più. Ma Dario Fo, non si feceva  intimorire, ed imperterrito, ha continuato a recitare mentre iniziava a piovere sempredi più, fino a quando la pioggia è diventato un diluvio. Fu una serata indimenticabile – continua la Sudano –  Il giorno dopo Dario mi ha dedicato un disegno che ho incorniciato e che per me è veramente prezioso”.

    Il ricordo di Luciana combacia esattamente con il mio (escluso il disegno che purtroppo io non ho). Trovai straordinaria la passione di Fo e di sua moglie nel voler portare avanti lo spettacolo a tutti i costi, uno spettacolo straordinario dal titolo Mistero Buffo – Sesso tanto per gradire,  un monologo in grammelot Mistero Buffo, animato da quel linguaggio onomatopeico che mette insieme, in uno strano lombardo, detti medievali, forme dialettali, racconti dei cantastorie. Quel linguaggio che nel lontano 1969 segnalò al mondo della cultura e del teatro l’irrompere di un genio della scena, appunto Dario Fo.

    In quella sera freschetta in cui il pubblico si era portato con sè impermeabili ed ombrelli, Fo riuscì a regalare la magia duettando con Franca Rame. Le sue storie ed i personaggi  uscivano fuori dai Vangeli apocrifi, ma raccontavano anche di re magi e di papi come Bonifacio VIII.  Storie affascinati dal sapore popolare in cui l’attore- regista-scrittore tirava fuori tutta la sua umana partecipazione esaltandone i lati paradossali.  Nessuno tra i presenti si rendeva conto dell’avanzare del brutto tempo fino a quando il cielo non cominciò a tuonare ed alluminarsi per i lampi, ma anche questo fatto fu motivo di ironia per Fo che rivolgndosi a Dio disse scherzando: “ Va bene, hai deciso che dobbiamo finire qui, e così sia”.

    FRANCESCA CAMPONERO

  • Pallanuoto, scattano oggi i campionati A1 M e F

    Pallanuoto, scattano oggi i campionati A1 M e F

    GENOVA 15 OTT.  L’attesa è terminata. Sabato 15 ottobre inizia la nuova stagione della serie A1 di pallanuoto. Il 98esimo campionato maschile e il 33esimo femminile di pallanuoto. I pluricampioni d’Italia della Pro Recco ricevono alle 17.00 a Camogli l’Ortigia del capocannoniere degli Europei di Belgrado 2016 Steven Camilleri (53 gol nell’ultima stagione regolare e 21 gol segnati a gennaio in Serbia) e le campionesse d’Italia del Plebiscito Padova, al secondo scudetto consecutivo, sono ospiti alle 15.00 della neopromossa Pescara. La prima del torneo maschile prevede tre partite sabato e quattro postici mercoledì 19 ottobre (Posillipo, Brescia, Canottieri Napoli e Sport Management nel fine settimana sono impegnate nelle coppe europee); cinque partite, invece, nella prima del torneo femminile. La grande novità è rappresentata dal progetto promosso dalla Federazione Italiana Nuoto per alimentare ulteriormente la visibilità dei campionati di pallanuoto attraverso la produzione di 44 partite che saranno trasmesse in diretta streaming e molteplici attività di post produzione. Si comincia sabato 15 ottobre con Bogliasco-Savona e Orizzonte-Rapallo.

    Campionato serie A1 maschile

    1^ Giornata – sabato 15 ottobre

    Trieste, ore 15.00, Piscina Polo Natatorio “B. Bianchi”
    PALLANUOTO TRIESTE – ROMA VIS NOVA PN
    Delegato: D. Saeli
    Arbitri: M. Calabrò e M. Ercoli

    Camogli, ore 17.00, Piscina Comunale “G. Baldini”
    PRO RECCO N e PN – C.C. ORTIGIA
    Delegato: E. Costa
    Arbitri: L. Bianco e F. Romolini

    Bogliasco, ore 18.00, Piscina Comunale “G. Vassallo”
    BOGLIASCO 1951 – R.N. SAVONA
    Delegato: D. De Meo
    Arbitri: D. Bianco e F. Ricciotti

    mercoledì 19 ottobre

    Napoli, ore 17.00, Piscina “F. Scandone”
    C.N. POSILLIPO – GENOVA QUINTO B&b ASSICURAZIONI
    Delegato: M. De Chiara
    Arbitri: S. Scappini e B. Navarra

    Roma, ore 19.30, Foro Italico Piscina dei “Mosaici”
    S.S. LAZIO NUOTO – A.N. BRESCIA
    Delegato: G. Taormina
    Arbitri: M. Piano e S. Pinato

    Torino, ore 19.30, Piscina Stadio Monumentale
    TORINO 81 – C.C. NAPOLI
    Delegato: G. Tedeschi
    Arbitri: F. Brasiliano e A. Severo

    Napoli, ore 21.00, Piscina “F. Scandone”
    CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA – SPORT MANAGEMENT
    Delegato: D. Barone
    Arbitri: A. Paoletti e A. Petronilli

    Campionato serie A1 femminile

    1^ Giornata – sabato 15 ottobre 2016

    Pescara, ore 15.00, Piscine “Le Naiadi”
    PESCARA N e PN – C.S. PLEBISCITO
    Arbitri: F. Braghini e S. Riccitelli

    Roma, ore 15.00, Foro Italico Piscina dei “Mosaici”
    S.I.S. ROMA – N.C. MILANO
    Arbitri: F. Collantoni e A. Zedda

    Bogliasco, ore 15.00, Piscina Comunale “G. Vassallo”
    BOGLIASCO 1951 – R.N. BOLOGNA
    Arbitri: M. Ruscica e P. Bensaia

    Catania, ore 15.00, Piscina Comunale “F. Scuderi”
    L’EKIPE ORIZZONTE – RAPALLO PALLANUOTO
    Arbitri: G. Centineo e G. Fusco

    Messina, ore 15.00, Piscina C.S. Cappuccini
    WATERPOLO MESSINA – COSENZA PALLANUOTO
    Arbitri: C. Taccini e G. Lo Dico

  • Il Nano Morgante | Una situazione di contrabbando

    Il Nano Morgante | Una situazione di contrabbando

    GENOVA. 15 OTT. Sembra un titolo fuori legge, ma non lo è. E’ solo una frase che riecheggia un brano di Enzo Jannacci.

    Pertanto, in piena legittimità e tranquillità, dibatto l’idea che non tutte le “esposizioni” che ci vengono propinate dalle più disparate, ancorché accreditate fonti, hanno sempre a supporto cognizioni adeguate e solide convinzioni tematiche.

    E che l’antico motto latino (opportunamente tradotto) “conosci l’argomento, le parole seguiranno” è una regola forse sconosciuta; di certo, poco osservata.

    In attesa che la trattazione si sviluppi in progress e l’argomento sotteso prenda una qualche forma, è possibile notare certe improvvisate narrazioni, adornate di enfatici e ridondanti appellativi, col sottaciuto intento di “contrabbandare”  lucciole per lanterne.

    Ciò può accadere, come detto, quando la contezza è cifra latitante e l’imponenza del “peso della pura necessità”, scomodando S. Weil, implica una scelta multipla, distribuita omogeneamente a raggiera, utile a prefigurare opportune vie di fuga.

    Così accade, ad esempio, quando l’uomo si appresta a sminuire, a denigrare senza titolo il valore altrui,  sulla falsariga del “sus Minervam” ciceroniano, mentre vagola tra lanterne & lucciole, nella nebbia più totale. Vieppiù nell’ulteriore confusione se queste ultime (le lucciole) si riferiscano ai luminescenti insetti campestri o a certo genere femminile peripatetico.

    In effetti, è insita e giustificata nella natura umana una fisiologica vacuità di sostanza, stante il fatto che il sentirsi creato, la percezione di “creaturalità”, non può che generare, in linea di principio,  l’idea di un “creante” ed un connaturato senso di straniante subalternità.

    Riprendendo il tema centrale, il misconoscere ed il contrabbandare possono certamente accogliere situazioni confuse, vieppiù necessitate da esposizioni generiche.

    Così, proprio mentre abbozziamo un’idea (ovviamente geniale) ed elaboriamo severi giudizi per le inadeguatezze altrui, le ragioni del titolo affiorano e straripano nel costante e furbesco tentativo di “contrabbandare” una cosa per l’altra: la fortuna per capacità, il populismo per politica, l’improvvisazione per arte, l’arroganza per carattere, la forma per sostanza, la menzogna per verità.

    Tale narrazione, definita da “entità linguistiche”  assemblate con criterio vezzosamente estetico, costituisce esito non meno utile di altre, meno improvvisate e più circostanziate.

    Il resoconto finale da attribuire all’evento espositivo, come sempre, è discrezionale.

    Così, la ricercatezza lessicale non è detto sia sempre una cifra sminuente rispetto ad una dissertazione scorrevole ed essenziale, potendo sempre trarre da entrambi i metodi la plausibilità del fine.

    Talvolta, tuttavia, dietro l’enfasi narrativa, insiste una sostanza fievole, un’ idea fiacca ed effimera che non muta in principio di sostanza.

    Non titubiamo, pertanto, quando un’esposizione la si percepisce come contrabbandata: poiché “la verità è principalmente nell’intelletto e poi nelle cose”,  scomodando Hobbes. E poiché “non ci sono fatti, solo interpretazioni”, scomodando anche Nietzsche.
    Massimiliano Barbin Bertorelli