Autore: Redazione Centrale

  • Emma Morano la donna più anziana compie 117 anni

    Emma Morano la donna più anziana compie 117 anni

    VERBANIA. 28 NOV. La donna più anziana al mondo, Emma Morano, compirà domani, a Verbania, 117 anni. Domani sarà un giorno di festa in una giornata come tutte le altre, nella sua casa.

    Si alzerà di buon mattino com’è solita fare, poi la colazione, la visita dei parenti.

    Nel pomeriggio, riceverà il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini, mentre gli amici le prepareranno qualche sorpresa. Nella sua casa è attesa anche la troupe di una tv tedesca.

    Emma Morano è nata a Civiasco, in provincia di Vercelli, il 29 novembre 1899 e abita a Pallanza, una delle frazioni di Verbania, sul lago Maggiore.

    La città la festeggerà con uno spettacolo al teatro Il Maggiore “1899, correva l’anno”, un viaggio storico musicale attraverso tre secoli, nel corso dei quali ha visto passare tre Re d’Italia, una dozzina di presidenti della Repubblica italiana, 11 papi.

    Per il suo compleanno, Emma Morano farà colazione, a base di uova, poi ancora un riposino prima di pranzo e quindi la festa il pomeriggio.

    Lei è sempre serena: “Credo di stare bene, lo dice anche il mio dottore”.

    La scorsa settimana aveva avuto qualche problema di salute, ma si è ripresa e sta bene e festeggerà i suoi 117 anni con tutti coloro che le faranno visita.

  • Vetro nello stracchino Granarolo, ritirato dai market lotto Z6326Y

    Vetro nello stracchino Granarolo, ritirato dai market lotto Z6326Y

    BOLOGNA. 28 NOV. Per la presenza di pezzi di vetro nello stracchino cremoso Granarolo Auchan e Simply hanno richiamato le confezioni da 170 grammi che fanno parte del lotto numero Z6326Y e con scadenza minima dell’11 dicembre 2016 prodotto da Granarolo S.p.A. di Bologna.

    Le catene della grande distribuzione raccomandano ai clienti di non consumare il prodotto di tale lotto e di riportare al punto vendita per il cambio o il rimborso.

    Tutti gli altri prodotti Granarolo presenti sugli scaffali si possono consumare tranquillamente.

    Non si sa quali altre catene di supermercati sono interessate.

  • Il software coopera con il 3.2 % di Pil all’economia italiana

    Il software coopera con il 3.2 % di Pil all’economia italiana

    GENOVA. 27 NOV. L’apporto del software elaborato e venduto in Italia crea un volume di affari pari a 50,8 miliardi di euro per il 3.2 % del prodotto interno italiano, tra effetti diretti ed indiretti. Questi risultati sono forniti dalla Bsa-The Software Alliance con lo studio “Software: A €910 billion Catalyst for the EU Economy”. Questo settore nel 2014 ha prodotto direttamente 20,3 miliardi di euro di Pil, pari all’1,3% del totale; se sommiamo i suoi effetti complessivi, compresi tra quelli indiretti ed indotti, l’apporto del software si aggira intorno al 3,2% del Pil in Italia, contribuendo all’economia nazionale con un ammontare di circa 50,8 miliardi. Il software ha generato 743.921 posti di lavoro in Italia, pari al 3,3% dell’occupazione totale in Italia.

    Il settore impiega direttamente 289.011 persone e l’indotto altre 454.910”. Per quel che riguarda gli investimenti in R&D (ricerca e sviluppo) si raggiungono gli 864 milioni di euro, il 7,5% della spesa totale in ricerca del settore privato in Italia. L’innovazione digitale guidata dal software e le “Data analytics” portano benefici ad ampi settori dell’economia europea. Ogni attività di qualsiasi azienda e di qualunque comparto della PA dipende dal software per poter diventare più creativa, competitiva ed efficiente. Anche per queste ragioni e questi risultati speriamo che i politici, che dirigono i ministeri della programmazione industriale, pianifichino un quadro normativo che consenta di cogliere le opportunità offerte dal mondo dell’informatica. Oggi esiste un supporto di software e di tecnologie hardware, ad ogni attività lavorativa, che offre svariate opportunità di impiego anche per il futuro. ABov.

  • Il Nano Morgante | L’epopea del treno Coast to Coast

    Il Nano Morgante | L’epopea del treno Coast to Coast

    GENOVA. 27 NOV. Qualche tempo fa, Pierluigi Battisti, in un interessante editoriale su CorSera, ha tratteggiato il “treno” come fenomeno sociale, poetico e culturale.

    Ciò mi ha suscitato, in merito, alcune elaborazioni comparative tra musicalità e fascinazione, evocazioni e realtà,  suggestioni e bilanci da quadrare.

    Il treno ha inevitabilmente scandito, nel tempo, fasi di vita quotidiana; ha espresso tensioni di libertà ed ideali rivolte, straordinariamente simbolizzato da Turner nel dipinto “Pioggia, vapore e velocità”, cui si rimanda.

    Anche la canzone d’autore ne ha musicato aspetti e realtà, divenuti poi ricordo, nostalgia, rivoluzione: una “locomotiva lanciata, come fosse cosa viva” (cit. F.Guccini) od anche “il treno corre forte, il treno va lontano e il quadro cambia sempre dietro al finestrino “ (cit. R.Cocciante) ne sono solo qualche melodico esempio.

    Ciò che è stato mito, epopea, mezzo insostituibile di trasporto e nel contempo mezzo di unificazione territoriale, oggi ha mutato natura: la cessazione dei tratti di “lunga & lenta” percorrenza, coast to coast,  ha concluso un’epoca e ne avviato un’altra, frenetica e sfuggevole. E così che il treno ha perso, per sempre, il suo significato simbolico dinanzi all’economia di mercato, travolto da nuove esigenze contabilistiche, dalla logica del profitto.

    Le lunghe tratte ferroviarie (i “sentieri di ferro”) scorrevano lente, collegando l’intero territorio nazionale, dai monti alla pianura, dal mare alle vette. Della magia di tal periplo non resta forse nemmeno l’idea, fiammella di una candela consunta.  Non si potrà più osservare il mutevole paesaggio mentre, affacciati al finestrino, il vento scompiglia i capelli.

    Ci sono eventi che ne cancellano altri, ma la sensazione è che gli ultimi, in ordine di tempo, siano sempre meno vigorosi, emozionalmente più fuggevoli e distratti.

    Il modus vivendi  da assuefatti spettatori  ci sta costando, da un certo punto di vista, ben più delle fluttuazioni  del Pil e dello Spread.

    Non dovremmo sacrificare troppo sull’altare del “profitto”. Non c’è economia, pur florida, che possa compensare i nostri veri bisogni.

    Foss’anche  osservare  il panorama affacciati al finestrino di un treno.

    Masimiliano Barbin Bertorelli

  • Presunte Sim false, Telecom Italia assolta

    Presunte Sim false, Telecom Italia assolta

    MILANO. 26 NOV. Telecom Italia e 75 persone sono state assolte dai giudici del Tribunale di Milano “per non aver commesso il fatto”, nell’ambito del processo su una presunta truffa sulle sim card tra il 2007 e il 2009. Tra i 75 assolti, in buona parte sono ex-dipendenti Telecom e gestori di punti vendita Tim erano stati rinviati a giudizio assieme alla società nel 2014.

    Nell’accusa si dichiarava che oltre 500mila schede sim sarebbero state false perché intestate a persone inesistenti o inconsapevoli. Perciò le accuse erano di associazione a delinquere (solo per i dipendenti Telecom), finalizzata alla ricettazione di schede sim e documenti d’identità (intestati a persone mai esistite o inconsapevoli) e falso in relazione, oltre agli stessi documenti di identità, ai contratti di attivazione delle schede e alle dichiarazioni di liberatoria per il trattamento dei dati personali.

    Gli ex dipendenti Telecom, secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori, avrebbero preso accordi con i gestori dei punti vendita incriminati per permettere la compilazione di falsi contratti e, quindi, attivare illecitamente la scheda sim. I primi avrebbero ottenuto bonus e incentivi per via dell’incremento di schede messe in circolazione, e i dealer il guadagno sul prezzo lievitato per il “servizio” aggiuntivo offerto.

    Telecom era stata indagata per non avere adottato modelli di prevenzione dei reati da parte dei responsabili del canale etnico e per non avere vigilato sulla correttezza del lavoro dei dipendenti. Un impianto accusatorio, quello sostenuto dalla Procura, che non ha retto al giudizio del Tribunale milanese.

    Il colosso tlc, che si era costituita anche parte civile nel procedimento, era stata rinviata a giudizio in base alla legge 231 sulla responsabilità delle aziende per i reati commessi dai propri dipendenti. La procura, nella richiesta di rinvio a giudizio, stimava 130 milioni di euro di profitti illeciti per la società e un ammontare di 503.663 schede fasulle. ABov

  • Costa Crociere sulle navi arriva il cooking show “Bravo Chef”

    Costa Crociere sulle navi arriva il cooking show “Bravo Chef”

    GENOVA. 26 NOV. Costa Crociere annuncia l’arrivo sulle proprie navi di “Bravo Chef: the show”, un nuovo cooking show che vede protagonisti gli Executive Chef di bordo e alcune caratteristiche ricette regionali italiane e internazionali.

    Sul palcoscenico del teatro verrà ricreata l’atmosfera di una vera cucina, dove gli Chef di Costa Crociere spiegheranno come realizzare i piatti più gustosi della tradizione regionale italiana ed alcune ricette internazionali, preparandoli passo dopo passo sotto gli occhi degli ospiti.

    La dimostrazione sarà proiettata sugli schermi del teatro insieme alla lista degli ingredienti utilizzati, in modo da garantire a tutti gli spettatori la perfetta visione di ogni dettaglio.

    I piatti regionali sono un vero simbolo dell’identità e dell’eccellenza italiane, e sono proposti ogni giorno nei menù dei ristoranti della flotta Costa: ben 520 piatti rappresentativi di 18 regioni.

    Grazie a “Bravo Chef” gli ospiti di Costa Crociere impareranno a ricreare alcune di queste ricette tradizionali a casa propria. In più verrà loro mostrato come realizzare piatti internazionali, tipici delle destinazioni visitate dalle navi Costa.

    Gli spaghetti con sarde e pangrattato della Sicilia, i saltimbocca di vitello alla romana, il bacalao al pil-pil tipico della cucina basca e la bouillabaisse francese sono soltanto alcuni esempi dei piatti che verranno presentati al pubblico.

    “Bravo Chef: the show” non solo illustrerà la preparazione dei piatti, ma presenterà consigli utili per organizzare una cena perfetta: il Maitre D’ di bordo spiegherà il corretto utilizzo e posizionamento di piatti, posate e bicchieri, mentre il sommelier proporrà le migliori scelte di vini da abbinare alla ricetta protagonista dello spettacolo.

    Il format è quello di un vero e proprio show televisivo, con il Direttore di crociera nelle vesti di conduttore.

    Al termine dello show, gli spettatori verranno coinvolti in un’attività interattiva. Dovranno infatti rispondere con un apposito telecomando a un quesito relativo alla ricetta appena presentata e chi darà più velocemente la risposta corretta riceverà in regalo una cena per due al Club Restaurant di bordo.

    Inoltre, per mettere alla prova la propria abilità in cucina, Bravo Chef avrà anche una versione, “Bravo Chef: the battle”, con protagonisti gli ospiti a bordo, che si sfideranno in una vera e propria gara per aggiudicarsi il titolo di “BravoChef per un giorno”.

    I partecipanti dovranno cimentarsi nella preparazione di un piatto con ingredienti a sorpresa, contenuti in apposite “mistery boxes”, di fronte a una giuria composta da F&B Director, Maitre D’ e un ospite.

    Il Direttore di crociera condurrà la sfida a bordo piscina e il vincitore verrà premiato con una cena per due persone al Club Restaurant o al Burger d’Autore.

    Dopo la premiere del 18 novembre nel teatro di Costa Pacifica, “Bravo Chef: the show” e “Bravo Chef: the battle” debutteranno su altre sette navi della flotta Costa: Costa Fascinosa, Costa Deliziosa, Costa Magica, Costa Favolosa, Costa Diadema, Costa Luminosa e Costa Mediterranea, sulle quali continuerà ad andare in scena in ogni crociera.

  • E’ morto Fidel Castro, aveva 90 anni

    E’ morto Fidel Castro, aveva 90 anni

    L’AVANA. 26 NOV. L’ex presidente cubano, Fidel Castro, leader della rivoluzione comunista di Cuba è morto all’età di 90 anni.

    Ad annunciarlo il fratello Raul alla tv di stato cubana.

    “Caro popolo di Cuba – ha detto pubblicamente Raúl trattenendo a stento la commozione e leggendo un breve testo –  è con profondo dolore che compaio per informare il nostro popolo, gli amici della Nostra America e del mondo, che oggi 25 novembre del 2016, alle 10.29, ore della notte, è deceduto il comandante in capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz”.

    “Nel compiere l’espressa volontá del compaño Fidel – prosegue Raúl – i suoi resti saranno cremati sabato 26. La commissione che organizzerà i funerali darà al nostro popolo un’informazione dettagliata sull’organizzazione dell’omaggio postumo che verrà tributato al fondatore della Revolucion Cubana”.

    “Hasta la victoria siempre”, conclude il messaggio di Raúl Castro.

    Sorpresa e silenzio nella notte all’Avana dopo la notizia della morte di Fidel Castro.

  • E’ morto Fidel Castro, gli esuli cubani: fine di un incubo

    E’ morto Fidel Castro, gli esuli cubani: fine di un incubo

    L’AVANA. 26 NOV. In Florida gli anticastristi esultano, bandiere e clacson che suonano all’impazzata: è la fine di un incubo. A Cuba qualcuno piange e si preparano i funerali: è scomparso il “Lider maximo”.

    Stanotte alle 4.29 (ore 22.29 ora cubana) è morto all’Avana Fidel Castro. Aveva 90 anni. A dare l’annuncio ufficiale in Tv è stato il fratello Raul, che dal 2006, quando la lunga malattia e la vecchiaia erano ormai in stato avanzato, ha preso le redini di uno degli ultimi paesi comunisti rimasti al mondo (nel 2008 Fidel gli trasferì tutti i poteri).

    Centinaia gli attentati (sembra siano stati 638) ai quali il “Lider Maximo” riuscì sempre a scampare, grazie a un servizio segreto tra i migliori del mondo e nonostante che la sorella minore, Juanita, scappata in Messico, confessò di avere lavorato per la Cia per tentare di frenare il corso marxista-leninista dei suoi due fratelli.

    Fidel Castro era nato il 13 agosto 1926. Dopo gli studi dai Gesuiti, si avvicinò al marxismo. Laureato in legge, divenne avvocato e poi dedicò la sua vita alla lotta politica, che divenne armata con la “Revolucion”. A cominciare dal 1956 creò le basi per la rivoluzione cubana, conclusasi con la “Victoria” e la cacciata del generale Fulgencio Batista nel capodanno del 1959.

    Dopo avere promesso di riportare la libertà al popolo, instaurò invece un regime simile a quello sovietico con la negazione dei principali diritti dell’uomo. Quindi l’esodo degli esuli cubani, principalmente negli USA, e il disastro della Baia dei Porci nel 1961, la crisi dei missili sovietici nel 1962, la guerra fredda, il rischio del lancio di testate e bombe atomiche, con il presidente Kennedy che si “arrese” all’idea di avere “una spina nel fianco a soli 90 miglia dal territorio americano”.

    A Cuba non è mai stato ammesso il dissenso, ogni forma di ribellione è stata schiacciata e gli oppositori sono spariti con le purghe o, nella migliore delle ipotesi, finiti in galera per la “rieducazione”. I cubani, prigionieri nella loro isola, non avevano neppure diritto al passaporto, proibito negli anni di Fidel: “Nelle nostre carceri non ci sono prigionieri politici, ma criminali anti rivoluzionari”.

    Il regime antidemocratico, però, ha resistito per decenni al rigidissimo embargo USA perché aiutato dall’URSS e dagli altri Paesi comunisti. Cuba è riuscita a superare anche il 1989 con l’abbattimento del Muro di Berlino e, più recentemente, lo stop degli aiuti da parte del Venezuela.  Invero, di fatto, il comunismo a Cuba resiste ancora oggi, sia pure con alcune timide liberalizzazioni ed aperture al mondo esterno.

    I rumour sulla morte di Fidel Castro negli ultimi anni si rincorrevano, con continui annunci e smentite. Nell’aprile scorso concesse una delle sue ultime interviste e rivolgendosi ai mille delegati del settimo congresso del partito comunista disse: “Presto avrò 90 anni e sarò come tutti gli altri”. Stamane la notizia è ufficiale.

     

     

  • Berengo Gardin firma le foto del calendario della Polizia 2017

    Berengo Gardin firma le foto del calendario della Polizia 2017

    ROMA. 25 NOV. Oggi presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma, alla presenza del Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, e di note personalità delle Istituzioni e del mondo della cultura, la Polizia di Stato ha svelato le fotografie del calendario 2017.

    Gli scatti, che hanno il compito di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, sono stati effettuati dal fotografo Gianni Berengo Gardin.

    La tecnica del “bianco e nero” del maestro di Santa Margherita Ligure ha immortalato i diversi reparti della Polizia, evidenziando le emozioni e le passioni di chi tutti i giorni offre il proprio impegno al servizio del cittadino. Dallo sforzo straordinario nella gestione del flusso migratorio alla vicinanza per le fasce più deboli della società.

    Il maestro, che durante la sua carriera si è occupato di fotografia di reportage, d’indagine sociale, di documentazione di architettura e descrizione ambientale è autore di indimenticabili foto in “bianco e nero” realizzate con macchine fotografiche a pellicola.

    Berengo Gardin è tra i pochi a ricercare l’autenticità degli scatti non avvalendosi delle recenti tecnologie digitali. Con la dicitura “vera fotografia”, che viene apposta dietro le fotografie sviluppate con l’assenza di manipolazioni, il maestro regala opere uniche e di eccezionale suggestione.

    Anche quest’anno la realizzazione del calendario della Polizia di Stato ha trovato la partnership di Unicef con il ricavato della vendita verrà, che verrà devoluto al Comitato italiano per l’Unicef Onlus per sostenere il progetto “Libano – Youth and Innovation” finalizzato a promuovere, nel Paese, l’integrazione sociale ed economica dei giovani a rischio.

    Il progetto coinvolge giovani libanesi vulnerabili, rifugiati siriani e palestinesi, di età compresa tra i 12 e i 24 anni e si basa sul principio “For Youth by Youth” ovvero la formazione tra pari come metodologia più efficace per il trasferimento delle conoscenze, delle competenze e per l’individuazione di soluzioni a problematiche locali.

    Grazie a questa consolidata partnership dal 2001 ad oggi sono stati complessivamente raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell’infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo, Guinea, Repubblica Centro Africana. Solo nel 2016 sono stati raccolti più di 156.000 euro che sono stati devoluti al Sud Sudan per la protezione dei bambini vittime dell’emergenza umanitaria.

    I cittadini potranno prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), facendo un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2017 per il progetto Unicef Libano – Youth and Innovation”.

    La ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura ([email protected]) che fornirà dettagli sulla consegna.

  • Biennale Architettura ospiterà coreografie Concerto Capodanno Venezia 2017

    Biennale Architettura ospiterà coreografie Concerto Capodanno Venezia 2017

    VENEZIA. 25 NOV. E’ la prima volta che la Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia sarà palcoscenico delle coreografie del Concerto di Capodanno di Venezia 2017.

    Le riprese saranno trasmesse nell’ambito del concerto in diretta domenica 1° gennaio 2017 su Raiuno e in molti paesi europei.

    Le coreografie sono di Gianluca Schiavoni, mentre i due primi ballerini sono gli scaligeri Emanuela Montanari e Antonino Sutera, che danzeranno insieme a sedici artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. Scenario suggestivo saranno gli spazi delle Corderie, Sale d’Armi e Tese dei Soppalchi dell’Arsenale di Venezia. Le coreografie avranno come cornice unica le installazioni della Mostra Reporting From the Front, curata dall’architetto cileno Alejandro Aravena, e il progetto Darzanà: Due Arsenali, Un Vascello, attualmente esposto al Padiglione Turchia (commissario: Istanbul Foundation for Culture and Arts – İKSV). La regia televisiva è di Arnalda Canali.

    Il Concerto verrà eseguito dall’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice diretti da Fabio Luisi e sarà incentrato sul melodramma: i ballerini danzeranno in Mostra su musiche di Giuseppe Verdi e Benjamin Britten.

    FRANCESCA CAMPONERO

    Sito web ufficiale della Biennale Architettura 2016: www.labiennale.org
    Hashtag ufficiale: #BiennaleArchitettura2016