Autore: Redazione Centrale

  • ELEZIONI 2015. COME E QUANDO SI VOTA

    GENOVA. 30 MAG. Domani, domenica 31 maggio si vota in sette regioni italiane per quanto riguarda le regionali: Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia. Ecco alcune linee guida stilate dal ministero dell’Interno. In diverse regioni si svolgeranno le amministrative.

    QUANDO SI VOTA

    Domenica 31 maggio 2015, dalle ore 7.00 alle ore 23.00, si svolgeranno le operazioni di voto per le elezioni dei presidenti e dei consigli regionali nelle Regioni Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia e dei sindaci e dei consigli di 512 comuni delle regioni a statuto ordinario (di cui 12 capoluoghi di provincia).

    Nella medesima data si voterà per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali in 10 comuni del Friuli Venezia Giulia (di cui nessun capoluogo di provincia), in 167 comuni della Sardegna (di cui 3 capoluoghi di provincia) e in 53 comuni della Sicilia (di cui 2 capoluoghi di provincia); in Sicilia si voterà domenica 31 maggio dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e lunedì 1° giugno dalle ore 7.00 alle ore 15.00.

    In caso di effettuazione del turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci si voterà domenica 14 giugno dalle ore 7.00 alle ore 23.00; in Sicilia si voterà domenica 14 giugno dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e lunedì 15 giugno dalle ore 7.00 alle ore 15.00.

    Lo scrutinio dei voti inizierà a partire dalle ore 23.00 di domenica 31 maggio, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti (tranne che in Sicilia ove lo scrutinio inizierà alle ore 15 di lunedì 1° giugno).

    In caso di contemporaneo svolgimento di elezioni regionali e comunali lo scrutinio relativo alle elezioni regionali inizierà alle ore 23.00, mentre quello relativo alle elezioni comunali verrà rinviato alle ore 14 di lunedì 1° giugno.

    COME SI VOTA

    Elezioni nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti di regioni a statuto ordinario (scheda azzurra)

    La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, sotto il quale sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.

    L’elettore, con la matita copiativa, potrà esprimere il proprio voto:

    • per una delle liste tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso è valido sia per la lista votata sia per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato;
    • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul rettangolo recante il relativo nominativo, e sul contrassegno della lista o di una delle liste collegate al candidato sindaco stesso; anche in questo caso esprime un voto valido sia per il candidato alla carica di sindaco sia per la lista collegata prescelta;
    • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul rettangolo recante il relativo nominativo, e per una lista non collegata tracciando un altro segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso è attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista prescelta non collegata (c.d. “voto disgiunto”);
    • per un candidato a sindaco tracciando un segno sul rettangolo recante il relativo nominativo, non segnando alcun contrassegno di lista; il voto così espresso è attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;
    • solo per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendone il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) nelle righe stampate a fianco del contrassegno della lista di appartenenza dei candidati votati, anche senza segnare il contrassegno della lista stessa; in tal caso il voto è valido sia per i candidati consiglieri votati, sia per la lista cui essi appartengono, sia infine per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato, salvo che l’elettore non si sia avvalso della facoltà di esprimere un voto disgiunto.

    E’ importante evidenziare che:

    • le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata;
    • ogni elettore può manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale; nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, a pena di annullamento della seconda preferenza.

    Nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, qualora nessun candidato abbia conseguito la maggioranza dei voti validi, per l’elezione del sindaco si procede al turno di ballottaggio tra i due candidati più votati.

    Le schede per il turno di ballottaggio riportano, prestampati in due distinti appositi rettangoli, i nomi dei due candidati che hanno riportato al primo turno il maggior numero di voti. Il voto si esprime tracciando, con la matita copiativa, un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato che si intende votare.

    Elezioni nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti di regioni a statuto ordinario (scheda azzurra)

    L’elettore, con la matita copiativa, potrà esprimere il proprio voto:

    • tracciando un solo segno di voto sul contrassegno di lista; in questo caso esprime un voto valido sia per la lista votata, sia per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato;
    • tracciando un segno di voto sia sul contrassegno di lista, sia sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata; anche in questo caso esprime un voto valido sia per il candidato alla carica di sindaco, sia per la lista ad esso collegata;
    • tracciando un segno di voto solo sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco; anche in questo caso il voto è valido sia per il candidato alla carica di sindaco, sia per la lista ad esso collegata;
    • manifestando il voto di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale; l’elettore infatti può scrivere il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) nelle righe stampate sotto il contrassegno della lista di appartenenza dei candidati votati, anche senza segnare il contrassegno della lista stessa; in tal caso il voto è valido sia per i candidati consiglieri votati, sia per la lista cui appartengono i candidati votati, e sia per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato.

    E’ importante evidenziare che:

    • le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata;
    • nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti ogni elettore può manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale;
    • nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti ogni elettore può manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale; nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, a pena di annullamento della seconda preferenza.

    Nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti si procede al turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco solo in caso di parità di voti fra i due candidati alla carica di sindaco che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

    Le schede per il turno di ballottaggio riportano, prestampati in due distinti appositi rettangoli, i nomi dei due candidati più votati che nella prima votazione hanno riportato esattamente lo stesso numero di voti. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando, con la matita copiativa, un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato che si intende votare.

    CORPO ELETTORALE

    Le elezioni nelle Regioni a statuto ordinario, in Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia, interesseranno 18.976.354 elettori, di cui 9.156.839 di sesso maschile e 9.819.515 di sesso femminile; le sezioni saranno 22.943.

    Le elezioni in 679 comuni di regioni a statuto ordinario e della Sardegna (la cui organizzazione è curata dal ministero dell’Interno) interesseranno 4.487.862 elettori, di cui 2.176.660 di sesso maschile e 2.311.202 di sesso femminile; le sezioni saranno 5.347.

    Considerando una volta sola gli enti interessati contemporaneamente a più tipi di consultazioni, il numero complessivo di elettori sarà di 21.859.325, di cui 10.562.137 maschi e 11.297.188 femmine, e il numero complessivo si sezioni sarà di 26.398.

    TESSERA ELETTORALE

    Il ministero dell’Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale a carattere permanente, che ha sostituito il certificato elettorale.

    Al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, gli uffici comunali saranno aperti anche venerdì 29 e sabato 30 maggio, dalle ore 9 alle ore 18, e domenica 31 maggio per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

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  • I BENEFICI DELLA SAUNA

    GENOVA. 30 MAG. Amata da chi è in cerca di un po’ di relax, la sauna fa bene alla salute.

    Le temperature elevate a cui si espone il corpo durante la sessione di sauna migliorano la circolazione, viene aumentata la flessibilità dei vasi sanguigni e regolata la pressione.

    Avviene un impatto positivo sul cuore e sul sistema circolatorio ma anche sull’aspetto della pelle, resa visibilmente meno unta e più sana, in particolare detossinando l’organismo.

    I benefici della sauna sono il risultato di una combinazione di effetti termici e biologici.

    Come spiegano gli esperti nella sauna, il calore permette il rilassamento dei muscoli e la vasodilatazione, ma causa anche un aumento di peptidi oppiodi in circolo che determinano il noto effetto antalgico.

    Infine sulle patologie infiammatorie croniche si è visto esservi un meccanismo biologico di regolazione del sistema immunitario. D’altra parte, gli effetti di questa pratica sul movimento hanno un impatto diretto sui muscoli e la capacità di allungamento del corpo che può essere usato come un preparazione prima della routine di allenamento o riabilitazione.

    Le qualità detossificanti di questa pratica sono state studiate da numerose ricerche, evidenziando le loro capacità di curare malattie croniche o che sono il prodotto dell’ambiente, così come ridurre il rischio di comparsa di tumori e rafforzare il sistema immunitario.

    È buona regola fare una doccia a temperatura ambiente per “aprire” i pori e rilassarsi; entrare poi bagnati per qualche minuto nella sauna, uscire nuovamente per fare un’altra doccia più fredda, quindi rientrare nella sauna stessa.

    Si consiglia di non superare i 15-20 minuti e comunque di adattarsi con gradualità, iniziando con tempi più brevi, per evitare disturbi della pressione arteriosa.

    Il “bagno di calore” fa eliminare, attraverso il sudore, le tossine ed i rifiuti della pelle, aumentando la traspirazione.

    Spesso si utilizza per dimagrire, uno dei miti da sfatare: la sauna non ha un effetto dimagrante. Il peso che si perde durante la seduta è legato alla perdita di liquidi con il sudore; liquidi che vengono reintegrati bevendo all’uscita della sauna stessa.

    La sauna, però, è da evitare per chi soffre di scompensi cardiaci.

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  • EURO. IN DIMINUZIONE I FALSI. NEL 2014 SEQUESTRI RECORD

    ROMA. 30 MAG. Il 27° Rapporto sulla falsificazione dell’euro relativo al periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2014, curato dall’Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (UCAMP) del Dipartimento del Tesoro, evidenzia un calo significativo delle banconote sospette di falsità.

    Il Rapporto, che si basa sulle segnalazioni di sospetto falso comunicate al Dipartimento del Tesoro, registra una diminuzione, in numero e controvalore, delle banconote sospette di falsità: 659.532 pezzi nel 2014 per un controvalore di circa 33 milioni, mentre nel 2013 erano stati 1.670.728 i pezzi sospetti per un controvalore di circa 84 milioni.

    Si registra, invece, un aumento significativo, in numero e controvalore, delle monete sospette di falsità di cui nel 2014 è stato effettuato un sequestro record. Ne sono state segnalati 369.123 pezzi nel 2014 (per un controvalore di circa 653 mila euro) che si confrontano con 36.682 pezzi segnalati nel 2013 per circa 46 mila euro di valore.

    Il quantitativo maggiore di banconote sospette di falsità ritirate o sequestrate nel 2014 riguarda il taglio da 50 euro (470.995 banconote). Nel corso di una sola operazione effettuata dalle Forze di Polizia sono state sequestrate 428.670 banconote di questo taglio. Senza tener conto di tale dato, si confermerebbe una prevalenza di banconote sospette da 20 euro (106.112 pezzi) rispetto a quelle da 50 euro (42.325 banconote, al netto del sequesto record), come già registrato negli scorsi anni.

    Per quanto attiene alle monete, dei 369.123 pezzi ritirati dalla circolazione e/o sequestrati, 15.105 sono da 50 centesimi, 62.164 da 1 euro e 291.575 da 2 euro. La maggior parte delle monete metalliche ritirate è riconducibile a individuazioni effettuate dalle agenzie di custodia e trasporto denaro.

    Scarsissime le segnalazioni di falso sulle nuove banconote della serie” Europa”, immesse in circolazione il 2 maggio 2013 nel taglio da 5 euro e il 25 settembre 2014 nel taglio da 10 euro. Per queste nuove banconote nel 2014 sono stati effettuati 1973 ritiri per il taglio da 5 euro e 51 ritiri per il taglio da 10 euro.

    Il Rapporto è frutto della elaborazione dei quasi 195mila verbali di sospetti casi di falsità, prevenuti all’UCAMP del Dipartimento del Tesoro nel 2014.

    Il 44,55% delle segnalazioni è giunto dagli Istituti bancari, il 51,35% dalle Agenzie di custodia e trasporto denaro e il 3,54% dagli Uffici postali. Il rimanente 0,57% delle segnalazioni proviene dagli altri Enti istituzionalmente deputati al ritiro/sequestro delle banconote e delle monete sospette di falsità, essenzialmente le Forze di Polizia. Spetta poi alla Banca d’Italia effettuare le perizie sulle banconote segnalate per verificarne l’effettiva falsità. Le perizie sulle monete competono invece all’Istituto Poligrafico dello Stato.
    Si riportano, per completezza, qui di seguito, le tabelle riepilogative delle banconote e delle monete segnalate come sospetti falsi e le specifiche per macro area geografica.

    L’intero Rapporto è disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro all’indirizzo: http://www.dt.tesoro.it/it/antifrode_mezzi_pagamento/rapporti_statistici/euro.html

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  • DIVORZIO BREVE. LA PRIMA A PRESENTARLO E’ SELEN

    RAVENNA. 28 MAG. Con l’avvio del divorzio breve arrivano le prime richieste. Ed è stata l’ex attrice hard Selen, all’anagrafe Luce Caponegro, la più veloce, a Ravenna, a presentare la richiesta presso il Tribunale della città romagnola.

    A dare conto di quello che potrebbe essere anche un record nazionale, con la richiesta che è stata depositata in cancelleria ieri mattina alle 8.30, è l’edizione ravennate del Corriere Romagna.

    Speriamo di poter chiudere tutto entro l’estate” ha detto al quotidiano l’Avv. Di Molfetta, legale della ex pornostar che ha depositato la richiesta di divorzio.

    E’ serena – ha raccontato l’Avvocato – sta gestendo il divorzio con grande civiltà e mi ha fatto anche la battuta, va a finire che siamo i primi in Italia a sfruttare la nuova legge. Cosa che è anche assai probabile, sicuramente a Ravenna siamo stati noi i primi”.

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  • PAULA COOPER MUORE SUICIDA. SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA PENA DI MORTE

    INDIANAPOLIS. 28 MAG. Quella di Paula Cooper sembrava una storia a lieto fine e, invece, si è conclusa tragicamente in un lago di sangue su una strada.

    Quando due anni fa era uscita di prigione per buona condotta, con un diploma da infermiera, Paula Cooper sembrava pronta ad una nuova vita ed, invece, si è sparata un colpo di pistola alla testa.

    A trovarla senza vita fuori dalla casa dove abitava, la polizia.

    Tra pochi mesi la libertà condizionata sarebbe finita e Paula Cooper, per cui negli anni Ottanta si mobilitò l’Europa e il Vaticano, sarebbe tornata ad essere una donna libera.

    Paula aveva promesso di lavorare con “Journey of Hope”, l’organizzazione anti-crimine e anti-pena di morte del nipote della sua vittima Bill Pelke. Voleva spiegare ai giovani che il crimine non paga, che c’è sempre nella vita la possibilità di fare la cosa giusta. Ma qualcosa non ha funzionato.

    Paula Cooper aveva 15 anni, 30 anni fa, quando assassinò una vecchietta, l’insegnante di religione Ruth Pelke, infierendo sulla vittima con 33 coltellate durante una rapina assieme a due amiche.

    Le sarebbe toccata la sedia elettrica se non fosse stato per la mobilitazione internazionale a suo favore. Nel 1987 ci fu il passo di Papa Wojtyla con la richiesta che a Paula fosse risparmiata la vita. Il caso portò alla luce l’atrocità della legge dell’Indiana: ammetteva la pena di morte per bambini sopra i 10 anni. Solo nel 1989, dopo una sentenza della Corte Suprema che aveva abolito la pena di morte per gli under 16, la magistratura commutò la pena in 60 anni di prigione, ridotti poi a 27 per dimostrata buona condotta.

    Contro la condanna a morte di Paula si era mossa anche l’Italia: su iniziativa dei radicali nacque il movimento “Non uccidere” ed un milione di firme raccolte da Ivan Novelli e Paolo Pietrosanti vennero portate all’Onu per implorare clemenza.

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  • ROMA. MACCHINA DI ROM SCAPPA A BLOCCO. UN MORTO E 8 FERITI

    ROMA. 28 MAG. Sono 8 le persone rimaste ferite oltre alla donna 44enne filippina morta, tutti falciati da un’auto questa sera a Roma.

    Secondo un resoconto della Questura si tratta di altri due filippini, un uomo di 38 anni e una donna di 47 ricoverata in codice rosso; 3 donne italiane, una di 33 anni in codice rosso e altre due di 19 e 29 anni; due ragazze francesi di 24 anni, di cui una in codice rosso; infine un ragazzo moldavo di 22 anni.

    Tutti stavano aspettando l’autobus nei pressi della stazione metro Battistini della linea A alla periferia di Roma quando una Lancia Lybra che aveva appena sfondato un posto di blocco in via di Boccea li ha falciati senza rallentare, uccidendo sul colpo la filippina; a terra sono rimaste altre quattro persone.

    La macchina pirata è stata poi inseguita da una volante della polizia per alcuni chilometri proseguendo la sua corsa ed investendo altre due donne in motorino e un’altra a piedi in via di Montespaccato.

    I tre occupanti del mezzo hanno poi abbandonato l’auto e due di loro sono fuggiti a piedi. Una ragazza di 17 anni è stata bloccata ed è risultata essere una nomade del campo della Monachina.

    La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, mentre sui social, in particolare Facebook e Twitter si diffondeva a macchia d’olio la rabbia per i fatti tra un “cacciamoli tutti!” e un “i Rom devono morire”.

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  • AIFA. RITIRATO LOTTO DI DICLOFENAC HEXAL

    TRENTO. 27 MAG. E’ stato ritirato, in via precauzionale il farmaco DICLOFENAC HEXAL a seguito della comunicazione della ditta concernente risultati fuori specifica per i parametri di dissoluzione e disgregazione.

    A deciderlo l’ Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, con decorrenza immediata.

    Questa volta, sotto accusa è il medicinale “DICLOFENAC HEXAL 50 mg compresse gastroresistenti 30 compresse”, AIC n. 032786028, Lotti n.BC4352 scad. 08/2015, n. BN0076 scad. 01/2016, n. cX1523 scad. 08/2015, n. DG2608 scad. 01/2016, n. DS0915 scad. 07/2016, n. DZ1085 scad. 09/2016, n. EF9757 scad. 12/2016, n.EN8272 scad. 05/2017, prodotto dalla ditta Hexal SpA, sita in Origgio (VA), Largo U. Boccioni (VA) e distribuito dal Concessionario SANDOZ SpA.

    Si tratta di un farmaco antiinfiammatorio ed antireumatico non steroideo contiene il principo attivo DICLOFENAC SODICO.

    I suoi impieghi più comuni riguardano trattamenti di natura: malattie reumatiche infiammatorie e degenerative quali: artrite reumatoide, spondilite anchilosante; artrosi; reumatismi non articolari. Stati dolorosi da flogosi di origine non reumatica a seguito di un trauma. Trattamento sintomatico della dismenorrea primaria.Nel trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti in corso di affezioni infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico e di spasmi della muscolatura liscia.

    Il comunicato dell’Agenzia italiana del farmaco scrive:

    Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro e, in caso di mancato adempimento da parte della ditta interessata, procederà al sequestro dei lotti del medicinale”.

    Si raccomanda, quindi, ai pazienti in trattamento con il medicinale di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quello ritirato, di sospenderne l’uso e di rivolgersi al proprio medico per una nuova prescrizione.

    Sempre al medico di famiglia gli assistiti potranno rivolgersi per ottenere qualunque tipo di chiarimento sul provvedimento e per avere maggiori informazioni sui motivi che hanno portato al ritiro dal mercato del DICLOFENAC HEXAL.

    Per qualsiasi dubbio, chiamare il numero verde Aifa “Farmaci-line”: 800 571661 (dal lunedì al venerdì escluse le festività, 9-13 e 14-16; mail: [email protected]).

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  • FIFA. A ZURIGO RETATA DI DIRIGENTI. 14 INDAGATI

    ZURIGO. 27 MAG. Festa di venerdì rovinata per l’elezione dei nuovi vertici della Fifa, la Fédération Internationale de Football Association, federazione internazionale che governa gli sport del calcio, del futsal e del beach soccer.

    Dagli Usa arrivano le accuse di corruzione a diversi dirigenti dell’ istituzione del calcio mondiale che verranno formalizzate nelle prossime ore dal ministro della Giustizia americano e dal capo dell’ Fbi.

    Intanto a Zurigo, nell’albergo in cui si svolge il meeting annuale della federazione, è scattata una vera e propria retata ad opera della polizia svizzera al Baur au Lac Hotel con l’arresto all’alba di una decina di responsabili della Fifa.

    Ora dovrebbero essere estradati negli Stati Uniti dove dovranno rispondere al giudice della corte federale di Brooklyn, a New York.

    In tutto le persone messe sotto accusa dovrebbero essere 14, ma non tutte si trovavano nella città svizzera dove si è svolta l’operazione.

    Tra gli indagati c’è anche Sepp Blatter, 79 anni, capo indiscusso del calcio mondiale dal 1998.

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  • ZAC DE KIEVIT COMMENTA ORDINANZA TRIBUNALE CIVILE MILANO SU UBER

    GENOVA. 26. MAG. In merito all’ordinanza del Tribunale Civile di Milano commenta così Zac De Kievit, Legal Director Uber Europa:

    “Siamo ovviamente molto dispiaciuti dalla decisione presa su Uberpop, una decisione che rispettiamo ma non comprendiamo. Ora faremo appello per evitare che centinaia di migliaia di cittadini italiani siano privati di una soluzione sicura, affidabile e economica per muoversi nelle loro città. Quello che però ci preoccupa di più è che migliaia di driver rischiano di perdere una risorsa economica.

    Inoltre ricordiamo che la Commissione Europea ha chiaramente affermato che gli stati membri dovrebbero garantire equità, proporzionalità e nessuna discriminazione nella regolamentazione dei nuovi servizi basati sulla tecnologia come Uber. Intanto in Italia continua ad operare UberBlack e per le prossime due settimane UberPop”.

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  • SARA TOMMASI E DIPRÈ: “SI È FATTO AFTER”

    MILANO. 26 MAG. Sara Tommasi ed Andrea Diprè continuano a fare parlare di sè con un video registrato in strada alle 5 del mattino e postato su Youtube.

    In stato di ebbrezza o forse in preda a qualche sostanza sciorinano il loro teatrino (malato).

    L’ultimo video caricato dallo stesso Diprè mostra quello che nessuno vorrebbe vedere, una ragazza che non è più sè stessa con al suo fianco un uomo (?) che anziché preoccuparsi della sua salute, continua a usarla per farsi pubblicità e la conduce verso il baratro.

    Ad esordire è lo stesso Diprè: “Sono le 5 del mattino, si è fatto after con Sara Tommasi, perché con Diprè?”… “Non si deve lavorare…” a parlare, con qualche digrignamento di denti, in evidente stato confusionale, è soprattutto lei, Sara Tommasi che canticchia un ritornello “Coca e mignotte… tutta la notte!”

    Ed ancora “Sara… tu.. diciamo quando sei a casa cosa fai?” chiede Diprè a Sara Tommasi, che risponde “penso a te, ti amo”. “Ma tu – insiste Diprè – non hai bisogno di lavorare, giusto?…” “No, risponde lei, perché c’è Diprè che mi mantiene! E poi taca banda con il ritornello “Coca e mignot… tutta la notte”.

    Poi Diprè, in pieno voyerismo ed esibizionismo, la bacia e la spoglia, dicendo “Questa è la vita del notturno” mostrando, seminudo, il fondoschiena della donna.

    Proprio qualche giorno fa l’ennesimo appello, questa volta ad opera di Selvaggia Lucarelli che, preoccupata della salute della ex showgirl, aveva chiesto alla stampa di non dare visibilità a questo “squallido teatrino”.

    La Lucarelli aveva detto: “Lei (Sara) sta male e lui si sta approfittando del suo malessere psicologico, forse sarebbe il caso di smettere di riportare i teatrini dei due per non far gioco al signore che ci guadagna in pubblicità e click”.

    Selvaggia ha ragione, ci allineiamo con il suo pensiero. C’è solo da augurarsi che questo teatrino finisca presto e non degeneri in qualcosa di ben peggiore. (in una frame del video in questione: Sara Tommasi ed Andrea Dipè).

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