Autore: Redazione Centrale

  • QUAL. EURO ’16: CROAZIA-ITALIA 1-1, CUCCHIAIO DI CANDREVA

    SPALATO (CROAZIA) 13 GIU. Un punto importante, quello di Spalato. Un risultato – lo stesso di Milano – che accontenta Italia e Croazia e che non cambia la situazione del girone H: sempre al comando i croati con 14 punti, seconda l’Italia a 12, resta invariata anche la posizione della Norvegia che ha pareggiato con l’Azerbaijan. E’ una bella Italia, che avrebbe meritato di più e che, suo malgrado, è stata protagonista di una paio di episodi sfortunati. Buffon para un rigore a Mandzukic, El Shaarawy segna un gol regolare che viene annullato e, mentre gli Azzurri protestano, il gioco riprende e la Croazia passa in vantaggio con Mandzukic, poi arriva la rete su rigore di Candreva: succede tutto nel primo tempo, tra il 7’ e il 35’ in uno stadio a porte chiuse per i cori razzisti degli ultras croati in Norvegia.
    Modulo nuovo, il 4-3-3, tridente inedito per l’Italia che schiera Buffon in porta, in difesa Bonucci e Astori centrali, De Silvestri a destra e Darmian sulla corsia sinistra, a centrocampo Parolo, Pirlo, Marchisio, in attacco Candreva, Pellè, El Shaarawy. Tante le defezioni nel clan azzurro in una partita che rappresenta un crocevia fondamentale per l’Europeo, dove in palio c’è il primo posto del girone, ma anche la voglia di sfatare una tradizione che ha visto una sola volta la Nazionale italiana battere la Croazia 73 anni fa.
    In un clima surreale, la Croazia parte subito spedita e dopo sette minuti ha già sui piedi l’opportunità di passare in vantaggio, grazie ad un fallo di Astori su Srna che l’arbitro punisce con un calcio di rigore: ma dal dischetto Mandzukic si fa parare il tiro da Buffon. Tre minuti e l’Italia va un gol regolare di El Shaarawy che Atkinson annulla per fuorigioco: mentre gli Azzurri protestano, il gioco riprende e la Croazia con una fulminea ripartenza sorprende l’Italia con un cross dalla destra che Mandzukic raccoglie di sinistro e spedisce in rete portando la sua squadra in vantaggio.
    Quindici minuti difficili per l’Italia, che raccoglie le forze e, con Pirlo in cabina di regia, riparte a testa alta. Ma, come se non bastassero le numerose defezioni dei giorni scorsi, Buffon ha qualche problema al ginocchio e stringe i denti, mentre un intervento di De Silvestri su Kovacic mette ko l’azzurro, sostituito al 26’ da De Sciglio.
    E, dopo una bella azione avviata da Pirlo, proseguita da Marchisio e ancora da Pellè per El Shaarawy che sbaglia il tiro dall’altezza del dischetto del rigore, gli Azzurri pareggiano il conto al 35’ grazie ad un penalty assegnato per un “mani” in area di Mandzukic e trasformato con un “cucchiaio” da Candreva al secondo gol con la maglia azzurra.
    I primi 45’ minuti terminano con la squadra di Conte in pressing e un tiro del sempre presente Pellè, parato da Subasic.
    Nella ripresa Buffon non rientra in campo (profondo taglio al ginocchio) e lascia la porta a Sirigu. Dopo una bella parata, al 5’, di quest’ultimo sul solito Mandzukic, l’Italia prende il comando della partita, crea e sciupa diverse occasioni: al 16’ finisce alto un colpo di testa di Marchisio, al 23’ una grande azione di Candreva sulla destra si conclude con un tiro ben sopra la traversa di Pirlo, quindi al 25’ Parolo tira centrale da buona posizione.
    Al 33’ si sveglia la Croazia con un gran tiro di Perisic da trenta metri, che finisce abbondantemente fuori. Al 35’ terzo cambio di Conte con Ranocchia che subentra a El Shaarawy. La gara finisce con la Croazia in dieci per l’espulsione di Srna (doppia ammonizione) all’89’.

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  • SE N’E’ANDATO IL DRACULA PIU’ AFFASCINANTE DEL CINEMA

    LONDRA. 13 GIU. Christopher Frank Carandini Lee era nato a Londra nel 1922, aristocratico, longilineo, elegante, si è imposto come icona del cinema del terrore alla fine degli Anni ’50, riuscendo ad incutere spavento semplicemente con la propria presenza, con la propria macabra autorevolezza.

    Una presenza che ha poco a che vedere con la sguaiatezza degli horror movie di ultima generazione. Lee, che è mancato domenica 7 giugno, si lascia alle spalle una filmografia talmente sterminata da averlo fatto entrare nel Guiness dei primati del 2001 forte delle sue circa 300 apparizioni sul grande schermo. Ma il personaggio chiave, quello che imprime nella sua carriera un marchio glorioso e indelebile, è il conte Dracula, riproposto in decine di storie con altrettante variazioni sul tema.

    Il Dracula di Christopher Lee è affascinante perché pervaso da una nefasta malinconia che lo rende diverso da tutte le altre rappresentazioni del personaggio. Era comprensibile vedendolo che le donne cadessero ai suoi piedi e si facessero mordere il collo senza alcuna resistenza.

    E grazie al successo ottenuto nel ruolo di Dracula, negli anni Settanta Lee recitò in un altro film horror considerato fra i migliori di quegli anni, The Wicker Man, e interpretò la parte del cattivo nel fllm della saga di James Bond L’uomo dalla pistola d’oro.

    La sua carriera ebbe una specie di svolta quando fu scelto per interpretare Saruman nella trilogia del Signore degli Anelli, il cui primo film è uscito nel 2001.

    Di recente, aveva anche lavorato molto col regista Tim Burton: ha recitato in suoi film come Sleepy Hollow, La sposa cadavere, La fabbrica di cioccolato, Alice in Wonderland e Dark Shadows.

    Lee si può considerare senz’altro una pietra miliare del cinema di tutti i tempi.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • SANDOZ RITIRA CONFEZIONI COMPRESSE ZYRTEC

    USA. 12. GIU. Sandoz ha annunciato il richiamo di 1.023.430 confezioni di compresse filmate di Zyrtec (10 mg).  Secondo un rapporto pubblicato dall’Enforcement Report, un sistema di allerta rapido istituito dalla Food and Drug Administration (FDA), che è l’Agenzia americana che si occupa di supervisionare e regolare il mercato statunitense dei prodotti alimentari, sanitari e cosmetici, le confezioni di Zyrtec sono state segnalate per ragioni di sicurezza a causa di impurità riscontrata nel punto tempo di stabilità di 21 mesi. Zyrtec è un medicamento efficace nel trattamento base di malattie allergiche.

    La sua azione consiste nel blocco dell’effetto dell’istamina liberata nell’organismo durante le reazioni allergiche. Zyrtec si usa negli adulti e nei bambini a partire dai 6 anni per il trattamento di malattie allergiche come il raffreddore da fieno, la rinite allergica e l’infiammazione allergica del tessuto connettivo, come pure dell’orticaria cronica (spesso associata a prurito).

    Possono essere trattati con Zyrtec anche i bambini dai 2 ai 6 anni che soffrono di raffreddore da fieno. Il richiamo riguarda le confezioni da 6-compresse in un blister, da 12 (2 blister) e 24 (4 blister).Lo Zyrtec è venduto anche in Italia senza prescrizione medica e per questo motivo l’auspicio collettivo è che – in virtù di tale comunicazione e dell’allerta lanciata dall’ente americano – l’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA) e il Ministro della Salute, verifichino se il ritiro possa interessare anche il mercato italiano ed europeo.

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  • CAPOTRENO E MACCHINISTA AGGREDITI CON MACHETE A MILANO

    MILANO. 12 GIU. Due sudamericani sono stati bloccati dagli agenti delle Volanti nelle fasi successive alla brutale aggressione a colpi di machete di un capotreno e di un ferroviere intervenuto per aiutarlo, avvenuta ieri sera su un treno proveniente dal sito di Expo, lungo il passante ferroviario di Villapizzone.

    I due, che farebbero parte di gang di latinos, sono stati fermati per identificazione e sono stati sentiti a lungo dalla polizia, che è anche in attesa di ricevere i filmati dell’impianto di videosorveglianza del vettore ferroviario.

    Al momento del controllo presentavano alcune macchie di sangue sui vestititi, dai quali ora verrà estratto del dna.

    L’aggressione sarebbe avvenuta a bordo del treno perché i sudamericani si sono rifiutati di mostrare il biglietto al capotreno. Il ferroviere colpito al braccio, dopo una lunga operazione potrebbe non perdere più l’arto, che gli è stato riattaccato.

    L’uomo, che ha circa 30 anni, è stato sottoposto a un’operazione chirurgica all’ospedale di Niguarda.

    L’altro ferroviere di 31 anni, che era libero dal servizio, è stato colpito alla testa intervenendo in soccorso del collega.

    L’assessore alla Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte di Forza Italia ha chiesto militari in tutte le stazioni e forze dell’ordine sui treni pronte a sparare.

    Lo stesso Maroni ha chiesto militari in tutte le stazioni e sui treni Forze dell’Ordine armate, formate e “pronte anche a sparare”.

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  • TOKYO FIANCEE, PELLICOLA DELICATA CON UNA PERVASIVA SFUMATURA D’AMAREZZA

    GENOVA. 10.GIU.  “Tokyo Fiancée”, distribuito in Italia con il titolo meno azzeccato “Il Fascino indiscreto dell’Amore”, è una pellicola che racconta di una storia decisamente delicata ma altrettanto amara.

    D’Amarezza pervasiva, quasi corrosiva; sicché per quanto sia un eccellente film, bisogna disporre d’un cuore addestrato alla malinconia, per visionarlo con gusto. In effetti precisiamo subito. Non si tratta propriamente di una commedia brillante come in Italia si ostina a definerla a gran voce la maggior parte della critica. Anzi, tecnicamente rientra nel genere ” drama film “, con il ritmo inizialmente leggero della Commedia in cui si incunea presto – anche nella tecnica filmica – una riflessione sull’Amore, percepita lieve perché – per l’intera stesura del film – è raccontata in soggettiva dalla protagonista ventenne, ma che è tutt’altro che banale e spensierata!

    Il Film è tratto dal romanzo ” Né di Eva, né di Adamo “, dell’originale scrittrice belga ” Amélie Nothomb “con evidenti elementi autobiografici dal momento che la Nothomb stessa, figlia di un diplomatico belga, è nata nel 1967 a Kobe, in Giappone, paese in cui fara’rientro a 21 anni per scoprire la sua autentica appartenenza nipponica, proprio come la protagonista del Film, nella cui eccellente giovane attrice, sussiste una forte somiglianza con la Nothomb.

    Pochi sanno che il regista, Stefan Liberski ( nato in Belgio nel 1951 ), esordisce come assistente alla Regia sul set de ” La Città delle Donne ” ( 1979 ) del maestro ” universale ” Federico Fellini, da cui evidentemente eredita una certa deriva onirica che senz’altro ci accompagna nella visione di ” Tokyo Fiancée “. Stefan Liberski, dopo un periodo trascorso a Roma, esordisce come scrittore per diventare poi in Belgio un affermato Regista TV per Canal +, realizzando una decina di mediometraggi tra cui ” Portrait d’Amélie Nothomb “, rivelando già l’interessamento all’opera letteraria della nostra anticonvenzionale scrittrice.

    In tal senso, ” Tokyo Fiancée ” è il suo primo vero Lungometraggio e per essere tale è davvero ben’riuscito. Gli si può addebitare un ritmo un po’ lento, ma sussiste un’applicazione dei codici cinematografici che solo gli addetti ai lavori comprenderanno. Infatti sono certa che pochi eletti noteranno nella ripresa della stanza d’appartamento della protagonista Amélie, la studiata presenza in un piccolo vaso di un esile crisantemo che in Giappone, contrariamente alla nostra cultura, simboleggia la vita ed è considerato fiore nazionale.

    Intensi i primi piani. Ben’ realizzate le riprese in esterno e validissime tutte le riprese dall’alto che ritraggono le scene intime tra i due innamorati mantenendo un buon allineamento poetico con la matrice del film. Un pò santii i flashback d’immaginazione della protagonista, o meglio risultano montati in modo non del tutto fluido. Ma perdoniamo Liberski, visto che ha realizzato un così gradevole film ‘autore. Non stereotipato.

    Fine anni ’80. Dal Belgio la nostra protagonista Amélie rientra nel suo Giappone natio, determinata a diventare una vera giapponese, come se la cittadinanza belga non le bastasse, sentimento comune ai migranti che inglobino in sé più mondi…

    Amélie per  mantenersi, affigge un annuncio in qualità di insegnante di francese, cui risponde l’educatissimo  (altrettanto facoltoso ) ed affascinante Rinri, suo coetaneo, che resterà il suo unico studente, con cui si schiuderà presto un bel sentimento che la protagonista stessa definisce non ” Amore “, ma ” Diletto “. Tutta questa prima parte del Film è contraddistinta da atmosfere sognanti come ne ” Il Favoloso Mondo di Amélie ” di Jeanne – Pierre Jeunet, che presto lasceranno il posto ad atmosfere più cupe.

    E proprio dal Diletto nasce il dramma. Non credo si possa parlare di scontro tra culture, piuttosto dell’eterna mondiale difficoltà delle Donne a poter vivere liberamente l’Amore od una passione, senza incastonarla necessariamente in un matrimonio. La via intermedia sarà il ” fiancée “, ossia il fidanzamento tanto eterno da corrompere il sentimento che ne è alla base. La ricca famiglia di Rinri, accoglie ed offre doni ad Amélie, ma in fondo non l’apprezza veramente, tanto che Amélie avverte un senso di soffocamento da spingerla ad una solitaria gita sul Monte Fuji, durante la quale rischierà la vita con tanto di visione- per la locale tradizione religiosa – di Jamanda, la strega  della morte che non riuscirà tuttavia a portarla con sé.

    Amélie torna rigenerata da questa sua avventura, tanto da proseguire il suo legame con Rinri, sempre sensibile ed accorto, eppure sottomesso agli standard familiari.

    Sarà un tragico terremoto occorso in Giappone nel periodo in cui è ambientato il film, a determinare un finale che è proprio quello che lo spettatore non si auspicherebbe. Nessuno dei due protagonisti muore. Ma muore ciò che è essenziale nel percorso terreno di ciascuno, catastrofi o meno. Non voglio raccontarvi altro…solo che si lascia la sala cinematografica con il cuore un pò gonfio, perchè l’Amore, il sentimento del Diletto o qualunque altra disposizione d’animo limitrofa, non sempre esce indenne dal terremoto dell’esistenza. Anzi, si disentegra proprio. Ma in fondo questo è un film belga nel miglior stile del dramma francese.

    Eccellenti gli attori che interpretano i protagonisti, cui auguriamo davvero una lunga e proficua carriera.

    Pauline Etienne nel ruolo di Amélie, già vista nel Film ” La Religiosa ” di Guillaume Nicloux – Suzanne Simonin.

    Interessante il look androgino con cui Liberski ha scelto di caratterizzarla. Con qualche abito anni 80 ed un paio di scarpe lacerate e vistosamente larghe alla Pippi Calzelunghe. Decisamente bella. Senza necessità d’orpelli. Espressiva.

    Taichi Inoue nel ruolo del ” fidanzato ” Rinri .

    Estremamente intenso nell’interpretazione del personaggio, il volto di Taichi è uno di quelli che ” spacca ” lo schermo. Maledettamente bello.

    Direi che con questo film vince la bellezza anticonformista.

    E’degna di nota anche la colonna sonora del jazzista belga Casimir Liberski, che oscilla dal piano al violoncello a sottintendere una tristezza di fondo, per l’appunto.

    Film da vedere sicuramente! Con il riso amaro nel cuore.

    ROMINA DE SIMONE

     

     

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  • LADY GAGA, BENNET ED IL PRINCIPE HARRY PER WELLCHILD

    LONDRA. 10 GIU. Si è tenuto ieri sera un concerto di gala al Royal Albert Hall di Londra, a beneficio di WellChild, una fondazione britannica che aiuta i bambini malati e le loro famiglie del Regno Unito alla presenza, fra gli altri, del principe Harry, di Lady Gaga e Tony Bennett, che hanno iniziato il loro tour e che il 15 luglio saranno in Italia, per un’unica data all’arena Santa Giuliana, nell’ambito di Umbria Jazz.

    Lady Gaga alias Stefani Germanotta, 29 anni, e Tony Bennett, il famoso crooner italo-americano di 88 anni, interpretano il loro album di standard, intitolato Cheek to Cheek, che ha vinto un Grammy 2015 come miglior album vocale tradizionale Pop.

    Presente all’evento benefico anche il principe Harry che ha posato per beneficenza accanto ai due artisti. E così sui giornali dapprima londinesi, poi un po’ di tutto il mondo sono comparse numerose le foto della coppia Gaga-Bennett insieme con il principe, scattate prima dell’inizio del concerto.

    Al principe Harry, Bennett ha spiegato com’è nata semplicemente la collaborazione tra i due: “L’ho sentita e le ho detto dobbiamo fare qualcosa insieme”. Il principe, 30 anni, ha risposto: “Non posso credere quanta energia lei possiede, non so come faccia!”. Gaga gli fa eco: “Ha un’energia incredibile, vedrà sul palcoscenico”. Infine Bennett: “Sua madre era una mia grande amica mia, abbiamo fatto numerosi gala di beneficienza insieme”.

    La serata, come comunica la fondazione è stata un successo fantastico con oltre 100.000 sterline raccolte per sostenere bambini gravemente malati e le loro famiglie in tutto il Regno Unito.

    Il principe Harry, sempre prima dello spettacolo ha incontrato alcuni infermieri e dei giovani che si occupano dei bambini malati.

    Colin Dyer, direttore esecutivo di WellChild ha detto: “We are so pleased that such a fantastic amount has been raised for WellChild this evening. Everyone has been so generous with their donations and there are many people that we would like to thank helping us be part of such an iconic event. Our special thanks go out to Lady Gaga and Tony Bennett for their involvement and Prince Harry for his continued support to WellChild and the work we do for children and families.” (“Siamo molto lieti che questa sera una quantità fantastica di denaro sia stata dedicata a WellChild. Tutti sono stati così generosi con le loro donazioni e ci sono molte persone che vorremmo ringraziare per aver partecipato ad un evento così iconico. I nostri ringraziamenti speciali vanno a Lady Gaga e Tony Bennett per il loro coinvolgimento e al principe Harry per il suo continuo sostegno al WellChild e al lavoro che facciamo per i bambini e le famiglie”. (nelle foto di WellChild: alcuni momenti della manifestazione benefica con il principe Harry, Lady Gaga e Tony Bennet e Colin Dyer).

    Internet WellChildhttps://www.wellchild.org.uk

     

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  • ANTONIO CASSANO INDAGATO PER EVASIONE DA 3 MLN

    ROMA. 10 GIU. Antonio Cassano sarebbe indagato per evasione fiscale; ad anticiparlo è stato il quotidiano La Repubblica.

    Il sostituto procuratore Antonino Di Maio contesta al fantAntonio un’evasione di 3 milioni di euro sull’ingaggio percepito dal Real Madrid. In pratica, si legge nell’ articolo, per il pubblico ministero, Cassano sarebbe responsabile di una dichiarazione infedele ai danni dell’erario nel 2006.

    Se per il fuoriclasse barese – è scritto tra l’altro su Repubblica – l’evasione fiscale, per cui è indagato, rappresenta l’ennesima ‘cassanata’ lo si scoprirà a breve. Per ora il sostituto procuratore Antonino Di Maio si appresta a chiudere le indagini nei confronti del talento, poi spetterà al gup decidere se spedire a processo Cassano”.

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  • COPERTINA CON MILEY CYRUS NUDA CHE ABBRACCIA UN MAIALE

    NEW YORK. 10 GIU. Nuova esibizione per Miley Cyrus che continua a far parlare di sè.

    La popstar è apparsa sulla copertina della rivista “Paper” in una foto che la ritrae sporca di fango mentre abbraccia un maiale.

    Naturalmente Miley Cyrus è completamente nuda come se volesse dimostrare una certa allergia ai vestiti.


    Nella foto di dubbio gusto Miley Cyrus è sorridente ed anche il maiale sembra esserlo.

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  • NUOVO ALLARME PER LA CENTRALE NUCLEARE FLAMAVILLE, NORD DELLA FRANCIA

    FRANCIA. 09. GIU. Paura in Francia e in Europa. Nuovo allarme per la centrale nucleare di Flamaville, attualmente in costruzione nel nord della Francia. Secondo un documento interno rivelato da Mediapart e Le Parisien, le valvole di sicurezza della centrale supermoderna riscontrano gravi problemi di funzionamento. Un ennesimo colpo per quello che doveva essere il fiore all’occhiello dell’industria atomica francese e che tra ritardi e problemi a ripetizione viene ormai descritto come il “cantiere maledetto”.

    Problemi di questo tipo non riguardano solo l’Europa, difatti a fine agosto 2012 Greenpeace aveva messo sotto osservazione anche la centrale nucleare argentina di Atucha come uno dei diciannove impianti a possedere un reattore potenzialmente difettoso.

    Che le centrali nucleari europee siano vecchie e malandate o supermoderne restano insicure. Ce lo hanno testimoniato sia i numerosi incidenti e stop preventivi che i rapporti sulla sicurezza, basti citare il caso francese con il rapporto della IRSN che conferma come nessuna delle centrali nucleari francesi sia sicura in caso di eventi estremi come forti terremoti e devastanti alluvioni.

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  • NOTTE IN STILE NEWYORKESE CON FEDEZ AL JUST CAVALLI

    MILANO. 9 GIU. Notte alternativa in pieno stile rap newyorkese per il noto cantante Fedez che è stato protagonista intorno alle 5:30 di una lite al Just Cavalli di Milano, lite degenerata con un parapiglia e il ferimento di un’avventrice della discoteca graffiata da un frammento di una vetrata.

    Il tutto sarebbe iniziata dalla richiesta di alcuni fans di un selfie con l’artista. Lui, sembra presente in discoteca in forma privata, ha declinato l’invito e proprio dopo la loro insistenza sarebbe nato un parapiglia culminato con il lancio di una bottiglia che avrebbe centrato una lastra di vetro una cui scheggia avrebbe ferito alla testa una giovane presente che è stata accompagnata all’ospedale Fatebenefratelli.

    Sembra che a quel punto l’intenzione di Fedez sarebbe stata quella di lasciare il locale con i buttafuori che, invece, lo avrebbero trattenuto. I presenti, Fedez compreso, chiedevano l’intervento della polizia .

    Poi, secondo quanto riferisce la Questura all’arrivo della volante, Fedez sarebbe stato trattenuto, come da prassi in queste situazioni, e lui avrebbe inveito contro gli agenti dicendo: “Siete delle merde, fate un lavoro di merda”, minacciando anche una querela nei loro confronti.

    Cosa che ha fatto poco dopo presentandosi in via Fatebenefratelli e, come riferisce la polizia, denunciando il cattivo operato delle forze dell’ordine in quanto non lo avrebbero tutelato adeguatamente in qualità di personaggio famoso.

    Inoltre, a suo dire gli agenti avrebbero operato un abuso di potere evitando di farsi identificare e non identificando a loro volta i buttafuori che gli avevano impedito di lasciare subito la discoteca.

    La polizia ha, invece, comunicato che il rapper Fedez verrà denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale per aver offeso gli agenti intervenuti.

    Ora sarà da vedere se anche la ragazza ferita sporgerà querela nei confronti di Fedez.

    Immediata anche la risposta del legale dell’artista, l’ Avvocato Cristiano Magaletti, che esclude “a priori la responsabilità” del suo assistito circa il “ferimento della ragazza”… ed invita e diffida “i quotidiani dall’attribuire a Fedez il proferimento di frasi che non sono mai state pronunciate contro la Polizia: ciò anche in considerazione del fatto che è stato proprio l’artista a chiederne l’intervento”.

    Secondo il legale i fatti sdarebbero andati diversamente. In particolare Fedez, in forma privata al Just Cavalli, insieme alla propria fidanzata festeggiava i compleanni dei suoi due più stretti amici. Poi alcuni fans lo avevano riconosciuto ed avevano chiesto di fare delle foto con lui e si è formata una ressa. In quel momento, sempre secondo il racconto del legale, Fedez si è allontanato e dopo due minuti è scoppiato un piccolo parapiglia, con il coinvolgimento dei buttafuori del locale; nella confusione una ragazza sarebbe rimasta ferita e Fedez avrebbe immediatamente chiamato le Forze dell’Ordine”.

    Proprio poco fa su Twitter, Fedez si rivolge ai giornali: “Ormai è routine, difendermi da accuse scritte in articoli che alla verità preferiscono in sensazionalismo. Non vi sto simpatico, si è capito”.

    No, Fedez non ci stai antipatico, anzi, è solo che se i fatti si sono svolti davvero così… Senza contare che il prezzo del successo impatta anche in queste cose, pensa a causa dei fan che fine ha fatto John Lennon, Rebecca Shaeffer o ancora il “tuo collega” brasiliano MC Daleste.

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