Autore: Redazione Centrale

  • VULCANO, FILM D’ESORDIO JAYRO BUSTAMANTE CHE DENUNCIA TRAFFICO MINORI IN GUATEMALA

    GENOVA. 22. GIU. ” Vulcano ” od ” Ixcanul secondo il titolo originale, prodotto da ” TU VAS VOIR ” e distribuito da Parthénos e Lucky Red, è un film dell’anticinema del Colossal, che non a caso ha partecipato all’ultima berlinale, aggiudicandosi l’Orso d’Argento.

    Opera prima del talentuoso Jayro Bustamante, guatemalteco, è un buon film. Pur riprendendo da vicino delle comunità rurali di ascendenza maya, non scivola mai nell’eventuale accademismo del Documentario, ma conduce lo spettatore  in una bella paesaggistica, appassionandolo. Dal punto di vista della composizione filmica, ha una struttura ad anello, visto che il primo fotogramma che inquadra in primo piano bergmaniano il volto dallo sguardo svuotato della protagonista, mentre la madre le acconcia i capelli alla maniera tradizionale maya, è il medesimo dell’ultimo. Ad indicare che nell’estensione della storia, non si verifica, ahimè, un cambiamento di rotta. Per il resto non ci sono inquadrature particolari. Bei primi piani ed alcune carrellate ben’riuscite..

    E chiaramente l’onnipresenza della Natura che è compartecipe dell’esistenza dei personaggi. D’altronde la maggior parte del film è stata girata nelle aree del ” Parque Nacional Volcàn de Pacaya y Laguna Calderas “. Centrale la figura del Vulcano, cui i protagonisti offrono doni e si rivolgono in Preghiera, facendosi il segno della croce mentre ne invocano gli spiriti guida, in una commistione di cristianesimo ed animismo indio, ufficialmente radicato in quest’area del mondo. Tanti gli elementi di matrice realista che sebbene forti, sono testimonianza di un modo di vita che nella nostra società neoliberista abbiamo smarrito in maniera indelebile, come in una delle prime scene in cui la madre della protagonista fa ubriacare i maiali con il room per farli accoppiare per ricavarne successivamente un saporito pasto per gli ospiti. Non insorgano gli animalisti, ma siamo in un altro mondo, quello delle comunità arcaiche regolate dagli antichi codici d’onore, dove non c’è mai la possibilità di scegliere o cambiare, a differenza della nostra pur contestata realtà sociale.

    La trama è in apparenza semplice.

    Siamo in Guatemala, tra le comunità d’origine maya per l’appunto. In effetti il film che è distribuito sottotitolato in lingua originale, è stato interpretato non in spagnolo ( salvo qualche battuta ) come si potrebbe supporre, bensì nella lingua india d’appartenenza. La giovane Maria, figlia di due campesinos, è promessa in sposa ad Ignacio, uomo vedovo più grande di lei ( chiaramente! ) e signorotto locale che dispensa e sottrae lavoro ai contadini della zona. Maria giustamente lotta per trovare una propria strada ed una propria identità.

    Sognerebbe un futuro con Pepe, un giovane bracciante di Ignacio, cui decide di concedersi, illusamente convinta di trovare Amore in lui. Ma per il ragazzo è solo un’avventura. Pepe infatti proprio attraverso i sentieri del Vulcano fuggirà clandestinamente negli Stati Uniti, determinato nel cercare uno stile di vita ” moderno “. Lascerà sola Maria, che da quell’unione è rimasta incinta. Qui inizia un certo dramma. La madre, Luana, una volta appresa la notizia della gravidanza della figlia, si mostrerà solidale alla sua difficile condizione di Donna. In effetti, dopo Maria, che rappresenta il personaggio chiave del coraggio, la madre risulta essere personaggio d’altrettanto impatto, pur essendo “impigliata ” in una realtà in cui le Donne sono evidentemente costrette in rigidi schemi. Salterà momentaneamente il matrimonio con Ignacio. Ma l’elemento peggiore sarà ravvisabile nel morso di un serpente che condurrà Maria ed i suoi genitori presso l’ospedale della Grande Città, di cui loro purtroppo non parlano la lingua ufficiale.

    Soltanto qui Jayro Bustamante decide di rivelare l’autentico messaggio del Film. Messaggio di durissima denuncia sociale, sicuramente inascoltata.

    Maria si salverà. Ed anche la figlioletta che con sacro rispetto  al Vulcano  porta in grembo. I Medici le faranno credere che sia morta.

    Raccapricciante è il Traffico di Minori che ogni giorno si consuma nelle strade e, soprattutto, all’interno dei reparti maternità degli ospedali del Guatemala. Li chiamano ” Jadalores “, i ” ladri di bambini ” che li sottraggano appena nati alle rispettive madri, spesso sedate dai medesimi Medici che sono palesemente conniventi, per un traffico di minori diretti per lo più negli Stati Uniti al fine di essere adottati da ricche famiglie nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore sono destinati ad una vita di sfruttamento e prostituzione oppure ad una ” non vita ” di estrazione e traffico d’organi.

    Il tutto con il silenzio complice delle autorità locali, giudici inclusi. Esiste infatti la Commissione Guatemalteca Contro Le Impunità ( CICIG ), confidando riesca ad invertire la rotta giudiziaria. E così il Guatemala da ” Visione Alternative di campesinos ” si converte in uno dei paesi a maggior tasso d’orrore per i minori. Di questa terribile violazione di Diritti, esiste un chiaro riferimento letterario nel libro ” I quaderni del pianto” della cilena Marcela Serrano, sebbene la scrittrice non espliciti la terra teatro d’abusi. Ma il fenomeno è chiaro.

    In tal senso, il nostro regista Bustamante ha dichiarato che con questo film intendeva proprio rendere manifesta l’aberrazione che subiscono molte madri.

    Tornando alla trama del film, Maria ne uscira ‘con acuto dolore, ma con dignità. Il suo unico non riscatto sarà alla fine quello di sposarsi comunque con Ignacio che necessita di una donna che badi ai tre figli avuti dalla prima defunta moglie. Tutto qui. Vince l’accettazione rassegnata, da cui lo sguardo svuotato della protagonista nel fotogramma iniziale / finale del Film.

    Tutti gli attori sono non professionisti. Eccellente l’interpretazione di Maria Merceds Coroy nel ruolo di Maria. Altrettanto intensa l’interpretazione di Maria Telon nel ruolo di Luana, la madre di Maria.

    Belli i variopinti abiti tradizionali di Sofia Lantàn. Azzeccate le musiche di Pascual Reyes che mitigano l’amarezza del film.

    Pellicola dal senso triste eppure d’audace dignità. La dignità delle Donne non ricche, non istruite e per questo più vulnerabili ai soprusi di un contesto sociale mostruoso. Da vedere per imparare anche nella nostra società a non essere muti testimoni o ” complici ” di qualche ingiustizia che sicuramente incontreremo.

    Romina De Simone

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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  • LEGNA VERNICIATA PER CUOCERE IL PANE. OPERAZIONE DEL NAS

    NAPOLI. 22 GIU. I carabinieri del Nas di Napoli hanno compiuto un blitz nei forni cittadini che ha evidenziato l’uso di legna verniciata e con chiodi arrugginiti per cuocere il pane.

    Nell’operazione sono state denunciate 63 persone, circa 3,5 tonnellate di pane sequestrate e multe per 100 mila euro.

    L’operazione, che si è svolta tra Napoli e provincia, ha visto il controllo di 200 forni, 13 dei quali sono stati sequestrati.

    Al fine d’intercettare e verificare i mezzi utilizzati per il trasporto del pane, sono stati predisposti posti di blocco su strada ed ispezionati market e negozi di alimentari.

    In particolare i forni abusivi a cui i carabinieri hanno messo i sigilli si trovano: 6 ad Acerra, 3 ad Arzano e 4 a Crispano, Pomigliano d’Arco, Afragola e Casoria.

    Alcuni sono stati trovati in condizioni igienico sanitarie pessime. In uno, è stata rinvenuta legna proveniente da scarti di cantieri edili, con chiodi arrugginiti ed evidenti tracce di calce e vernici.

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  • LEAP SECOND. TEMPO FERMO IL 30 GIUGNO

    ROMA. 22 GIU. Il leap second è un aggiustamento temporale applicato agli orologi atomici mondiali, necessario per uniformare l’ora artificiale del tempo coordinato universale alla rotazione terrestre e il 30 giugno prossimo è la data scelta per questo piccolo salto temporale.

    Allo scoccare della mezzanotte tutti gli orologi atomici del mondo si fermeranno per un secondo segnando le 23:59:60 prima di passare alle 00:00:00 del 1 luglio 2015.

    Un secondo importantissimo per tutto il mondo, che deve essere recuperato pena la desincronizzazione globale rispetto al tempo scandito dal nostro pianeta, che subisce impercettibili rallentamenti a causa di terremoti, maree o variazioni meteo.

    Il secondo intercalare, meglio conosciuto come il leap second, è un “aggiustamento” temporale applicato al tempo coordinato universale (UTC) per mantenerlo allineato al giorno solare medio.

    L’ente responsabile della regolazione è l’International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS).

    Il leap second viene applicato quando la differenza (detta DUT1) fra il tempo solare (UT1) e UTC (il tempo degli orologi di riferimento) si avvicina in valore assoluto agli 0,6 secondi, in modo da garantire che la DUT1 rimanga compresa nell’intervallo tra -0,9 e +0,9 secondi.

    Poiché la frequenza di rotazione della Terra non è predicibile sul lungo periodo, non esiste una regola fissa per determinare quando sarà necessario utilizzare il prossimo leap second ma statisticamente questi aggiustamenti si sono resi necessari circa ogni 18 mesi.

    Il primo leap second venne introdotto il 30 giugno 1972. Il periodo più lungo senza aggiustamenti è stato quello compreso fra il 1º gennaio 1999 e il 31 dicembre 2005.

    Le modifiche devono essere applicate il 31 dicembre o il 30 giugno, come in questo caso, alla mezzanotte UTC del giorno stabilito. Tuttavia l’orario locale in cui la modifica diviene effettiva cambia nei paesi che adottano un fuso orario diverso da quello di Greenwich; in particolare nei paesi la cui ora è in anticipo su quella del fuso orario principale (come, ad esempio, l’Italia), il secondo intercalare viene a cadere nel giorno successivo (1º gennaio o 1º luglio).

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  • EUROPEI U21: ITALIA-PORTOGALLO 0-0, AZZURRINI QUASI FUORI

    EUROPEI U21: ITALIA-PORTOGALLO 0-0, AZZURRINI QUASI FUORI

    GENOVA 22 GIU.Va stretto all’Italia, il pareggio (0-0) ottenuto contro il Portogallo. La grande serata del portiere Josè Sa, le occasioni sciupate, la traversa colpita da Belotti all’inizio della ripresa non fanno tornare i conti , ma consentono agli Azzurrini di restare in gioco e di giocarsi tutto mercoledì nell’ultima gara del girone contro l’Inghilterra, reduce dalla vittoria sulla Svezia. Bella l’Italia, determinata e concentrata, risponde con una prova di carattere alla sconfitta di giovedì scorso, concede un solo tiro agli avversari, ma non riesce a trovare il gol. “E’ l’unica cosa che ci è mancata – dichiara Di Biagio a fine gara – perché per il resto non posso rimproverare nulla alla mia squadra. Dovevamo vincere e non ci siamo riusciti, ma l’approccio era quello giusto, il ritmo e la determinazione pure. Adesso andiamo avanti e ce la giochiamo fino in fondo, dovremo battere l’Inghilterra e aspettare il risultato dell’altra partita tra Portogallo e Svezia”.
    Under in campo con cinque novità rispetto alla gara con la Svezia. Non cambia il modulo, Di Biagio, e schiera Bardi in porta, in difesa Zappacosta, Rugani, Romagnoli, Biraghi, a centrocampo Benassi, Crisetig, Cataldi, in attacco Berardi, Belotti e Battocchio.
    Sotto gli occhi del Commissario tecnico Antonio Conte e del team manager Gabriele Oriali, gli Azzurrini mostrano grande determinazione fin dall’avvio, secondo le indicazioni del tecnico federale che punta a sorprendere il Portogallo con manovre veloci. Stimoli e motivazioni non mancano. Ci prova subito Benassi al 1’ con un tiro da 25 metri, che Josè Sà devia in corner. Al 6’ occasione per Belotti, servito in contropiede da Berardi, ma il portiere si oppone con grande prontezza. Ancora Italia pericolosa all’11’ con un cross dalla sinistra di Biraghi, sul quale Belotti non arriva. Al 20’ ancora decisivo Josè Sa in anticipo su Belotti.
    Tante occasioni per la squadra di Di Biagio: grande intensità di gioco, ma il Portogallo si difende bene. Le azioni più pericolose nascono sulla fascia destra con Berardi e Zappacosta, ma Josè Sa è in grande serata e al 27’ arriva con la punta delle dita su un tiro insidiosissimo di Benassi. Ultime due azioni del primo tempo al 36’ con Joao Mario che sbaglia da ottima posizione e al 45’ con Sergio Oliveira che rischia l’autorete su Zappacosta.
    La ripresa inizia come il primo tempo con una grande azione azzurra: appena trenta secondi, Belotti anticipa tutti su un cross dalla sinistra di Biraghi, gira di testa e colpisce la traversa. Dove non arriva Josè Sa, ci pensa la sfortuna.
    Finisce fuori all’11’ un destro a incrociare di Benassi. Cinque minuti dopo Di Biagio tenta la carta Berardeschi al posto di Battocchio. Continua a macinare gioco, l’Italia, e a spingere con determinazione: al 25’ Belotti, di tacco, interviene su un cross basso dalla destra di Zappacosta, ma il tiro finisce fuori.
    Seconda sostituzione al 31’ con Trotta che prende il posto di Crisetig. L’Under, che ha speso molto, comincia ad accusare la stanchezza. Gli Azzurrini faticano a mantenere il controllo nella fase finale e al 44’ Bardi di piede salva il risultato. Ma l’ultima occasione è ancora per l’Italia con Biraghi che controlla male.

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  • E’ MORTA A LADISPOLI LAURA ANTONELLI

    ROMA. 22 GIU. L’attrice Laura AntonellI è stata trovata morta questa mattina a Ladispoli. L’allarme è stato dato stamane, intorno alle 8.30, dalla donna delle pulizie che l’ha trovata per terra nella propria abitazione.

    Sul posto è giunto il 118 i cui operatori non hanno potuto far altro che constatare la morte.

    Una vita un po’ turbolenta quella di Laura Antonelli forse legata e segnata alla sua immagine impressa nella mente di molti nel film del 1973 ‘Malizia’ con la sua vestaglietta succinta con la quale Salvatore Samperi le fece interpretare il personaggio della cameriera.

    La vita dell’attrice è stata segnata dalla vicenda giudiziaria iniziata nel 1991, quando nella sua villa di Cerveteri furono trovate alcune dosi di cocaina e venne indagata per traffico di sostanze stupefacenti. La vicenda si concluse nove anni dopo con l’assoluzione della Antonelli, alla quale venne riconosciuto nel 2006 un risarcimento da parte dello Stato.

    Altra vicenda che segnò la sua vita fu un intervento di chirurgia estetica che le aveva deturpato il volto.

    Laura Antonelli era nata a Pola nel 1941, diplomata in educazione fisica, ha girato il suo primo film nel 1969, “Le malizie di Venere”, diretto nel 1969 da Massimo Dallamano e bloccato dalla censura.

    Un anno dopo ottiene il suo primo successo, a fianco di Lando Buzzanca, nel ‘Merlo maschio’ di Pasquale Festa Campanile.

    Dopo il trionfo di ‘Malizia’ con ben sette miliardi d’incasso nel ’73, l’ Antonelli interpreta, nel 1975, ‘La divina creatura’ di Giuseppe Patroni Griffi e poi, nel 1976, ‘L’innocente’ di Luchino Visconti.

    Laura Antonelli ha avuto miglior fortuna nelle commedie: da ‘Sessomatto’ di Dino Risi a ‘Mio Dio come sono caduta in basso’ di Luigi Comencini. La Antonelli ha recitato poi a fianco di Jean Paul Belmondo in ‘Trappola per un lupo’ di Claude Chabrol, con Mauro Bolognini in ‘Gran bollito’, con Ettore Scola in ‘Passione d’amore’

    Tra le sue ultime apparizioni, due ruoli da protagonista in tv: negli ‘Indifferenti’ di Bolognini e in ‘Disperatamente Giulia’ di Enrico Maria Salerno, trasmessi su Canale 5 nel 1988 e nel 1990.

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  • GOOGLE E IL PRIMO GIORNO D’ ESTATE

    ROMA. 21 GIU. Google festeggia il primo giorno d’ estate, il solstizio d’ estate, con il suo più classico dei doodle animato e colorato.

    Nel doodle figurano una serie di ghiaccioli colorati che, a causa del caldo si sciolgono. Proprio uno di questi ha un volto che esprime dapprima felicità, poi curiosità ed ancora preoccupazione nel momento in cui i suoi “vicini” e lui stesso gocciolano sciogliendosi per il caldo.

    A parte quest’amenità, il solstizio d’ estate è il giorno più lungo dell’anno.

    In astronomia, è definito come il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima.

    Il fenomeno è dovuto alla inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica; il valore di declinazione raggiunta coincide con l’angolo di inclinazione terrestre e varia tra 22,1° e 24,5°; attualmente è di 23°27′ e l’angolo è in diminuzione.

    Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno in occasione del solstizio di estate boreale, mentre raggiunge il massimo valore di declinazione negativa in dicembre, in occasione del solstizio di inverno.

    Nella fascia di latitudini comprese tra il tropico del Cancro e il tropico del Capricorno, per due giorni all’anno, il Sole è a perpendicolo al mezzogiorno locale.

    Nelle località comprese tra i circoli polari e i poli il Sole rimane tutto il giorno sopra l’orizzonte durante l’ estate, quindi anche alla metà della notte.

    La durata di questo fenomeno dipende dalla latitudine: ai poli (90° di latitudine) il Sole non tramonta per metà dell’anno, a 80° per 71 giorni consecutivi, a 70° per 65 giorni.

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  • ANIMALISTI E IL FESTIVAL DELLA CARNE DI CANE A YULIN

    YULIN (CINA). 20 GIU. Il 21 giugno, oltre ad essere il primo giorno d’estate con il solstizio, è una giornata di lutto per il cane, per tutti gli animalisti del mondo ma per chiunque sia una persona civile e dotata di un briciolo di sensibilità.

    A Yulin, città-prefettura della regione autonoma di Guangxi, nella Repubblica popolare cinese, infatti si compie ogni anno un massacro di proporzioni gigantesche, ovvero il Festival della carne di cane.

    Divertente non lo è sicuramente per le migliaia di cani ma anche di gatti, molti di quali catturati per strada o rapiti dalla loro case che, dopo giorni di terrore trascorsi ammassati uno sull’altro in gabbie piccolissime con i musetti spesso legati con la corda per evitare che la “merce si sciupi”, vengono trucidati nelle maniere più crudeli: bolliti vivi, scuoiati mentre ancora respirano, picchiati a morte per renderne la carne più morbida e per procurar loro scariche di adrenalina che, secondo barbare credenze, servirebbe a potenziare l’energia sessuale di chi la consuma.

    La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ferma volutamente la descrizione delle nefandezze che avvengono al cosiddetto “Festival” che feriscono il profondo del cuore e che si sono viste dettagliatamente documentate da decine di filmati girati sotto copertura da associazioni internazionali e da attivisti locali che per fortuna stanno progressivamente aumentando e prendendo coscienza che gli animali non sono esseri da torturare e macellare tra mille sofferenze.

    Purtroppo c’è da aggiungere che la “sagra” di Yulin è solamente la punta dell’iceberg di una “tradizione” diffusa in molti Paesi dell’estremo oriente, dalle due Coree alle Filippine, dalla Thailandia al Vietnam anche se in alcune di queste nazione ufficialmente sarebbe vietata.

    Mentre ai quattro angoli della terra i cittadini manifestano indignazione, dolore, disperazione per i tormenti inflitti a questi esseri indifesi, presidenti, premier, politici, capitani d’industria, organizzatori di grandi eventi sportivi non solo tacciono come se queste mattanze non esistessero ma sembrano infastiditi dalle proteste della gente che potrebbero incrinare i rapporti diplomatico-affaristici con Paesi che stanno diventando le più grandi potenze economichedel mondo. 

    La Lega Nazionale per la Difesa del Cane e gli animalisti dal canto loro però possono contribuire a diffondere la consapevolezza di quanto avviene e sostenere, solidarizzando con loro, chi vive in quei territori e si batte affinché governi come quello cinese, oltre che dell’arricchimento finanziario, si occupi della crescita culturale dei propri abitanti promulgando leggi per la protezione e la tutela degli animali. Come? Sottoscriviamo le centinaia di petizioni che chiedono di abolire il Festival di Yulin come quella di Duo Duo Animal Welfare Project o quella dell’internazionale Human Society international o del sito Care2 petition.

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  • ILARIA ALPI. SCARCERATO HASHI OMAR HASSAN

    PADOVA. 20 GIU. E’ stato scarcerato, dopo 16 anni, Hashi Omar Hassan, incarcerato con l’accusa in concorso nel duplice omicidio della giornalista Ilaria Alpi e del cineoperatore Miran Hrovatin, avvenuto a Mogadiscio in Somalia nel marzo del 1994.

    Hassan era recluso a Padova e deve scontrare altri tre anni ai servizi sociali.

    Condannato a 26 anni di carcere, ne ha scontati 16; con l’indulto gli sono stati sottratti 3 anni e ha goduto della libertà anticipata di 4 anni per buona condotta. Ora andrà per tre anni ai servizi sociali ed è in cerca di lavoro.

    Il legale ha intenzione di chiedere la revisione del processo. “Ribadisco che Hashi Omar Hassan è innocente – ha detto l’Avvocato Douglas Douale – e la settimana prossima consegneremo tutti gli atti alla Corte di Appello di Perugia per chiedere la revisione del processo”.

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  • SI SEPARA, TAGLIA A METÀ LE COSE SU EBAY. IL VIDEO

    BERLINO. 19 GIU. Sembrerebbe una vicenda simile alla “Guerra dei Roses”, sta di fatto che, un berlinese avrebbe proprio alla lettera la separazione dei beni nell’ambito di un divorzio.
    L’uomo, infatti, si è separato dalla moglie e ha tagliato tutti gli oggetti in comproprietà, per poi mettere all’asta il 50% di ogni oggetto.
    La vendetta del tedesco è plateale nel momento in cui pubblica il video del taglio degli oggetti e la messa in vendita su Ebay (http://www.ebay.de/usr/der.juli?_trksid=p2047675.l2559).

    Ora il fatto è diventato un caso sul web e il video sta diventando virale.

    Il taglio è di tutti gli oggetti in comproprietà dal telefono all’auto, per il peluche e le sedie del tavolo, tutto è tagliato a metà con una sega elettrica, flessibile e taglierini vari.

    Il filmato, dal titolo “für laura” (per Laura), compare su su Youtube e contiene alla fine il messaggio: “Grazie per i 12 anni passati insieme. Ti sei guadagnata la metà di tutto. Auguri al mio successore”.

    Non è escluso che possa trattarsi di una bufala sta di fatto, che se tutto fosse vero, fa riflettere come un uomo, un ex marito abbia davvero elucubrato tutta questa vicenda che forse ha sapore di una vendetta vera e propria.

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  • LA CAPITANERIA DI PORTO E L’OPERAZIONE MARE SICURO

    ROMA. 19 GIU. “Legalità e sicurezza”, è questo il binomio che caratterizza l’operazione Mare Sicuro 2015 della Guardia costiera, presentata ufficialmente dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, a Roma, presso il Comando Generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, dove è stato ricevuto dall’Ammiraglio Felicio Angrisano, Comandante Generale del Corpo.

    In particolare il Ministro Del Rio ha illustrato l’impegno della Guardia Costiera per tutelare e sostenere la risorsa mare: per tutta l’estate circa 3.000 uomini e donne, e oltre 300 mezzi navali vigilano 24h su 24 lungo tutti i circa 8.000 chilometri di coste del Paese e sui principali laghi italiani (lago di Garda e lago Maggiore), per garantire un ulteriore salto di qualità nei controlli e nella prevenzione: da una parte il soccorso tempestivo ed efficace a bagnanti, diportisti e subacquei in difficoltà e dall’altra la repressione delle attività illecite sul pubblico demanio a favore della legittima fruizione del mare e delle spiagge da parte dei cittadini.

    Nell’occasione il ministro ha ringraziato, anche a nome del Governo, lo straordinario sforzo messo in campo dalle Capitanerie di porto: “il sistema mare è una grande ricchezza per il Paese – ha sottolineato Delrio – ma la bellezza e la qualità dei suoi paesaggi e la posizione straordinaria e unica nel Mediterraneo, hanno bisogno di una cura particolare, che dobbiamo all’impegno costante degli uomini e delle donne della Guardia Costiera”.

    La sicurezza e il soccorso in mare – ha proseguito il Ministro – sono attività di cui essere orgogliosi: “perché, anche in relazione al tema dei migranti, salvare una vita umana di qualsiasi provenienza è un atto eroico e tutto il Paese deve essere grato a coloro che si sacrificano per portare in salvo persone in pericolo di vita”.

    Al termine della conferenza il Comandante Generale Felicio Angrisano ha ringraziato il Ministro Delrio per la vicinanza dimostrata al Corpo, ricordando che il prossimo 20 luglio le Capitanerie di porto celebreranno i 150 anni dalla loro istituzione. “L’impegno e il lavoro del Corpo continueranno a rappresentare per l’Italia un elemento produttivo fondamentale per lo sviluppo dell’economia e il benessere del paese, attraverso una cornice di sicurezza che è sicurezza della vita, dell’ambiente e delle risorse ittiche”.

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