Autore: Redazione Centrale

  • 730 SLITTA AL 23 LUGLIO LA SCADENZA

    ROMA. 8 LUG. La scadenza fissata per oggi per la consegna del nuovo modello fiscale per la dichiarazione dei redditi, 730, slitta al 23 luglio, come indica una circolare dell’Agenzia delle Entrate.

    In questo modo l’Agenzia, da più tempo anche a coloro che vogliono fare il modello 730 da soli senza passare da un Caf o da un professionista.

    I contribuenti che non hanno ancora presentato il modello 730 precompilato, spiega l’Agenzia in una nota sulla nuova circolare esplicativa potranno farlo anche online fino al prossimo 23 luglio, utilizzando l’applicazione web disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

    La nuova scadenza del 730 diventa quindi unica e si allinea con il termine già previsto per i Caf e i professionisti, considerato il primo anno di avvio sperimentale della dichiarazione precompilata e l’immediata disponibilità delle dichiarazioni presentate online dai cittadini.

    L’Agenzia ha precisato, inoltre, che la delega per l’accesso alla dichiarazione precompilata ha validità annuale e che può essere conferita, insieme ad una copia del documento di identità del delegante, sia in formato cartaceo che in formato elettronico.

    Inoltre chi ha già trasmesso il 730 precompilato ma si è accorto di aver commesso errori potrà rimediare rivolgendosi a Caf e commercialisti presentando un 730 integrativo entro il 25 ottobre o il modello Unico correttivo nei termini o integrativo.

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  • BILL COSBY SOTTO ACCUSA PER VIOLENZA SESSUALE

    PHILADELPHIA. 8 LUG. Ancora oggi si gustano alla tv le vecchie puntate della Famiglia Robinson che avevano divertito non solo l’America degli anni’80. In primo piano sempre lui, Bill Cosby, l’ex “papà” buono del piccolo schermo Usa.

    Ma purtroppo anche un mito come lui è umano, troppo umano da sbagliare e commettere atti poco edificanti per la sua immagine.

    In una deposizione sotto giuramento del 2005 il comico ammise di essersi procurato pesanti sedativi tra cui il Qualaades per offrirli ad alcune giovani donne con cui voleva fare sesso.

    L’Associated Press è entrata in possesso di documenti legali che adesso, a giudizio degli avvocati, potrebbero aiutare le decine di donne che affermano di esser state “vittime” di papà Robinson. Social scatenati dunque in America contro Bill Cosby, dopo che l’ Associated Press ha rivelato l’ammissione dell’attore.

    Bill Cosby, 77 anni, da simbolo di buon padre di famiglia adesso è diventato l’emblema del maniaco sessuale vissuto all’ombra di Hollywood. Sono oltre quaranta le donne che hanno denunciato atti di molestia compiuti da “Papà Robinson” nel corso di decenni.

    Si tratta in molti casi di attrici, non proprio famose, e di almeno una nota top model: Beverly Johnson, che nel 1974 fu la prima supermodella nera ad avere la copertina di Vogue. Con lei adottò il solito metodo: la droga in una bibita e la ragazza che si ritrovò seminuda nel letto di Cosby. Molte accuse di stupro sono cadute in prescrizione, ma per Barbara Bowman, una delle vittime dell’attore negli anni Ottanta, «ora i nuovi documenti cambiano le carte in tavola».

    Brutta faccenda per Cosby e grande delusione per i suoi fans.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • IMMIGRATI. L’UNGHERIA APPROVA BARRIERA CON LA SERBIA

    BUDAPEST. 7 LUG. L’ Ungheria, tramite il suo parlamento, ha approvato la legge che prevede l’espulsione degli immigrati dal paese con procedura accelerata e la costruzione di una barriera di filo spinato al confine con la Serbia.

    Il parlamento l’ha approvata ieri sera con i voti della maggioranza governativa e gli estremisti nazionalisti di Jobbik.

    Si trattaerebbe di una modifica della normativa esistente sull’immigrazione che limita il diritto d’asilo nel Paese Ue. Il tutto in risposta al numero record di migranti e rifugiati, 67mila, che hanno raggiunto il Paese quest’anno.

    L’agenzia Onu per i rifugiati, ha duramente criticato queste regole chepermetteranno alle autorità di cancellare le richieste d’asilo, se i richiedenti lasceranno la loro residenza designata in Ungheria per più di 48 ore senza autorizzazione.

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  • IL DOODLE DI GOOGLE PER EIJI TSUBURAYA

    ROMA. 7 LUG. Nuovo bel doodle animato di Google questa volta per 114° Anniversario della nascita di Eiji Tsuburaya.

    Nel doodle di oggi, in un’animazione, gli utenti sono invitati a girare un film, a issare edifici, puntare le luci, distruggere palazzi, demolire container, demolire astronavi.

    Eiji Tsuburaya è il ‘padre’ di mostri quali Godzilla o difensori dell’umanità quali Ultraman, il supereroe dalla tutina rossa e argento proveniente dallo spazio, che difende la terra dai mostri kaiju.

    Lui, Tsuburaya, è l’ideatore di effetti speciali di diversi film di fantascienza giapponesi. Per la serie Godzilla è stato uno degli artefici, mentre per Ultraman, è stato il principale creatore.

    Eiji Tsuburaya era nato il 7 luglio 1901 e morto nel 1970 all’età di 68 anni, a partire dal 1939 ha lavorato per oltre vent’anni per la Toho, la casa di produzione che ha realizzato tutti i film su Godzilla.

    Dirigeva più di 60 persone e ha contribuito alla creazione di più di 250 film.

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  • A FERRARA PER LIRICA IN CASTELLO LA BOHÈME DI PUCCINI

    FERRARA. 6 LUG. Dopo il grande successo di Rigoletto (2013) e Il Barbiere di Siviglia (2014), toccherà quest’anno a La Bohème di Puccini, uno dei capolavori più amati della storia del melodramma, presentarsi al pubblico cittadino nel Cortile del Castello Estense di Ferraragiovedì 9 luglio alle 21.

    Lo spettacolo è organizzato anche quest’anno con il contributo di Comune, Provincia e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Regione Emilia Romagna, e il sostegno di Ferrara sotto le stelle.

    Tra gli interpreti, di notevole spessore artistico, troviamo l’esperto tenore Giorgio Casciarri (Rodolfo), a fianco dei giovani ma già affermati Gioia Crepaldi (Mimì), Daniela Cappiello(Musetta), Raffaele Raffio (Marcello), Daniele Macciantelli (Colline) e Luciano Matarazzo (Schaunard): un cast che si annuncia tra i più adatti ad evocare i timori, i dubbi sul proprio futuro e le passioni proprie di giovani artisti bohémien.

    Casciarri, allievo fiorentino di Jorge Ansorena, ha debuttato nel 1992 come Duca di Mantova in Rigoletto, interpretandolo poi oltre duecento volte in molti dei più importanti teatri italiani e internazionali; il pubblico ferrarese ha avuto modo di apprezzarlo in questo ruolo nel 2013, proprio nella prima edizione di Lirica in Castello. Accanto a lui troveranno spazio Gioia Crepaldi e Daniela Cappiello, entrambe vincitrici delle due ultime edizioni del Concorso Lirico Internazionale Toti Dal Monte. Daniela Cappiello (Musetta) è stata quest’anno applauditissima interprete de La sonnambula di Bellini nella stagione Lirica del Teatro Comunale di Ferrara. Gioia Crepaldi, una Mimì già navigata a dispetto della giovane età, prenderà parte il prossimo anno teatrale nel ruolo di Donna Elvira al Don Giovanni di Mozart, coprodotto dai Teatri di Treviso e Ferrara.

    Sul podio dell’Orchestra Città di Ferrara salirà quest’anno Aldo Salvagno, presenza di notevole prestigio ed esperienza in campo lirico. A testimonianza del forte radicamento cittadino dello spettacolo, coroneranno la messa in scena da un lato il Coro Giuseppe Verdi di Ferrara, dall’altro il Coro dei Monelli Corrado Govoni guidato da Renato Vanzini. E nel collocare nel Castello Estense uno spettacolo ambientato a Parigi, la regia, affidata come di consueto a Maria Cristina Osti, punta su suggestioni e stimoli ricavati dalle opere di Giovanni Boldini, pittore a cui Ferrara ha dato i natali e la capitale francese la notorietà, rappresentante di quel realismo luminoso dove i soggetti ritratti vivono di forme raffinate e sensuali.

    Biglietti: intero 15 euroridotto fino a 12 anni di età 8 euro, acquistabili on line sul sito www.teatrocomunaleferrara.it e il giorno stesso della rappresentazione direttamente in Castello a partire dalle 20. In caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo sabato 11 luglio alle 21.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • SYLVIE GUILLEM INNAMORA GENOVA

    GENOVA. 6 LUG. Avvenimento importante per la nostra città quello di ieri sera al Carlo Felice che ha portato sul palco per l’ultima volta (forse…) Sylivie Guillem, l’etoile francese che ha deciso di chiudere la sua carriera a 50 anni (compiuti lo scorso 25 febbraio).

    50 anni portati benissimo, abbiamo pensato tutti, vedendola entrare in scena e soprattutto guardandola ballare. Una Guillem in perfetta forma fisica, ma soprattutto una Guillem cambiata interiormente. Chi l’ha sempre pensata altera, fredda e distaccata, certo ieri non ha potuto mantenere la stessa opinione.

    La maturità ha fornito a Sylvie quella dolcezza ed “umanità” che probabilmente sono sempre state in lei, ma che teneva dentro forse a proteggere un personaggio. Nessun personaggio per questo tour d’addio che la vede invece spogliata di qualunque divismo e aperta al suo pubblico con cui vuole assolutamente condividere quello che è veramente: una donna libera, rimasta vagamente bambina che ama la vita, la natura e le persone che la circondano.

    Lo spettacolo intitolato non a caso “Life in progress”, che ha debuttato lo scorso marzo al Teatro Comunale di Modena, ha portato a Genova mezza Italia e per fortuna si è rivisto il Carlo Felice pieno. Le performance a programma erano quattro e tranne la seconda comprendevano tutte la presenza dell’etoile francese.

    Il primo brano, Techne, è una prima mondiale del coreografo Akram Khan e propone una Guillem animalesca molto simile ad un ragno. La danzatrice zampa dopo zampa si solleva per dialogare con un microfono che le obbedisce solo in parte. Ogni dettagli di ogni sua postura e traiettoria è perfetto.

    Il secondo brano, Duo, firmato Forsythe è un duetto maschile, assolutamente ironico, offre un meccanismo perfetto di corrispondenza a due, di dinamiche che si alternano e controbattono come in un dialogo verbale. Ad interpretarlo due danzatori della Forsythe Company : Brigel Gjoka e Riley Watts.

    Per la terza esecuzione la Guillen ha scelto di accompagnarsi ad una danzatrice italiana, la scaligera Emanuela Montanari, con la quale hanno eseguito Here & After, una creazione di Russell Maliphant. Il brano vagamente orientaleggiante racchiude tutto il catalogo poetico e stilistico di Maliphant, le peculiari dinamiche propulsive push and pull del coreografo inglese fatte di equilibri/disequilibri in cui le due danzatrici si incontrano e scontrano per finire in un caloroso abbraccio finale. Adeguata la Montanari in questa prestazione anche se spesso si dimentica di posare gli occhi su di lei per la presenza schiacciante della Guillem.

    A chiudere il pezzo più affascinante della serata, Bye di Mats Ek su musica di Beethoven, in cui la Guillem dà veramente il massimo facendo scoprire anche le suo spiccate doti attoriali. Un vero e proprio autoritratto di donna e di ballerina, quello di un’eterna ragazza inquieta alle prese con le sue emozioni, i suoi fantasmi, la sua vita reale e immaginaria. Qui Sylvie mostra a pieno quella freschezza che i 50 anni non hanno cancellato e non possono cancellare, quella bellezza clamorosa che c’è e che sarà sempre, quella di un’artista tout court. Dentro quel gonnellino color senape, quella camicetta e golfino vintage c’è una donna qualunque con il passo incerto di chi è alla ricerca di qualcosa. In scena con lei uno schermo interattivo in cui si specchia e che si popola di altri essere viventi con cui alla fine sceglie di andare uscendo di scena per sempre. Un brano metaforico che inevitabilmente ha coinvolto e commosso il pubblico che alla fine ha applaudire per dieci minuti interi in staning ovation. Ma coinvolta e commossa è sembrata anche lei, la algida Sylvie che, ricevendo direttamente dalle mani del sovrintendente Roi un mazzo di fiori, ha regalato baci e sorrisi a tutti.

    Ad applaudire Sylvie personaggi noti della danza internazionale: l’etoile scaligero Massimo Murru, l’etolie Renata Calderini, l’ex direttrice dell’Accademia di Danza del Teatro alla Scala Anna Maria Prina, il direttore del Balletto di Milano Carlo Pesta e consorte. Questo a dimostrazione che quando l’evento c’è Genova risponde.

    FRANCESCA CAMPONERO

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  • D’ALEMA: GLI AIUTI ALLA GRECIA A BANCHE TEDESCHE. IL VIDEO

    ROMA. 6 LUG. Un Massimo d’Alema a ‘ruota libera’ ma determinato nelle sue dichiarazione in un’intervista su RaiNews24.

    L’ex presidente del Consiglio era stato invitato dal canale all-news della Rai a commentare l’appello, di cui è firmatario insieme ad altri tra cui i premi Nobel Stiglitz e Krugman, per chiedere alle autorità europee più flessibilità sul debito greco e sulle politiche di austerità.

    D’Alema conclude la sua intervista facendo alcune rivelazioni o, almeno ragionamenti politici – economici che fanno davvero pensare, primo fra tutti il guadagno delle banche, per esempio tedesche, nei confronti della Grecia che rimane sempre impoverita, in pratica come le disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri siano destinate ad aumentare senza un’unione politica.

    Si dice: Noi paghiamo le pensioni dei greci. No! Noi paghiamo le banche tedesche, e di questi soldi i greci non sentono neanche l’odore” ed ancora: “Gli aiuti alla Grecia? Sono andati alle banche tedesche e francesi, in parte all’Italia” ed ora il video sta spopolando sul web come una vera e propria rivelazione-denuncia.

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  • GRECIA. VAROUFAKIS SI DIMETTE

    ATENE. 6 LUG. Colpo di scena in Grecia con le dimissioni del ministro Yanis Varoufakis il giorno dopo la netta vittoria dei ‘no’ nel referendum con una netta differenza di voti (61,3% contro il 38,7%).

    Il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis ha annunciato le proprie dimissioni e lo ha reso noto sul proprio account Twitter. E’ in questo modo che si sono svegliati i Greci.

    Dopo l’esito del referendum che ha visto la vittoria del ‘no’, scrive Varoufakis nel suo blog annunciando le dimissioni, “presto lascerò l’incarico saputo come alcuni ministri all’interno dell’Eurogruppo abbiano una preferenza per la mia assenza dal meeting”. “Considero un mio dovere non ostacolare l’intesa e aiutare il premier Alexis Tsipras nel suo tentativo di arrivare ad una intesa con l’Eurogruppo”.Tweet di @yanisvaroufakis

    E proprio Alexis Tsipras confida in unaccordo. Dal canto suo la Merkel subito dopo i primi risultati ha dichiarato: “Manda la Grecia contro un muro”.

    Oggi ci sarà proprio l'incontro tra la Merkel e Hollande e domani ci sarà un Eurosummit.

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  • LA GRECIA DICE OXI (NO)

    ATENE. 6 LUG. La Grecia ha detto “ Oxi ” ‘no’ con il 61%, e “rifiuta i ricatti” ma il governo assicura che non emetterà una nuova moneta. Ai referendum in Grecia il No trionfa col 61%.

    Urlo di gioia alla sede di Syriza già dopo che le tv greche hanno reso noti i primi sondaggi sul voto al referendum chiesto dal premier Alexis Tsipras per consultare il popolo ellenico riguardo le proposte dei creditori di Atene in cambio di ulteriori finanziamenti per il salvataggio del Paese. Con la folla che in poco tempo ha riempito piazza Syntagma.

    Alexis Tsipras parlando in tv, in un messaggio alla nazione subito dopo il voto elettorale ha detto: “Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata”… “Il No – ha aggiunto – non è una rottura con l’Unione Europea. I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa”…. “la Grecia vuole sedersi di nuovo al tavolo delle trattative: vogliamo continuarle con un programma reale di riforme ma con giustizia sociale e riorganizzare la questione del debito, non solo per la Grecia ma anche per l’Europa. La Grecia andrà al tavolo negoziale con l’obiettivo di riportare alla normalità il sistema delle banche”.

    Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis: “I greci hanno detto un coraggioso ‘No’ a cinque anni di ipocrisia e all’austerità. Il ‘No’ di oggi è un grande sì alla democrazia… Da domani l’Europa inizia a guarire le sue ferite, le nostre ferite, ha aggiunto Varoufakis”.Tweet riguardo #Grecia

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  • GRECIA. AL VIA IL REFERENDUM. BUONA AFFLUENZA

    ATENE. 5 LUG. Si sono aperti questa mattina alle 7, ora locale in Grecia con chiusura alle 19 i seggi dove i cittadini ellenici sono chiamati ad esprimere il loro parere in un cruciale referendum.

    Il quesito su cui gli elettori sono chiamati a dire Sì (Nai) o No (Ochi) è il seguente: «Deve essere accettato il progetto di accordo presentato da Commissione europea, Bce e Fmi nell’Eurogruppo del 25 giugno 2015, composto da due parti che costituiscono la loro proposta? Il primo documento è intitolato “Riforme per il completamento dell’attuale programma ed oltre” ed il secondo “Analisi preliminare per la sostenibilità del debito”».

    Gli aventi diritto al voto sono circa 9,8 milioni, di cui 108.371 votano per la prima volta, e i seggi sono quasi 19mila.

    I Greci sono già in fila dalle prime ore. Gli elettori riceveranno due schede: la prima contiene una domanda relativa al referendum con due caselle che dovranno essere contrassegnate da una croce sul ‘sì’ o sul ‘no’ e l’altra in bianco.

    Non sono previsti exit poll e le prime proiezioni attendibili dovrebbero essere disponibili attorno alle 21 locali.

    Affinché il risultato del referendum sia valido è necessario che vi prenda parte almeno il 40% del corpo elettorale, percentuale già abbondantemenete superata.

    Alexis Tsipras dopo aver votato ha dichiarato: “Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa. Si può ignorare la decisione di un governo, ma non la decisione di un popolo”. “Da domani aprirermo la strada per tutti i popoli d’Europa. Oggi la democrazia batte la paura”.Tweet di @atsipras

    Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha votato alle 11:27 a Faliro, sulla costa ateniese. Dopo il voto ha detto: “È una celebrazione della democrazia. Gli enormi fallimenti dell’Eurogruppo hanno portato a un ultimatum al quale la gente non ha potuto rispondere. Oggi può dare la sua risposta”.Tweet di @yanisvaroufakis

    Il ministro della Difesa Panos Kammenos e leader dei Greci Indipendenti dopo aver votato ad Atene ha dichiarato:“Non abbiate paura del popolo”, poi rispondendo ad una domanda ha detto: “I bancomat? Li ha chiusi l’opposizione”.

    Ad Atene anche due esponenti del fronte del sì, i leader di To Potami Stavros Theodorakis e del Pasok, Fofi Gennimatà. Theodorakis ha detto di sperare che “Il seme della divisione non darà i suoi frutti. Dobbiamo affrontare uniti i grandi problemi del Paese”. Poi ha aggiunto: “Vogliamo un accordo che funzioni. Mandiamo un forte Sì in Grecia ed Europa”Tweet riguardo #greekreferendum

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